Pensavo al significato di questa parola, a che cosa volesse dire veramente, come quando si disturba la quiete o la televisione è disturbata. O quando ci si sente disturbati da un libro o da un film o dalla foresta vergine che brucia o dalle calotte polari che si ritirano. O dalla guerra in Iraq. Era uno di quei momenti in cui ti sembra di non aver mai sentito una certa parola e non riesci a credere che abbia proprio quel significato, e cominci a riflettere su come ci si è arrivati. È come il rintocco di una campana, cristallino e puro, disturbato disturbato disturbato, sentivo il suono vero della parola, così ho detto, come se me ne fossi appena accorto: «Sono disturbato».
James passa le sue giornate estive lavorando nella galleria d'arte della madre, dove non passa mai nessuno. La cosa non gli dispiace affatto: preferisce di gran lunga stare solo che con gli altri, specialmente quando gli altri sono i suoi coetanei.
I suoi genitori vorrebbero che lui andasse all'università ma James pensa che potrebbe usare meglio il suo tempo: tipo potrebbe comprarsi una casa antica da ristrutturare e trovarsi un lavoro tranquillo, come bibliotecario, nel Kansas o nell'Indiana. Per i suoi genitori, James è quasi un disadattato.
Un giorno, quasi per svagarsi decide di iscriversi con una finta identità su un sito per appuntamenti al buio, dove trova l'unica persona che ritiene sua amica, John, un collega nella galleria d'arte. Poco dopo sul suo schermo spunta un “Ciao” nella chat del forum, James decide di rispondere.

Commenti

Avatar fili
26/03/2023 12:07
2Q - Liceo Galvani, Bologna
Questo libro mi ha immediatamente catturato con il suo titolo altamente significativo e ha suscitato riflessioni sul suo significato. Sebbene a tratti la lettura sia risultata lenta, ho trovato il contenuto interessante ed importante, soprattutto per le tematiche trattate riguardanti i problemi emergenti nella società odierna, in particolare tra gli adolescenti. Il modo in cui il libro è stato scritto lo rende piacevole da leggere e dimostra che, anche se i problemi sembrano insormontabili, alla fine possono essere risolti. Il protagonista mi ha affascinato particolarmente per la sua descrizione e per i dialoghi con la psicologa, in cui parlava di se stesso in modo profondo e introspettivo.
Avatar Alessandra
26/03/2023 12:59
2A - IIS Serpieri, Bologna
"Un giorno questo dolore ti sarà utile" è un racconto in prima persona di James Dunfour Sveck, che parla di diverse tematiche (ad esempio l'omosessualità) e differenze tra gli adulti, le loro preoccupazioni e i loro punti di vista e gli adolescenti, i diversi modi di passare il tempo e di vivere la loro vita e il modo in cui tendono ad affrontare i loro problemi. James è un ragazzo di 18 anni che per la sua intelligenza e modo di vivere e vedere le cose, piuttosto diverso dai suoi coetanei, si sente diverso dagli altri al punto da iniziare a chiedersi se non fosse geneticamente modificato e questo certe volte lo addolora ma al tempo stesso si rifiuta di parlare con persone della sua età perché le trova noiose e pensa che l'unica persona a capirlo e apprezzarlo per quello che è sia sua nonna, Nanette dalla quale si rifugia nei momenti in cui sente di non saper cosa fare, un comportamento a dir poco comune fra gli adolescenti. Infatti penso che il libro parli di molti argomenti descrivendoli con un linguaggio semplice, usando anche delle figure retoriche come la similitudine, per arricchire il testo e fornendo molte descrizioni, non tanto dei singoli personaggi o paesaggi (ad esempio l'aspetto o carattere) ma piuttosto descrive molto dettagliatamente i pensieri del protagonista e questo dà al lettore quasi la sensazione di essergli legato in qualche modo e apprendere a pieno il suo modo di essere e permette di capire meglio cosa ci sia dietro ad ogni persona, che essa sia la più silenziosa e introversa del gruppo o che sia la più rumorosa. L'unico aspetto del libro che non mi ha convinta penso sia stata la fine, che ho trovato molto concisa e sotto alcuni aspetti quasi sbrigativa, diversamente dal resto del testo.
