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Avatar Milo
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Una bambina dalle lunghe trecce e un luna park apparentemente comune. La bambina è curiosa, la vediamo fare capolino oltre il muro che la separa dal mondo dei divertimenti per eccellenza, non ha molte monete con sé, ma decide di entrare lo stesso. Passeggia per le vie del parco giochi, dove il lettore incontra vari personaggi: un uomo vestito elegantemente che guarda il suo orologio, un pugile mascherato, un signore dagli occhiali troppo spessi e un mendicante che osserva il fondo di un bidone della spazzatura. La bambina non ha abbastanza monete per partecipare ai giochi che vede lungo la strada, ma a un tratto si trova davanti a un tendone con su scritto: “Cinema Panopticum”. All'interno ci sono cinque scatole – un misto tra vecchi juke box e dei confessionali – ognuna con uno schermo che proietta un film diverso. Questa volta basta una monetina per giocare.
Per la bambina avrà inizio un viaggio misterioso e oscuro che penetra nella solitudine e intimità di quattro uomini “sconosciuti”…

Commenti

Avatar Rem
Rem
22/03/2022 17:55
1i - Liceo Galvani, Bologna
La trama del libro “Cinema Panopticum” mi è piaciuta molto, perchè è breve e concisa; inoltre, anche senza le scritte, il fumetto si capisce perfettamente, anche se ci possono essere varie interpretazioni. La storia parla di una bambina che va al Luna Park, ma non potendosi permettere alcuna attrazione entra in un tendone con su scritto: “Cinema Panopticum”. Dentro trova cinque schermi, ognuno contenente una storia diversa. Come ho già accennato, il fumetto è molto breve, quindi anche più facile da leggere; nonostante ciò è davvero intrigante e cupo, e in più ho amato che ogni storia avesse un finale a sorpresa e un po' horror (proprio come piacciono a me). Il bianco e nero riesce a rendere la storia ancora più angosciante e il tipo di disegno “sgraffio” (in inglese "scratchboard") dà al fumetto un'aura ancora più misteriosa. L'unica cosa che forse avrei preferito diversa riguarda le origini del posto maledetto: infatti, magari avrei preferito che avessimo un po' più informazioni su come fosse nato il tendone Cinema Panopticum, su chi l'avesse organizzato e soprattutto su come si riuscisse a prevedere il futuro delle persone.

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Avatar Gea
Gea
22/03/2022 17:36
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Mi è piaciuto molto questo fumetto. Adoro le storie horror o comunque paranormali, e questo fumetto è stato un ottimo continuo "plot twist". I disegni sono fatti molto bene, e mi piace che i personaggi non parlino ma si capisce cosa vogliono dire o far capire dalle loro espressioni. È un ottimo fumetto horror!
Avatar irenee
22/03/2022 22:07
2ACL - Liceo Rosmini, Rovereto
Non avevo mai "letto" un libro di questo genere prima d'ora. Attraverso le sole immagini, si viene catapultati in una dimensione completamente sconosciuta: gli occhi non sanno dove dirigere lo sguardo e furtivamente cercano di captare anticipazioni sulla pagina successiva. Non si è concretamente consapevoli di quanto tempo sia veramente necessario soffermarsi su ogni scena, perciò si è in grado di decidere. L'occhio può addentrarsi e approfondire i tratteggi che più lo attraggono, mentre rischia di scorrere superficialmente quelli che, a primo impatto, non trasmettono qualche sensazione in particolare. Riscorrere le stesse pagine più volte permette di sovrapporre diverse interpretazioni per poi giungere ad una mutevole conclusione. Per quanto riguarda la trama, non credo sia giusto e semplice narrarvela a parole quindi ora la domanda sta a voi: volete addentrarvi in un misterioso mondo in bianco e nero?
Avatar pascatore_di_pesche
25/02/2022 18:45
2F - Liceo Copernico, Bologna
Questa storia muta è un aumentare di macabro e inquietante. La trama principale è qualcosa di molto semplice che, però, va a complicarsi nel momento in cui la protagonista entra nel cinema. Le storie raccontate dopo la prefazione sono originali e a volte complicate da capire o intendere il messaggio che l'autore prova a comunicare.

