
Bonjour tristesse
TEA, 2019
Non so se dare il bel nome solenne di tristezza al sentimento sconosciuto che mi tormenta con i suoi affanni e con la sua dolcezza. È un sentimento così assoluto ed egoistico che quasi me ne vergogno, mentre la tristezza mi è sempre parsa onorevole. Non sapevo cosa fosse, avevo provato solo la noia, rimpianto, più raramente rimorso. Oggi qualcosa si avvolge su di me come una seta, irritante e dolce, e mi separa dagli altri.
È estate. Cècile, il padre e la sua attuale amante Elsa, si godono le vacanze. È proprio Cècile a raccontarci quell'estate e la sua tragedia, il suo amore ossessivo, il loro essere viziati, incoscienti e, proprio per questo, felici. Ma quando Elsa scompare e Anne, una vecchia amica del padre, arriva nelle loro vite, con le sue regole sulla responsabilità, l'educazione, l'introspezione, lo studio e la formazione, il rispetto delle regole in società, qualcosa inizia a tremare sotto i piedi della giovane Cècile. Le sicurezze vacillano, la paura di perdere il grande amore della sua vita la rende inquieta e inizia una battaglia estenuante dentro di sé scoprendo un'inarrestabile capacità di tessere trame diaboliche. Due mondi e visioni di vita differenti devono per forza scontrarsi? Esiste un giusto e uno sbagliato? Si può vivere per sempre nella leggerezza?
Commenti
20/02/2023 17:20
1i - Liceo Galvani, Bologna
Cécile è una diciassettenne dal carattere frizzante e come ogni anno trascorre le vacanze in Costa Azzurra. I primi giorni, vissuti all'insegna della spensieratezza (“La mia tranquillità riposava sull'idea stupida che essi si conoscevano da quindici anni e che se avessero dovuto amarsi, avrebbero cominciato prima”) in compagnia del padre e della sua attuale amante Elsa, bella ma ingenua, vengono interrotti dall'arrivo di Anne: un'amica della madre di Cécile, morta anni prima. L'arrivo di Anne però si rivela destabilizzante all'interno della particolare famigliola francese. Dopo qualche settimana infatti, Raymond (il padre) decide di lasciare Elsa e si mette con la nuova arrivata. Probabilmente il motivo è semplicemente quello di voler trovare una stabilità sentimentale e uscire dalla sua condizione degli ultimi anni di “uomo senza età”. I due raggiungono così grande intesa tanto da decidere di sposarsi.
Cécile non prende molto bene la notizia e la simpatia che prova per Anne non le impedisce di vederla come una rivale, come una minaccia per la propria libertà e così mette in scena un piano “crudele” per dividere i due nuovi amanti.
Nonostante questo libro non rientri nei miei generi preferiti sono stata piacevolmente sorpresa dal romanzo. Mi ha infatti coinvolta tanto fin dalle prime pagine per la sua atmosfera avvolgente: le calde giornate sulla spiaggia, il profumo dei pini, la freschezza dell'acqua (“Io stavo in acqua fin dall'alba, un'acqua fresca e trasparente in cui sprofondavo e mi sfinivo facendo movimenti scomposti, per depurarmi dalle ombre e dalla polvere di Parigi.”). La lettura mi è risultata scorrevole dato chelascia molta suspense al lettore, che vuole sempre andare avanti per vedere come va a finire la storia. Attraverso le vicende e i temi trattati, ti insegna quanto le cose e i sentimenti possano cambiare velocemente, come si può evincere dalla seguente citazione: “Era tanto facile seguire i miei impulsi e pentirmene subito dopo...”. E' un libro malinconico, breve e avvolgente, ma allo stesso tempo, un romanzo che fa riflettere sul valore di godersi ogni attimo, dato che nulla deve essere dato per scontato.
Personalmente credo che il romanzo ambientato negli anni cinquanta, sia ancora oggi molto attuale: fa riflettere sull'assenza di valori della nostra società e sui difficili equilibri nelle relazioni interpersonali e familiari.
