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Avatar Shirley
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Si girò più volte a guardare le orme dei suoi passi, profonde e soprattutto solitarie, prodigiosamente solitarie: era solo lì fuori quella notte, solo a camminare nella neve, a piedi nudi, con il pigiama bagnato, e nessuno lo sapeva, e nessuno mai l'avrebbe rivisto. Nel giro di pochi minuti le sue orme si sarebbero cancellate.
Nicolas parte per una settimana bianca in montagna con la sua classe. Sono le sue prime notti fuori casa. Allo chalet, dove lo aspettano i compagni e gli insegnanti arrivati in pullman, lo accompagna il padre in macchina. Nicolas è un ragazzino timido, riservato, curioso, ma spaventato da questa prima avventura. Appena arrivato, la maestra si accorge che non ha con sé lo zaino con tutti gli indumenti necessari per la settimana. Se lo è dimenticato nell'automobile del padre, ma sicuramente lui tornerà indietro non appena se ne renderà conto... 
Nicolas, ora dopo ora, aspetta il ritorno del padre, ma il tempo passa e non si vede nessuno tornare indietro verso lo chalet. Si sistema in una delle camerate in cui sono divisi i ragazzi, condivide il letto a castello con Hodkann, il compagno che più di tutti ammira e teme. Nicolas aspetta il padre e lo zaino, aspetta la notte e il sonno; con la notte e il sonno arrivano paure, incubi, cupi ricordi e tanti dubbi. Incubi che sembrano realizzarsi quando i gendarmi arrivano allo chalet a chiedere della scomparsa di un bambino, e allora Nicolas inizia a pensare, riflettere e credere che forse quel bambino riuscirà a trovarlo lui.

Commenti

Avatar khadi
31/03/2022 18:12
2B - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
il romanzo l''ho trovato abbastanza banale all''inizio, con il piccolo protagonista che va in macchina con suo padre in gita invece di prendere il bus con i suoi compagni, in seguito però, durante la settimana in montagna, serie di stranezze mi coinvolgono e le emozioni che trasmette rimangono a lungo. Romanzo che consiglio tanto solo a chi piace il genere “mistero”
Avatar Jonny_the_best
31/03/2022 20:19
2F - Liceo Copernico, Bologna
Il libro tratta di un bambino chiamato Nicolas, quest'ultimo ha dieci anni e deve partire insieme ai suoi compagni di classe per la settimana bianca. Il libro si apre subito con una disgrazia, infatti pochi giorni prima della partenza di Nicolas, un pullman, che portava molti bambini, fece un terribile incidente che portò alla morte numerosi bambini, perciò il padre del protagonista decide di accompagnarlo in macchina. Purtroppo appena il padre riparte per tornare a casa, Nicolas si accorge di essersi dimenticato lo zaino nel bagagliaio dell'auto, chiede aiuto all'insegnante ma l'unica cosa che possono fare è aspettare che il padre si accorga di avere ancora lo zaino con se, ma sfortunatamente non andò così. Questo brutto avvenimento non fa altro che alimentare l'insicurezza del bambino, che già normalmente è abbastanza pauroso. Nicolas, durante le nottate, ha numerosi incubi, ma ciò non lo ferma nel leggere il libro intitolato: “Storie spaventose”, che tratta appunto di vicende spettrali, infatti numerosi incubi sono frutto del libro. La paura più grande del protagonista è che il sogno diventi realtà, e che le storie di bambini rimasti orfani possano realizzarsi. Per concludere penso che il libro possa piacere alle persone che amano le storie inquietanti e spaventose, però, a differenza del titolo, non parla di montagna. Personalmente il libro non mi ha fatto impazzire ma comunque la lettura non è stata difficoltosa.
Avatar jihad
31/03/2022 20:48
2ALN - Liceo Rosmini, Rovereto
Il libro “La settimana bianca” parla di un ragazzo di nome Nicolas, che va a fare una una gita di una settimana insieme ai suoi compagni di classe. Egli è un ragazzo introverso, timido e insicuro per questo fa fatica a relazionarsi anche con la sua classe. I compagni vanno in bus ma lui viene però accompagnato al punto di ritrovo dal padre il giorno dopo, in quanto era molto impaurito da un incidente in pullman;si dimentica però lo zaino con tutte le sue cose nella macchina del padre, quindi spera che se ne accorga e glielo porti, ma purtroppo egli non arriva. Durante una notte però si ammala e fa amicizia con Hodkann, un suo compagno. Si viene poi a sapere di un delitto, avvenuto vicino al paese, che lo porta a una terrificante scoperta. La storia è scritta in modo semplice e scorrevole, quindi si legge con molta facilità; in alcune parti il libro è molto intrigante e coinvolgente e ti spinge a continuare a leggerlo. Spesso vi sono pensieri e riflessioni del protagonista.
