
I nove miliardi di nomi di Dio
Gallucci, 2011
Furono le corde a impedirgli di cadere. Le sentì d'un tratto contro la schiena, dure e ruvide, e vi restò appoggiato con le ginocchia piegate, il braccio destro abbandonato lungo il corpo, il sinistro alzato a difesa. Sbatté istintivamente le ciglia, cercando di rimettere a fuoco lo sguardo. “Sono un robot”, pensò, raddrizzandosi e tornando avanti di due passi. “Un robot, un robot…”
Sei di fronte a tre racconti di fantascienza, scritti negli anni Cinquanta del Novecento, quando questo genere letterario viveva un tempo d'oro. Sono storie molto diverse tra loro, che raccontano futuri forse non molto lontani da te ma lo fanno con estrema intelligenza.
Cosa accadrebbe al mondo quando tutti i nomi di Dio saranno scritti, rivelati e letti con l'aiuto di una macchina, un computer potente?
Chi sono i Prott? Creature intelligenti e aliene che possono aiutare l'umanità? Oppure, leggendo nelle menti, renderla schiava?
Come si combatte nel futuro? Chi combatte, al posto degli uomini, sul ring?
Queste sono solo alcune domande che potrai farti quando leggerai questi racconti. Ricordati però che: “Non c'è più niente che non si possa, non si debba guardare attraverso la lente della Fantascienza”.
Le storie sono illustrate da José Muñoz, il maestro argentino del fumetto d'autore.



Commenti
25/01/2023 16:38
2L - IIS Majorana, San Lazzaro (BO)
Il libro “I 9 miliardi di nomi di Dio” è una raccolta di racconti fantascientifici.
Il primo è stato scritto da Arthur C. Clarke e si intitola “I 9 miliardi di nomi di Dio”. Parla di due uomini virgola di una ditta che vende e produce una calcolatrice che riesce a fare calcoli difficilissimi in pochi secondi, che vengono mandati in un monastero dove grazie ad un codice inventato dai monaci si riescano a trovare tutti i nomi di Dio. Allo scadere del contratto scoprono cosa succederà quando la macchina stamperà l'ultimo nome di Dio. Questo racconto è molto breve ed è scritto in maniera semplice.
Il secondo a mio parere è il racconto più bello perché ha un ritmo incalzante ed è ben scritto, si intitola “Prot” ed è stato scritto da Margaret St. Clair. il libro inizia con due uomini che leggono un diario trovato nello spazio. Il manoscritto narra la storia di un ricercatore che va nello spazio per studiare degli alieni chiamati Prot, grazie ad esso i due riescono a capire il perché degli esseri alieni siano riusciti ad arrivare sulla terra.
Nel terzo racconto, il cui finale un po' mi ha deluso, è stato scritto da Richard Matheson e si intitola “Acciaio”. Anch'essa è una storia di due uomini che stanno andando ad un incontro fra robot per fare combattere il loro B-2 contro il campione di Maynard, ma, arrivati a destinazione il robot si rompe e da lì i due cercano un modo per partecipare all'incontro. Un altro motivo per cui questo racconto non mi è molto piaciuto, è perché ha un ritmo un po' lento e non riesce a trasmette chiaramente il suo significato.
25/01/2023 15:30
1P - Liceo Fermi, Bologna
Questo libro mi è piaciuto molto nel complesso delle 3 storie , il libro è scritto in modo semplice e simpatico
Alla fine è stato un libro che mi ha appassionato e ho anche gradito molto le raffigurazioni ''artistiche''.
Faccio molta fatica a trovare delle critiche nel libro.
24/01/2023 16:36
2L - IIS Majorana, San Lazzaro (BO)
"I nove miliardi di nomi di Dio" è il primo titolo di una piccola raccolta di racconti di fantascienza da cui prende il nome. Il libro è composto da tre storie di diversi autori rinomati quali A.C. Clarke, M. St. Claire e R. Matheson.
Nonostante la loro brevità, riescono a coinvolgere il lettore in delle realtà parallele o future con molta facilità e, con uguale scorrevolezza, lo portano a una fine improvvisa e imprevista, che lascia una notevole libertà a chi legge di pensare e dedurne il seguito.
Ma a parte queste caratteristiche comuni, i tre brani hanno uno stile abbastanza diverso.
Il primo, "I nove miliardi di nomi di Dio" di A.C. Clarke, hanno stile piuttosto semplice che presenta un'ellissi di qualche mese dopo qui vengono presentati i protagonisti che rimarranno centrali (ma come osservatori) fino alla fine della storia.
La seconda storia, "Prott" di M. St. Claire, è a mio avviso la più interessante, scritto sotto forma di un diario letto da due astronauti che avevano trovato il testo nello spazio. In quanto diario ha in lessico molto confidenziale e allo stesso tempo scientifico e riesce molto bene a trasmettere la curiosità frenetica del protagonista che rende la fine del racconto molto più impattante.
Il terzo, "Acciaio" di R. Matheson, non mi ha coinvolto come gli altri due, però è stato molto scorrevole senza essere troppo pesante.
A mio parere, questo è il brano più "tradizionale" dei tre come fantascientifico classico e inoltre ha un lessico notevolmente scorrevole e pieno di discorsi diretti. Tra i tre è il più vicino alla realtà, anche perché è molto dettagliato.
