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Avatar Shirley
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Furono le corde a impedirgli di cadere. Le sentì d'un tratto contro la schiena, dure e ruvide, e vi restò appoggiato con le ginocchia piegate, il braccio destro abbandonato lungo il corpo, il sinistro alzato a difesa. Sbatté istintivamente le ciglia, cercando di rimettere a fuoco lo sguardo. “Sono un robot”, pensò, raddrizzandosi e tornando avanti di due passi. “Un robot, un robot…”
Sei di fronte a tre racconti di fantascienza, scritti negli anni Cinquanta del Novecento, quando questo genere letterario viveva un tempo d'oro. Sono storie molto diverse tra loro, che raccontano futuri forse non molto lontani da te ma lo fanno con estrema intelligenza. 
Cosa accadrebbe al mondo quando tutti i nomi di Dio saranno scritti, rivelati e letti con l'aiuto di una macchina, un computer potente? 
Chi sono i Prott? Creature intelligenti e aliene che possono aiutare l'umanità? Oppure, leggendo nelle menti, renderla schiava?
Come si combatte nel futuro? Chi combatte, al posto degli uomini, sul ring? 
 
Queste sono solo alcune domande che potrai farti quando leggerai questi racconti. Ricordati però che: “Non c'è più niente che non si possa, non si debba guardare attraverso la lente della Fantascienza”.
 
Le storie sono illustrate da José Muñoz, il maestro argentino del fumetto d'autore.

Commenti

Avatar Daviii
25/03/2023 17:35
2H - IIS Alessandro Volta, Sassuolo
Libro molto interessante soprattutto per gli amanti della fantascienza. Una delle pecche è la composizione delle storie che alcune volte può annoiare il lettore. Infatti la storia ogni tanto è un po' lentina. Altre scene invece sono veramente belle perché riesci ad immergerti nella storia.
Avatar Emily2E
23/03/2023 13:07
2E - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Il libro "i nove miliardi di nomi di Dio" é suddiviso in tre capitoli in qui vengono raccontate tre storie differenti. La storia inizia con dei monaci che hanno intenzione di trovare tutti i nomi di Dio mediante un alfabeto creato da loro. L'opera é iniziata 300 anni fa e ci vorranno altri 1.500 anni per completarla dato che i nomi sono in tutto quasi nove miliardi. Per facilitare il lavoro però, i monaci ricorrono alla tecnologia moderna e chiedono a una ditta americana di creare una calcolatrice che produca infinite combinazioni di lettere usando il loro alfabeto apposito. Due lavoratori della ditta, George e Chuck, sono incaricati di andare ad aiutare i monaci tibetani. I due scoprono però che, secondo i monaci, al termine di questa opera, l'esistenza degli umani sulla terra non avrà più valore e che quindi dio sterminerà tutti. Decidono quindi di sabotare la calcolatrice e di ritornare in america prima che i monaci lo scoprano. È qui che però che si accorgeranno che le stelle stavano iniziando a spegnersi e presto l'umanità avrebbe subito un invasione da una specie aliena, chiamata prott. Personalmente il libro non mi é piaciuto tanto sia per il genere, sia per la monotonia del racconto. Mi é stato difficile finirlo dato che mi stava annoiando troppo. Mi aspettavo di meglio.
Avatar Davide_Silvestri
21/03/2023 12:27
2F - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Ho molto apprezzato le storie per come riescono a far passare un senso di inquietudine molto forte al lettore, proponendo scenari che possono stimolare molto chiunque abbia desiderio di trovare quel tipo specifico di sensazioni in una serie di racconti più o meno surreali. Il genere fantascientifico mi ha sempre attratto (pur non essendone un gran fruitore) e devo dire che questo libro mi ha soddisfatto pienamente da quel punto di vista. Mi rendo conto che magari può essere un libro non per tutti proprio per la modalità fortemente fantascientifica. Devo dire che anche le poche illustrazioni risultano molto piacevoli e, personalmente, ho preferito il racconto dei maya.

