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Avatar Shirley
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Furono le corde a impedirgli di cadere. Le sentì d'un tratto contro la schiena, dure e ruvide, e vi restò appoggiato con le ginocchia piegate, il braccio destro abbandonato lungo il corpo, il sinistro alzato a difesa. Sbatté istintivamente le ciglia, cercando di rimettere a fuoco lo sguardo. “Sono un robot”, pensò, raddrizzandosi e tornando avanti di due passi. “Un robot, un robot…”
Sei di fronte a tre racconti di fantascienza, scritti negli anni Cinquanta del Novecento, quando questo genere letterario viveva un tempo d'oro. Sono storie molto diverse tra loro, che raccontano futuri forse non molto lontani da te ma lo fanno con estrema intelligenza. 
Cosa accadrebbe al mondo quando tutti i nomi di Dio saranno scritti, rivelati e letti con l'aiuto di una macchina, un computer potente? 
Chi sono i Prott? Creature intelligenti e aliene che possono aiutare l'umanità? Oppure, leggendo nelle menti, renderla schiava?
Come si combatte nel futuro? Chi combatte, al posto degli uomini, sul ring? 
 
Queste sono solo alcune domande che potrai farti quando leggerai questi racconti. Ricordati però che: “Non c'è più niente che non si possa, non si debba guardare attraverso la lente della Fantascienza”.
 
Le storie sono illustrate da José Muñoz, il maestro argentino del fumetto d'autore.

Commenti

Avatar cavaleRIZZ23
25/05/2023 19:23
1ASA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Ogni racconto di questo libro mi ha lasciato a bocca aperta, sono tutti brevi ma sono riusciti a colpirmi tutti. Il primo, ovvero "I nove miliardi di Dio", narra la breve storia di un gruppo di monaci tibetani che commissionano a un'azienda di computer una calcolatrice in grado di stampare tutti i nove miliardi di nomi di Dio, poiché, secondo loro, si raggiungerà il nirvana solo quando questo processo sarà finito. Questo racconto mi ha lasciato veramente angosciato, avendolo letto la sera ho avuto quasi difficoltà ad addormentarmi, mentre pensavo come questo potesse succedere nella realtà. Il punto forte di di questo primo racconto secondo me è il finale "semi" aperto, se così possiamo dire: quest'ultimo, infatti, non descrive esattamente quello che succede dopo che la macchina finisce di stampare tutti i nomi, certo lo fa intuire, ma comunque lascia un ampio margine di immaginazione nel lettore. Il secondo si intitola "Prott", racconta di due ragazzi che un giorno trovano il diario di un ricercatore spaziale che racconta le sue scoperte su una specie aliena chiamata Prott. Questo racconto sembra un normale diario finché non arriviamo al finale, dove viene svelata una verità angosciante, a tratti spaventosa ma allo stesso tempo triste e deprimente. Dopo questa lettura sono rimasto a dir poco sbalordito ma allo stesso tempo affascinato all'idea di una realtà come quella, seppur a grandi linee, descritta. In fine, il terzo, si chiama "Steel" e racconta di una realtà in cui gli incontri di boxe avvengono tra robot al posto di esseri viventi. Due uomini devono far competere il loro robot, un vecchio B-2 di nome "Battaling Maxo", contro un nuovo B-7, ricco di nuove funzionalità. Maxo tuttavia non è in grado di combattere viste le sue condizioni disastrose. Uno dei due allora si inventa lì sul momento una soluzione estrema. Quello che mi ha lasciato quest'ultima storia è un senso di pietà e tristezza nei confronti di chi spesso si trova a mettere in gioco la propria vita pur di prendere pochi spicci. Anche questo racconto ha un finale molto aperto, che lascia intravedere il continuo della storia dei due uomini. Infine mi sento di consigliare questo libro non tanto agli appassionati del genere fantascientifico, poiché potrebbe lasciarli un po' delusi, ma piuttosto a chi, come me, vuole provare ad esplorare questo nuovo genere con storie brevi e semplici, in grado di darti però una buona infarinatura su questo tipo di racconti.
