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Avatar Milo
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Non so se dare il bel nome solenne di tristezza al sentimento sconosciuto che mi tormenta con i suoi affanni e con la sua dolcezza. È un sentimento così assoluto ed egoistico che quasi me ne vergogno, mentre la tristezza mi è sempre parsa onorevole. Non sapevo cosa fosse, avevo provato solo la noia, rimpianto, più raramente rimorso. Oggi qualcosa si avvolge su di me come una seta, irritante e dolce, e mi separa dagli altri.
È estate. Cècile, il padre e la sua attuale amante Elsa, si godono le vacanze. È proprio Cècile a raccontarci quell'estate e la sua tragedia, il suo amore ossessivo, il loro essere viziati, incoscienti e, proprio per questo, felici. Ma quando Elsa scompare e Anne, una vecchia amica del padre, arriva nelle loro vite, con le sue regole sulla responsabilità, l'educazione, l'introspezione, lo studio e la formazione, il rispetto delle regole in società, qualcosa inizia a tremare sotto i piedi della giovane Cècile. Le sicurezze vacillano, la paura di perdere il grande amore della sua vita la rende inquieta e inizia una battaglia estenuante dentro di sé scoprendo un'inarrestabile capacità di tessere trame diaboliche. Due mondi e visioni di vita differenti devono per forza scontrarsi? Esiste un giusto e uno sbagliato? Si può vivere per sempre nella leggerezza? 

Commenti

Avatar Ludovicoo
14/03/2023 10:43
1BE - Liceo Luigi Stefanini, Venezia Mestre
Il libro bonjour tristesse è un libro abbastanza coinvolgente e scritto in maniera tutto sommato scorrevole. La storia parla di Cècile una giovane 17 enne che rimane sola a vivere col padre, un uomo molto vivace, proprio come lei. Nel corso della storia arriva un altra donna che a differenza della precedente porta molte regole nelle loro vite. Questo libro è abbastanza scorrevole in quanto non sai come questa giovane adolescente passerà le sue vacanze estive e ció incuriosisce invogliando il lettore a continuare la lettura. Questo libro secondo me è adatto a un pubblico a cui piacciono le storie autobiografiche.
Avatar RiccardoFontana
13/03/2023 19:53
2F - Liceo Galvani, Bologna
"Bonjour Tristesse" è un romanzo di Françoise Sagan che racconta la storia di una giovane ragazza, Cécile, che trascorre le sue vacanze estive sulla Costa Azzurra con suo padre e la sua amante, Elsa. La narrazione è guidata dalla voce interiore di Cécile, che riflette sulla sua adolescenza e sui suoi conflitti interiori. I personaggi sono ben caratterizzati e la descrizione delle ambientazioni è molto dettagliata, trasportando il lettore nella Riviera francese degli anni '50. "Bonjour Tristesse" è un'opera di grande importanza nella letteratura francese del dopoguerra e rimane un classico intramontabile. In alcuni punti però, ho trovato il romanzo un po' lento, specialmente nelle parti più descrittive. Lo consiglio a chiunque voglia esplorare le emozioni e le sensazioni di una giovane ragazza in un'epoca di grandi cambiamenti sociali e culturali e anche a chi ha voglia di immedesimarsi in una tipica vacanza di una diciassettenne ribelle.
Avatar Gianlorenzo
13/03/2023 17:17
2F - Liceo Galvani, Bologna
Questo libro parla di una storia d'amore, scandalosa per gli anni in cui è stata scritta, 1954. Un racconto di una storia tormentata e tormentosa di una ragazza, Cécile, la quale preferisce la compagnia degli amici del padre piuttosto che quella dei suoi coetanei; infatti cercherà di allontanare gli amori del padre per una donna di classe sociale elevata, per riavere la sua vita spensierata. Tuttavia questo non accadrà e in lei nascerà una tristezza interiore a cui darà il nome di Bonjour Tristesse, da cui il nome del libro. Ma questo libro, anche se scritto sessantanove anni fa e riportante molte cose della vita contemporanea, non mi è piaciuto. Questo sia per la lentezza della storia, mancante di azioni movimentate, sia poiché è poco coinvolgente ed emozionante. Inoltre perché i romanzi romantici non mi appassionano, anche se l'ho scelto pensando che la trama fosse un'altra.
