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Ancora: la domanda.
L'aveva scritta in uno dei block-notes e ci tornava continuamente. L'aveva scritta a caratteri nitidi, tracciandole attorno un triplo cerchio. La domanda era: se tu potessi salire su una macchina del tempo e ritornare al 1932, uccideresti Hitler?
Johnny Smith, un nome comune per un giovane insegnante, amato dai suoi allievi e colleghi, con una vita semplice e tranquilla. La sua ragazza, Sarah, lo ammira e ne è profondamente innamorata, solo un ricordo infantile pesa sul ragazzo: da bambino una brutta caduta sul campo da hockey gli fa perdere i sensi per dei minuti, al suo risveglio solo il ricordo di un dolore fortissimo alla testa e un odore intenso di gomme bruciate. Negli anni seguenti penserà spesso a quel momento come l'istante in cui la sua vita è cambiata forse per caso o forse perché per lui il destino era già stato deciso.
Il 30 ottobre del 1970, quel destino si realizza, dopo una piacevole serata al luna park per festeggiare Halloween insieme a Sarah, Johnny resta coinvolto in un grave incidente, entra in coma e per lui la vita diventa solo un letto di ospedale. Al suo risveglio, quattro anni dopo, tutto è cambiato: Sarah si è sposata, i suoi genitori si sono via via distaccati e un potere inatteso, un dono imprevisto, gli fa intravedere momenti del passato e del futuro. Quasi un veggente riesce a scongiurare incidenti e a risolvere casi eccezionali fino a quando lo strano potere diventa una maledizione. Nessuno si vuole avvicinare ad una persona capace, è vero di salvare delle vite, ma in grado anche di scoprire il lato oscuro di ognuno. E poi quel politico a cui ha stretto la mano, il presagio di morte e distruzione del mondo che da quel momento lo costringe a chiedersi sempre di più il senso del suo potere, la responsabilità di decidere per molte persone. Nella zona morta dei suoi ricordi tutto si confonde e niente è più chiaro: il bene e il male non hanno più un volto ben definito. 

Commenti

Avatar pb1109
20/05/2022 18:16
1i - Liceo Galvani, Bologna
Il fatto che non sia stato un vero e proprio horror/thriller come mi aspettavo da un romanzo di King mi ha un po' deluso. Mi è piaciuta molto una frase nel romanzo, nello specifico: “DIO, FATO, PROVVIDENZA, DESTINO….chiamalo come vuoi, sembra sia sempre lì in agguato, tempestivo e inflessibile, per rimettere in equilibrio i piatti della bilancia”. Appena ho letto questo passo mi è venuto spontaneo riflettere, pensare a situazioni che mi sono capitate nella vita e capire che è vero quello che dice l'autore. "Tutti noi facciamo quel che possiamo e dobbiamo accontentarci... e se non ci basta, dobbiamo rassegnarci. Niente è perduto per sempre. Niente che non possa essere ritrovato” è un'altra citazione del libro che mi è rimasta impressa perchè fornisce un insegnamento anche per la vita reale, sul fatto di non mollare mai. Un luogo che mi viene in mente è il salotto di casa mia di sera, dove io e mia mamma leggiamo a volte libri e ci raccontiamo le nostre giornate. Questo romanzo l'ho letto insieme a lei durante la notte e si creava un'atmosfera tenebrosa a causa dell'assenza di luce che ben si adatta a quella del romanzo.