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Avatar Ottavio
21/03/2023 12:32
2F - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Io ho scelto I NOVE MILIARDI DI NOMI DI DIO , caratterizzato dalla divisione in tre capitoli , in cui ognuno racconta una storia diversa. Questo tratto l'ho apprezzato molto e le differenti trame mi hanno interessato particolarmente . Lo consiglio a chi piace la fantascienza e le letture scorrevoli

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Avatar Saga17
20/03/2023 11:34
2T - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Il libro é suddiviso in 3 storie, ognuna di autori differenti, ed é proprio il titolo di una di queste storie ad aver attirato la mia attenzione, "I nove miliardi di nomi di dio", che una volta letta é risultata completamente diversa da quello che avessi potuto mai immaginare. Tutte e tre le storie condividono vari punti: Una misteriosa ambientazione futuristica, un finale aperto che lascia spazio a mille domande, ma soprattutto un modo di immaginare la fantascienza unico e originale. In sintesi il libro purché dispersivo, crea molti spunti di riflessione interessanti per il lettore, per esempio: la prima storia di Arthur.C.Clark, che mette in contrapposizione l'uomo moderno con i monaci tibetani convinti dei loro dettami, entrambi credono che l'altro sia strano e anormale poiché con convinzioni differenti.

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Avatar Nicknam3
20/03/2023 11:42
2T - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Ho scelto questo libro perché dall'esposizione degli esperti in sembrava coinvolgente, con una storia diversa dal solito su un tema su cui non ho avuto spesso l'occasione di riflettere. Non avevo preso in considerazione il fatto che ciascuno di noi ha priorità, obiettivi e stili di vita diversi ma di uguale valore e dignità. Non rileggerei questo libro perché contiene pochi dettagli e le scene sono monotone. Non contiene un messaggio, si limita a raccontare una storia inventata.

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Avatar dajerooma
08/03/2023 14:26
1BSA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
“I nove miliardi di nomi di dio” è un libro di fantascienza che racchiude tre racconti di tre scrittori diversi: “I nove miliardi di nomi di Dio”, “Prott”, “Acciaio”. Quello che accomuna i racconti è la presenza di fatti che potrebbero realmente accadere(verosimili), insieme a tratti di pura fantasia. Nel primo racconto, i monaci, notoriamente riconosciuti come persone intellettuali e che poco si avvalgono della tecnologia, chiedono aiuto ad un computer per risolvere uno dei compiti a loro cari. Nel secondo grazie ad un messaggio trovato da una pattuglia di soccorso si viene a conoscenza di come sono stati scoperti i misteriosi Prott. Nel terzo, infine, i computer si sostituiscono all'uomo nella pratica di uno sport molto amato, ma molto pericoloso per l'uomo: la boxe. Nella lettura amo sorprendermi per questo motivo questi tre racconti di fantascienza mi hanno coinvolto molto, è difficile infatti entrare nella mente degli scrittori e ipotizzare come il racconto proseguirà. Tutti e tre questi racconti hanno degli epiloghi geniali ed imprevedibili. Soprattutto nella lettura del secondo mi sono trovato a chiedermi se credo o meno nell'esistenza di creature extra-terrestri e se la loro possibile esistenza mi preoccupi o meno.