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16/02/2023 14:33
2I - Liceo Galvani, Bologna
“Bonjour tristesse”, pubblicato in Francia nel 1954, è un romanzo breve e ben scritto. Il resoconto dell'estate trascorsa dalla diciassettenne Cécile sulla costa del Mar Mediterraneo all'inizio potrebbe sembrare banale, ma si complica rapidamente. Ciò che però mi ha colpito maggiormente è la voce narrante: infatti per tutta la durata del romanzo si prova un forte senso di immediatezza, grazie a descrizioni esatte non solo dell'atmosfera estiva (“Io stavo in acqua fin dall'alba, un'acqua fresca e trasparente in cui sprofondavo e mi sfinivo facendo movimenti scomposti, per depurarmi dalle ombre e dalla polvere di Parigi.”), ma anche dell'intreccio di sensazioni discordanti presente sia nella giovane protagonista sia nella Cécile che racconta l'accaduto. La complessità emotiva è un tema importante nel libro: il fatto che l'eroina la sappia riconoscere in sé stessa e non la veda nelle persone attorno a lei (percepisce queste come “entità”) avrà gravi conseguenze (“Piangeva. Di colpo capii che me l'ero presa con una creatura vivente, e non con un'entità.”). Anche se le vicende nel libro si concludono in modo estremo, mi sono saputa riconoscere nella protagonista, anzi credo che il suo stato d'animo volubile e indeciso sia caratteristico dell'adolescenza e che l'autrice l'abbia saputo catturare molto accuratamente. In aggiunta, ho apprezzato come vengono confrontati i rispettivi stili di vita dei personaggi: Cécile si descrive come "la ragazzina incosciente e sana, piena di brio e di stupidità", invece Anne, la compagna di suo padre, “sorrideva solo quando ne aveva voglia, mai per educazione come fanno tutti”.
Un altro aspetto della lettura che ho trovato interessante è stato scoprire come la società di settant'anni fa si differenzia dalla nostra: ad esempio la situazione familiare “non tradizionale” di Cécile, oggi perfettamente normale e accettabile, viene guardata con diffidenza da Cyril, il ragazzo che frequenta (“La nostra situazione – quella strana famiglia a tre – lo scandalizzava, (…) si capiva dagli sguardi sbiechi e ostili che gettava a mio padre”).
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15/02/2023 21:23
1i - Liceo Galvani, Bologna
Il libro è ambientato in una calda estate di metà Novecento sulla Costa Azzurra: Cécile e il padre Raymond hanno affittato una villa lussuosa per le vacanze e insieme a loro c'è la fidanzata 29enne del padre, Elsa.
La scrittrice sembra voler evidenziare il contrasto di questa famiglia che si discosta dall'ideale di quell'epoca; il padre è infatti rimasto vedovo, ma nonostante ciò conduce una vita all'insegna del divertimento e del piacere personale. Anche Cécile, la protagonista, rappresenta un modello di femminilità insolito: ama correre sulla sua Maserati, ha un taglio di capelli ribelle e predilige fugaci rapporti amorosi con diversi partner, caratteristica ereditata dal padre. Inoltre Cécile è stata bocciata alla maturità e dovrebbe studiare per recuperare le materie insufficienti. Il consiglio di suo padre, invece, è quello di divertirsi, perché il successo lavorativo può essere ottenuto anche senza i titoli di studio; questo atteggiamento era inconcepibile per l'epoca in quanto era ritenuta fondamentale l'educazione scolastica per il successo sociale dei figli.
Uno degli aspetti che più ho preferito di questa lettura, è il contrasto dei pensieri e dei sentimenti che affliggono la protagonista dopo l'arrivo di Anne, vecchia amica della madre. La situazione, inizialmente, sembra sembra sotto controllo per Cécile: “La mia tranquillità riposava sull'idea stupida che essi si conoscevano da quindici anni e che se avessero dovuto amarsi, avrebbero cominciato prima.”
Dopo poco però, la sua sicurezza viene a mancare: l'arrivo di Anne destabilizza la famiglia e incide significativamente sul rapporto di Cécile e suo padre che cambia completamente.
La malizia e l'immaturità della protagonista la portano a mettere in atto un astuto calcolo psicologico. Si alternano quindi stati d'animo contrastanti tra di loro: smarrimento di se stessa, pentimento, crudeltà, compiacimento per la sua capacità di manipolare le persone e infine tristezza.
“Esito ad apporre il nome, il bel nome grave di tristezza su questo sentimento, del quale la noia, la dolcezza mi ossessionano. È un sentimento così completo, così egoista che io quasi me ne vergogno mentre la tristezza mi è sempre parsa onorevole. Non conoscevo lei, ma la noia, il rimpianto, e più raramente i rimorsi. Oggi, qualcosa si ripiega su me come una seta, snervante e dolce, e mi separa dagli altri.”
La solitudine è quindi parte integrante di questo libro e accompagna il sentimento di tristezza durante tutta la vicenda.
Viene perciò rappresentata quest'ultima sotto altri suoi aspetti e anche come un sentimento nuovo che la protagonista non aveva mai provato, e che accompagnato dalla noia e il rimpianto vivrà per il resto della sua vita.
In conclusione, è una vicenda che fa riflettere e che si incentra su stili di vita contrapposti, dai valori discutibili, e sentimenti in grado di portare crudeltà.
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15/02/2023 20:06
2I - Liceo Galvani, Bologna
Bonjour Tristesse è un romanzo della scrittrice francese Françoise Sagan.
Ambientato negli anni ‘50, il libro racconta dell'estate della diciassettenne Cécile, in vacanza in Costa Azzurra con il padre Raymond ed Elsa, la nuova amante di quest'ultimo.