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Avatar sama
15/05/2022 22:44
1B - Liceo Nomentano, Roma
Questo libro mi è piaciuto anche se è stato un po' lento nella descrizione dei personaggi, nonostante questo mi è piaciuto sopratutto come l'autore riesce a raccontare le vite dei personaggi secondari parallele alla storia principale che possono sembrare del tutto inutili e insignificanti, ma nel corso della storia ci si accorge di come sono tutte collegate e qual è il loro significato. La storia brevemente tratta di Johnny che dopo quasi cinque anni in coma, a seguito di un incidente stradale, ha sviluppato delle capacità paranormali: riesce a conoscere il passato, il presente e il futuro delle persone con cui entra in contatto fisico. viene descritto molto bene anche johnny che presenta una lenta metamorfosi, sia fisicamente sia psicologicamente,da semplice professore ad “eroe” dotato di uno straordinario potere. questo potere lo condurrà verso un'avventura in cui è sempre più solo, visto come un qualcuno con un dono tale da renderlo un diverso,con timore e paura tanto da consigliare di isolarlo e lasciarlo solo con se stesso.
Avatar Nic
Nic
16/05/2022 09:24
2BT - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Il romanzo "la zona morta" di Stephen King, racconta di Johnny Smith, un uomo coinvolto in un incidente d'auto, e rimasto in coma per quattro anni. Al suo risveglio, Johnny scopre di aver subito lesioni neurali, ma che ora ha il dono di vedere il passato e il futuro di qualcuno o qualcosa solo toccandolo. Quando la voce si sparge, Johnny spera di riprendere una vita normale come insegnante, ma alla fine diventa un tutor privato a Ridgeway. Qui incontra il sindaco Stillson, il quale minaccia di uccidere le persone che ricatta se rivelano le sue azioni... Questo libro era interessante, ma trovo che le narrazioni raccontino storie troppo staccate tra loro, che solo alla fine si collegano. Lo consiglio a chi piacciono i racconti soprannaturali.
Avatar lorenzobolzonella
13/05/2022 08:52
1BE - Liceo Luigi Stefanini, Venezia Mestre
libro molto bello e coinvolgente, lascia sempre la suspance e la voglia di continuare a leggere pagina per pagina, per il mio parere personale avrei potenziato di più la storia d'amore che è come il filo conduttore del libro
Avatar spagnoli
03/05/2022 16:21
1A - Liceo Nomentano, Roma
Ho trovato il libro “la zona morta” di Stephen King avvincente e coinvolgente come tutti i suoi libri. La narrazione dall'esordio, ossia il momento in cui il protagonista si sveglia dal coma, è veramente avvincente. Il protagonista è un ragazzo che in seguito ad un incidente finisce in coma e ci rimane per 4 anni e mezzo. Quando si sveglia si rende conto che ha acquisito dei poteri sovrannaturali che gli permettono di leggere nella mente e di conoscere il destino delle persone con cui entra in contatto. Questo "potere speciale" cambierà per sempre la sua vita.
Avatar filoo
25/03/2022 19:52
2Z - Liceo Copernico, Bologna
Non avevo mai letto nessun racconto di Stephen King prima d'ora, ma avevo solamente visto i suoi più celebri film. "La zona morta” narra le vicende di Johnny Smith, giovane insegnante del Maine, che, in seguito ad una caduta quand'era piccolo e successivamente ad un grave incidente automobilistico, si risveglia da un coma durato quattro anni, con un dono straordinario ma allo stesso tempo inquietante: riesce ad intravedere momenti del passato e del futuro di una persona semplicemente con il tatto. Ho trovato questo romanzo molto intrigante, ricco di suspense e scorrevole, nonostante la parte iniziale sia abbastanza lenta. Inoltre le descrizioni sono molto dettagliate, in particolare quelle dei personaggi, sia da un punto di vista fisico che psicologico. Mi è piaciuto anche come l'autore riesce a raccontare vicende di personaggi secondari parallele alla storia principale che per buona parte del racconto sembrano scollegate, ma nel corso della storia ci si accorge di come sono tutte collegate e qual è il loro significato. Tutti questi aspetti riescono così a coinvolgere il lettore e a farlo immergere nel racconto. Lo consiglio a tutti i lettori amanti della suspense e del genere thriller psicologico.