In generale il libro mi è piaciuto molto e lo consiglio a chi piacciono storie fantascientifiche e che fanno riflettere.
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
24/01/2023 19:49
1P - Liceo Fermi, Bologna
Il libro è suddiviso in 3 storie , mi sono piaciute piu meno tutte in particolare l'ultima che parla di un futuro dove gli incontri di box sono fatti con dei robot
24/01/2023 18:17
2M - IIS Majorana, San Lazzaro (BO)
Questo libro parla di tre storie differenti che hanno in comune la fantascienza. Devo ammettere però che il modo in cui trattano questo genere non mi è piaciuto per niente. Questo perchè tutti è tre i racconti oltre a parlare di vicende per nulla avvincenti, lasciano la fantascienza quasi in secondo piano. Un lato positivo però c'è, ed è quello di aver lasciato tante immagini dettagliate delle varie vicende per far capire meglio i vari ambienti e contesti. Nonostante tutto però secondo me il libro è pienamente insufficiente, ecco perchè non lo consiglierei a nessuno.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
22/01/2023 21:37
2M - IIS Majorana, San Lazzaro (BO)
A me questo libro non è piaciuto. Infatti è diviso in tre storie differenti fra di loro e ho trovato ognuna di esse poco interessante, i finali sono stati poco avvincenti e avrei voluto più elementi fantascientifici. Ogni racconto si sofferma molto su lunghe descrizioni e fatti che sono poco utili alla storia e tolgono spazio allo sviluppo della trama, soprattutto per quanto riguarda la seconda storia, che ho trovato la peggiore delle tre.
Però questo libro non è molto lungo e sono presenti molte illustrazioni, perciò si riesce a leggere velocemente. Nonostante questa caratteristica, il libro non mi è piaciuto e di conseguenza il mio voto è negativo.
Lo consiglio solo a chi vuole leggere un libro in poco tempo.
23/01/2023 22:18
1P - Liceo Galvani, Bologna
Questo libro a differenza degli altri mi ha appassionato già dalle prime righe. Infatti leggendo la
trama del libro e sfogliando velocemente le sue pagine, mi sono subito incuriosito. Sono 3 storie
fantastiche incastrate sulla nostra realtà.
Il primo racconto vede come protagonisti della vicenda alcuni monaci tibetani che hanno un
unico obiettivo, scoprire il vero nome di Dio attraverso la combinazione delle lettere del loro
alfabeto. Senza l'ausilio di un computer avrebbero impiegato quindici mila anni, per questo
motivo decidono di chiedere aiuto ad un computer di ultima generazione che, grazie ad un
complicato algoritmo sarebbe riuscito a completare i nove miliardi di nomi di Dio in soli trecento
anni.
Nel secondo racconto i protagonisti sono dei piccoli alieni, i PROTT, che riescono a leggere e
interpretare la mente umana. L'ultima storia racconta dell'intelligenza artificiale molto
sviluppata di cui alcuni robot sono dotati.
Il racconto che mi ha maggiormente affascinato è stato quello dei monaci tibetani perché ho
sempre percepito un parallelismo tra la vita frenetica degli uomini e il mondo di pace e serenità in
cui scorre la vita dei monaci.
Consiglio questo libro a chi è appassionato del mondo fantascientifico perchè le vicende sono
intriganti e piena di dettagli. Ho trovato le immagini di questa edizione particolarmente belle
perché sono riuscite a farmi entrare nel vivo della vicenda narrata.
19/01/2023 15:54
1D - Liceo Laura Bassi, Bologna
Personalmente il libro mi è piaciuto, soprattutto per il semplice fatto che al suo interno non ha una sola storia, bensì tre, le quali sono di genere fantascientifico.
La prima lettura è, secondo me, molto interessante perché ha una trama particolare che non avevo mai sentito prima. Essa racconta di una macchina che ha il compito di compilare una lista con tutti i nomi possibili di Dio, composti da nove lettere di un alfabeto inventato dai monaci. Le combinazioni possibili sono circa nove miliardi e i monaci stimano che ci vorrebbero più di 15 mila anni per trovarle tutte. Per velocizzare il lavoro, viene inventata una macchina che sarà in grado di terminare il progetto in cento giorni. Secondi i monaci il mondo finirà, nel momento in cui la lista dei nomi di Dio sarà completata.
La seconda storia è, a parer mio, la più interessante, perché l'ambientazione e i personaggi si avvicinano molto al genere che tratta questa raccolta di storie. Essa è ambientata nello spazio, ove vivono strane creature chiamate Prott che sono in grado di leggere la mente umana.
il terzo racconto parla principalmente di robot. Se devo essere onesta, l'inizio mi ha annoiato un po', forse perché è lungo e lento da leggere. Tuttavia, verso il finale, la trama si fa più intrigante, tanto da non farti distogliere lo sguardo dal libro.
Essendo abbastanza scorrevole, consiglio questa lettura a chi ha molti impegni, come lo studio e lo sport, ma che ogni tanto ha voglia di leggere.
20/01/2023 09:41
1D - Liceo Laura Bassi, Bologna
Il libro parla di fantascienza in particolare di tre storie diverse e scritte anche da autori diversi. Comunque il libro è carino