Avatar glors0
31/03/2022 23:19
2ALN - Liceo Rosmini, Rovereto
Il libro La Settimana Bianca di Emmanuel Carrère mi è piaciuto , è un libro particolare , scritto in un modo che non avevo mai visto prima. Il libro tratta la paura , il mistero , il dramma , tutte cose che si verificano nel corso di questa gita nella quale vediamo protagonista Nicolas accompagnato dalla sua classe. Il personaggio di Nicolas è particolare , descritto nei dettagli ; è un ragazzo ansioso , chiuso in se stesso e spesso imbarazzato. Le cose che più mi sono piaciute del libro sono in primis le descrizioni , sia dei personaggi sia delle situazioni e dei fatti accaduti , descritti in modo molto dettagliato e così preciso che ti coinvolgono così tanto nella storia a tal punto che ti sembra di viverla in prima persona. La seconda cosa che mi ha colpita è il fatto che Nicolas associ le cose che gli accadono alla sua passione per i libri , facendo sempre dei paragoni fra alcuni episodi di questi libri e gli episodi della sua vita. Altra cosa che mi è piaciuta sono le mille similitudini presenti nel testo , dove il protagonista compara molte situazioni a delle immagini di fantasia , verosimili . Ma la cosa che più mi ha colpita è la descrizione sentimentale , se così si può dire , del rapporto fra il protagonista Nicolas e l''' insegnante Patrick , di cui non farò spoiler ma della quale posso dire essere emozionata. Forse l' unica cosa che non mi è piaciuta particolarmente è la prima metà del libro , dato che in alcuni punti è molto incentrata sul padre di Nicolas , forse troppo , e quindi pagina per pagina si trovano sempre dei riferimenti al padre , che dopo un po' sono stancanti e ripetitivi. Per il resto il libro mi ha colpita , perché come ho detto all'inizio non ho mai letto un racconto strutturato in questo modo , che io trovo molto particolare.
Avatar Nissy
18/04/2022 16:04
1C - Liceo artistico Nervi-Severini, Ravenna
La settimana bianca è un romanzo semplice scritto da Emmanuel Carrère, che racconta i giorni trascorsi da Nicolas insieme alla sua classe durante la settimana bianca. Nella sua gita leggeremo i pensieri, gli incubi, le vicende che affronterà il piccolo protagonista. Nella prima parte ero curiosa di sapere come proseguisse il racconto, e più leggevo e più entravo nei panni di Nicolas, mi assomigliava. Vedevo in questo bambino me stessa. Inoltre da quel che ho notato pare un bambino al quanto pessimista, che tende a pensare sempre alle peggiori delle ipotesi e credo che gran parte di questa sua caratteristica, di questo suo tratto sia dovuto alla difficoltà di socializzare con i suoi compagni che lo porta a pensare nella sua mente un insieme di immagini angoscianti, raccapriccianti e ansiose, ma è proprio questo suo lato psicologico, descritto con grande cura e attenzione dall'autore, che mi ha particolarmente colpito e affascinato questo libro. Purtroppo verso la fine, seppure sia una lettura veloce dai termini semplici e chiari, ho incominciato ad annoiarmi, ho trovato alcune descrizioni un po' pesanti, mentre altre interessanti dal punto di vista psicologico di Nicolas che mi spronavano a continuare. Penso che non sia un libro per tutti, lo consiglio a chi ama la psicologia e chi vorrebbe vedere il punto di vista di un bambino pervaso da riflessioni, congetture nella sua giovane mente, non è un libro completamente thriller, se non per i suoi incubi e per il libricino illustrato che legge il protagonista. È un libro originale dagli innumerevoli colpi di scena, molto interessante e curioso, ma che purtroppo ho faticato a leggere
Avatar carol
19/04/2022 21:43
1C - Liceo artistico Nervi-Severini, Ravenna
L'aspetto che preferisco di "La settimana bianca" è la descrizione del personaggio. Il narratore è esterno e il libro viene narrato in terza persona ma vengono trattati stati d'animo e pensieri quasi esclusivamente del protagonista: i suoi frequenti disagi, le preoccupazioni e tutti i viaggi mentali che fa. Questo fa sì che il lettore possa comprendere a pieno la parte di Nicolas, il protagonista, sia molto forte. La narrazione é molto scorrevole e semplice. L'. inizio però è stato molto lento e noioso, al contrario,il finale è stato molto interessante e avvincente.