Avatar Filippo_Bernini
11/03/2023 16:06
2B - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
"Bonjour Tristesse" è un romanzo breve, scritto con un linguaggio semplice e questo ne rende scorrevole la lettura. Nonostante io non sia abituato a leggere romanzi di questo tipo, l''ho apprezzato molto. La bravura della scrittrice permette al lettore di immergersi nella narrazione e vedere da vicino l''estate di Cecile; inoltre il lettore è invogliato a leggere senza fermarsi per scoprire la fine della vicenda. L''ho scelto perché me ne hanno parlato gli esperti di Xanadu e, come loro, lo consiglio soprattutto a chi è appassionato di romanzi di formazione.
Avatar martiinavolpee
02/03/2023 15:16
2C - IIS Serpieri, Bologna
Questo libro é davvero magnifico, ha solo un peccato capirlo é complicato; passa da un argomento all'altro tramite una virgola per questo bisogna essere persone molto concentrate per goderselo pienamente. Questa storia mi è piaciuta particolarmente perché ti fa rendere conto di quanto sia importante fare di tutto per ottenere ciò che si vuole anche se, come in questo caso, non sempre va a finire bene.
Avatar carafoligiada
28/02/2023 15:08
2B - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Il romanzo "Bonjour tristesse" e stato scritto e pubblicato negli anni 50 da Francoise Sagan quando era appena diciottenne. Racconta la storia della giovane Cecille, rimasta orfana di madre quando era molto piccola. La ragazza convive con il padre con il quale sviluppa un bel rapporto e trascorre la maggior parte del suo tempo tra feste e divertimenti vari. Durante l' estate che trascorrono in Costa Azzura però  l arrivo di Anne un amica di famiglia turba Cecille e i rapporto che lei ha con suo padre peggiora di giorno in giorno. E sopratutto Cecile non accetta la decisione del padre di sposare questa donna, poiché la ritiene un intrusa che le impedisce di vivere al meglio la sua giovane età. La lettura di questo romanzo mi ha molto coinvolta, mi sembrava spesso di trovarmi al posto della protagonista o al posto di un altro personaggio e vivere la sua stessa situazione. L'autrice sviluppa una sorta di suspense durante il racconto della storia che mi ha portato a leggere con attenzione il romanzo per scoprire poi il finale della storia
Avatar giuliavolta
27/02/2023 14:02
2B - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
“Buonjour tristesse” è un romanzo scritto da Francoise Sagan intorno al 1954. Nonostante sia un libro longevo tratta temi moderni, come ad esempio la crescita adolescenziale della protagonista Cecile; infatti, il focus tende sulle cattive abitudini, la ribellione e la confusione della ragazza. Ho apprezzato questo libro non solo per il rapporto che Cecile ha con il padre Raimondo, nella quale sono riuscita ad immedesimarmi perfettamente, ma soprattutto per gli ambienti in cui la storia viene narrata: la descrizione minuziosa fa alludere alla mente luoghi splendidi, caldi e accoglienti. Mentre mi immergevo nel racconto, mi immaginavo di essere sulla sdraio in riva al mare con Cecile che mi raccontava la sua storia ed io, mentre prendevo il sole cocente della Costa Azzurra, la ascoltavo ad occhi chiusi.

