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Avatar Milo
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- Se fossi a casa, - dissi, ricordando quando eravamo ancora tutti insieme, - andrei alla fiera di Mount Vernon. Poi andremmo a cena dal nonno che ogni anno fa un grande barbecue, e dopo ci fermeremmo in un motel con la piscina. Io e mio fratello nuoteremmo tutta la notte, guardando i fuochi d'artificio dall'acqua. 
È l'estate del 1968 a Fort Bragg, in North Carolina, e alla caserma dove si svolge il durissimo e assurdo addestramento che sta formando un plotone di paracadutisti pronti a volare in Vietnam, arrivano tre nuove reclute finite lì quasi per sbadataggine: Hubbard, Bishop e Lewis. Mentre lo spettro della guerra si materializza con sempre più prepotenza, i tre ragazzi sono costretti alle peggiori mansioni da un gruppo di reduci e questa scuola di preparazione diventa presto anche una dura scuola di vita. Il Quattro luglio ai tre viene ordinato di presidiare insieme un deposito di munizioni quando, improvvisamente, vedono divampare un incendio a poche miglia di distanza. I tre, inspiegabilmente, decidono di seguire gli ordini e di non lasciare la postazione, e da questa follia nasce un rapporto quasi simile all'amicizia. Uno di loro, però, è un ladro: piccoli furti giovanili, forse; o una forma inconscia di disobbedienza, fatto sta che le conseguenze delle azioni di un singolo rischiano di abbattersi su tutto il gruppo.

 Tobias Wolff parla con Tim O'Brien del Vietnam e della scrittura (in inglese) 

Commenti

Avatar fantoniemma_fantoni
16/04/2024 09:59
1E - Liceo Tassoni, Modena
Questo libro è scritto in maniera molto scorrevole e chiara e, non essendo molto lungo, si legge facilmente in poco tempo. Un fatto negativo che ho trovato è stato il fatto che tra la prima e la seconda parte passa dalla terza alla prima persona, e questo all'inizio può confondere un po' il lettore. Un'altra cosa che non mi è piaciuta è il fatto che in alcune parti della storia sono presenti momenti morti. Per esempio ci sono situazioni in cui la storia è ferma e senza avvenimenti, questo dopo un po' potrebbe risultare noioso per la persona che lo sta leggendo.Questo libro lo consiglio a lettori a cui piace il genere guerra ma non solo. Infatti tratta temi di ogni tipo, per esempio parlo dell'amicizia tra i tre soldati, ma ancve dei problemi e delle condizioni del lavoro in caserma. Personalmente trovo questo fatto dei temi vari,un aiuto per la scorrevole del testo.
Avatar giùgiù
03/04/2024 17:45
2BS - Liceo Torricelli Ballardini, Faenza
“il ladro in caserma” è un libro di Tobias Wolff che mi è piaciuto molto per la storia intrigante e coinvolgente, anche se il collegamento tra alcuni capitoli non è sempre immediato. Lo consiglierei perché è molto veloce e scorrevole da leggere, soprattutto a chi piace come tema quello dell' amicizia e della guerra
Avatar Marzogre
25/03/2024 15:51
2A - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
“Il ladro in caserma”, libro scritto da Tobias Wolff parla di un ragazzo che da un momento all'altro si ritrova a dover affrontare molti ostacoli. Quando il padre di Philipp, il giovane protagonista, lascia la famiglia per stare con un'altra donna tutto diventa complicato. Philipp deve pensare a mantenere la sua famiglia in difficoltà e passerà una adolescenza abbastanza spiacevole fino a quando decide di arruolarsi nell' esercito statunitense per combattere la guerra in Vietnam. Durante il suo periodo in caserma capirà parecchi valori della vita come quello di non abbattersi indipendentemente da ciò che ci si trova davanti. Nonostante la brevità del racconto l'ho trovato molto coinvolgente, piacevole e con tanti intrighi. È un libro che consiglio davvero a tutti!
Avatar Giordix
25/03/2024 12:05
2A - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Questo libro è molto scorrevole ed è breve da leggere.T uttavia, il testo salta da un argomento all'altro senza spiegazione e sembra essere un po' disorganizzato. Il collegamento tra i diversi capitoli può essere difficile da comprendere Il testo copre vari argomenti, tra cui la guerra, l'amicizia e le difficoltà dentro la caserma. In sintesi, questo libro è adatto per tutti coloro che amano la storia, ma anche per chi vuole conoscere le emozioni e la vita all'interno delle Forze Armate.