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Avatar hoxhasam
14/02/2023 22:16
2S - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Devo dire che quando ho scelto questo libro mi ha fin da subito incuriosito per il titolo: sapevo fosse di genere fantascientifico ma non riuscivo a capire e a immaginare in cosa tutto ciò centrasse Dio. Questo libro è suddiviso in tre racconti totalmente diversi l' uno dall'altro. Il primo racconto coincide con il titolo del libro stesso , ed è secondo me il più particolare e meglio scritto dall'autore: il lettore si trova catapultato in un monastero tibetano, all'interno del quale vivono monaci indaffarati da tre secoli nella ricerca di tutte le possibili combinazione del nome di Dio. Questo obiettivo lo raggiungono attraverso l'utilizzo di un "supercomputer" commissionato appositamente ad una società americana di software. Il secondo racconto introduce uno scienziato esperto in telecinesi, che viene spedito nello spazio per lo studio di strane creature interspaziali, denominate "Prott". Il racconto si presenta sotto forma di un diario di viaggio del protagonista che viene portato allo sfinimento da queste piccole creature, le quali riescono ad "entrare" nella mente dell'uomo. Ho trovato lo stile di scrittura un po' complesso e pesante e lo sviluppo del racconto non si capiva molto bene infatti era leggermente confusionario . Il terzo racconto, il cui finale un po' mi ha deluso, si intitola “Acciaio”. Questa è una storia di due uomini che stanno andando ad un incontro fra robot per fare combattere il loro robot B-2 contro il campione di Maynard, ma, arrivati a destinazione, il robot si rompe e da lì i due cercano un modo per partecipare all'incontro. Questo libro mi è piaciuto molto nel complesso delle 3 storie, perché è scritto in modo semplice e simpatico, alla fine è stato un libro che mi ha appassionato e ho trovato le immagini di questa libro particolarmente belle .
Avatar Anto211208
29/01/2023 11:24
1P - Liceo Galvani, Bologna
Un libro per me insolito....mi ha fin da subito incuriosito per il titolo davvero enigmatico: sapevo fosse di genere fantascientifico ma non riuscivo a immaginare in cosa tutto ciò riguardasse Dio. Originale la suddivisione in tre distinti racconti senza però alcun filo logico tra di essi. Il primo racconto coincide con il nome del libro stesso, ed è secondo me il più particolare e meglio scritto dall'autore: il lettore si trova catapultato in un monastero tibetano, all'interno del quale vivono monaci indaffarati da tre secoli nella ricerca di tutte le possibili combinazione del nome di Dio. Questo obiettivo lo raggiungono attraverso l'utilizzo di un "supercomputer" commissionato appositamente ad una società americana di software. Il racconto è scorrevole e con un avvincente finale. Il secondo racconto introduce uno scienziato esperto in telecinesi, che viene spedito nello spazio per lo studio di strane creature interspaziali, denomate "Prott". Il racconto si presenta sotto forma di un diario di viaggio del protagonista che viene portato allo sfinimento da queste piccole cretaure, le quali riescono ad "entrare" nella mente dell'uomo. Ho trovato lo stile di scrittura un po' pesante e lo sviluppo del racconto leggermente confusionario. L'ultima storia, infine, non è stata di mio gradimento: il racconto, nonostante sia il più lungo, mi ha deluso perché mi sarei aspettato uno svolgimento più intrigante e con un finale più di effetto. Ho letto comunque questo libro con piacere, poiché fluido e ben scritto; il mio racconto preferito rimane il primo per l'originalità del finale che lascio scoprire al prossimo lettore!