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Avatar Giuliano-Tonolli
25/02/2022 20:35
2ACL - Liceo Rosmini, Rovereto
Bello per lo stile e per la sua organizzazione, fin dalla copertina si percepisce la tensione. In un Luna Park una bambina va, desiderosa di divertimento. Si trova dinnanzi ad un tendone. La bimba aveva 5 monete e nel tendone vi erano 5 macchinari attraverso i quali era possibile vedere dei filmati, i quali agiscono, a livello di impatto emotivo sulla bambina e sul lettore, gradualmente, al punto tale che, al quinto video, la bimba si ritrova a fuggire terrorizzata. Il libro è molto peculiare per la sua abilità di trasmettere un senso di freddo timore, sempre crescente, che, prendendo l'attenzione del lettore, lo lascia colpito e lo spinge a ricordare ciò che ha visto. Personalmente gli darei 9, se non fosse per la masochista curiosità che mi ha lasciato per non aver fatto vedere l'ultimo filmato e perciò gli do 8. Lo consiglio ai lettori di fascia media, amanti dell''horror e della tensione
Avatar dg
dg
26/02/2022 22:34
2F - Liceo Copernico, Bologna
Il libro parla di una ragazzina che si aggira per un luna park alla ricerca di una attrazione che possa provare con le poche monete che ha a disposizione. Gironzolando tra i diversi divertimenti, la ragazza incontra alcuni personaggi piuttosto particolari: un uomo vestito in modo elegante, un pugile mascherato, un signore con gli occhiali e un bisognoso, colto nell'atto di osservare il fondo di un bidone della spazzatura. Ad un tratto, la ragazzina vede davanti a sè un tendone con sopra scritto "Cinema Panopticum"; all'interno si trovano cinque cabine, ognuna delle quali presenta uno schermo dove sono illustrati film diversi. Senza pensarci due volte, inserisce l'unico gettone che le serve per osservare il cortometraggio. Ognuno vede come protagonista gli ambigui personaggi incontrati precedentemente. Nel corso della visione dei film cresce la perplessità, l'inquietudine e la paura della bambina fin quando, arrivata all'ultima scatola, intitolata "THE GIRL" , non scappa via terrorizzata. "Cinema Panopticum" di Thomas Ott è una lettura piuttosto veloce, ma che racchiude in sè una grande varietà di emozioni; questa qualità è dovuta, a mio avviso, alla scelta dell'autore di non inserire testi e descrizioni, ma solamente immagini. Il lettore (anche se possiamo meglio definirlo come un osservatore) assiste assieme la povera ragazzina alle lugubri proiezioni fornite dalle diverse scatole. Il clima d'angoscia e d'inquietudine viene, inoltre, aiutato dalle illustrazioni, colorate in bianco e nero e che designano un atmosfera triste e desolata. Personalmente ho trovato questo libro molto interessante e originale e lo consiglierei a chiunque voglia immergersi in questa particolare e innovativa visione di libro.
Avatar Camilla
24/02/2022 15:03
2ACL - Liceo Rosmini, Rovereto
Chissà ... Quale destino avrà questo commento? Cari lettori, partiamo dal titolo, a voi probabilmente già noto. "Panopticum" significa guardare dappertutto, come suggerisce l'occhio posizionato sopra il titolo. Un cinema che guarda tutto, ma soprattutto tutti, dalle persone più ''normali'', alle persone con più successo. Gli esperimenti, la fiducia, la credibilità, la povertà, l'indifferenza sono tutti argomenti trattati nell'albo con estrema semplicità, ma allo stesso tempo con enorme potenza e ciò, secondo me, è il grande punto di forza del libro. Ho utilizzato il termine ''albo'' poiché non ci sono parole, ma bensì solo vignette con immagini (invece sono presenti delle storie con dei titoli corti, composti tutti da due parole), ma non pensate assolutamente alle solite storie scontate e ricche di colori vivaci e spensierati! Chissà però ... Magari questo libro contiene varie sfumature di colore? Inoltre, vi posso assicurare che l'atmosfera si fa sempre più cupa, misteriosa e ricca di colpi di scena e suspense. Consiglio vivamente la lettura di questo libro, che non mi ha permesso di fermarmi a leggere! E suvvia lettori, a volte bisogna essere curiosi, come la protagonista ... e chissà ... Quale sarà il suo destino? (Secondo me, la colonna sonora perfetta per questo particolare albo è il silenzio. Siamo sempre abituati ad ascoltare tutti i suoni che ci circondano, senza pensare che a volte non serve assolutamente nulla, per assaporare un libro).

