Pensavo al significato di questa parola, a che cosa volesse dire veramente, come quando si disturba la quiete o la televisione è disturbata. O quando ci si sente disturbati da un libro o da un film o dalla foresta vergine che brucia o dalle calotte polari che si ritirano. O dalla guerra in Iraq. Era uno di quei momenti in cui ti sembra di non aver mai sentito una certa parola e non riesci a credere che abbia proprio quel significato, e cominci a riflettere su come ci si è arrivati. È come il rintocco di una campana, cristallino e puro, disturbato disturbato disturbato, sentivo il suono vero della parola, così ho detto, come se me ne fossi appena accorto: «Sono disturbato».
James passa le sue giornate estive lavorando nella galleria d'arte della madre, dove non passa mai nessuno. La cosa non gli dispiace affatto: preferisce di gran lunga stare solo che con gli altri, specialmente quando gli altri sono i suoi coetanei.
I suoi genitori vorrebbero che lui andasse all'università ma James pensa che potrebbe usare meglio il suo tempo: tipo potrebbe comprarsi una casa antica da ristrutturare e trovarsi un lavoro tranquillo, come bibliotecario, nel Kansas o nell'Indiana. Per i suoi genitori, James è quasi un disadattato.
Un giorno, quasi per svagarsi decide di iscriversi con una finta identità su un sito per appuntamenti al buio, dove trova l'unica persona che ritiene sua amica, John, un collega nella galleria d'arte. Poco dopo sul suo schermo spunta un “Ciao” nella chat del forum, James decide di rispondere.

Commenti

Avatar alessiacimino
21/02/2023 21:48
2O - Liceo Galvani, Bologna
Tramite un personaggio caratterialmente singolare, questo libro tratta un argomento apparentemente semplice ma in realtà di vitale importanza: la crescita interiore di un adolescente. Il protagonista è infatti un diciottenne di New York, James. Il suo percorso di crescita è segnato da un profondo senso di mancata appartenenza verso i suoi coetanei, tanto da preferire la solitudine alla loro compagnia. Vorrebbe soltanto allontanarsi dagli altri, stare da solo immerso nei suoi pensieri, per questo motivo desidera profondamente di non proseguire gli studi all'università. Anzi, è talmente bisognoso di solitudine da voler persino alloggiare da solo in un appartamento ad ovest di New York e tenere vive lì le sue passioni. Con i genitori separati, che considerano malsana la sensibilità del figlio, James trova conforto solo nella figura di sua nonna Nanette, l'unica con la quale riesce ad esprimere i suoi pensieri. Sono proprio le sue parole che invitano James a non scoraggiarsi di fronte agli ostacoli che deve superare, in quanto sono proprio le esperienze negative a migliorarci. Ulteriore figura importante per il protagonista è John, un ragazzo che conosce attraverso un sito di incontri al buio e con il quale instaura un significativo rapporto di amicizia. Grazie ad una narrazione semplice e fluida, ho trovato avvincente la lettura di questo libro. La scelta di trattare argomenti attuali permette al lettore di riconoscersi nel protagonista, tanto da poter vivere il suo percorso di formazione in prima persona. La sensazione di inadeguatezza di fronte ai propri coetanei, l'importanza di conoscere se stessi, di avere una persona su cui poter contare, quindi la famiglia e l'amicizia. Sono tutte tematiche che noi adolescenti possiamo condividere, pertanto consiglio la lettura di questo libro in quanto può offrire importanti spunti di riflessioni.
Avatar Iolanda_Boga1
21/02/2023 20:26
2O - Liceo Galvani, Bologna
La lettura di questo libro mi ha appassionata e coinvolta sin dalla prima pagina. Tutte le tematiche presenti le ho trovate rilevanti e parecchio comuni alla vita quotidiana di noi adolescenti (chi più e chi meno). Sicuramente, si nota come il protagonista(che narra la storia in prima persona) viva la solitudine e come gli altri attorno a lui reagiscano a questo suo "disturbo". La sua figura è parecchio contrastante, inoltre, con la situazione familiare ed economica, che va a sottolineare ulteriormente questa sua diversità. Mi è piaciuto tantissimo anche come James si apra e piano piano cerca di capire i suoi coetanei. E come riesca a vivere la propria vita come piace a lui, prendendo solo le decisioni che lo fanno star bene ed essere felice.
