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Era passata da poco l'alba, quella mattina.
Mi svegliai di soprassalto, perché qualcuno più in là nel prato stava urlando. In quel momento, confuso dal sonno com'ero, mi suonò come un selvaggio grido di trionfo. Poi, quando iniziai ad essere un po' più lucido, mi accorsi che urlava in una lingua straniera. Una lingua misteriosa, dura, non era francese o tedesco o spagnolo.
-Ehi, Figgis- bisbigliai. -C'è uno fuori di testa che urla vicino a casa.-
Non mi rispose. A tastoni cercai la sua spalla, ma la mia mano trovò solo un sacco a pelo vuoto.
È iniziata una nuova guerra, per fortuna lontana. La si vede in Tv, al telegiornale. Sembra quasi un film, o un videogioco particolarmente realistico: caccia bombardieri, carri armati modernissimi, scene riprese con la telecamera a infrarossi con i fuochi verdi dei missili e della contraerea.
Le famiglie occidentali la guardano preoccupate mentre cenano. Sono preoccupate, certo, ma anche sollevate perché tutto succede a migliaia di chilometri, nel deserto. La chiamano Guerra del Golfo, nemmeno si vedono le persone che vivono lì.
Il vero problema quotidiano per la famiglia di Tom è Figgis, il fratellino, che da un po' ha sempre più spesso attacchi inspiegabili, che sembrano epilettici. Quando accade, per qualche secondo terribile, parla, anzi urla, in una lingua sconosciuta. La sta inventando naturalmente, durante quel delirio. O no? 
L'ultimo racconto di uno dei più grandi scrittori per ragazzi del secondo Novecento, grande esperto di storie di guerra

se ti è piaciuta questa storia puoi leggere anche:
Paul Dowswell, Bomber
Robert Westall, La grande avventura
Robert Westall, Una macchina da guerra

Commenti

Avatar Pie_stef
09/02/2024 18:22
3Y - Scuola Media Kolbe, Oggiono (LC)
Il libro in sé mi è piaciuto molto anche se mi sarebbe piaciuto se si raccontava di più la guerra dl golfo. la parte iniziale mi è piaciuta tanto ma, verso la fine mi è sembrato molto confusionario.
Utile
Avatar matilduzza
10/04/2024 19:02
2A - scuola media Niccolò d'Arco
Libro molto bello, uno dei migliori che ho letto.La storia è bella,triste,toccante e trattata di temi molto importanti.
Pensierone
Avatar 7nicole7
08/04/2024 12:28
2A - scuola media Niccolò d'Arco
Mi è piaciuto tanto tanto tanto... Entri dentro la storia, soprattutto alla fine. Suggestivo, interessante ed emozionante!
Wow!
Avatar Samu911
22/03/2024 21:39
2A - Scuola media Pascoli, Ancona
Il libro "Golfo" è molto affascinante e fa riflettere. Il protagonista racconta di suo fratello che è particolarmente sensibile e sente il dolore degli altri. Qualcuno potrebbe dire che ha una malattia mentale. Il protagonista dice che è un'empatia che lo porta a non far finta di niente su ciò che accade nel mondo, cioè la guerra del Golfo in Iraq del 1990. Il libro fa anche pensare alle guerre di oggi vicine a noi, che danno il senso dell'incertezza e della paura. Una frase che mi ha colpito è quando il protagonista descrive il fratello durante una crisi, che lo spaventa: "Era pieno di rabbia e di odio e, allo stesso tempo, era spaventato e sfuggente, come se mi odiasse e contemporaneamente mi temesse. I suoi occhi sembravano cupi e febbricitanti". Anche quando il padre commenta: "Maledetto Saddam, chi lo ferma adesso? Il suo esercito può allargarsi a macchia d'olio su tutta la costa del Golfo...Ci tiene tutti in pugno.." Queste frasi mi sono rimaste in mente, perchè parlano della follia dell'uomo e dell'assurdità della guerra.
Caldo abbraccio
Avatar Belli_
05/02/2024 08:52
1A - ITET Giacomo Floriani- Riva del Garda (TN)
Questa storia mi ha colpito molto perché l'autore ci fa riflettere sul fatto che l'orrore della guarda può toccare ognuno di noi. la scrittura è semplice e scorrevole e il libro non è molto lungo, adatti a tutti ma per capirne il vero significato bisogna essere più grandi