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Avatar elenaconcu
05/02/2022 11:47
2N - Liceo Scientifico “A.Pacinotti” di Cagliari
Il libro “Cinema Panopticum” di Thomas Ott mi ha davvero stupita, ho adorato lo stile delle illustrazioni e la sua abilità nel raccontare diverse storie, tutte mi hanno fatto riflettere sul messaggio che voleva mandare l' autore. Inoltre con questo libro ho potuto sperimentare un nuovo metodo di “lettura”, grazie al fatto che le uniche scritte che possiamo trovare sono i titoli delle storie. La cosa che più ho apprezzato di questo libro è stata sicuramente il collegamento tra la realtà che vive la bambina e le scatole in cui venivano proiettate le storie, il modo in cui l' autore racconta i film mi ha lasciato piacevolmente colpita perché in quei momenti la bambina scompare del tutto e possiamo affrontare la realtà vissuta dai protagonisti delle storie.
Avatar darwin
19/02/2022 18:39
1 BS - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
La storia parla di questa ragazzina che vuole divertirsi al luna park, ma non ha abbastanza soldi per nessuna delle giostre presenti e le resta solo un tendone con scritto “Cinema Panopticum”. Esso non assomiglia affatto a nessun cinema comune: all'interno si trovano cinque scatole in cui vengono proiettati cinque film e ognuno di essi ha come prezzo una sola moneta, giusto il numero di monete in possesso della ragazzina. Sono rimasta sorpresa dalla capacità di Thomas Ott, l'autore del libro, nel rappresentare il racconto attraverso le immagini e senza alcun testo. Sorprendente anche il fatto che sia riuscito a fare un collegamento tra le diverse immagini riguardanti le diverse storie, visto che ognuna di loro è diversa dalle altre. All'apparenza le storie sembrano “banali”, ma, proseguendo, svelano svolte inaspettate. La storia in generale ha fatto venire in me una sorta di terrore, vista la rappresentazione in bianco e nero e le varie espressioni della ragazzina, ma anche delle altre persone.

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Avatar Anonimooo
15/02/2022 10:39
1 BS - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Questo silent book mi ha intrigato fin dall'inizio: anche la copertina ha catturato molto la mia attenzione. Il libro parla della storia di una bambina, che gironzola per un Luna Park cercando un'attrazione che possa provare con i pochi spiccioli che ha in tasca. Passeggiando incontra vari personaggi particolari, fino a quando non si ferma davanti a Cinema Panopticum. Solo dopo essere entrata a poco prezzo osserverà delle storie raccapriccianti sulla vita di questi personaggi, questo però non poteva ancora saperlo. Per fortuna non mi è mai capitato di vivere esperienze così ansiogene e strane come quella della ragazza in questione. Posso anche dire che, pur essendo la prima volta che mi immergo in questo genere di libri mi ha affascinato molto la precisione con la quale sono state realizzate le immagini, non hanno bisogno di spiegazioni: parlano da sole! Consiglio molto questo libro a chi piacciono le storie un po' creepy e misteriose perché secondo me merita di essere letto o meglio, guardato.

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Avatar ginevrarossi
12/02/2022 15:40
1 BS - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Questo fumetto mi ha ricordato subito il luna park nel quale è ambientata una puntata di Scooby doo. Quando ero piccola adoravo questo cartone e lo guardavo in continuazione. Questo è un episodio che mi è rimasto impresso, perché ad esso associo molte emozioni di ansia, stupore e paura. La tensione era notevole e la suspense faceva venire i brividi e la voglia di scoprire il vero colpevole. Guardando le immagini di questo fumetto ho riprovato le stesse emozioni, come se vivessi lo stesso momento per la seconda volta. L'epoca in cui ho guardato questa puntata è assai remota e il fatto che sia in grado di ricordarla e associarla a questo racconto mi sorprende. I disegni sono incantevoli. Riuscirei a fermarmi per diversi minuti, cercando di analizzare ogni loro dettaglio e cercare di immergermi totalmente nella storia. Spesso è difficile se non quasi impossibile trasmettere emozioni con delle semplici immagini, ma queste sono davvero toccanti: le ombre, i dettagli e le espressioni dei personaggi sono una cosa favolosa. Ci sono sicuramente molti modi per interpretare questa storia. Il primo passo è ovviamente immergersi in essa, per poi successivamente cercare di comprendere il significato che vuole trasmetterci. Ogni persona può assorbire questo significato a modo proprio. Ognuno può riconoscersi in questo racconto perché spesso, magari anche inconsciamente, decidiamo di scegliere la strada più semplice, nonostante non sia quella che desideriamo davvero. Tendiamo ad accontentarci del poco, solo perché l'ideale non possiamo permettercelo o comunque non proviamo a batterci per ottenerlo. Ad alcuni comportamenti della bambina mi viene automatico associare la dipendenza. Ho l'impressione che l'autore voglia comunicarci la forza e il controllo che spesso degli schermi possono avere sulla nostra vita e sulle nostre decisioni. Come succede anche oggi, spesso le persone perdono del tempo prezioso per stare su degli schermi, anziché investire quel tempo per fare cose creative e produttive. La conclusione della storia ci fa capire che spesso, quando le persone si rendono conto di non fare la cosa giusta, ormai è troppo tardi. https://www.youtube.com/watch?v=afDzENzEnsQ Questa è la canzone che associo a questo racconto. Crea un'atmosfera misteriosa, di tensione, ma allo stesso tempo tranquilla. Da sola può trasmettere poche emozioni, ma se accompagnata dalla visione di questo fumetto fa un effetto straordinario. Riesce a farti immergere nella storia, facendomi provare molte emozioni e sensazioni confuse, che ti fanno apprezzare di più le immagini e danno ad esse una potenzialità maggiore.