Avatar inspiro_
19/04/2022 21:50
1C - Liceo artistico Nervi-Severini, Ravenna
Questo libro mi ha appassionato abbastanza. La lettura é abbastanza scorrevole e semplice, anche se alcune parti sono un po' lente. Questo genere mi piace molto, perché mi attira il mistero ma “la settimana bianca” non mi ha colpito, però non c'è nulla di cui parlare negativamente. Nicolas é un personaggio che trovo molto interessante e particolare, per il suo carattere e il suo modo di fare e inoltre mi ci ritrovo, a causa del nostro problema nel relazionarci con gli altri. Nicolas presenta anche una sua psicologia, tratta dai sogni strani e spaventosi che ha fatto. Consiglio questo libro a tutti i ragazzi della mia età, ma soprattutto a chi piacciono i gialli e il mistero.
Avatar angy
20/04/2022 06:33
1C - Liceo artistico Nervi-Severini, Ravenna
Nicolas è un timido che partecipa alla settimana bianca accompagnato dal padre in macchina perché qualche giorno prima un pullman è andato fuori strada. L'ossessione del ragazzino sono le storie del terrore. Ha paura infatti della settimana bianca e degli altri compagni che lo prendano in giro. Le notti sono piene di incubi fini quando gli arriva la febbre. Una notte Nicolas ha paura di essere ucciso. Questo libro è particolarmente interessante ed è piacevole da leggere nonostante ci sia una prima parte più lenta. Lo consiglio a chi è appassionato di questo genere di racconti perché questo libro è in grado di trasmettere molto.
Avatar tammeli
21/04/2022 21:11
2 i - Liceo Scientifico “A.Pacinotti” di Cagliari
La settimana bianca di Emmanuel Carrère parla di Nicolas, un ragazzino delle elementari molto timido che parte con la sua classe in settimana bianca. Nicolas inizialmente non vuole partire perché ha il timore che i suoi compagni si accorgano di quanto lui sia diverso, infatti, a nove anni, si fa ancora la pipi addosso, non ha amici e contrariamente alla maggior parte dei suoi coetanei è ossessionato dalle storie thriller, infatti nello chalet leggerà un libro intitolato "Storie Spaventose". E' molto angosciato dal fatto di dover una settimana lontano da casa soprattutto per la paura di essere deriso dai compagni. Durante tutta la settimana le notti di Nicolas sono tormentate da spaventosi incubi, che termineranno solo quando gli arriverà la febbre. Nicolas è felice di poter stare un po' da solo nello chalet, ma non può neanche immaginare ciò che lo attende. Questo libro è un thriller molto coinvolgente , la trama è molto interessante. Le descrizioni di personaggi e paesaggi sono molto dettagliate e facili da capire. La lettura è semplice e piacevole e quasi mai noiosa. L' unico difetto che ho trovato è la leggera confusione a inizio libro. Nonostante ciò, lo consiglio a tutti i ragazzi a cui piace questo genere di letture.
Avatar lucapangrani
31/03/2022 22:19
seconda o - Liceo Scientifico “A.Pacinotti” di Cagliari
La settimana bianca è un libro scritto dall'autore Emmanuel Carrére , che parla delle vicende di un bambino delle elementari di appena 9 anni che va in vacanza con la sua classe. Durante questa settimana Nicolas si troverà ad affrontare delle sfide al quanto ardue sino a quando un avvenimento misterioso e oscuro sconvolgerà il corso della sua vacanza. Nel corso di quest'ultima l'autore racconta gli incubi di Nicolas, a dir poco cupi e angoscianti, che viene addirittura colpito da una febbre improvvisa che lo costringerà a rimanere all'interno dello chalet. Un altro tratto molto importante che ho trovato e vorrei evidenziare in questo commento è proprio quello dell'aspetto descrittivo e realistico che assumono le fantasie del protagonista che gli fanno immaginare spesso e volentieri disastri, omicidi e catastrofi, ma soprattutto anche la caratterizzazione di Nicolas molto dettagliata da parte dell'autore che ne precisa stati d'animo e pensieri. Il libro è costituito, come ho già parzialmente detto nella premessa, da eventi molto angoscianti e inquietanti espressi attraverso molti momenti di suspense; questo libro è vivamente consigliabile a qualunque amante dei thriller oppure degli horror. Per quanto riguarda invece la lettura, l'ho trovata abbastanza scorrevole anche se ci sono stati momenti nei quali ho faticato, come ad esempio nel tratto iniziale che è un po' lento. Quando poi si entra del vivo della vicenda, il ritmo si fa più sostenuto e coinvolgente. Tutto sommato il libro mi è piaciuto e mi ha incuriosito molto anche grazie a numerosi colpi di scena.