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Avatar daisy
21/02/2023 18:02
1i - Liceo Galvani, Bologna
Bonjour tristesse è un breve romanzo che narra dell'estate di Cécile, una ragazza di diciassette anni. All'inizio dell'estate è molto tranquilla, vive la vita con leggerezza, senza pensare troppo. Poi la situazione familiare inizia a complicarsi. Suo padre ha una nuova compagna, Anne. Questa nuova presenza scombussola la vita della protagonista. “Tu ci pensi poco al futuro, vero? Ѐ il privilegio dei giovani.” Anne dice questo a Cécile, ritiene che lei sia una ragazzina troppo spensierata e vuole che si metta a studiare per l'esame, cerca di farle capire com'è il mondo degli adulti. Così la protagonista scopre nuovi sentimenti come per esempio: frustrazione, gelosia, noia, tristezza, piacere, rabbia, amore, confusione. L'estate di Cécile si rivela non essere calma quanto ella si sarebbe aspettata. “Non so se dare il bel nome solenne di tristezza al sentimento sconosciuto che mi tormenta con i suoi affanni e con la sua dolcezza. Ѐ un sentimento così assoluto ed egoistico che quasi me ne vergogno, mentre la tristezza mi è sempre parsa onorevole.” Il romanzo inizia proprio così: Cécile è a Parigi e per la prima volta nella sua vita è veramente triste. Mi piace molto la scelta che ha fatto l'autrice nel presentare ai lettori quale sarà lo stato d'animo della protagonista alla fine del libro. Infatti, dopo questa citazione, viene raccontata l'estate di Cécile attraverso un flashback. Dopo aver presentato una Cécile cresciuta, triste e turbata, la scrittrice presenta subito la Cécile del passato che è invece ancora persa nel suo lieto mondo. Il libro mi è piaciuto, mi ha appassionato molto e mi ha preso subito. Ѐ scritto in modo semplice ed è quindi facile da comprendere anche se parla di sentimenti molto complessi.

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Avatar lavaleriana
20/02/2023 17:20
1i - Liceo Galvani, Bologna
Cécile è una diciassettenne dal carattere frizzante e come ogni anno trascorre le vacanze in Costa Azzurra. I primi giorni, vissuti all'insegna della spensieratezza (“La mia tranquillità riposava sull'idea stupida che essi si conoscevano da quindici anni e che se avessero dovuto amarsi, avrebbero cominciato prima”) in compagnia del padre e della sua attuale amante Elsa, bella ma ingenua, vengono interrotti dall'arrivo di Anne: un'amica della madre di Cécile, morta anni prima. L'arrivo di Anne però si rivela destabilizzante all'interno della particolare famigliola francese. Dopo qualche settimana infatti, Raymond (il padre) decide di lasciare Elsa e si mette con la nuova arrivata. Probabilmente il motivo è semplicemente quello di voler trovare una stabilità sentimentale e uscire dalla sua condizione degli ultimi anni di “uomo senza età”. I due raggiungono così grande intesa tanto da decidere di sposarsi. Cécile non prende molto bene la notizia e la simpatia che prova per Anne non le impedisce di vederla come una rivale, come una minaccia per la propria libertà e così mette in scena un piano “crudele” per dividere i due nuovi amanti. Nonostante questo libro non rientri nei miei generi preferiti sono stata piacevolmente sorpresa dal romanzo. Mi ha infatti coinvolta tanto fin dalle prime pagine per la sua atmosfera avvolgente: le calde giornate sulla spiaggia, il profumo dei pini, la freschezza dell'acqua (“Io stavo in acqua fin dall'alba, un'acqua fresca e trasparente in cui sprofondavo e mi sfinivo facendo movimenti scomposti, per depurarmi dalle ombre e dalla polvere di Parigi.”). La lettura mi è risultata scorrevole dato chelascia molta suspense al lettore, che vuole sempre andare avanti per vedere come va a finire la storia. Attraverso le vicende e i temi trattati, ti insegna quanto le cose e i sentimenti possano cambiare velocemente, come si può evincere dalla seguente citazione: “Era tanto facile seguire i miei impulsi e pentirmene subito dopo...”. E' un libro malinconico, breve e avvolgente, ma allo stesso tempo, un romanzo che fa riflettere sul valore di godersi ogni attimo, dato che nulla deve essere dato per scontato. Personalmente credo che il romanzo ambientato negli anni cinquanta, sia ancora oggi molto attuale: fa riflettere sull'assenza di valori della nostra società e sui difficili equilibri nelle relazioni interpersonali e familiari.