Avatar Mikael_Lubelli1
24/03/2024 18:56
2A - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
"Il ladro in caserma" di Tobias Wolff è un libro che personalmente mi è piaciuto molto. Ha un registro medio ed è molto scorrevole dunque è facile da leggere. Lo consiglio specialmente alle persone a cui piacciono i romanzi di formazione e a chi è interessato al periodo storico della guerra del Vietnam. È facile da leggere e molto piacevole. Si legge velocemente, io ad esempio l'ho letto in due giorni.

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Avatar gaia_09
24/03/2024 17:29
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
"Il ladro in caserma" di Tobias Wolff è un libro molto intrigante, misterioso. Racconta della storia di Philip, un ragazzo che, dopo il "tradimento" del padre, cambia completamente: inizia a essere freddo con le persone, parla meno, fa piangere la madre con i suoi modi di fare e trascura il fratellino, Keith. Decide di arruolarsi nell'esercito e da lì la sua vita prende un'altra forma: fa nuove conoscenze, ma lì è una vita dura. Conosce Lewis e Hubbard e subito diventano amici ma... uno di loro lì tradirà, facendo azioni sbagliate contro di loro e il resto dell'esercito. A me è piaciuto molto questo libro, soprattutto le descrizioni dettagliate e precise che l'autore scrive. Però la voce narrante cambia spesso durante il racconto e ciò può creare confusione, ma leggendo il capitolo un po' più a fondo si percepisce molto bene questo passaggio. Consiglio questo libro a quelli appassionati ai racconti di guerra e ai misteri. Leggetelo!
Avatar Ale_2305
23/03/2024 21:12
2R - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Il Ladro in caserma è un libro, di sole 140 pagine, di Tobias Wolff, noto scrittore americano. Libro molto bello, coinvolgente e scorribile. Mi è piaciuto particolarmente perché tratta il fattore crimine, infatti li consiglio chi è appassionato di questo genere.
Avatar Beppe
22/03/2024 14:44
1G - Liceo Attilio Bertolucci, Parma
Il Ladro in caserma è un libricino, date le sole 100 pagine, di Tobias Wolff, noto scrittore americano.  Tobia Wolff è molto più famoso di quello che mi aspettassi prima di leggere chi era: ha ricevuto molteplici premi di alto livello e gli è stata consegnata da Obama la National Medal of Arts. Tornando al libro, parla di una famiglia americana di tutto rispetto, nella fine degli anni ‘70, che un giorno vede l'abbandono del padre, il signor Bishop. Da quel momento la madre ed i due figli, non molto grandi, se la dovranno cavare da soli. Allora, dopo vari trasferimenti, il figlio grande, Philip, si arruola nell'esercito proprio nel periodo della guerra del Vietnam, mentre il piccolo scappa a San Francisco senza lasciare traccia. A questo punto il romanzo segue le vicende di Philip in caserma, dove si verifica una serie di furti. Cosa sarà successo nella caserma?  Leggendo il libro si capisce com'era l'America della fine degli anni ‘70 e com'era diversa la mentalità del tempo. Lo consiglio perchè è una lettura semplice e piatta, ma che ha il suo fascino e che fa riflettere sui temi dell'abbandono e delle conseguenze.