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I nove miliardi di nomi di Dio
Avatar Bracco
28/01/2023 17:31
1P - Liceo Galvani, Bologna
Durante le vacanze di Natale mi sono ritrovato alla lettura di questo libro che alla sola veduta delle trama mi ha destato molto interesse. Ne “ I nove miliardi di nomi di Dio “ sono esposti tre racconti distopici molto intriganti. Sono racconti di pura fantascienza di non più di 40 pagine, spesso accompagnati da ottimi disegni, che riescono a inserire il lettore in un mondo parallelo ma non troppo lontano, in quanto i protagonisti e le tematiche sono molto umane, ma le ambientazioni invece sono spettacolari e immersive. Lo consiglio a chi ama i fumetti, in quanto la storia è interessante e disegnata bene, ma anche a chi ha piacere di visionare una lettura leggera ma coinvolgente
Avatar Leo321
25/01/2023 16:38
2L - IIS Majorana, San Lazzaro (BO)
Il libro “I 9 miliardi di nomi di Dio” è una raccolta di racconti fantascientifici. Il primo è stato scritto da Arthur C. Clarke e si intitola “I 9 miliardi di nomi di Dio”. Parla di due uomini virgola di una ditta che vende e produce una calcolatrice che riesce a fare calcoli difficilissimi in pochi secondi, che vengono mandati in un monastero dove grazie ad un codice inventato dai monaci si riescano a trovare tutti i nomi di Dio. Allo scadere del contratto scoprono cosa succederà quando la macchina stamperà l'ultimo nome di Dio. Questo racconto è molto breve ed è scritto in maniera semplice. Il secondo a mio parere è il racconto più bello perché ha un ritmo incalzante ed è ben scritto, si intitola “Prot” ed è stato scritto da Margaret St. Clair. il libro inizia con due uomini che leggono un diario trovato nello spazio. Il manoscritto narra la storia di un ricercatore che va nello spazio per studiare degli alieni chiamati Prot, grazie ad esso i due riescono a capire il perché degli esseri alieni siano riusciti ad arrivare sulla terra. Nel terzo racconto, il cui finale un po' mi ha deluso, è stato scritto da Richard Matheson e si intitola “Acciaio”. Anch'essa è una storia di due uomini che stanno andando ad un incontro fra robot per fare combattere il loro B-2 contro il campione di Maynard, ma, arrivati a destinazione il robot si rompe e da lì i due cercano un modo per partecipare all'incontro. Un altro motivo per cui questo racconto non mi è molto piaciuto, è perché ha un ritmo un po' lento e non riesce a trasmette chiaramente il suo significato.
Avatar schiassi_michele
25/01/2023 15:30
1P - Liceo Fermi, Bologna
Questo libro mi è piaciuto molto nel complesso delle 3 storie , il libro è scritto in modo semplice e simpatico Alla fine è stato un libro che mi ha appassionato e ho anche gradito molto le raffigurazioni ''artistiche''. Faccio molta fatica a trovare delle critiche nel libro.
Avatar Adam
24/01/2023 16:36
2L - IIS Majorana, San Lazzaro (BO)
"I nove miliardi di nomi di Dio" è il primo titolo di una piccola raccolta di racconti di fantascienza da cui prende il nome. Il libro è composto da tre storie di diversi autori rinomati quali A.C. Clarke, M. St. Claire e R. Matheson. Nonostante la loro brevità, riescono a coinvolgere il lettore in delle realtà parallele o future con molta facilità e, con uguale scorrevolezza, lo portano a una fine improvvisa e imprevista, che lascia una notevole libertà a chi legge di pensare e dedurne il seguito. Ma a parte queste caratteristiche comuni, i tre brani hanno uno stile abbastanza diverso. Il primo, "I nove miliardi di nomi di Dio" di A.C. Clarke, hanno stile piuttosto semplice che presenta un'ellissi di qualche mese dopo qui vengono presentati i protagonisti che rimarranno centrali (ma come osservatori) fino alla fine della storia. La seconda storia, "Prott" di M. St. Claire, è a mio avviso la più interessante, scritto sotto forma di un diario letto da due astronauti che avevano trovato il testo nello spazio. In quanto diario ha in lessico molto confidenziale e allo stesso tempo scientifico e riesce molto bene a trasmettere la curiosità frenetica del protagonista che rende la fine del racconto molto più impattante. Il terzo, "Acciaio" di R. Matheson, non mi ha coinvolto come gli altri due, però è stato molto scorrevole senza essere troppo pesante. A mio parere, questo è il brano più "tradizionale" dei tre come fantascientifico classico e inoltre ha un lessico notevolmente scorrevole e pieno di discorsi diretti. Tra i tre è il più vicino alla realtà, anche perché è molto dettagliato. In generale il libro mi è piaciuto molto e lo consiglio a chi piacciono storie fantascientifiche e che fanno riflettere.

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Avatar simone
24/01/2023 19:49
1P - Liceo Fermi, Bologna
Il libro è suddiviso in 3 storie , mi sono piaciute piu meno tutte in particolare l'ultima che parla di un futuro dove gli incontri di box sono fatti con dei robot
Avatar PalexdiMaynardErCriminale
24/01/2023 18:17
2M - IIS Majorana, San Lazzaro (BO)
Questo libro parla di tre storie differenti che hanno in comune la fantascienza. Devo ammettere però che il modo in cui trattano questo genere non mi è piaciuto per niente. Questo perchè tutti è tre i racconti oltre a parlare di vicende per nulla avvincenti, lasciano la fantascienza quasi in secondo piano. Un lato positivo però c'è, ed è quello di aver lasciato tante immagini dettagliate delle varie vicende per far capire meglio i vari ambienti e contesti. Nonostante tutto però secondo me il libro è pienamente insufficiente, ecco perchè non lo consiglierei a nessuno.

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