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Avatar JC
JC
16/02/2023 14:33
2I - Liceo Galvani, Bologna
“Bonjour tristesse”, pubblicato in Francia nel 1954, è un romanzo breve e ben scritto. Il resoconto dell'estate trascorsa dalla diciassettenne Cécile sulla costa del Mar Mediterraneo all'inizio potrebbe sembrare banale, ma si complica rapidamente. Ciò che però mi ha colpito maggiormente è la voce narrante: infatti per tutta la durata del romanzo si prova un forte senso di immediatezza, grazie a descrizioni esatte non solo dell'atmosfera estiva (“Io stavo in acqua fin dall'alba, un'acqua fresca e trasparente in cui sprofondavo e mi sfinivo facendo movimenti scomposti, per depurarmi dalle ombre e dalla polvere di Parigi.”), ma anche dell'intreccio di sensazioni discordanti presente sia nella giovane protagonista sia nella Cécile che racconta l'accaduto. La complessità emotiva è un tema importante nel libro: il fatto che l'eroina la sappia riconoscere in sé stessa e non la veda nelle persone attorno a lei (percepisce queste come “entità”) avrà gravi conseguenze (“Piangeva. Di colpo capii che me l'ero presa con una creatura vivente, e non con un'entità.”). Anche se le vicende nel libro si concludono in modo estremo, mi sono saputa riconoscere nella protagonista, anzi credo che il suo stato d'animo volubile e indeciso sia caratteristico dell'adolescenza e che l'autrice l'abbia saputo catturare molto accuratamente. In aggiunta, ho apprezzato come vengono confrontati i rispettivi stili di vita dei personaggi: Cécile si descrive come "la ragazzina incosciente e sana, piena di brio e di stupidità", invece Anne, la compagna di suo padre, “sorrideva solo quando ne aveva voglia, mai per educazione come fanno tutti”. Un altro aspetto della lettura che ho trovato interessante è stato scoprire come la società di settant'anni fa si differenzia dalla nostra: ad esempio la situazione familiare “non tradizionale” di Cécile, oggi perfettamente normale e accettabile, viene guardata con diffidenza da Cyril, il ragazzo che frequenta (“La nostra situazione – quella strana famiglia a tre – lo scandalizzava, (…) si capiva dagli sguardi sbiechi e ostili che gettava a mio padre”).

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Avatar mariasolelisi
15/02/2023 21:23
1i - Liceo Galvani, Bologna
Il libro è ambientato in una calda estate di metà Novecento sulla Costa Azzurra: Cécile e il padre Raymond hanno affittato una villa lussuosa per le vacanze e insieme a loro c'è la fidanzata 29enne del padre, Elsa. La scrittrice sembra voler evidenziare il contrasto di questa famiglia che si discosta dall'ideale di quell'epoca; il padre è infatti rimasto vedovo, ma nonostante ciò conduce una vita all'insegna del divertimento e del piacere personale. Anche Cécile, la protagonista, rappresenta un modello di femminilità insolito: ama correre sulla sua Maserati, ha un taglio di capelli ribelle e predilige fugaci rapporti amorosi con diversi partner, caratteristica ereditata dal padre. Inoltre Cécile è stata bocciata alla maturità e dovrebbe studiare per recuperare le materie insufficienti. Il consiglio di suo padre, invece, è quello di divertirsi, perché il successo lavorativo può essere ottenuto anche senza i titoli di studio; questo atteggiamento era inconcepibile per l'epoca in quanto era ritenuta fondamentale l'educazione scolastica per il successo sociale dei figli. Uno degli aspetti che più ho preferito di questa lettura, è il contrasto dei pensieri e dei sentimenti che affliggono la protagonista dopo l'arrivo di Anne, vecchia amica della madre. La situazione, inizialmente, sembra sembra sotto controllo per Cécile: “La mia tranquillità riposava sull'idea stupida che essi si conoscevano da quindici anni e che se avessero dovuto amarsi, avrebbero cominciato prima.” Dopo poco però, la sua sicurezza viene a mancare: l'arrivo di Anne destabilizza la famiglia e incide significativamente sul rapporto di Cécile e suo padre che cambia completamente. La malizia e l'immaturità