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L'unicorno viveva in un boschetto di lillà, completamente sola. Era molto vecchia, sebbene non lo sapesse, e non aveva più il colore spontaneo della schiuma marina, ma piuttosto quello della neve che cade in una notte illuminata dalla luna. I suoi occhi tuttavia erano sempre limpidi e vivaci e si muovevano ancora come un'ombra sul mare. 
Secondo le antiche leggende, gli unicorni sono creature immortali che vivono in completa solitudine. Nelle foreste in cui abitano è sempre primavera, perché il tempo scorre senza lasciare traccia. Gli unicorni sono le creature più belle del mondo, sono esseri magici, e hanno un buon profumo, molto diverso dall'odore degli altri animali selvatici. Sono creature curiose ma schive: per avvicinarle è sufficiente essere puri di cuore. Sentendo parlare due cacciatori nella foresta, l'unicorno protagonista di questa storia si rende improvvisamente conto di essere completamente sola. Era un pensiero che non le aveva mai attraversato la mente. I due uomini si chiedono infatti che fine abbiano fatto gli unicorni, dato che gli ultimi avvistamenti risalgono ai tempi delle loro bisnonne. L'unicorno sprofonda in una grande tristezza: non può fare altro che pensare alla sua solitudine e a cosa sia successo alla sua specie. Comincia a vagare per la foresta tristemente, con il cuore e la testa pesanti e pieni di sconforto. L'infelicità è troppo acuta per continuare a vivere serenamente nel suo bosco: che fare dunque? Gli unicorni non sono destinati a fare scelte, ma il desiderio di trovare gli altri e le altre della sua specie è troppo forte. Una notte l'unicorno si sveglia e si dice “Adesso o mai più”: galoppa lontano dal bosco tranquillo e sicuro, alla ricerca del misterioso Toro Rosso, responsabile della scomparsa degli unicorni.

Se la storia ti è piaciuta puoi vedere questo film di Ridley Scott, Legend 

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