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Simpatico
Avatar VR
VR
04/02/2024 17:29
3Y - Scuola Media Kolbe, Oggiono (LC)
Il libro mi è piaciuto. Secondo me si poteva approfondire di più e descrivere meglio la guerra del Golfo.
Utile
Avatar Ariana
04/02/2024 17:35
3Y - Scuola Media Kolbe, Oggiono (LC)
Molto bello il libro, soprattutto perché ha parlato della guerra, ma è un po' confusionario.
Utile
Avatar rebe_ko
31/01/2024 19:42
2D - Scuola secondaria di primo grado Randi, Ravenna
Il libro è molto coinvolgente ma confusionale perchè si passa da una parte all'altra della storia. Mi è piaciuta molto la parte in cui si parla della guerra.
Utile
Avatar Chiara_v
31/01/2024 10:26
3Y - Scuola Media Kolbe, Oggiono (LC)
Mi sarebbe piaciuto che venisse descritta meglio la guerra in Iraq perchè avrei fatto fatica a collocarla storicamente senza la ripresa in classe.
Utile
Avatar Elisabettiana
29/05/2024 10:10
3A - Scuola Media Carelli-Forlani, Conversano
Un libro veramente bello, toccante e che riesce a trasferire al lettore molti principi! Ve lo consiglio
Avatar Melvin89
13/05/2024 11:13
2 B - Scuola media Europa, Milano
A me questo libro è piaciuto perché è molto facile da leggere e veloce. Me lo ha consigliato mio padre perché si ricordava il periodo della guerra del golfo, io mi aspettavo di leggere più su questo argomento ma era una storia completamente diversa. Questo libro è raccontato dal punto di vista del protagonista, Tom, che aveva 3 anni quando è nato il suo fratello Andrew o Andy. Tom lo chiama Figgis perché prima di Andy aveva un amico immaginario che si chiamava così. Figgis ha delle fisse, a volte sono le persone, a volte gli oggetti e a volte gli animali. Quando vede delle persone in difficoltà, che sia dal vivo o sul giornale, riesce a capire come si sentono, cosa pensano, cosa vorrebbero anche se sono decine di migliaia di chilometri da lui. Ad un certo punto inizia a parlare in arabo nel sonno e dice di chiamarsi Latif e vive in Iraq nei momenti di guerra. Piano piano inizia a perdere controllo del suo corpo, come se fosse Latif a controllarlo, [...]

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Avatar filo_sof--
09/05/2024 13:25
2B - Scuola Media Talamona
Questo libro è molto bello e toccante. E' una storia veramente molto originale e riflessiva, anche se non si parla molto della guerra del golfo che ero curiosa di capire meglio ma il fatto che il fratello del protagonista riesce a provare i sentimenti di un ragazzo che sta vivendo la guerra da vicino. Una frase che mi ha colpito è quando il protagonista descrive il fratello durante una crisi: “Era pieno di rabbia e di odio e, allo stesso tempo, era spaventato e sfuggente, come se mi odiasse e contemporaneamente mi temesse.” Ho trovato che questa cosa del ragazzo empatico nei confronti delle persone in difficoltà sia un modo per far riflettere tutti quanti su argomenti del genere.
Avatar LaLetiz17
06/05/2024 12:51
2C - Scuola secondaria di primo grado A. Zammarchi, Manerbio
il libro mi è piaciuto molto, la trama è avvincente e ti sa trasportare, insieme ai protagonisti, nel mondo di un conflitto recente come quello delle guerra del Golfo. Il messaggio è più che mai attuale perché ci insegna a entrare in empatia con chi vive la dura realtà della guerra. Nel finale della storia ci si sente un po' cambiati dall'esperienza vissuta. Inoltre l'autore non usa una scrittura complessa, quindi la lettura risulta scorrevole.
Avatar Ema-_-2011
04/05/2024 13:00
2A - scuola media Niccolò d'Arco
mi piace molto perché è un avventura,nel senso che ci sono un sacco di ostacoli la guerra la telepatia di figgis,e mi piace anche perché ti è concluso con un finale molto bello
Avatar Sciao
02/05/2024 13:38
2B - Scuola Media Talamona
La storia parla di due fratelli, Tom e Andy; il fratellino minore Andy, soprannominato Figgis, è un bambino con delle capacità molto particolari: riesce ad empatizzare con delle persone o degli animali anche molto lontani da lui, si immerge proprio nella loro vita. La cosa che ritengo bella è che a narrarci la storia è il fratello di Figgis, che è stato il primo a scoprire che quest'ultimo nel sonno aveva iniziato una guerra come Latif un giovanissimo guerriero di Saddam, dittatore dell'Iraq. L'inizio è ben dettagliato, comincia come una storia normale, una famiglia felice che abita in un paese tranquillo, ma verso la fine la storia è molto più difficile da capire, anche perchè le molte descrizioni non aiutano proprio sempre, mentre alcune volte non ritengo servano più di tanto.