Avatar Niccolò_
25/03/2023 23:50
1ET - IIS Manfredi Tanari, Bologna
La cosa che mi è piaciuta di più di questo libro è stata la presenza della descrizione degli adolescenti che prendono la propria vita come una cosa privata, cosa che non accade a tutti. Una delle descrizioni più profonde sulla sua vita la fe con la psicologa che cerca di capire il perchè di questa sua scelta di vita, ovvero la solitudine. Qui descrive un po tutta la sua vita dall'inizio della sua adolescenza fino all'arrivo del pasaaggio da ragazzo ad adulto, utilizzando termini abbastanza insoliti, di cui io non conoscevo l'esistenza. Mi ha attirato molto questo libro. Lo consiglio a tutti.
Avatar Miky
25/03/2023 18:55
2GT - Liceo Galvani, Bologna
"Un giorno questo dolore ti sarà utile", edito nel 2007, è un romanzo dello scrittore statunitense Peter Cameron, il cui titolo è una citazione degli Amores di Ovidio: "Perfer et obdura: dolor hic tibi proderit, olim", cioè "Sopporta e persevera: un giorno questo dolore ti sarà utile. Si tratta di un romanzo di formazione che è da subito capace di trascinarci nella vita newyorkese del protagonista: James Sveck, che tanto ricorda "Il giovane Holden". James è un ragazzo sveglio, sin troppo sveglio per la sua età, dotato di ironia pungente e feroce intelligenza; ma è anche un solitario, non ama interagire con gli altri, men che mai con i suoi coetanei, che trova banali e sciocchi, mentre lui è appassionato di arte e letteratura. James ha finito la scuola e non ha nessuna voglia di iniziare il college, preferirebbe acquistare una casa dove ritirarsi a leggere. I genitori, separati e alle prese con le loro vite fallimentari, credono che sia un disadattato o che sia gay e l'unico aiuto che riescono a dargli è quello di pagargli delle sedute di psicoterapia, entrambi non riescono a rappresentare un modello per James eppure non fanno altro che indicargli come dovrebbe essere o cosa dovrebbe fare per essere felice, mentre il giovane proprio non riesce a capire cosa ci sia di male nell'essere fatto così. Lui sta bene con se stesso, con i suoi libri e i suoi pensieri, i problemi iniziano quando si vede costretto a dover vivere la sua vita sulla base di modelli stereotipati che ha dinanzi agli occhi tutti i giorni e che sinceramente non sono un gran ché. Nanette, sua nonna, è l'unica figura adulta in grado di rasserenare James, che da lei si sente accolto e compreso. È l'unica che riesce a fargli capire che le difficoltà sono un dono che possono renderlo migliore, che tutto questo dolore che sente un giorno gli sarà utile, che solo così potrà diventare adulto. La narrazione è scorrevole ed ironica, è un libro che consiglierei perché ci si ritrova a fare il tifo per James, nella speranza che non ceda alle pressioni degli altri e che trovi il coraggio di accettarsi per quello che è.
Avatar sofi07
24/03/2023 20:37
2X - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
“ Un giorno questo dolore ti sarà utile” di Peter Cameron. Le vicende del romanzo sono ambientate a New York e vede come protagonista James, un ragazzo di 18 anni, riservato, al quale piace la solitudine piuttosto allo stare con i suoi coetanei. Solo con la nonna Nanette riesce ad essere sé stesso e li confida tutto quello che gli passa per la mente. Finita la scuola,invece di voler andare all'università, vorrebbe passare del tempo nella galleria d'arte di sua madre. Un giorno,nella sua casa nel Midwest, decise, per riempire il tempo, di iscriversi ad un sito per incontri al buio con un nome falso. Poco tempo dopo conobbe un ragazzo,sembra esserci fin da subito sintonia….ma James non sa che l'uomo con la quale si sta scrivendo è in verità [...] Questo romanzo è incentrato su un grande tema : La solitudine, della quale si sente parlare molto spesso. Questo libro mi è piaciuto molto, perchè, in un certo senso ,mi sento simile al personaggio e mi ritrovo molto in lui, lo consiglio caldamente.
Avatar vittofaleo07
21/03/2023 12:24
2F - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Ho scelto questo libro perché mi é da subito piaciuta la trama e inoltre ho letto alcune recensioni positive. Nonostante questo e la storia commovente del protagonista James, ho trovato diverse criticità come ad esempio la non scorrevolezza della scrittura e i contenuti non originali della storia. Questo libro, però, riesce attraverso molte riflessioni dei personaggi a far imparare qualcosa al lettore, come ad esempio non arrendersi mai nonostante le difficoltà della vita.

Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

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Avatar sarabernardi
20/03/2023 23:07
5D - Liceo Galvani, Bologna
Ho trovato questo romanzo avvincente e non assolutamente impegnativo; mi ha trasportato fino alla fine, lasciandomi sempre con il fiato sospeso, ed una volta concluso il libro mi è rimasto addosso un senso di malinconia. Credo che la storia mi sia piaciuta così tanto perché mi sono rivista con il protagonista in tutto e per tutto. Questo suo sentimento di diversità e distacco dagli altri, che lo vive come una grossa forma di sofferenza. Dal romanzo emerge anche un rapporto familiare disfunzionale e un senso di contrasto di James, il protagonista, tra la volontà di vivere in solitudine e il bisogno di essere amato e compreso. In molti punti del libro sono arrivata anche a provare compassione per lui, comprendendo a pieno ciò che provava. Per tutta la lettura del libro mi sono sentita vicina ai personaggi, come se lì stessi seguendo da poco più indietro per vedere da una diversa prospettiva quanto succede. Il finale sospeso rappresenta a pieno i pensieri e i sentimenti di James. Libro consigliatissimo!

Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

Avatar Irissanca_
19/03/2023 16:54
1B - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
“UN GIORNO QUESTO DOLORE TI SARÀ UTILE” È UN LIBRO SCELTO PER CASO DA UNA LISTA DATACI DALLA NOSTRA PROF. L' ho scelto solo in base al numero di pagine e senza porvi troppa attenzione, ma andando avanti nella lettura mi sono ritrovata a pensare più di una volta che ,per certi aspetti , questo è il “mio” libro. Anche i miei genitori sono separati e anche loro troppo concentrati su loro stessi per accorgersi di me e del mio mondo. Anche io mi sento veramente libera e me stessa solo quando sono sola o quando passo il tempo con Nuccia: la mia nonna materna. I miei coetanei mi sembrano sempre troppo piccoli è troppo stupidi, ma non perché io voglia peccare di presunzione , ma perché ho passato cose nella mia infanzia e adolescenza che ti obbligano a crescere, a crearti una tua indipendenza, un tuo mondo in cui rifugiarti quando ti sembra che tutto quanto intorno a te diventi troppo grande o troppo stretto fino al punto di non riuscire più a respirare. La solitudine è un'arma pericolosa, a doppio taglio. Se da una parte ti permette di imparare a stare bene con te stessa prima che con gli altri, dall'altra ti spinge a diventare intollerante verso gli altri e tollerante con te stesso. Ti costringe a fare i conti con te stesso, a pensare a ciò che sei e che vorresti diventare, a ciò che hai e che non vorresti avere, a ciò che credi di essere, ma in realtà non sei. So che questo testo dovrebbe essere un riassunto del libro che ho letto, ma credo che a volte quando un libro diventa uno specchio così nitido, sia meglio parlare di ciò che si è provato e leggendolo piuttosto che ripetere quello che c' è scritto. Il libro non sono riuscita a finirlo perché leggerlo è stato molto faticoso… non perché sia stato usato un linguaggio ricercato o perché richiedesse una particolare concentrazione, ma proprio perché l'ho sentito così simile a me da anticipare (quasi) le parole che sarebbero venute dopo e da sentire il dolore, la frustrazione , la mai piena accettazione di ciò che il protagonista è e di ciò che vede in quel che lo circonda: persone, situazioni, luoghi… Non so bene come concludere questo scritto, ma so che consiglio a tutti di leggere questo libro per capire meglio quelle persone definite “ solitarie”. A volte a dietro lo stare soli non c'è saccenza o mancanza di sopportazione verso gli altri: a volte è il solo modo che una persona trova per poter respirare, per non affogare nelle situazione che non sa come affrontare; a volte una persona sta da sola per scelta, ma molte altre si ritrova da solo a causa di eventi fuori dal suo controllo e, una volta che la solitudine ti accoglie, è difficile rifiutarla e farsi accogliere da braccia che non siano le sue. Credo che questo mio testo finirà così e spero tanto si percepisca la fatica che ci ho messo per affrontare questo discorso, per me così intimo, in ogni singola parola che ho provato a mettere nero su bianco.
Avatar martaregattieri
17/03/2023 18:12
1O - Liceo Galvani, Bologna
"un giorno questo dolore ti sarà utile" parla di James, un ragazzo di diciotto anni di New York che preferisce passare il tempo in solitudine a leggere un libro di Trollope che con i suoi coetanei all'università. Ciò che stupisce é il modo in cui Cameron tratta di temi importanti e attuali in modo semplice e diretto rendendo la lettura piacevole e scorrevole. In particolare mi è rimasta impressa la riflessione che il protagonista fa sui pensieri che vengono approssimati attraverso le parole, che pur essendo accurate e precise non riusciranno mai a trasmettere ciò che si pensa realmente. Nonostante il libro fosse avvincente ho trovato il finale un po' riduttivo, come se l'autore avesse lasciato la storia in sospeso.
