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Nessuno ricordava più con esattezza quando era cominciato tutto. Forse perché non c'era stato un vero e proprio inizio, forse perché si era trattato di una lenta e implacabile alleanza di eventi impercettibili, di alterazioni minime che, almeno in apparenza, cambiavano poco o nulla, finché, quasi di colpo, ci si era ritrovati in quel disastro. 
Livio e i suoi compagni sono ormai in viaggio da mesi. Sono partiti da Napoli a piedi e hanno come meta la Scandinavia. Devono marciare attraverso un'Europa devastata dagli effetti della crisi climatica: fiumi e laghi prosciugati, terre sterili, città distrutte da povertà e violenza. Migrare è stata una scelta obbligata per la colonna di sopravvissuti, che si trova a dover affrontare non solo le difficoltà di un viaggio senza cibo né acqua, ma anche le violenze esercitate dalle guardie di frontiera, che proteggono i confini degli Stati europei del nord dall'arrivo dei migranti climatici. Ogni giorno marciano per decine di chilometri sotto un sole malato che brucia la pelle, e di notte dormono sotto le stelle al freddo, come se fossero in un enorme deserto. Livio è solo. Sedici anni prima ha perso la moglie e il figlio, e da allora ogni giorno ha dovuto lottare tra la voglia di farla finita e l'istinto di sopravvivenza. Durante la lunga marcia Livio si affeziona a delle persone, ritrovando un calore umano che aveva da tempo perduto. Il futuro, però, è terribilmente incerto e spaventoso. Nessuno sa che cosa succederà una volta arrivati al nord. E se fosse stato tutto inutile?

Se ti piacciono queste storie puoi leggere Il confine di Nicky Singer e anche La lunga marcia di Stephen King!

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