Avatar Ludovico
08/04/2022 17:55
seconda o - Liceo Scientifico “A.Pacinotti” di Cagliari
La settimana bianca è un libro che ho apprezzato e nel quale non ho trovato difetti. È un romanzo thriller la cui storia è molto semplice. Il protagonista, Nicolas è un ragazzino timido e impacciato che parte con la classe per fare la settimana bianca. Viene accompagnato dal padre in macchina perché qualche giorno prima un pullman di ragazzini è andato fuori strada. Il padre terrorizzato da questo precedente non vuole far correre rischi al figlio. Nicolas è angosciato, timido, fragile, senza amici, e la sua ossessione sono le storie del terrore. Ha paura di trascorrere la settimana bianca fuori da casa e ha paura che gli altri compagni lo prendano in giro. Le notti trascorse nello chalet sono popolate da terribili incubi che vengono placati quando gli sopraggiunge la febbre. Nicolas potrà così stare qualche giorno chiuso nello studio dello chalet a godersi un'apparente tranquillità. Ma in una notte gelida Nicolas si sente perduto e ha paura di essere ucciso. Il libro mi ha appassionato e coinvolto come tutti i libri di genere noir che ho letto, infatti nonostante la prima parte sia più lenta rimane comunque scorrevole grazie ad una scrittura chiara e semplice. La settimana bianca è un romanzo che riesce in breve a raccontare moltissimo. Lo consiglio a tutti coloro che come me amano le storie noir e vogliono immergersi in una lettura originale.
Avatar Thor-Tellino
30/03/2022 18:41
2P - Liceo Galvani, Bologna
Devo dire che questo libro non mi ha particolarmente affascinato, ma non posso neanche dire che non mi sia proprio piaciuto, poichè ne ho apprezzato alcuni tratti. In primis, nonostante io abbia trovato la trama molto intrigante, ho fatto una grandissima fatica ad immedesimarmi nel protagonista, un bambino piccolo che ha grosse difficoltà a socializzare con i suoi compagni e che detesta avere i riflettori puntati addosso. In più, per quanto riguarda l'autore, le brusche interruzioni della narrazione per descrivere un nuovo personaggio mi hanno fatto, a volte, perdere il filo. Dal lato positivo, oltre alla trama che ho trovato intrigante, penso che Carrère nel libro tratti i problemi della psicologia infantile con grande maestria, descrivendone con particolare attenzione le più piccole sfumature.

Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

Avatar Santiago
28/03/2022 17:31
1E - Liceo Scientifico Statale "Ugo Morin", Venezia - Mestre
La settimana bianca è il primo libro che ho mai letto di Emmanuel Correre. Mi è piaciuto perchè parla di Nicolas, un ragazzo timido e un po impacciato, e mi ha fatto ricordare che anche io alla sua età ero molto simile lui. Per il resto è stata una lettura scorrevole con termini semplici
Avatar davidebergonzoniii
28/03/2022 08:30
2P - Liceo Galvani, Bologna
Anche se dotato di un testo scorrevole con frasi facili da comprendere, il libro non mi ha appassionato un granché. Non riesco ad immedesimarmi nel protagonista Nicolas, che non ha amici, fa la pipì a letto ed é spaventato da tutto. Non sono appassionato dalla storia, a volte trovo un po'esagerate le situazioni, come i sogni che lui fa. Nel complesso il libro non mi é piaciuto molto.
Avatar Giuliaaaa
27/03/2022 16:14
2F - Liceo Copernico, Bologna
Questo romanzo racconta la storia di Nicolas, un bambino molto fantasioso, timido, fragile, insicuro e timoroso. Ha paura del giudizio dei suoi compagni, che lo prendono in giro durante la settimana bianca, ha paura di essere troppo debole e di non essere all'altezza delle situazioni, ha paura di dormire, a causa dei numerosi incubi che si verificano quasi ogni notte. È una storia completamente immaginata dall'autore ma scritta in modo vivace, che evoca perfettamente le fantasie dell'infanzia e allo stesso tempo allude a terribili traumi psicologici che poche persone possono aver vissuto. La crescente angoscia del racconto porta ad una conclusione inquietantemente vaga, la quale era stata già anticipata dallo scrittore nella prima riga del libro. È una lettura molto scorrevole e scritta con un lessico semplice. Sono riuscita ad immedesimarmi abbastanza facilmente nel protagonista, ma avrei preferito che il romanzo fosse un po' più lungo e, quindi, che venissero raccontati più episodi.