Avatar AuroraAurora
14/03/2023 10:59
1BE - Liceo Luigi Stefanini, Venezia Mestre
Questo libro parla di James,un ragazzo di 18 anni che viene definito solo ed infelice. Tramite le vicende che vive il protagonista riusciamo a conoscerlo,e a capire come vive la sua “condizione”. Vediamo che il ragazzo ha un rapporto speciale con la nonna,è l'unica persona con cui si confida e da cui non si sente giudicato. Questo libro mi è piaciuto perché siamo solitamente abituati a giudicare le persone da fuori senza conoscere le loro opinioni,mentre questo libro ci dà la possibilità di conoscere le emozioni di una persona che viene solitamente giudicata. Una delle frasi che mi ha colpito di più è stata quella di Nanette,ovvero la nonna di James:”A volte le brutte esperienze aiutano, servono a chiarire che cosa dobbiamo fare davvero. Forse sembro troppo ottimista, ma io penso che le persone che fanno solo belle esperienze non sono molto interessanti. Possono essere appagate, e magari a modo loro anche felici, ma non sono molto profonde. Ora la tua ti può sembrare una sciagura che ti complica la vita, ma sai... godersi i momenti felici è facile. Non che la felicità sia necessariamente semplice”
Avatar giuly10
27/02/2023 16:28
2F - Scuola secondaria I grado Don Minzoni, Ravenna
"Un giorno questo dolore ti sarà utile" di Peter Cameron è un libro che mi ha aperto la mente. Questo libro parla di un ragazzo di nome James in età adolescenziale: quell'età in cui si devono affrontare scelte importanti nella propria vita e nella quale si affrontano anche i primi amori. James è un ragazzo di New York che preferisce la solitudine ai suoi coetanei e per questo viene considerato strano dalle persone. Mentre leggevo questo libro mi sono immedesimata un po' nel personaggio e credo che sia stata la cosa migliore da fare ed è stato anche grazie allo stile dell'autore (che ho apprezzato molto). Infatti la sua capacità di descrivere dettagliatamente ogni scena ha fatto in modo di creare nella mia testa un immaginario molto dettagliato dandomi la possibilità di internarmi nel racconto. Alcuni potrebbero dire che il loro personaggio preferito del libro è James ma.per me, nessuno supera sua nonna Nanette. Nanette oltre ad essere la nonna di James è anche un po' la sua migliore amica; è un luogo nel quale il ragazzo può rifugiarsi quando i suoi genitori non lo comprendono perché sa di non poter essere giudicato. All''inizio non avevo aspettative molto alte per questo libro ma neanche dopo 50 pagine me ne sono innamorata. Consiglio veramente tanto questo libro a tutte le persone che vogliono una lettura scorrevole ma allo stesso tempo profonda e significativa.
Avatar Ilariabargio
26/02/2023 14:53
1O - Liceo Fermi, Bologna
ho trovato l'inizio di questo libro un po' monotono e noioso. Andando però avanti con la storia ha iniziato a interessarmi e prendermi di più.
Avatar ciao_
26/02/2023 10:32
2 Bs - Liceo Torricelli Ballardini, Faenza
Questo libro devo dire che mi è piaciuto molto, mi ha preso fin da subito e l' ho letto molto velocemente. La lettura è molto scorrevole e la storia veramente bella.
Avatar ALICEb11
24/02/2023 19:32
1N - Liceo Fermi, Bologna
Libro molto bello, ti fa rimanere col fiato fino alla fine lasciandoti un po' di malinconia una volta finito . Romanzo riflessivo con dialoghi molto strutturati.Lo consiglio molto.
Avatar margheritamorellini
24/02/2023 06:56
2O - Liceo Galvani, Bologna
ho trovato il romanzo molto avvincente ed interessante, mi ha coinvolta molto in prima persona soprattutto perché tratta temi estremamente attuali nella vita di noi adolescenti, la crescita e le scelte della vita. il libro percorre il processo di formazione di un giovane ragazzo, James. il protagonista è una figura contrastante nella storia, emerge subito il divario tra l'ostinata volontà del ragazzo di vivere in solitudine e, invece, la profonda necessità di essere invece amato e compreso, cosa per la quale riuscirà ad affidarsi solo alla nonna Nanette. il cambiamento di James nel corso del libro è evidente e mi è piaciuto molto come sia riuscito pian piano a mettere insieme la sua vita ed esserne soddisfatto, felice.