Avatar kissslou
19/02/2023 13:35
2 Bs - Liceo Torricelli Ballardini, Faenza
Questo libro segue una narrazione molto lenta e con molte divagazioni da parte del protagonista, per questo motivo non ho seguito la storia con passione e non mi ha catturato. Inoltre trovo che il finale sia molto ridotto, quasi fatto di fretta per non allungare troppo la storia ma è sicuramente un punto a sfavore per il libro che poteva avere una bellissima conclusione. La storia in sé è molto carina perché racconta una realtà comune a molte persone, il sentirsi in difetto perché si hanno passioni o abitudini diverse dagli altri.

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Avatar Lettore1605
18/02/2023 17:22
1BSA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
È un libro che tratta molti argomenti attuali come l''inadeguatezza , la paura del futuro, le famiglie problematiche, il non essere abbastanza e la necessità di una spalla su cui contare. In questo caso la spalla è la nonna che conforta James(il protagonista), gli dice che la vita va affrontata e che fare errori è normale; l'importante è cercare di rimediare. Una delle frasi che mi ha colpito è quella nella quale la nonna fa capire al nipote James che chi ha solo belle esperienze nella vita non è una persona interessante perché non ha avuto ostacoli che lo hanno tramutato in una persona migliore: “... penso che le persone che fanno solo belle esperienze non sono molto interessanti. Possono essere appagate, e magari a modo loro anche felici ma non sono molto profonde. Ora la tua ti può sembrare una sciagura che ti complica la vita, ma sai …. godersi i momenti felici è facile. Non che la felicità sia necessariamente semplice. Io non credo, però, che la tua vita sarà così, e sono convinta che proprio per questo tu sarai una persona migliore. Il difficile è non lasciarsi abbattere dai momenti brutti. Devi considerarli un dono - un dono crudele, ma pur sempre un dono.”

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Avatar elee21
15/02/2023 19:28
1i - Liceo Galvani, Bologna
Il protagonista di questo libro è James, un ragazzo di diciotto anni che vive a New York. A James piacciono tre cose: leggere, la sua nonna e la solitudine. Inizialmente ho trovato questo libro un po' monotono però, andando avanti, ho iniziato ad apprezzare sempre di più il personaggio e le sue riflessioni, in questo commento ne presenterò due in particolare. Una di queste è l'idea di James sui pensieri e sull'importanza di comunicare :” Quasi tutti pensano che le cose siano vere finchè non sono state dette, che sia la comunicazione, non il pensiero a dargli legittimità… per me è il contrario : i pensieri sono più veri quando vengono pensati, esprimerli li distorce o li diluisce…”. Da una parte sono d'accordo con lui perchè a volte capita di non riuscire a esprimere pienamente ciò che si pensa e soprattutto nel suo significato più profondo, ma dall'altra parte penso che sia importante comunicare con gli altri anche per creare legami profondi e fiducia reciproca. Un'altra riflessione di James con la quale sono totalmente d'accordo è questa: “ C'è un modo corretto di usare le parole e c'è un modo corretto di comportarsi con gli altri …, quindi compenso con l'ossessione linguistica perchè le parole sono più facili da controllare rispetto ai comportamenti”. Su questo argomento la penso come lui perchè credo che i comportamenti siano più istintivi delle parole e, a volte, hanno un peso e un significato maggiore; quindi è importante saperli controllare come è importante sapere usare bene le parole.

