La zona morta
Sperling & Kupfer, 2013
Traduzione di Andrea Terzi
464 pagine
Ancora: la domanda.
L'aveva scritta in uno dei block-notes e ci tornava continuamente. L'aveva scritta a caratteri nitidi, tracciandole attorno un triplo cerchio. La domanda era: se tu potessi salire su una macchina del tempo e ritornare al 1932, uccideresti Hitler?
L'aveva scritta in uno dei block-notes e ci tornava continuamente. L'aveva scritta a caratteri nitidi, tracciandole attorno un triplo cerchio. La domanda era: se tu potessi salire su una macchina del tempo e ritornare al 1932, uccideresti Hitler?
Johnny Smith, un nome comune per un giovane insegnante, amato dai suoi allievi e colleghi, con una vita semplice e tranquilla. La sua ragazza, Sarah, lo ammira e ne è profondamente innamorata, solo un ricordo infantile pesa sul ragazzo: da bambino una brutta caduta sul campo da hockey gli fa perdere i sensi per dei minuti, al suo risveglio solo il ricordo di un dolore fortissimo alla testa e un odore intenso di gomme bruciate. Negli anni seguenti penserà spesso a quel momento come l'istante in cui la sua vita è cambiata forse per caso o forse perché per lui il destino era già stato deciso.
Il 30 ottobre del 1970, quel destino si realizza, dopo una piacevole serata al luna park per festeggiare Halloween insieme a Sarah, Johnny resta coinvolto in un grave incidente, entra in coma e per lui la vita diventa solo un letto di ospedale. Al suo risveglio, quattro anni dopo, tutto è cambiato: Sarah si è sposata, i suoi genitori si sono via via distaccati e un potere inatteso, un dono imprevisto, gli fa intravedere momenti del passato e del futuro. Quasi un veggente riesce a scongiurare incidenti e a risolvere casi eccezionali fino a quando lo strano potere diventa una maledizione. Nessuno si vuole avvicinare ad una persona capace, è vero di salvare delle vite, ma in grado anche di scoprire il lato oscuro di ognuno. E poi quel politico a cui ha stretto la mano, il presagio di morte e distruzione del mondo che da quel momento lo costringe a chiedersi sempre di più il senso del suo potere, la responsabilità di decidere per molte persone. Nella zona morta dei suoi ricordi tutto si confonde e niente è più chiaro: il bene e il male non hanno più un volto ben definito.
Commenti
23/01/2022 12:33
2ACL - Liceo Rosmini, Rovereto
La lettura del libro “La zona morta” di Stephen King, è stata in grado di suscitarmi numerose emozioni e spunti di riflessione.
Un pensiero che mi ha accompagnata sin dall'inizio del romanzo, riguarda la vita di Johnny Smith, storia che sembrava essere felicemente già stata scritta. Una semplice linea retta che attraversa un candido foglio bianco con una pacifica ordinarietà. All'improvviso però un imprevisto sconvolge la tranquillità, tutto cambia e inaspettatamente, in quel preciso punto del suo percorso, dalla linea nasce una diramazione. Un nuovo tratto tracciato da una mano incerta, inizia a correre lentamente in quel bianco ignoto e infinito. Si ha l'impressione che dal momento dell'incidente, tutto quello che accade, faccia parte di una dimensione alternativa, quasi si tratti di un qualcosa che non sarebbe mai dovuto succedere. Ho percepito nascere lentamente dentro di me una costante sensazione di disagio, ma soprattutto la permanente attesa del momento in cui l'autore avrebbe svelato che in realtà tutto quello che ci veniva narrato era solo frutto della mente del protagonista in coma. Non potevo accettare che la storia di Johnny, all'apparenza perfetta, potesse essere stravolta da un giorno all'altro dal turbamento e dal dolore. Aspettavo con ansia il momento in cui si sarebbe finalmente svegliato dal suo incubo e la speranza di un lieto fine cresceva sempre di più. Allo stesso tempo, tuttavia, si insinuava silenziosa nei miei pensieri una consapevolezza che avevo inconsciamente cercato di ignorare: quella che purtroppo un lieto fine non sarebbe mai arrivato, o almeno non quello che mi aspettavo.
Forse il lieto fine infatti non era per Johnny, ma per qualcosa di più grande per il quale lui aveva scelto di sacrificarsi.
Forse quella linea non aveva mai cambiato direzione, perché il suo destino era stato quello fin dall'inizio.