della protagonista la portano a mettere in atto un astuto calcolo psicologico. Si alternano quindi stati d'animo contrastanti tra di loro: smarrimento di se stessa, pentimento, crudeltà, compiacimento per la sua capacità di manipolare le persone e infine tristezza. “Esito ad apporre il nome, il bel nome grave di tristezza su questo sentimento, del quale la noia, la dolcezza mi ossessionano. È un sentimento così completo, così egoista che io quasi me ne vergogno mentre la tristezza mi è sempre parsa onorevole. Non conoscevo lei, ma la noia, il rimpianto, e più raramente i rimorsi. Oggi, qualcosa si ripiega su me come una seta, snervante e dolce, e mi separa dagli altri.” La solitudine è quindi parte integrante di questo libro e accompagna il sentimento di tristezza durante tutta la vicenda. Viene perciò rappresentata quest'ultima sotto altri suoi aspetti e anche come un sentimento nuovo che la protagonista non aveva mai provato, e che accompagnato dalla noia e il rimpianto vivrà per il resto della sua vita. In conclusione, è una vicenda che fa riflettere e che si incentra su stili di vita contrapposti, dai valori discutibili, e sentimenti in grado di portare crudeltà.

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Avatar _cate
15/02/2023 20:06
2I - Liceo Galvani, Bologna
Bonjour Tristesse è un romanzo della scrittrice francese Françoise Sagan. Ambientato negli anni ‘50, il libro racconta dell'estate della diciassettenne Cécile, in vacanza in Costa Azzurra con il padre Raymond ed Elsa, la nuova amante di quest'ultimo. Per Cécile nulla potrebbe essere più perfetto: il sole, il mare e Cyril, un ragazzo di cui è innamorata, rendono ogni istante meraviglioso. Ma questa tranquillità non è destinata a durare a lungo. Quando suo padre le annuncia che a breve Anne Larson, cara amica della madre di Cécile, morta 15 anni prima, verrà a far loro visita, la ragazza non sa cosa pensare: ammira moltissimo Anne, donna affascinante, colta e raffinata, ma ha dei dubbi su come potrebbe essere la convivenza, seppur breve, tra lei ed Elsa. I timori della ragazza si rivelano fondati; pochi giorni dopo il suo arrivo, infatti, Anne conquista Raymond che decide di sposarla, lasciando Elsa. Combattuta tra l'ammirazione e la paura che la donna possa sconvolgere per sempre la sua vita e quella di suo padre, Cécile organizza un piano perfetto per separare i due amanti. Ma le conseguenze saranno del tutto inaspettate. La lettura di questo romanzo è veramente molto scorrevole, il linguaggio non è complesso ma non per questo risulta banale. Anzi, si potrebbe quasi definire una melodia piacevolissima, che coinvolge e non permette di chiudere il libro finché non si è arrivati alla fine. E anche una volta terminato, Bonjour Tristesse ci lascia molto su cui riflettere: "Non so se dare il bel nome solenne di tristezza al sentimento sconosciuto che mi tormenta con i suoi affanni e con la sua dolcezza. E un sentimento così assoluto ed egoistico che quasi me ne vergogno, mentre la tristezza mi è sempre parsa onorevole”. Questa frase mi fa pensare al fatto che spesso diamo un nome alle emozioni senza pensare che forse siamo troppo generici, e tendiamo a uniformare varie sensazioni senza farci troppo caso. Inoltre l'autrice, tramite i pensieri di Cécile, delinea un ritratto dell'adolescenza ben preciso e verosimile, nel quale ci si può ancora oggi rispecchiare nonostante siano passati 70 anni dalla prima pubblicazione del romanzo e nonostante il fatto che lo stile e le abitudini di vita di Cécile non siano comuni a quelle di molti ragazzi. Questo è descritto perfettamente nella seguente citazione: “La libertà di pensare, di mal pensare e di pensare poco, la libertà di scegliere da me la mia vita, di scegliere me stessa. Non posso dire "di essere me stessa", poiché non ero altro che una pasta malleabile, ma quella di rifiutare le forme”. Ho molto apprezzato le descrizioni dell'estate e del paesaggio, della vita dell'alta società francese tra ristoranti, lusso, feste e casinò.