Avatar Gabriele-160607
17/05/2023 20:48
2B - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Il Libro è composto da tre storie separate che non hanno quasi nessun'tipo di collegamento tra loro. Delle tre storie la prima, quella sui 9 miliardi di nomi di Dio, l'ho trovata interessante e originale. Anche le altre due storie, che riguardano anche loro il mondo delle IA sono molto interessanti, ma nel complesso il fatto che fossero tre storie più corte tralascia alcuni particolari che avrebbero elevato questo libro. Avrei preferito un'unica storia magari più dettagliata. Ma il libro è comunque bello da leggere e apprezzabilissimo da qualunque fan della fantascienza
Avatar dudu
14/05/2023 21:50
2M - IIS Majorana, San Lazzaro (BO)
Personalmente non mi è piaciuto questo libro perché di solito non leggo questo tipo di libri. Il libro è composto da 3 storie di fantascienza inquadrate nella nostra realtà. La prima storia vede come protagonisti della vicenda alcuni monaci tibetani che hanno un solo obiettivo, ovvero scoprire il vero nome di Dio unendo le lettere dell'alfabeto. Senza l'aiuto dei computer, ci sarebbero voluti quindicimila anni, quindi decisero di rivolgersi all'ultima generazione di computer, che avrebbe potuto fare nove miliardi di nomi di Dio in un breve periodo di tempo grazie a complessi algoritmi. Nella seconda storia i protagonisti sono dei piccoli alieni, i PROTT, in grado di leggere e interpretare le menti umane. L'ultima storia racconta di alcuni robot dotati di intelligenza artificiale altamente sviluppata.
Avatar Tosca2e
15/05/2023 11:30
2E - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
"I nove miliardi di nomi di Dio" è un libro scritto da Arthur C. Clarke che è composto da tre storie. I tre racconti non si collegano tra loro e questo fa perdere un po' l'' obbiettivo principale della storia. Sono dei racconti interessanti, che mi hanno fatto pensare a molte domande profonde come l'esistenza e sul nostro posto nell'universo. È un libro di fantascienza e lo consiglio a chiunque è interessato a esplorare le grandi domande dell'umanità.
Avatar EmmaM1324
14/05/2023 16:04
2L - Liceo Galvani, Bologna
Questo breve romanzo di fantascienza è composto da tre racconti scritti da celebri scrittori. Il libro prende il nome dal titolo dal primo racconto. I protagonisti di questo breve racconto sono un gruppo di monaci tibetani occupati nella ricerca dei 9 miliardi di nomi di Dio. Questo racconto attraverso uno stile semplice e una trama molto avvincente riesce a far piacere la fantascienza anche a quelle persone a cui questo genere non piace. Purtroppo gli altri due racconti non hanno nulla in comune con il primo, a parte il genere, e risultato difficili da essere apprezzati dai non amanti della fantascienza. Questo è dunque un libro che può piacere solo dagli appasionati di fantascienza.
Avatar Alfacentuari59
08/05/2023 19:22
3F - ITIS Galilei, San Secondo Parmense
I nove miliardi di nomi di dio è un libro fantascientifico scritto da Arthur C.Clarke, è composto da 3 differenti storie tutte con il tema dello sci-fi.Questo libro mi è piaciuto ma le storie erano troppo brevi per la storia che potevano raccontare, un esempio è nella seconda storia dove si parla dei prott ma non è stata mai specificata bene le lore sembianze ma solo la loro psicologia nel comunicare; magari anche voluto dall'autore ma avrei preferito che ci fosse stata una descrizione migliore.Comunque nel complesso non è un brutto libro e lo consiglio a chi ama i libri di fantascienza.
Avatar ramoscellofornitodifoglie
25/04/2023 21:27
1N - Liceo Fermi, Bologna
I nove miliardi di nomi di dio è una raccolta di tre racconti fantascientifici senza alcuna relazione tra loro, apparte appunto gli elementi fantascientifici che, seppur differenti, compaiono in ognuno dei tre racconti. Questo libro non è stato uno particolarmente difficile da leggere, a confronto con altri racconti di fantascienza, grazie al fatto che le storie sono poco complicate e i finali possono essere considerati banali. Non ho apprezzato troppo questa lettura, in quanto, come ho già detto, le storie possono sembrare addirittura troppo semplici; nonostante questo, il libro può sicuramente risultare interessante per ogni appassionato della fantascienza.