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Avatar Chippina
11/02/2022 13:25
3CAS - I.I.S.T.A.S Lazzaro Spallanzani, Castelfranco
Panopticum di Thomas Ott Questo libro che ho scelto mi è piaciuto molto, mi ha suscitato curiosità e aveva dei colpi di scena inimmaginabili. L'unica cosa che non ho capito abbastanza bene è che finiva con un cliffhanger (finale sospeso), ma per il resto mi è piaciuto. Nonostante l'assenza di parole (poiché è un silent book) e l'atmosfera inquietante e cupa, il libro ha una trama interessante che si suddivide in altre storie brevi che sono raccontate attraverso le immagini, ed hanno finali inquieti ed inaspettati. Consiglierei questo silent book a quelli che amano inventare i dialoghi e a quelli che non vogliono sprecare tempo a leggere le parole.
Avatar _gumball_
13/02/2022 18:19
1 BS - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Quello che mi ha colpito di più del libro “Cinema Panopticum” sono le storie che sembrano un po' “banali'', ma che alla fine hanno una svolta. Mi ha colpito anche il fatto che l'autore, Thomas Ott, sia riuscito a raccontare queste storie e a creare un'atmosfera angosciante senza usare le parole, solo con immagini, usando la tecnica dello scratchboard. La trama principale è la storia di una ragazzina che vuole divertirsi al luna park ma non ha abbastanza soldi per nessuna delle attrazioni, le resta solo un tendone con scritto “Cinema Panopticum''. Non si tratta però di un cinema normale: all'interno si trovano cinque scatole in cui vengono proiettati un film ciascuno, e ognuno di questi scatoloni richiede una moneta, giusto il numero di monetine in possesso della ragazzina. Quindi ogni storia che viene illustrata nel fumetto è un film guardato dalla fanciulla. La fine del racconto ci lascia un dubbio: la ragazzina dopo aver guardato l'ultima storia scappa dal tendone… cosa avrà visto? E' sorprendente il modo in cui l'autore sia riuscito a mettere insieme tutte le storie, anche se esse sono molto diverse e non hanno un collegamento. Con un po' di attenzione si può notare che i protagonisti dei film sono presenti al luna park, sono questi piccoli dettagli che, dal mio punto di vista, rendono il fumetto molto interessante.

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Avatar anonimo
13/02/2022 18:30
1 BS - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
In questo libro si racconta, tramite delle immagini, la storia di una bambina molto curiosa con due lunghe trecce alla Annabel. Un giorno questa bambina si reca ad un Lunapark per provare l'ebrezza del divertimento. Lei vorrebbe provare alcune giostre, ma non ha abbastanza soldi e tutti la cacciano bruscamente. Girovagando per il luna park incontra vari individui molto particolari. Ad un tratto vede davanti a sé un tendone con scritto “Cinema Panopticum”. All'interno si trovano cinque scatole come vecchi juke box, ognuna di esse con uno schermo sul quale vengono proiettati cortometraggi differenti. Questa volta le basta un solo gettone per “giocare”, perciò non ci pensa due volte e li inserisce. Ogni cortometraggio ha come protagonista uno dei personaggi precedentemente incontrati, ognuno ha una propria storia: “The hotel”, “The champion”, “The experiment”, “The prophet” e “The girl”. Quest'ultima sarà infine quella che la farà scappare. Come fumetto è particolare, questo perché non è da leggere, ma all'interno vi sono solo immagini. Appunto per questo potrebbe sembrare banale, ma non è così. A parer mio questo silentbook è macabro ed inquietante, ciò che rende questo “libro” così è sicuramente la grafica in bianco e nero che dà l''effetto di un film horror. Il finale aperto permette un'interpretazione diversa a seconda del lettore. Personalmente il libro non mi ha colpito particolarmente soprattutto perché non sono riuscita a trovare un filo logico tra un cortometraggio e l'altro.

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Avatar ailed
10/02/2022 13:41
2CS - Liceo Luigi Stefanini, Venezia Mestre
Interessante, ma mi aspettavo qualcosa di più. Le storie non appaiono connesse da qualcosa, in più l'elemento horror é relegato ad un paio di loro. Le immagini iniziali, con la ragazza dispersa nel circo, mi avevano fatto sperare in qualcosa di più. Ad ogni modo le illustrazioni sono molto belle e la tecnica usata rende davvero bene l'elemento tetro che caratterizza il fumetto.