Avatar riky_dalco09
19/03/2024 10:15
1B - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Libro molto bello, lo consiglio perché tratta dei temi molto contemporanei come per esempio la depressione. Resto scorrevole, leggibile e coinvolgente con un registro medio-basso
Avatar Malz
14/03/2024 20:57
1I - Liceo Galvani, Bologna
Ho letto questo romanzo con interesse e in breve tempo, la narrazione infatti è scorrevole e avvincente. Sin dall'inizio la presentazione della famiglia mi ha incollato al libro. Le vicende di ogni personaggio rispettano situazioni reali e drammatiche come ad esempio la scomparsa improvvisa del fratello Keith. Dopo che Philip si arruola nell'esercito hanno inizio le peripezie; la parte più avvincente del romanzo è la suspense per scoprire il ladro:infatti Tobias ha deciso di dare pochi indizi al lettore. La voce narrante cambia spesso durante il racconto;ciò può creare confusione,anche se devo ammettere che,nella seconda parte,il passaggio alla prima persona porta il lettore dentro la caserma. Philip si ritiene “Un uomo coscienzioso,responsabile forse perfino quel che si dice di un brav'uomo” e non riesco a dargli torto:infatti è un ragazzo certamente coraggioso per entrare a far parte dell'esercito alla sua età, ma anche furbo,da come si è comportato nella notte del 4 luglio. Un personaggio che mi ha colpito molto è di sicuro Hubbard,che svolge un ruolo molto importante nella storia. È un ragazzo forte e che non molla mai,poiché la vita gli fa passare di tutto,dalla morte di molti suoi cari,fino ad essere picchiato da Lewis durante il furto,ma lui rimane impavido,quasi impassibile. Alla scoperta che un suo stretto amico lo derubava cita testuali parole “è solo che io non ce lo vedo,tutto qui.” Rimane tranquillo e non riusciamo a capire se nasconde i sentimenti o semplicemente ha affrontato cose peggiori nella vita. Fatto sta che, quando lui e Philip devono andare in Vietnam,Hubbard non si fa vedere e va in Canada,diventando così un disertore. Se dovessi definire la difficoltà dell'esercito in quegli anni sceglierei questa frase detta dal Sergente nel corso di paracadutismo “Nell'esercito ci sono due tipi di persone:quelle sveglie e quelle morte”. Infatti “Soltanto un'ora fa l'uomo steso sul ciglio della strada era vivo, e adesso era morto”,questa frase molto sintetica e breve rappresenta come la morte in quei tempi fosse comune tra i giovani andati a combattere. Tutto questo viene raccontato da una recluta che non ha mai visto la morte di persona. Questo libro mi fa pensare alla difficile vita di una recluta che deve partire per il Vietnam che è “un posto che nessuno di loro riuscirebbe a indicare su una carta geografica”. Quindi dò al romanzo un meritatissimo 9½/10 Ho scelto la canzone "Fortunate Son" di John Fogerty perchè descrive in inglese la guerra del Vietnam. Leggendo questo romanzo mi ha portato a pensare a Pisa, dove è il Centro Addestramento Paracadutismo.

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Avatar richarlinson
11/03/2024 16:26
2J - IS Pietro Gobetti, Scandiano, RE
Il racconto è ambientato nel 1968 in North Carolina, durante la guerra in Vietnam, in particolare a Fort Bragg, dove arrivano tre nuove reclute. Il libro è diviso in due parti principali. Nella prima parte, Wolff presenta la famiglia Bishop nel bel mezzo della dissoluzione dell'unità familiare. Guy Bishop, padre di Philip e Keith, decide di abbandonare moglie e figli per andare a vivere con un'altra donna. Questo gesto porta con sé una serie di conseguenze: i figli passano da un'adolescenza normale a una giovinezza turbolenta, fatta di fughe da casa, consumo di erba e “lavoretti” occasionali per mantenere la famiglia . Philip, il protagonista, decide di arruolarsi per combattere in Vietnam, una decisione dettata più dal bisogno di allontanarsi da una famiglia fallita che dal patriottismo. Nella seconda parte, il lettore viene condotto all'interno della caserma. Philip è un soldato, si addestra in caserma come paracadutista durante la guerra in Vietnam e stringe poche amicizie, aveva solo due amici, Lewis e Hubbard. L'evento che dà il titolo al racconto, i furti nelle camerate, ha una rilevanza minima all'interno della narrazione. Invece, il focus è posto sulle esperienze di Philip e su come queste lo fanno crescere. Il ladro in caserma potrebbe rappresentare un errore commesso da ragazzi, per il quale il prezzo da pagare rischia di essere incalcolabile. La prospettiva cambia a metà storia, passando da una terza persona onnisciente a una prima persona incentrata su Philip, per poi tornare alla terza persona. Questo cambio di prospettiva mi ha fatto entrare nella mente dell'autore e soprattutto mi ha permesso di comprendere tutte le emozioni di Philip e come è realmente la vita da soldati in guerra. Wolff non giudica mai i personaggi, ma li descrive nella loro condizione reale. Il protagonista è una persona che non perde mai la speranza e che prova ad esaudire i propri sogni, come quello di fare il paracadutista per i Marine, È anche un ragazzo coraggioso, perché decide di arruolarsi nei Marine in un periodo molto pericoloso. Nonostante alcuni momenti possano sembrare un po' dispersivi, il libro nel complesso è scorrevole e offre una lettura profonda. Questo libro mi è piaciuto perché parla di un ragazzo che ha fatto una scelta che io non avrei mai fatto perché non ne avrei avuto il coraggio, soprattutto in un periodo di guerra. Mi ha interessato molto capire come è la vita nelle caserme è che sfide devono affrontare i soldati per la preparazione. Infine sono rimasto colpito dal legame che si è instaurato tra Philip e i suoi due compagni.