Avatar Azzarox
15/04/2023 10:08
3F - ITIS Galilei, San Secondo Parmense
Ho appena terminato di leggere "I nove miliardi di nomi di Dio" di Arthur C. Clarke e devo dire che questa raccolta di racconti mi ha davvero colpito. Clarke sa come catturare l'immaginazione del lettore sin dalle prime pagine e non lascia mai cadere l'interesse fino alla fine. Ogni racconto è ben scritto, con personaggi abbastanza sviluppati e situazioni dove la fantascienza si intreccia con la realtà in modo impeccabile. La particolarità di questo libro è la diversità tra i racconti. Le storie spaziano dalla fantascienza dura e tecnologica all'horror, alla fantasia e all'umorismo, senza mai perdere la propria originalità e coerenza. In particolare, mi ha colpito il racconto "I nove miliardi di nomi di Dio", che dà il titolo alla raccolta. L'idea che un gruppo di monaci tibetani stia cercando di scrivere tutti i nomi possibili per Dio, invocando l'amore divino, è un'idea che mi ha colpito profondamente. Anche se la conclusione può sembrare un po' inquietante, la storia è stata ben scritta. In definitiva, questo libro è una vera e propria gemma della letteratura fantasy/fantascientifica, corredato dalle strepitose illustrazioni di Tomy Ungerer. Consiglio vivamente "I nove miliardi di nomi di Dio" a chiunque ami la buona letteratura e le storie di fantascienza. È un libro che lascerà sicuramente un'impronta duratura nella vostra mente.
Avatar Giampaolo
14/04/2023 17:28
2 Bs - Liceo Torricelli Ballardini, Faenza
“I nove miliardi di nomi di dio” è un libro caratterizzato dal racconto di tre storie, le quali non hanno nessuna connessione logica tra loro. personalmente il libro non mi è piaciuto per niente dal momento che seppure le storie si presentassero con una trama avvincente il resto e soprattutto i rispettivi finali non lo era per niente. A mio parere la storia più “bella” è la seconda intitolata “prott” poiché contiene un maggior numero di elementi fantascientifici
Avatar Kingmasocash
02/04/2023 11:36
2M - IIS Majorana, San Lazzaro (BO)
“I nove miliardi di nomi di Dio” è una raccolta di tre racconti fantascientifici scritti da 3 autori celebri: A.C. Clarke, M. St. Clair e R. Matheson. I tre racconti sono: I nove miliardi di Dio, Prot e Acciaio. Il primo racconto, scritto da Arthur C Clarke, è il più celebre dei tre e dà il titolo alla raccolta dei tre brani. Narra di una comunità di monaci tibetani che sono impegnati in un progetto alquanto particolare: trovare tutti i nomi di Dio. Secondo il loro pensiero, lo scopo degli esseri umani è quello di trovare tutti i 9 miliardi di nomi di Dio. I nomi possono essere formati solo da parole composte da 9 lettere presenti in un alfabeto inventato dai monaci, senza la presenza di più di due lettere uguali in ogni nome. Per svolgere questo compito, i monaci impiegherebbero troppo tempo, così decidono di chiedere ad un'azienda di oggetti elettronici una macchina che li trovi al loro posto. La seconda storia “Prot”, scritta da Margaret St Clair, narra di un viaggio spaziale compiuto da un umano che è il protagonista. Il compito del protagonista è quello di cercare di parlare per la prima volta con i “Prot”, una razza aliena che ha come caratteristica quella di comunicare telepaticamente. La storia si compone di lettere che il protagonista scrive alla terra per aggiornare gli altri esseri umani sulla missione. La terza storia “Acciaio”, scritta da Richard Matheson, narra di due uomini che hanno intenzione di partecipare ad un combattimento tra robot per racimolare qualche soldo. Il problema è però l'avversario del match, “il fulmine di Maynard”, il campione in carica del posto, che nessuno è ancora riuscito a vincere. Il libro personalmente non mi è piaciuto molto: le tre storie sono racconti molto brevi e sviluppano trame poco intriganti. Un altro aspetto che non mi è piaciuto riguarda i finali delle storie: a mio parere sono insensati e affrettati, sembrano scritti senza troppa cura solo per dare un contentino al lettore. Il mio racconto preferito è “I nove miliardi di nomi di Dio” perchè è quello con la trama più originale e particolare In ogni caso, il mio voto per questo libro è appena sufficiente.