Avatar Bach
25/03/2022 20:58
2Z - Liceo Copernico, Bologna
“La zona morta” è uno dei libri thriller fantascientifico di Stephen King. Pubblicato nel 1979, è stato il settimo romanzo dello scrittore americano. Il romanzo è ambientato nel Maine, tra gli anni Settanta e Ottanta. Il protagonista, Johnny Smith, nativo di una piccola cittadina di quella regione, una sera viene coinvolto in un incidente stradale. Dopo ben quattro anni di coma, si risveglia ritrovandosi in una situazione inverosimile. Tutto ciò che conosceva è cambiato: la sua fidanzata di quel tempo si è sposata, il prezzo della benzina è aumentato, un nuovo presidente è alla Casa Bianca. Ma non è tutto. Al suo risveglio, Johnny possiede una straordinaria abilità di chiaroveggenza che gli permette di conoscere passato o futuro di una persona, solamente con il “tocco”. Parallelamente alla vicenda di Johnny, viene narrata anche la storia di Greg Stillson, un personaggio al quanto bipolare e caratterizzato da scatti d'ira, che, tramite azioni illegali, mira ad essere eletto per un ruolo di una certa rilevanza politica. Le due vicende s'intersecano quando Johnny incontra Stillson e, toccandolo, scopre un futuro catastrofico. Riuscirà il protagonista ad impedire che tutto ciò accada? Questo romanzo è stato molto interessante, per molti aspetti. In primo, la trama è stata molto avvincete e coinvolgente, piena di colpi di scena che mi hanno sorpreso e sconvolto. Inoltre, ho potuto vedere come ogni le storie di Stephen king siano studiate in ogni piccolo particolare. In secondo luogo, ho trovato questa lettura molto comprensibile e scorrevole, senza un particolare uso di un lessico ricercato. Mi permetto solo di criticare la lentezza generale del romanzo, dal momento che superata la metà del libro, gli avvenimenti principali devono ancora essere narrati. Questo nulla toglie al fascino del romanzo, il quale consiglio vivamente a tutti.
Avatar rebbaaaa
27/03/2022 15:21
2i - Liceo Galvani, Bologna
È sempre una questione di prospettiva. Tutto cambia secondo i punti di vista. Tutto dipende dagli occhi con cui si guarda. Stephen King è un uomo e ha scelto di raccontare la sua storia attraverso lo sguardo di personaggi maschili. Maschio è John Smith, il protagonista. Da bambino sbatte violentemente la testa mentre pattina sul ghiaccio e da questo momento, a sua insaputa, gli cambia la vita. Diventa un brillante docente del college dove abita, stimato dai suoi ragazzi e dai colleghi. È simpatico, equilibrato, innamorato di Sarah, che ricambia. Una sera, mentre rincasa in taxi, ha un brutto incidente a seguito del quale rimarrà in coma per quasi cinque anni. Al suo risveglio avrà sviluppato straordinari poteri di preveggenza che lo guideranno nel prendere decisioni difficili ma necessarie. S. King ne fa un concentrato di valori positivi, di virtù, che descrive con convinzione, entusiasmo, enfasi, elevandolo in ogni momento della narrazione. Maschio è Greg Stillson, l'antagonista. Costruisce la sua carriera da piazzista di Bibbie a Governatore sul ricatto. Lo guida una cinica quanto lucida comprensione dei bisogni delle persone, che manipola a suo vantaggio. È supportato da un gruppo di fedelissimi squadristi che utilizza come braccio armato per le sue azioni. S. King ne fa un concentrato di disvalori, di meschinità che ne fanno il personaggio più maledettamente inquietante e attraente del romanzo, che soccombe solo grazie alle gesta di John. Maschi sono anche gli apparentemente più interessanti personaggi secondari, come il padre di John, impegnato a contenere, con il