Per Cécile nulla potrebbe essere più perfetto: il sole, il mare e Cyril, un ragazzo di cui è innamorata, rendono ogni istante meraviglioso. Ma questa tranquillità non è destinata a durare a lungo. Quando suo padre le annuncia che a breve Anne Larson, cara amica della madre di Cécile, morta 15 anni prima, verrà a far loro visita, la ragazza non sa cosa pensare: ammira moltissimo Anne, donna affascinante, colta e raffinata, ma ha dei dubbi su come potrebbe essere la convivenza, seppur breve, tra lei ed Elsa.
I timori della ragazza si rivelano fondati; pochi giorni dopo il suo arrivo, infatti, Anne conquista Raymond che decide di sposarla, lasciando Elsa. Combattuta tra l'ammirazione e la paura che la donna possa sconvolgere per sempre la sua vita e quella di suo padre, Cécile organizza un piano perfetto per separare i due amanti. Ma le conseguenze saranno del tutto inaspettate.
La lettura di questo romanzo è veramente molto scorrevole, il linguaggio non è complesso ma non per questo risulta banale. Anzi, si potrebbe quasi definire una melodia piacevolissima, che coinvolge e non permette di chiudere il libro finché non si è arrivati alla fine. E anche una volta terminato, Bonjour Tristesse ci lascia molto su cui riflettere: "Non so se dare il bel nome solenne di tristezza al sentimento sconosciuto che mi tormenta con i suoi affanni e con la sua dolcezza. E un sentimento così assoluto ed egoistico che quasi me ne vergogno, mentre la tristezza mi è sempre parsa onorevole”. Questa frase mi fa pensare al fatto che spesso diamo un nome alle emozioni senza pensare che forse siamo troppo generici, e tendiamo a uniformare varie sensazioni senza farci troppo caso.
Inoltre l'autrice, tramite i pensieri di Cécile, delinea un ritratto dell'adolescenza ben preciso e verosimile, nel quale ci si può ancora oggi rispecchiare nonostante siano passati 70 anni dalla prima pubblicazione del romanzo e nonostante il fatto che lo stile e le abitudini di vita di Cécile non siano comuni a quelle di molti ragazzi. Questo è descritto perfettamente nella seguente citazione: “La libertà di pensare, di mal pensare e di pensare poco, la libertà di scegliere da me la mia vita, di scegliere me stessa. Non posso dire "di essere me stessa", poiché non ero altro che una pasta malleabile, ma quella di rifiutare le forme”.
Ho molto apprezzato le descrizioni dell'estate e del paesaggio, della vita dell'alta società francese tra ristoranti, lusso, feste e casinò.
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07/02/2023 17:25
2 Bs - Liceo Torricelli Ballardini, Faenza
Penso che questo libro sia molto profondo, è questo che mi ha colpito princpalmente.
Anche se la protagonista è una ragazza di diciassette anni l'autrice è riuscita a dargli un senso di maturità, sia al libro che al personaggio, dando a noi ragazzi la possibilità di immedesimarci in una teenager che non è considerata una bambina, come a volte ci succede, ma un adulta.
01/02/2023 15:37
1H - Liceo Galvani, Bologna
Cecile, una ragazza determinata e matura, scopre cosa vuole dire amare una persona, difenderla e prendersi cura di lei.
Quell'estate l'equilibrio tra Elsa, la fidanzata del padre; Raymond, il padre di Cecile, e Cecile si interrompe quando nella villa sulla Costa Azzurra giunge Anne, un'amica del padre, che desidera una relazione stabile con lui.
Anne è una donna raffinata, elegante, seducente e Raymond non le resiste.
Di certo non manca il lusso, la ricerca del bello e del raffinato, la voglia di cominciare una nuova vita e i magnifici luoghi della Costa Azzurra, come Saint Tropez e Cannes.
Durante quell'estate, Cecile capisce che è arrivata nel punto di non ritorno della sua vita e ripensa agli anni precedenti: “ La spontaneità e un facile egoismo erano sempre stati per me un lusso naturale. Mi ero limitata a vivere.”
Libro malinconico, breve e avvolgente, ma allo stesso tempo, un romanzo che fa riflettere sull'importanza di godersi ogni attimo, dato che nulla deve essere dato per scontato.
Durante la lettura del libro, mi è capitato spesso di soffermarmi sul significato e sull'importanza del termine felicità.
La felicità è composta da attimi, persone, stati d'animo, emozioni.
“Ormai non ha che me, io non ho che te, siamo soli e infelici. E per la prima volta piansi. Erano lacrime quasi piacevoli, non somigliavano per niente a quel vuoto, quel vuoto tremendo che avevo sentito in clinica davanti alla litografia di Venezia.”