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Avatar LaNapo
14/02/2023 20:54
1N - Liceo Fermi, Bologna
"Un giorno questo dolore ti sarà utile" di Peter Cameron racconta di James, un ragazzo di New York con una visione diversa del mondo rispetto ai suoi coetanei e con tante preoccupazioni per il futuro. Ragazzo che vive in una famiglia instabile, trova un momento di pace solo quando va a trovare sua nonna Nanette, che non lo giudica mai e lo comprende a pieno. Ho apprezzato moltissimo i vari capitoli che ritraggono i discorsi del protagonista con la psicologa che James affronta sempre con un lieve tono provocatorio, rendendo le conversazioni più scorrevoli alla lettura. Mi è restato impresso il discorso che il protagonista fa sui pensieri che vengono approssimati attraverso l'uso delle parole, che pur essendo accurate e precise non riusciranno mai a trasmettere ciò che si ha in mente, o della fortuna di conoscere più lingue, che da la possibilità di esprimersi con altri concetti: personalmente, ho preso davvero a cuore tutte le riflessioni di James e il suo modo di agire un po' particolare, facendomi trasportare dalla storia fino all'ultima pagina. In conclusione, consiglio la lettura di questo romanzo, prevalentemente composto da seguenze narrativo-riflessive, a chiunque voglia dedicare del tempo per capire le intense parole dell'autore, che offrono vari spunti di riflessione molto interessanti.
Avatar arbenito
14/02/2023 19:52
2S - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Devo dire che sono rimasto sorpreso da questo libro, in quanto pensavo mi avrebbe annoiato, dato che non è il genere di libro che leggo di solito, al contrario ero piuttosto interessato dalla narrazione delle avventure di James. Lui è un ragazzo che ama la solitudine, l'arte, la letteratura, e non va molto d'accordo con i suoi coetanei, cosa che a lui non dispiace. Il rapporto con la sua famiglia è difficile, i suoi genitori sono separati e non prestano molte attenzioni ai suoi problemi, di conseguenza James si trova meglio con sua nonna Nanette, la spalla a cui lui si appoggia che è sempre disponibile ad ascoltarlo. Nel corso di varie vicende, James smette di essere influenzato molto dal giudizio degli altri e prende delle decisioni importanti per il suo futuro. Un giorno si iscrive a un sito di incontri al buio [...] Da qui in poi, James inizia ad esplorare di più il mondo e a lasciarsi andare. Ho trovato questo libro molto attuale e sono sicuro che molti adolescenti si rispecchiano in James, per quanto riguarda i suoi sentimenti, i suoi pensieri e le avventure che affronta. A mio parere, leggere questo libro è un'esperienza che aiuta tanto ad “aprire gli occhi” e a capire come essere autonomi, non avere bisogno del sostegno di altre persone, a volte, sia la cosa migliore. Personalmente, non mi rispecchio al 100% nel protagonista e le sue idee, ma per i ragazzi e le ragazze che invece si rivedono parecchio in James, questo libro sarà sicuramente uno dei loro preferiti.
Avatar Noha
05/02/2023 18:41
2C - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Ho trovato questo libro abbastanza piatto, ma mi hanno affascinata e fatto riflettere, soprattutto, le riflessioni che James fa sulla vita e su se stesso. James inoltre, ha il coraggio di essere se stesso, anche se questo li renderà la vita difficile, ed è quello che dovremmo fare tutti. La vita è fatta di alti e bassi e questo è uno di quei libri che vanno letti quando si ha un periodo basso, perché ti fa capire proprio che un giorno questo dolore ti sarà utile e che tutto ha un senso. In questo caso per me forse, non era il momento giusto, ma credo che se lo avessi letto in un altro periodo, magari, sarebbe diventato il mio libro preferito.
Avatar giada_
04/02/2023 17:43
4BA - Istituto Tecnico Economico Einaudi, Padova
Una cosa molto particolare di questo libro che mi è piaciuta molto è il fatto che ogni capitolo cominci con una data, come se fosse il diario personale del protagonista. È scritto come se fosse un diario e in prima persona, ma allo stesso tempo non è un diario, perché è raccontato come un normale romanzo, solo che al posto di avere un narratore esterno alla storia, il narratore è lo stesso protagonista. Il libro è ambientato nel 2003 e racconta passo passo la vita del protagonista: James. Questo libro mi è piaciuto molto perché oltre a raccontare la vita, le esperienze, ma soprattutto i sentimenti di un adolescente, mi sono riconosciuta/rivista molto nel protagonista. Un personaggio che mi è piaciuto molto e che a James sta molto a cuore è sua nonna, che lui reputa molto saggia e da cui va a “rifugiarsi” quando sta male o quando ha bisogno di un consiglio. Sua nonna gli piace così tanto perché non fa domande su come sta, su cosa vuole fare in futuro: parlano del più e del meno. È un libro che mi è piaciuto molto e che consiglio un po' a tutti, ma in particolare nella fascia d'età tra i 16 e i 19 anni. Secondo me è un libro adatto a chi ama sapere i pensieri e le preoccupazioni del protagonista e non ai lettori che cercano romanzi con una narrazione molto veloce, in cui si susseguono vicende e avventure una dopo l'altra.
