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Avatar Milo
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Una bambina dalle lunghe trecce e un luna park apparentemente comune. La bambina è curiosa, la vediamo fare capolino oltre il muro che la separa dal mondo dei divertimenti per eccellenza, non ha molte monete con sé, ma decide di entrare lo stesso. Passeggia per le vie del parco giochi, dove il lettore incontra vari personaggi: un uomo vestito elegantemente che guarda il suo orologio, un pugile mascherato, un signore dagli occhiali troppo spessi e un mendicante che osserva il fondo di un bidone della spazzatura. La bambina non ha abbastanza monete per partecipare ai giochi che vede lungo la strada, ma a un tratto si trova davanti a un tendone con su scritto: “Cinema Panopticum”. All'interno ci sono cinque scatole – un misto tra vecchi juke box e dei confessionali – ognuna con uno schermo che proietta un film diverso. Questa volta basta una monetina per giocare.
Per la bambina avrà inizio un viaggio misterioso e oscuro che penetra nella solitudine e intimità di quattro uomini “sconosciuti”…

Commenti

Avatar _gumball_
13/02/2022 18:19
1 BS - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Quello che mi ha colpito di più del libro “Cinema Panopticum” sono le storie che sembrano un po' “banali'', ma che alla fine hanno una svolta. Mi ha colpito anche il fatto che l'autore, Thomas Ott, sia riuscito a raccontare queste storie e a creare un'atmosfera angosciante senza usare le parole, solo con immagini, usando la tecnica dello scratchboard. La trama principale è la storia di una ragazzina che vuole divertirsi al luna park ma non ha abbastanza soldi per nessuna delle attrazioni, le resta solo un tendone con scritto “Cinema Panopticum''. Non si tratta però di un cinema normale: all'interno si trovano cinque scatole in cui vengono proiettati un film ciascuno, e ognuno di questi scatoloni richiede una moneta, giusto il numero di monetine in possesso della ragazzina. Quindi ogni storia che viene illustrata nel fumetto è un film guardato dalla fanciulla. La fine del racconto ci lascia un dubbio: la ragazzina dopo aver guardato l'ultima storia scappa dal tendone… cosa avrà visto? E' sorprendente il modo in cui l'autore sia riuscito a mettere insieme tutte le storie, anche se esse sono molto diverse e non hanno un collegamento. Con un po' di attenzione si può notare che i protagonisti dei film sono presenti al luna park, sono questi piccoli dettagli che, dal mio punto di vista, rendono il fumetto molto interessante.

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Avatar anonimo
13/02/2022 18:30
1 BS - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
In questo libro si racconta, tramite delle immagini, la storia di una bambina molto curiosa con due lunghe trecce alla Annabel. Un giorno questa bambina si reca ad un Lunapark per provare l'ebrezza del divertimento. Lei vorrebbe provare alcune giostre, ma non ha abbastanza soldi e tutti la cacciano bruscamente. Girovagando per il luna park incontra vari individui molto particolari. Ad un tratto vede davanti a sé un tendone con scritto “Cinema Panopticum”. All'interno si trovano cinque scatole come vecchi juke box, ognuna di esse con uno schermo sul quale vengono proiettati cortometraggi differenti. Questa volta le basta un solo gettone per “giocare”, perciò non ci pensa due volte e li inserisce. Ogni cortometraggio ha come protagonista uno dei personaggi precedentemente incontrati, ognuno ha una propria storia: “The hotel”, “The champion”, “The experiment”, “The prophet” e “The girl”. Quest'ultima sarà infine quella che la farà scappare. Come fumetto è particolare, questo perché non è da leggere, ma all'interno vi sono solo immagini. Appunto per questo potrebbe sembrare banale, ma non è così. A parer mio questo silentbook è macabro ed inquietante, ciò che rende questo “libro” così è sicuramente la grafica in bianco e nero che dà l''effetto di un film horror. Il finale aperto permette un'interpretazione diversa a seconda del lettore. Personalmente il libro non mi ha colpito particolarmente soprattutto perché non sono riuscita a trovare un filo logico tra un cortometraggio e l'altro.