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Avatar anto_lcc
07/02/2023 17:25
2 Bs - Liceo Torricelli Ballardini, Faenza
Penso che questo libro sia molto profondo, è questo che mi ha colpito princpalmente. Anche se la protagonista è una ragazza di diciassette anni l'autrice è riuscita a dargli un senso di maturità, sia al libro che al personaggio, dando a noi ragazzi la possibilità di immedesimarci in una teenager che non è considerata una bambina, come a volte ci succede, ma un adulta.
Avatar Didi
01/02/2023 15:37
1H - Liceo Galvani, Bologna
Cecile, una ragazza determinata e matura, scopre cosa vuole dire amare una persona, difenderla e prendersi cura di lei. Quell'estate l'equilibrio tra Elsa, la fidanzata del padre; Raymond, il padre di Cecile, e Cecile si interrompe quando nella villa sulla Costa Azzurra giunge Anne, un'amica del padre, che desidera una relazione stabile con lui. Anne è una donna raffinata, elegante, seducente e Raymond non le resiste. Di certo non manca il lusso, la ricerca del bello e del raffinato, la voglia di cominciare una nuova vita e i magnifici luoghi della Costa Azzurra, come Saint Tropez e Cannes. Durante quell'estate, Cecile capisce che è arrivata nel punto di non ritorno della sua vita e ripensa agli anni precedenti: “ La spontaneità e un facile egoismo erano sempre stati per me un lusso naturale. Mi ero limitata a vivere.” Libro malinconico, breve e avvolgente, ma allo stesso tempo, un romanzo che fa riflettere sull'importanza di godersi ogni attimo, dato che nulla deve essere dato per scontato. Durante la lettura del libro, mi è capitato spesso di soffermarmi sul significato e sull'importanza del termine felicità. La felicità è composta da attimi, persone, stati d'animo, emozioni. “Ormai non ha che me, io non ho che te, siamo soli e infelici. E per la prima volta piansi. Erano lacrime quasi piacevoli, non somigliavano per niente a quel vuoto, quel vuoto tremendo che avevo sentito in clinica davanti alla litografia di Venezia.”

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Avatar Mariu_humberlis
30/01/2023 17:27
1P - Liceo Galvani, Bologna
Il libro che ho scelto è un romanzo scritto dalla diciannovenne Françoise Quoirez. Racconta la storia di Cecile, una ragazza francese di diciassette anni che vive col padre Raymonde insieme hanno passato le vacanze in Costa Azzurra. Durante l'estate, Cecile conosce un ragazzo di nome Cyril e i due si innamorano. Il padre, invece, si fidanza con una donna di nome Anne, che rappresenta da subito un ostacolo per Cecile, che in tutti i modi cerca di cacciarla via. Il romanzo descrive perfettame l'adolescenza, e il passaggio all'età adulta. Ciò che ho preferito del libro è il linguaggio semplice utilizzato, rendendo la lettura scorrevole anche se l'argomento può risultare alquanto drammatico e introspettivo.anche non essendo il mio genere di libro, non mi è dispiaciuto leggerlo. Questo libro lo consigliarei a qualsiasi tipo di lettore, perché oltre ad essere un romanzo leggero è anche molto interessante.