Grazie a questo romanzo ho avuto inoltre modo di riflettere sulle scelte che ciascuno noi può fare nella propria vita. Si presenteranno sicuramente degli ostacoli durante il corso del nostro cammino che non potremo evitare. Inconvenienti che modificheranno la realtà che conosciamo, le nostre abitudini e tutto ciò a cui siamo più vicini. Credo tuttavia che stia a noi decidere come comportarci, subire passivamente ciò che ci accade, oppure cercare di riscrivere il nostro futuro sacrificando però parte di noi stessi in funzione di un bene superiore. Starà a noi valutare se siamo disposti o meno a compiere delle scelte difficili, che potranno rendere una vita anonima, qualcosa di straordinario. Johnny dopo l'incidente ha cercato di convivere con il suo dono, tenendo per sé la sua abilità, quasi nascondendola e tentando di tornare alla normalità che però non sarebbe più stata la stessa. Negli ultimi momenti della sua vita però qualcosa dentro di lui è cambiato, e ha deciso di rendere la sua maledizione, i suoi demoni, un''opportunità da offrire al prossimo; Johnny ha deciso di uccidere Hitler, non per sé stesso, ma per gli altri.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
23/01/2022 16:11
2A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Io non sono un amante della lettura però questo libro mi è piaciuto ed è stato scorrevole anche se a tratti ci sono stati momenti noiosi.
22/01/2022 11:40
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
A me questo libro ha colpito molto. All'inizio avevo dei dubbi perchè stava iniziando a raccontare una storia che non c'entrava molto col genere triller, ma andando avanti la storia mi ha preso molto e non riuscivo a smettere di leggerla. I personaggi sono descritti bene, è facile da leggere e la descrizione dei dettagli è fenomenale. Mi piace molto che sia un libro che fa un "mix" tra fantascienza, aspetti soprannaturali e il mondo psicologico. Consiglio molto questo libro a chiunque voglia leggerlo, perché prende molto!
21/01/2022 23:54
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Il libro “La zona morta” di Stephen King è un libro che parla della storia di Johnny Smith, un ragazzo molto semplice e normale, che a causa di una successione di eventi riesce ad avere una specie di chiaroveggenza e la sua vita viene completamente stravolta. Il libro è molto bello e penso che sia uno dei migliori che abbia letto, anche se a volte è abbastanza lento; in realtà la cosa non mi dispiaceva, dato che si soffermava soprattutto quando descriveva i personaggi, gli stati d'animo, cosa molto importante per la storia.
La trama del libro mi aveva subito colpita e avevo delle aspettative abbastanza alte, dato che Stephen King ha sempre fatto dei bellissimi libri e le mie attese sono state soddisfatte abbondantemente. Ci sono due cose che mi sono piaciute molto: la prima è lo sviluppo dei personaggi e la seconda è il modo in cui affronta il tema del destino, e come a volte un dono o un super potere possa trasformarsi in una condanna. Mi ha molto colpito come il protagonista sia disposto a fare di tutto per cambiare gli eventi negativi. Un'altra cosa che mi sono chiesta e che mi ha interessato molto è se la zona morta è la parte del suo cervello lesionata o il destino che non può cambiare. Questo è un libro che consiglio decisamente a tutti.
21/01/2022 20:20
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Lo consiglio perché ritengo che sia un romanzo che fa riflettere su tanti aspetti della vita di una persona, dalle scelte che possono condizionare la vita degli altri al destino ineluttabile a cui non si può sfuggire. Per me King è un narratore incredibile: riesce a renderti partecipe della storia e descrive ogni personaggio come se fosse reale, non solo il protagonista ma anche i personaggi secondari.
20/01/2022 19:11
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Anche se all'inizio mi è sembrato un po' noioso e difficile da leggere, man mano che continuavo è diventato sempre più interessante e scorrevole.
20/01/2022 19:11
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
In generale adoro i libri di Stephen King, infatti anche questo mi è piaciuto molto. Sono riuscita a leggerlo velocemente e in modo scorrevole, poiché narrava molte volte scene di suspance e non riuscivi a resistere al non voler sapere cosa succedesse dopo.
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
20/01/2022 19:01
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Ho trovato la trama molto intrigante e ben ricca di dettagli che hanno contribuito alla comprensione della vicenda. Dal mio punto di vista, anche questa volta, Stephen King non ha deluso i suoi lettori. La narrazione non complessa, facendo risultare la lettura scorrevole, ha permesso che io potessi sentirmi come se fossi stata accanto al protagonista durante lo svolgimento di tutta la vicenda.
Ho apprezzato molto il fatto che King sia riuscito a scrivere un libro con sfumature paranormali senza però sfociare nel genere horror, dato che in questo tipo di narrazioni è molto semplice caderci. Concludendo, ammetto che è riuscito ad entrare nella top 10 dei miei libri preferiti posizionandosi al sesto posto.
20/01/2022 16:49
2B - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
La trama mi è piaciuta poichè il libro è riuscito ad incuriosirmi sulla storia e sugli avvenimenti paranormali che narra.