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Avatar ailed
10/02/2022 13:41
2CS - Liceo Luigi Stefanini, Venezia Mestre
Interessante, ma mi aspettavo qualcosa di più. Le storie non appaiono connesse da qualcosa, in più l'elemento horror é relegato ad un paio di loro. Le immagini iniziali, con la ragazza dispersa nel circo, mi avevano fatto sperare in qualcosa di più. Ad ogni modo le illustrazioni sono molto belle e la tecnica usata rende davvero bene l'elemento tetro che caratterizza il fumetto.
Avatar DavideDomini
07/02/2022 18:12
1G - Liceo Ulivi, Parma
Questo fumetto racconta la storia di una ragazza povera, che, mentre si trova al luna park, viene attratta da un tendone dall'aria misteriosa. All'interno non vi è nessuna persona, ma solo cinque strane cabine. Ogni cabina contiene uno schermo e per farlo accendere basta una moneta. Davanti agli occhi della fanciulla vengono proiettate delle storie che fanno riflettere, basate su argomenti quali la morte, la fama, il progresso. Questo fumetto è molto particolare perché è formato solo da disegni. Ho apprezzato in parte questa scelta che rende il libro particolare. Forse, attraverso le immagini si possono capire meglio le storie ma, sinceramente, avrei preferito che le immagini fossero accompagnate da dei dialoghi. Comunque, la trama del libro è avvincente e l'aspetto grafico è ben curato. Consiglio vivamente questo fumetto.
Avatar Christiancolotti
01/02/2022 19:10
1 CAT - I.I.S B. Pinchetti, Tirano
Mi hanno ispirato le immagini e mi è venuta ancora più voglia di leggerlo dopo aver saputo che l'autore ha fatto tutti i disegni a mano, poi la storia è molto interessante
Avatar rickygurri
25/01/2022 20:17
1 CAT - I.I.S B. Pinchetti, Tirano
Mi è piaciuto molto questo libro, soprattutto sapere la tecnica di disegno molto interessante, scolpire da un semplice foglio nero e creare disegni del genere, son rimasto sbalordito quando ho scoperto questa cosa. Inoltre mi è piaciuta molto l'immaginazione dell'autore, dove ha creato storie inaspettate ma allo stesso tempo che fanno riflettere e pensare. Cercherò anche altri libri di questo autore perché ne sono interessato e pure incuriosito. Mi son piaciuti molto anche i diversi punti di vista, ad esempio da una bambina incuriosita in un circo ad un gentile uomo impaurito in un hotel, ma alla fine hanno tutte un collegamento. Questo libro è uno dei migliori che abbia mai ''letto'' soprattutto perché è un libro molto diverso dai soliti con le scritte e con semplici immagini, questo è un libro di immagini, ma immagini fatte con cura e impegno. Ottimo libro!
Avatar climber3
29/01/2022 17:08
2CS - Liceo Luigi Stefanini, Venezia Mestre
uno dei primi libri presentatoci. personalmente non amo il genere horror dunque il mio voto è influenzato soprattutto da questo. Nel mio piccolo non riesco a reputare i fumetti senza dialoghi come dei libri, ma questa è solo una mia opinione
Avatar gab
gab
27/01/2022 20:41
2BT - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Questo libro mi è piaciuto molto perché è diverso dagli altri, non ha parole e ha diverse storie senza dialoghi e quindi intende far riflettere il lettore facendolo basare sulle vignette mute che il libro offre, così da poter interpretare le storie nel solo modo possibile, senza doppie interpretazioni o altro, molto bello lo consiglio a tutti dato che non è nemmeno troppo difficile.
Avatar ridky2
20/01/2022 20:01
1D - Liceo Laura Bassi, Bologna
Ho molto apprezzato la lettura di questo fumetto. Lo consiglio molto perché mi ha preso fin dall'inizio, l'unica cosa da dire è che la lettura è stata fin troppo veloce, ma per il resto mi è piaciuto molto. parla di questa bambina che va al luna park ed entra in un tendone scuro dove ci sono cinque macchinette (ognuna costa una moneta) che proiettano 5 film differenti. Nel corso della visione dei film la bambina diventa sempre più intimorita, fin quando alla fine dell'ultimo film (il quale noi non vediamo) scappa via scioccata.
Avatar Fede_Varenna
27/01/2022 19:04
1 CAT - I.I.S B. Pinchetti, Tirano
Cinema Panopticum è uno dei primi libri che ci hanno presentato ed è stato il libro che più mi ha colpito. Sinceramente non ho mai visto dei libri come questo che non hanno nemmeno una parola. Conoscevo soltanto libri come fumetti in cui erano presenti poche parole, ma questo nuovo modo di fare un libro mi ha completamente stupito. La cosa che più apprezzo è che lascia la completa immaginazione e interpretazione al lettore delle immagini del libro. Un'altra cosa che mi ha colpito sono state le immagini che sono fatte benissimo con una tecnica molto difficile.
Avatar -Lollo-o-Zanna-Vitalini
25/01/2022 20:10
1 CAT - I.I.S B. Pinchetti, Tirano
Avevo scelto questo libro perché quando ci hanno spiegato la tecnica che l'autore usa per "scrivere" i suoi libri mi aveva incuriosito. Sono andato a fare alcune ricerche e la tecnica che Ott usa si chiama "scratchboard" e disegnare una sola pagina non è facile come "leggerla"; per disegnare una sola immagine bisogna grattare con un pennino l'inchiostro per rilevare uno strato bianco o colorato sotto ad esso. Ritornando al libro, è stato molto veloce leggerlo e avrei voluto che continuasse perché mi è piaciuto molto "interpretare" le immagini e costruirmi la storia nella mia testa, con la mia fantasia. Il colore nero, a primo impatto, incute molto timore e anche il modo in cui le immagini sono "grattate" è pauroso. Secondo me questa è un'ottima arte per avvicinare i ragazzi ai libri, anche solo sfogliandoli e guardando le immagini.
Avatar Sassa
23/01/2022 21:41
1D - Liceo Laura Bassi, Bologna
Non avevo mai letto questo genere di libri, però mi è sembrato molto interessante inventare una storia nella propria mente guardando le immagini. Un libro più diverso dagli altri e più originale.
Avatar Emmaferri
20/01/2022 19:14
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Ho apprezzato davvero tanto la scelta dell'autore di non descrivere le scene, di non mettere dei dialoghi o qualcosa che descrivesse in qualche modo l'immagine. All'inizio non mi aspettavo questo, anzi mi aspettavo un fumetto del tutto normale, con i soliti fumetti, ma quando mi è arrivato in mano e l'ho aperto, sono rimasta davvero colpita, non aveva nessun tipo di descrizione, c'erano solo le immagini. E' questo proprio il senso di questo libro, lascia immaginare al lettore che cosa sta accadendo, i dialoghi; ma la vera bravura, secondo me, di Thomas Ott, è stata saper raccontare cinque storie solo con l'aiuto di disegni, piccoli segni che vanno a formare un volto, una scena terrificante, ansiosa, cupa. Certe volte mi sono sentita proprio come la protagonista, spaventata, curiosa, perplessa.