Avatar AlePreziosi
03/02/2023 19:09
1P - Liceo Fermi, Bologna
Personalmente il libro mi è piaciuto molto, l'ho trovato veramente interessante, nonostante non sia il mio genere di libro l'ho letto molto volentieri, questo perché mi è piaciuto molto il punto di vista del protagonista che trovo molto accattivante. Quindi consiglio a tutti la lettura di questo libro
Avatar Anna21
03/02/2023 11:34
2X - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
James è un ragazzo che ho odiato e amato allo stesso tempo. Ammetto che se lo avessi incontrato nella vita reale, di persona, anche io avrei fatto fatica a comprenderlo. La cosa che mi ha più colpita di lui è quel costante e sottile sottofondo di tristezza, che risuona nella sua mente, e che sembra cessare colo quando va a trovare sua nonna Nanette, con la quale ha un rapporto speciale. La verità è che James non si sente a suo agio con i suoi coetanei, non condivide i loro stessi interessi e sogni; lui vorrebbe vivere in un cottage in Montana, leggendo sulla sua veranda al tepore del sole un libro di Trollope. Ma nessuno comprende il suo sogno, neppure i suoi genitori, che cercano in tutti i modi di approcciarsi al lui, puntualmente fallendo miseramente. Questo libro porta con sé molti messaggi importanti, uno tra tanti è proprio comprendere quanto a volte parlare sia difficile e persino futile. “Quasi tutti pensano che le cose non siano vere finché non sono state dette, che sia la comunicazione, non il pensiero a dargli legittimità. Per me è il contrario: i pensieri sono più veri quando vengono pensati, esprimerli li distorce”
Avatar giorgiasala
03/02/2023 11:35
2X - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Il libro tratta delicatamente e approfonditamente della solitudine di James, il protagonista. James odia il mondo e le superficialità che secondo lui caratterizzano tutte le persone, specie i suoi coetanei. Non sente l'esigenza di dover stare a contatto con gli altri, la trova una perdita di tempo e un modo sciocco per sentirsi qualcuno. James non è capace di ritenere gli altri interessanti, eccetto sua nonna e la compagnia di John, con cui condivide le giornate nella galleria d'arte di proprietà della madre. Animo solitario, James, è abituato a ricercare l'interesse, che non trova nelle persone, nella lettura delle storie che tanto lo appassionano. Desidera condurre una vita appartata lavorando come bibliotecario in una cittadina sperduta nel Kansas, dove nessuno potrà raggiungerlo. L'autore è riuscito a far immedesimare il lettore nella storia e nei pensieri di James, spiegando ogni frammento di pensiero a partire dalla sua origine alla sua conclusione, anche grazie alla descrizione delle sedute che James ha con la psicoterapeuta. I pensieri e le azioni, anche se a tratti folli e forse incomprensibili per chi non si trova nel suo stato, descrivono perfettamente la sua visione del mondo. Questa storia l'ho interpretata come un omaggio all'essere se stessi, anche a costo di rimanere soli e di non sentirsi sbagliati per la propria natura. Nonostante questo ho trovato lo sviluppo di trama quasi assente, quindi non consiglio la lettura a chi si aspetta storie ricche di colpi di scena.