Inoltre è scritto in modo facilmente comprensibile ed esaustivo fornendo molti particolari su ciò che ci è narrato in prima persona dall'autore.
Lo consiglierei a coloro che amano leggere libri immaginando se stessi nei panni dei protagonisti vivendo così gli accaduti in prima persona.
18/01/2022 16:04
2ATC - I.I.S.T.A.S Lazzaro Spallanzani, Castelfranco
Il libro non mi è piaciuto molto. Ha una trama spettacolare che fa proprio venir voglia di leggere il libro, però l'ho trovato troppo lento nello sviluppo, quindi a tratti molto noioso. A volte da un capitolo all'altro cambiava radicalmente l'ambientazione aggiungendo diversi personaggi, con nomi e cognomi americani, che non riuscivo a ricordare. A causa di ciò perdevo il filo per i cambi improvvisi. Per quanto riguarda il finale mi è piaciuto molto e si è concluso al meglio.
17/01/2022 21:42
1i - Liceo Laura Bassi, Bologna
Anche se all''inizio la trama non mi aveva del tutto convinta, subito dopo poche pagine mi sono ricreduta e ora posso dire che sia uno dei libri più belli e ben scritti che abbia mai letto. La storia vede come protagonista Johnny Smith, un giovane insegnante molto amato dai suoi studenti e colleghi in un liceo del Maine che conduce apparentemente una vita tranquilla e ordinaria. Solamente il ricordo infantile di una caduta sul campo da hockey che gli aveva fatto perdere i sensi pesa su di lui. Dopo una piacevole serata passata al luna park per festeggiare halloween con Sarah, la sua ragazza, Johnny rimane coinvolto in un incidente stradale ed entra in coma. Al termine di quest'ultimo però, dopo quattro anni, tutto è cambiato: Sarah si è sposata, sua madre ha episodi di pazzia sempre più frequenti e lui riesce a capire i segreti della mente, del passato e del futuro delle persone attraverso un semplice tocco. Nonostante abbia così la possibilità di aiutare le persone, Johnny si sente frustrato e il suo talento diventa presto una maledizione, infatti nessuno vuole più avvicinarsi a lui. Cercando di riprendere una vita normale Johnny ritorna al suo lavoro di insegnante, nonostante i forti mal di testa e la consapevolezza che sebbene ne sia ancora innamorato, Sarah non sarà mai più sua. Un giorno d'estate, dopo aver stretto la mano ad un uomo politico, il presagio di morte e distruzione gli fa prendere una decisione inaspettata capace di cambiare il suo futuro. Ho trovato “La zona morta” un libro molto avvincente e senza dubbio capace di coinvolgere, grazie anche alla scrittura scorrevole di Stephen King che cattura l'attenzione del lettore fin dalla prima pagina e permette facilmente di calarsi nei panni del protagonista. Nonostante questo non sia un horror come gli altri romanzi dell'autore, quindi risulta forse avere uno stile più statico e descrittivo, al suo interno contiene del paranormale ma si concentra soprattutto sull'aspetto psicologico del protagonista. Una tematica fondamentale del racconto è l'ineluttabilità del destino, il quale anche se si presenta in maniere diverse raggiunge sempre il suo scopo finale; l'eterna lotta tra bene e male. Mi sento infine di consigliare questo libro a coloro che sono in cerca di una storia intrigante, scorrevole e che tratta dei temi attuali e molto interessanti.
15/01/2022 12:47
1i - Liceo Laura Bassi, Bologna
Romanzo originale, curioso e intenso. E' scorrevole sin dalle prime pagine, l'abilità di King permette di calarsi nella storia e di vivere in prima persona la vicenda. Il finale non è facilmente prevedibile. Molti dettagli di politica e sociali si sarebbero potuti omettere perché rendono un po' pesante la lettura in alcuni punti. Mi è dispiaciuto che la storia d'amore abbia avuto poco spazio e un epilogo infelice. Senza dubbio da leggere in quanto si scosta dai canoni horror dell'autore.Consigliato a chi vuole emozionarsi e a chi cerca una storia da cui non riesca a staccarsi.
16/01/2022 00:18
1i - Liceo Laura Bassi, Bologna
Sinceramente non mi dice molto, di solito leggo questo tipo di cose, ma è più una copia di storie horror, però è carino
11/01/2022 22:43
2N - Liceo Scientifico “A.Pacinotti” di Cagliari
Il libro la zona morta di Stephen king è un romanzo originale e intenso. È scorrevole sin dall'inizio e grazie alle abilità di king ci possiamo calare in prima persona nella storia.
Non è un horror ma contiene del paranormale. L'unica cosa che non mi è piaciuta e che in alcune parti è complicato e e anche un po'ripetitivo però apparte questo il libro merita di essere letto.