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Avatar Enderstorm
21/01/2022 20:18
2P - Liceo Galvani, Bologna
Cinema Panopticum è un viaggio breve ma incredibilmente intenso. Forse per la mancanza di parole, forse per lo stile artistico così particolare, è un'opera che riesce a risucchiarti nel suo misterioso mondo, facendoti vivere mille emozioni nel corso di pochi minuti. Proprio come accade alla ragazzina protagonista, è come se il lettore stesso stia assistendo ad una delle macabre proiezioni visibili all'interno del tendone. Ognuna delle tre pellicole del cinema Panopticum non fa altro che aumentare il tuo interesse (ed il il tuo senso di inquietudine), affidandosi all'innato istinto umano di scoprire ciò che non si conosce per mantenere viva l'attenzione anche senza l'uso di parole che ,anzi, a mio parere avrebbe penalizzato l'esperienza. Infatti, come scrisse Howard Phillips Lovecraft: “Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura, e la paura più grande è quella dell'ignoto”. Grazie a questo stile, la lettura passa in un attimo, ma appena termina, non puoi fare a meno che volerne ancora, dato che il finale è estremamente aperto. E'stato proprio quest'ultima parte dell'opera ad avermi colpito maggiormente, e ad avermi convinto definitivamente che varrà sicuramente la pena di leggere altre opere di Thomas Ott. L'autore racchiude tutta l'irrequietezza accumulata finora nell'animo di quello che ho chiamato lettore, ma che sarebbe più preciso definire come un vero e proprio spettatore, e la rilascia nel corso di poche vignette, senza mostrare l'ultima proiezione a cui assiste la protagonista, ma semplicemente raffigurando l'orrore che divampa sul volto della ragazzina, subito prima di terminare il racconto. Non ci è dato sapere cosa abbia visto la protagonista, e credo che sia meglio così. Dopotutto, questa volta citando Friedrich Nietzsche: “Se guardi a lungo nell'abisso, l'abisso guarderà te”

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Avatar Dondarini
20/01/2022 17:34
1G - Liceo Laura Bassi, Bologna
Cinema panopticum è un fumetto muto. Un libro che si legge in un attimo, ma nonostante ciò fa venire voglia al lettore di continuare la lettura. Si rimane con il nodo alla gola per tutta la lettura e, una volta finito di resta impassibili grazie al finale strepitoso di Ott, io quale ci immerge in un mondo che ci commuove e che ci tocca dentro. Questo grazie anche alle figure graffiate in bianco e nero. L'obbiettivo è quello di fare capire a noi lettori come siamo partecipi, al destino tremendo dei protagonisti delle storie che leggiamo, osservando. Ott ci fa calare nei panni dei protagonisti; e ci riesce facendo pensare i lettori si molti dei problemi attuali che ci circondano. L'atmosfera cupa del circo prepara già lo spettatore a qualcosa di spaventoso e triste, facendo pensare che le persone che si trovano li siano consapevoli di quello che circondano.