suo equilibrio, le farneticazioni pseudo religiose della moglie; Frank Dodd, lo strangolatore di Castle Rock descritto come un serial killer degno dei migliori thriller; Sam Weizak il medico che ha seguito il lungo percorso di riabilitazione dal coma di John e che difende, da scienziato, gli incomprensibili poteri del suo paziente. Io sono una ragazza che si è divertita a rileggere la storia attraverso lo sguardo dei personaggi femminili. Sarah non vive solo nell'ombra di John. È anche una ragazza forte: dopo l'idea inaccettabile del coma del suo fidanzato, riprende in mano la propria vita partendo in modo simbolico “da un fascio di compiti da correggere”. Si sposa con un promettente candidato repubblicano che appoggia nella sua ascesa politica, ma quando John irrompe di nuovo nella sua vita ha il coraggio di difenderlo e di rispettarlo. Crede nell'onestà con cui egli gestisce i suoi poteri. Non lascerà mai il marito, il figlio e la vita che sta costruendo , ma con onestà “...invoca John e i cinque anni di cui erano stati defraudati. O tutta la vita. O un bambino con i capelli più scuri”. Vera, la mamma di John, non è solo la banale “donnetta in accappatoio scolorito marrone, con i bigodini in testa e sulle guance e sulla fronte una crema rappresa come una gittata di cemento”. Nella assoluta disperazione dopo l'incidente del figlio, Vera non vacilla mai. “Aveva fatto un sogno premonitore…sentiva di essere necessaria su questa terra per guidare il suo ragazzo e indicargli il retto cammino quando fosse uscito dal coma”. Il padre aveva desiderato che John morisse, lei mai. E anche quando John si trova nella necessità di decidere se uccidere o no Greg Stillson fa appello al dialogo avuto con la madre in punto di morte: “non sono pazza…quando la voce verrà, la riconoscerai e quando ti parlerà…fai il tuo dovere…”. Femmina è anche la piccola Mary Kate, vittima a nove anni, “stuprata e strangolata…lasciata sul palco con le mutandine tirate giù”. Sarà la potente reazione causata dalla sua orrenda morte a portare John a riutilizzare i suoi poteri per smascherare il poliziotto omicida. Mi è piaciuto che la storia abbia avuto una generale tenuta anche in questa prospettiva “in rosa”, in perfetta linea con la consegna di questa riflessione, prevista per la Festa della Donna.

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Avatar GabrieleDeiana
27/03/2022 22:08
2E - Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II", Cagliari
La zona morta è un libro scritto da Stephen King davvero molto interessante per essere di genere horror, intatti l'autore non si limita a fare un classico horror con creature fantastiche, mostri ecc., ma bensì è un racconto realistico (tranne per un paio di eccezioni) in cui è fortemente evidenziato il tema della paura. Il protagonista entra in coma per più di cinque anni dopo un incidente la sera di halloween, e al suo risveglio ritrova in un mondo cambiato in cui la sua ragazza si è sposata con un altro uomo e io suoi genitori si sono lasciati. Caratteristica del personaggio dopo il suo risveglio è la capacità di prevedere catastrofi e avvenimenti futuri e di sapere quasi percepire i sentimenti, pensieri e intenzioni delle altre persone, le quali si allontanano spaventate da lui perché non vogliono che si scoprano determinate cose su di loro. Consiglio la lettura a tutti gli appassionati di horror o di testi narrativi
Avatar Andreripa
28/03/2022 08:10
2A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questo è un bel libro e molto interessante. Mi ha colpito subito dopo aver letto la trama.