Avatar quellafissataconilibri
03/02/2023 11:17
2X - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Credo che faccia male ritrovarsi nelle parole e nei racconti altrui, ancora di più di vivere la propria vita perché è qui che entra in campo l'empatia di una persona. Considerato strambo, disadattato, persino dai suoi stessi genitori, per James, il protagonista, l'unico appiglio rimasto è la nonna Nanette. Un legame profondo, pieno di comprensione nei confronti l'uno dell'altro. Ho empatizzato molto con James, perciò non è una lettura che consiglio a cuor leggero. Introspettivo, a tratti un monologo del protagonista, porta, inevitabilmente, a riflettere su se stessi. Ansia, panico, sempre fuori posto, si sente a tratti superiore agli altri solo perché ha la consapevolezza di essere diverso: per questo e per molte altre sfaccettature del suo essere non è difficile rivedersi nel protagonista di questo romanzo e ci si sente capiti a pieno. Credo che un'anima travagliata e complessa come quella di James possa stare meglio se accompagnata. Perché, come ogni adolescente, sente solo il bisogno di essere capito.

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Avatar BenedettaMarzola
03/02/2023 11:32
2X - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Questo libro parla della difficile vita di James, un solitario ragazzo Newyorkese. James si sente diverso rispetto ai suoi coetanei, non si sente capito, neanche dai suoi genitori, soprattutto per quanto riguarda il suo futuro, su ciò che lui vorrebbe fare in seguito, dopo aver terminato la scuola superiore. James ha un bellissimo rapporto con sua nonna Nanette, l'unica che lo comprende, ha anche una bella amicizia con il collega della galleria d'arte in cui lavora, John. James è un ragazzo solitario e inquieto, che si trova in un momento della sua vita confuso e pieno di dubbi. James nel corso del libro vive molte vicende che lo portano a prendere delle decisioni importanti per il suo futuro. Questa storia mi ha trasmesso un messaggio molto importante: è normale avere dei dubbi sul proprio futuro, soprattutto nel periodo adolescenziale. Ho trovato questa lettura molto semplice e scorrevole, si legge con molto piacere, il linguaggio non è particolarmente complicato. Questo libro l'ho già letto un paio di volte, ed è diventato in pochissimo tempo la mia lettura preferita. Consiglio particolarmente questo libro agli adolescenti, poiché può essere molto semplice per noi ragazzi rispecchiarci nella vita e nei problemi di James.
Avatar fraaa
01/02/2023 23:40
1H - Liceo Galvani, Bologna
"Sono rimasto tanto tempo nella stanza. Continuavo a ripetermi che dovevo andarmene ma non mi muovevo. C'era un custode che ogni tanto veniva a controllare. E poi mi sono agitato perché ho capito che volevo essere nell'ultimo quadro, Vecchiaia, nella barca che andava verso il buio. Volevo saltare quella della Virilità. L'uomo adulto era terrorizzato e non riuscivo a capire che senso aveva il suo viaggio: perché affrontare quelle rapide infide, su un fiume che sarebbe comunque finito nell'oscurità, nella morte? Io volevo essere nella barca insieme al vecchio, con tutti i pericoli alle spalle e l'angelo accanto che mi guidava verso la morte. Volevo morire." -James "Un giorno questo dolore ti sarà utile" è un libro difficile da commentare. James è un ragazzo che si sente diverso, sa di essere diverso. È una persona profonda, acculturata, riflessiva ma anche chiusa e soprattutto triste. La maggior parte del tempo si sente solo in mezzo al mondo e le uniche persone che ritiene "degne" della sua attenzione sono sua nonna Nanette e il suo collega Jonh. Mi è piaciuto come lo scrittore è riuscito a far immedesimare il lettore, a far capire il punto di vista di James e il modo in cui ragiona. È incompreso da tutti, persino dai suoi genitori che, anche se cercano di aiutarlo, non sono efficaci nel loro modo di approcciarsi a lui. La sua logica e i suoi interessi lo tengono lontano dai ragazzi della sua età che lo considerano strano e disadattato. James non ha le stesse ambizioni future che i suoi genitori si aspettano da lui. Infatti rispetto che ad andare all'università, preferirebbe comprare una casa come quella della nonna, lontana dalla città e vivere la sua vita nella solitudine a leggere un libro di Trollope nella sua grande veranda. Questo desiderio mostra molto della sua persona: si trova bene da solo ma forse, con un amico, si troverebbe ancora meglio.

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