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Avatar Milo
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La madre di Yuta soffre di una malattia terminale e chiede al figlio di registrare il più possibile della vita che le resta, per mantenere vivo il suo ricordo anche dopo la morte. Yuta accetta e registra ore e ore di filmati con il suo smartphone. Con il materiale raccolto, il ragazzo crea un film da mostrare a scuola con un finale esplosivo di sua invenzione, ma riceve aspre critiche per avere mancato di rispetto alla memoria di sua madre. Distrutto, Yuta decide di gettarsi dal tetto dell'ospedale, ma qui incontra Eri, l'unica fan del suo film. La ragazza gli propone di realizzare una seconda opera così bella da mettere a tacere tutti i critici e di cui lei sarà l'unica e sola protagonista. 

Commenti

Avatar Cristina30
19/01/2024 22:12
2A - IS Pietro Gobetti, Scandiano, RE
“Vorrei che mi facessi dei video”, la storia inizia da qui. Yuta ha usato il suo telefono per ricordare gli ultimi momenti di sua madre per poi montarle un film. Tuttavia questo film era una strana combinazione tra realtà emotiva e fantasia, ed è stata deriso e umiliato da tutti. Dopo il riscontro negativo che ha avuto il suo film, Yuta voleva suicidarsi, stava per saltare giù dal tetto dell' ospedale, ma in quel momento una misteriosa ragazza gli disse:“ hai intenzione di saltare?”, riconosce che Yuta era il produttore del film “Dead explosion mother “,lei era l' unica che ammirava l' opera di Yuta, e questo è il primo passo nella storia tra Yuta e Eri. Eri voleva che Yuta realizzasse un altro film che farà piangere a tutti dopo aver visto questo lavoro. Quando ho finito di leggere questa storia, la mia mente pensava: "Cosa significa?" oppure "La storia è finita così?", non mi aspettavo che l' amicizia tra i due protagonisti finisse in quel modo, il finale è successo troppo improvvisamente e era molto inaspettato. In questo racconto, il confine tra realtà e film è stato sfumato: c'è una prospettiva in prima persona e uno spettatore in terza persona, quindi è un po' confusionario e complicato da comprendere, non si riesce a capire se si tratta della realtà o del film .Tuttavia non dobbiamo incentrarci troppo sulla prospettiva con cui è narrata la storia, ma sul messaggio che l' autore vuole trasmettere raffigurando il racconto in questo modo particolare. Questo è la mia frase preferita: "Il film mi fa ricordare te per sempre. Non importa quante volte dimentico, posso pensare a te ancora e ancora, nel migliore dei modi". Esprime una sorta di romanticismo, emozione e immortalità nel film.Consiglio questo manga a chiunque ama un film presentato in stile anime. Credo che le persone che leggono questo manga riusciranno a comprendere le emozioni dentro di Yuta tramite le immagini. Alla fine penso che questa imagine rappresenta perfettamente questo libro.

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Avatar pell
19/01/2024 23:51
2A - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
"Goodbye, Eri" è un manga che vi consiglio vivamente di leggere. Affronta temi profondi come l'amicizia, la perdita e la crescita personale in modo coinvolgente. Vi farà ridere, piangere e riflettere sulla vita. I personaggi sono così ben sviluppati che sembrano veri, e la trama è avvincente. Vi assicuro che sarà un'esperienza emozionante e toccante. Leggetelo e mi ringrazierete dopo, promesso!
Avatar Pugno-spumeggiante
14/01/2024 20:56
1I - Liceo Galvani, Bologna
"Salterai?", così comincia l'incontro tra Yuda ed Eri. In questo manga di Tatsuki Fujimoto, viene raccontata la storia di Yuda che registra con il suo telefono gli ultimi momenti della madre, facendone un film, dove realtà e fiction fanno fatica a distinguersi. Yuda, dopo essere stato deriso per via del proprio film, va a suicidarsi sul tetto di un ospedale, ma così incontra Eri, l'unica persona che ha riconosciuto il suo talento cinematografico. Oltre alla storia, possiamo notare che l'impaginazione dei disegni è stata fatta in modo da risultare come delle scene di un film. Nei vari pannelli, possiamo anche notare soltanto dei minuscoli cambiamenti, in modo che i personaggi risultino muoversi. Possiamo anche vedere come cambi la prospettiva, infatti si passa dalla prima persona alla terza, così da non annoiare il lettore. Riguardo il finale invece, si può dire che sia complicato, dato che confonde un'altra volta il parallelismo tra realtà e fiction, lascia libera interpretazione. Consiglio questa storia a chi è appassionato di film, perché essendo un libro, ricorda molto nella composizione, un film. La semplicità nel leggerlo e la storia commovente lo rende accessibile a tutti.

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