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Avatar Lollocerlo
01/04/2023 09:06
2M - IIS Majorana, San Lazzaro (BO)
Questo libro, scritto da Arthur C. Clarke, è diviso in tre storie fantascientifiche arricchite da illustrazioni. A me non è piaciuto, perché nonostante le storie avessero una trama avvincente, il finale non lo era per niente e avevano molti pochi elementi fantascientifici. Dò 6 stelle solo perché è stato divertente da leggere, ma le storie non mi sono piaciute per niente. Lo consiglio solo a chi vuole leggere un libro in poco tempo.
Avatar elenacolombo
30/03/2023 08:28
1B - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questo libro personalmente non mi è piaciuto, né per la forma del testo e ne per la coerenza delle tre storie presenti nel libro che sono differenti tra loro. Ognuna è poco interessante e si sofferma solo su dei particolari non pertinenti alla trama della storia. Il mio voto sarà piuttosto negativo, poiché rappresenta un testo non avvincente. A mio parere questo libro doveva essere centrato su una storia, ad esempio la prima:“i nove miliardi nomi di dio”, dove troviamo uno stile semplice e facile da comprendere invece di aggiungere le altre due storie: “prott” e “acciaio”.
Avatar silviacentonze
30/03/2023 00:19
1P - Liceo Galvani, Bologna
"I nove miliardi di nomi di Dio" di Arthur Clarke è un breve racconto di fantascienza, che si divide in tre storie. Personalmente non mi è piaciuto questo libro: la trama non è sviluppata, è prevedibile e troppo semplice; sono presenti personaggi di cui non si ha nemmeno un accenno iniziale, piatti e poco sviluppati; infine ci sono storie che non hanno nemmeno un senso logico e difficili da seguire. Se non si è amanti di fantascienza, lo sconsiglio vivamente. La lettura è difficile e non è per nulla scorrevole, anche se il libro è relativamente corto. Questo non presenta una conclusione e inoltre non ci sono nessi logici tra le storie in esso contenute. In generale, "I nove miliardi di nomi di Dio" è un racconto breve che, sebbene affronti temi interessanti, non riesce a svilupparli in modo originale e coinvolgente. Non lo consiglierei a chi cerca una lettura appassionante o profonda, ma potrebbe interessare a chi è già un fan del genere e vuole esplorare un classico della letteratura di fantascienza.
Avatar filo2007
26/03/2023 21:24
2GT - Liceo Galvani, Bologna
"9 miliardi di nomi di dio" è un racconto breve di fantascienza scritto da Arthur C. Clarke, pubblicato per la prima volta nel 1953. Il racconto è noto per la sua attenzione all'ambiente e alla cultura del Tibet, nonché per la sua suggestiva descrizione della ricerca dell'uomo sulla natura della divinità. La storia si concentra su due protagonisti, il direttore di un'organizzazione di computer e un ingegnere incaricato di installare un computer in un monastero tibetano. I personaggi sono descritti in modo dettagliato e il loro atteggiamento verso il loro lavoro e la vita è reso con grande realismo. Il direttore è un uomo pragmatico, concentrato sulla tecnologia e i suoi progressi, mentre l'ingegnere è più spirituale e ha un profondo rispetto per la cultura tibetana. Lo stile di scrittura di Clarke è fluido ed efficace, rendendo la narrazione facile da seguire e coinvolgente. Inoltre, la descrizione del paesaggio tibetano e del monastero sono dettagliate e suggestive, creando un'atmosfera di mistero e spiritualità che avvolge l'intero racconto. La trama si sviluppa gradualmente, e il finale sorprendente e suggestivo, lascia al lettore spazio per la riflessione e la contemplazione. In generale, "9 miliardi di nomi di dio" è un eccellente esempio di fantascienza che combina la tecnologia e la spiritualità in modo armonioso e suggestivo. Personalmente a me questo libro è piaciuto perché tratta in maniera diversa l'aspetto della fantascienza, utilizzando monologhi e flussi di coscienza che riescono a migliorare le descrizioni.
Avatar Marcocado
25/03/2023 17:10
2H - IIS Alessandro Volta, Sassuolo
Per me è un libro adatto a ragazzi delle scuole medie e superiori con una scrittura e con un linguaggio semplice e scorrevole piacevole da leggere. La storia mi è piaciuta molto ben strutturata e ben scritta e attira il lettore. Lo consiglio a chi è amante della lettura e in particolare delle storie fantascientifiche.