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
30/01/2023 17:27
1P - Liceo Galvani, Bologna
Il libro che ho scelto è un romanzo scritto dalla diciannovenne Françoise Quoirez. Racconta la storia di Cecile, una ragazza francese di diciassette anni che vive col padre Raymonde insieme hanno passato le vacanze in Costa Azzurra. Durante l'estate, Cecile conosce un ragazzo di nome Cyril e i due si innamorano. Il padre, invece, si fidanza con una donna di nome Anne, che rappresenta da subito un ostacolo per Cecile, che in tutti i modi cerca di cacciarla via. Il romanzo descrive perfettame l'adolescenza, e il passaggio all'età adulta. Ciò che ho preferito del libro è il linguaggio semplice utilizzato, rendendo la lettura scorrevole anche se l'argomento può risultare alquanto drammatico e introspettivo.anche non essendo il mio genere di libro, non mi è dispiaciuto leggerlo. Questo libro lo consigliarei a qualsiasi tipo di lettore, perché oltre ad essere un romanzo leggero è anche molto interessante.
23/01/2023 00:17
2Q - Liceo Galvani, Bologna
Nonostante questo libro non rientri nei miei generi preferiti, l'ho trovato alquanto coinvolgente e da esso ho potuto ricavare numerosi spunti interessanti. Grazie a una lettura scorrevole e senza grandi pretese, sono riuscito ad immedesimarmi perfettamente nel protagonista del racconto, trovando con esso numerose analogie. Tra queste, credo che la più evidente e caratteristica di qualsiasi adolescente sia il 'dualismo' del nostro 'io', ossia il contrasto interno a ciascuno di noi che ci rende malleabili e soggetti a facili cambiamenti d'umore e di pensiero.
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
21/01/2023 15:51
2Q - Liceo Galvani, Bologna
“Bonjour Tristesse”, scritto da Francoise Sagan. In breve, è un romanzo che ha come tema centrale una ragazza di nome Cécile che sta vivendo una vita spensierata, piena di feste e piaceri sulla Costa Azzurra con il suo ricco padre e l'amante, Elsa che nel corso degli avvenimenti verrà rimpiazzata.
Il romanzo esplora temi tuttora moderni nonostante la pubblicazione risalga al 1954.
La tematica verte principalmente sullo sviluppo durante l'adolescenza, la confusione, le cattive abitudini che spesso sono ricorrenti in età giovane e le novità che questo delicato periodo porta, accompagnato da sentimenti contrastanti e pieno di desideri.
Ho trovato questo romanzo essere estraneo alle mie tipiche preferenze letterarie soprattutto per il carattere e il modo di vivere della giovane protagonista che tenderei a biasimare dato il suo atteggiamento nei confronti della vita.
Nel complesso, "Bonjour Tristesse" è un romanzo che definirei un classico; è ben scritto, scorrevole, spesso stimolante e parla di un tema mai invecchiato che approfondisce gli aspetti più oscuri e peccaminosi dell'uomo.
19/01/2023 19:31
2Q - Liceo Galvani, Bologna
La narrazione fa immergere pienamente il lettore nella protagonista principale facendo vivere in prima persone le disordinate vicende familiari e amorose di una estate francese. Ciò che ho preferito del libro è il linguaggio semplice utilizzato, rendendo la lettura scorrevole anche se l'argomento può risultare alquanto drammatico e introspettivo. Sicuramente non è una “lettura spensierata” però la consiglierei specialmente a ragazzi della mia età , adolescenti,perché il vasto uso di sequenze riflessive rispecchiano molto il periodo di transizione dell'adolescenza.
19/01/2023 16:11
1B - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Il libro che ho scelto è un romanzo scritto dalla diciannovenne Françoise Quoirez. Racconta la storia di Cecile, una ragazza francese di diciassette anni che vive col padre Raymonde e ha passato le vacanze in Costa Azzurra. Durante l'estate, Cecile conosce un ragazzo di nome Cyril e i due si innamorano. Il padre, invece, si fidanza con una donna di nome Anne, che rappresenta da subito un ostacolo per Cecile, che in tutti i modi cerca di cacciarla via. Ho trovato la lettura del libro molto chiara e scorrevole e ammetto che, pur non rispecchiando il mio genere, non mi è dispiaciuto leggerlo. Questo libro lo consiglio a qualsiasi tipo di lettore, perché oltre ad essere un romanzo leggero è anche interessante e si ha sempre voglia di scoprire cosa succederà nella pagina successiva.
16/01/2023 15:06
2A - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Il libro narra una vicenda storicamente e culturalmente molto lontana da me; il modo di affrontare la vita e il carattere della protagonista sono molto diversi dai miei. Tuttavia il libro risulta scorrevole e di facile comprensione. In conclusione posso dire di non essere rimasta particolarmente impressionata dalla lettura.