Avatar Fava
01/05/2022 20:19
2 ASA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Questo libro mi è piaciuto molto, più dell'Istituto (altro libro di Stephen King che avevo letto l'anno scorso). Mi è piaciuto molto l'alternarsi di scene piene di suspense a scene tristi, e questo mi invogliava a continuare la lettura e dava al libro un ritmo veloce, nonostante le molte pagine. Una cosa che non mi ha convinto molto sono le descrizioni, che ogni tanto erano un po' troppo lunghe per i miei gusti, ma comunque riuscivano sempre a farti immergere nel racconto, e dalle descrizioni dei personaggi si riuscivano perfettamente a capire le loro emozioni e che cosa stessero provando in quel momento. Mi ha colpito molto la capacità di Johnny di adattarsi al mondo, dopo essere sparito per 4 lunghi anni a causa di un coma che gli ha anche "regalato" un'abilità: lui riesce a vedere il futuro. Questo potere potrebbe sembrare una cosa positiva, ma ha anche dei lati negativi: per esempio Johnny vede cose terribili che accadranno, ma non può fare niente per evitarle, e quindi soffre.
Avatar Nicolas
30/03/2022 17:48
1E - Liceo Nomentano, Roma
Un libro molto bello e un po' inquietante. Un aspetto che non mi è piaciuto è la lunghezza di alcune descrizioni che mi levano la voglia di leggere. La trama credo che sia una trama unica nel suo genere con Johnny che si risveglia dal coma dopo 4 anni con il potere di vedere momenti del passato e del futuro, che poi diventerà una specie di 'maledizione' perché nessuno si vuole avvicinare a lui.
Avatar Federico06
30/03/2022 21:40
2A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Un libro veramente bello, non sono molto appassionato di Stephen King, ma questo libro mi ha stupito molto, mi ha coinvolto e ho trovato la lettura abbastanza semplice, mi sento di consigliare a tutti la lettura di questo libro, sebbene il finale mi abbia un po' spossato, lo consiglio a chiunque voglia approcciarsi a Stephen King e ai romanzi.
Avatar Thedarkswordsman
31/03/2022 17:17
2ALN - Liceo Rosmini, Rovereto
Forse è perché non è il mio genere, forse perché sono io a leggere poco, ma provo e ho provato molta neutralità verso questo libro. Ho trovato la storia scritta comunque bene, nonostante appunto la mia poca famigliarità con il genere horror/thriller, e anche i personaggi erano approfonditi e sviluppati abbastanza bene, dopotutto è un libro di Stephen King, quindi ci si può aspettare molto. Ho scelto di leggere questo libro sotto consiglio di mia madre, grande fan dei libri di S. King, tuttavia non sono riuscito ad apprezzarlo come avrebbe potuto fare lei. Un'altra cosa che mi ha spinto a leggere il libro è stata proprio la "presentazione" qui su questo sito, che mi aveva decisamente incuriosito, anche se alla fine non mi ha colpito particolarmente. Tuttavia la lettura mi ha aiutato molto a definire i generi letterari e non che mi interessano, come ad esempio il genere fantasy o quello fantascientifico, nonostante io preferisca immergermi in storie a fumetti, come ad esempio Berserk di Kentaro Miura.

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Avatar myspaceandrada
31/03/2022 21:57
2ALN - Liceo Rosmini, Rovereto
Questo romanzo mi è piaciuto molto e penso che rimarrà nella lista dei libri che ho trovato più piacere nel leggere. Il genere thriller non è la sorta di storia che prediligo nella mia lettura, ma devo dire che non mi è dispiaciuto affatto. Potrebbe diventare pesante la parte del romanzo dove si racconta del ristabilimento di Johnny, per colpa dei termini medici molto specifici, ma del resto l'ho trovata una storia molto scorrevole e piacevole. Mi è piaciuta molto l'adrenalina e l'ansia che ho provato durante la narrazione, accompagnata da una costante curiosità per il finale. Non consiglierei questo libro alle persone sensibili perché contiene molti particolari che potrebbero essere considerati inquietanti e sconvolgenti, come per esempio scene di violenza contro animali, descrizioni di cadaveri e metodi di omicidio. Concludo dicendo che rileggerei questo libro per la prima volta volentieri, solo per sentire l'angoscia che ho sentito la prima volta che l'ho letto.

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