Avatar Lyra
23/02/2024 22:42
1E - Liceo Tassoni, Modena
Mi è piacuito la trama e i messaggi del libro ma non mi è piaciuto il fatto che la voce narrante stava cambiando nel racconto spesso e anche che mentre alcune cose importanti venivano raccontati in modo molto sintetico, alcune cose meno importanti erano raccontati in modo più dettagliato.
Avatar marco030708
16/02/2024 10:52
2FS - Liceo Torricelli Ballardini, Faenza
non lo ho nemmeno finito da quanto faceva schifo, non lo consiglio
Avatar pinguino
22/01/2024 19:48
2C - IS Pietro Gobetti, Scandiano, RE
Il libro che ho letto durante le vacanze di Natale si intitola Il Ladro in Caserma. L'autore si chiama Tobias Wolf e la casa editrice Racconti, l'anno di edizione è il 2023, è un libro piccolino di 76 pagine, il genere letterario di questo libro è la novella; come lettura è abbastanza scorrevole, solamente alcune parti iniziali sono un pò noiose. Il libro racconta dell'estate del 1968 in North Carolina, dove ci sono queste 3 nuove reclute destinate ad affrontare il duro addestramento come paracadutisti. In quegli anni è in corso una guerra, il protagonista Philip Bishop lascia la sua famiglia per intraprendere questo percorso, insieme a lui ci sono Hubbart e Lewis anche loro reclutati per l'addestramento in preparazione alla guerra, all'interno del trio nasce una specie di amicizia, uno dei tre però è un ladro e si fanno altre domande del tipo che non deve essere per forza uno di loro ma anche un altro all'interno della caserma. Ritornando alla struttura del libro, è diviso in 2 parti, nella prima Philip decide per conto suo di allontanarsi dalla famiglia perchè è innamorato di un'altra donna, nella seconda parte c'è il passaggio alla prima persona di Philip che è soldato arruolato come paracadutista, sotto questo punto di vista, secondo, me l'autore ci vuole raccontare la vita dei soldati sia durante l'addestramento che durante la guerra. Per me il libro è bello, l'ho trovato interessante e lo consiglio molto.
Avatar Gabr13l3
22/01/2024 17:03
2B - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Questo libro è particolare, perchè non parla delle vicende di qualcuno, ma di un periodo condiviso da tre persone diverse in una caserma dell'esercito americano. Queste tre persone, però, non hanno niente di speciale, nè particolari rapporti tra loro, ma sembrano messi lì per caso, che da un lato rende il libro più realistico, ma dall'altro lo rende meno interessante. Gran parte dei personaggi, protagonista incluso, sembrano avere una pigna secca al posto del cuore e appaiono incapaci di qualsiasi atto di umanità verso il prossimo. Per il resto, il libro si sviluppa tra lassi di tempo enormi riassunti in poche righe e brevi momenti cui è stata dedicata molta più attenzione di quanta ne meritassero, trama che procede come se fosse stata scritta fin dall'inizio e con pochissimi momenti di suspense, monologhi interiori lunghi e criptici, repentini cambi di voce narrante e descrizioni per la gran parte insufficienti, quando non completamente assenti. Il libro presenta ottimi spunti di riflessioni su temi anche importanti ma non li sviluppa mai, e sembra non avere un fine o una morale, cosa che lo rende un tantino vuoto, inconsistente. Il lato poliziesco è inesistente, e il libro parla più che altro di disagio giovanile e degrado sociale. Comprendo che tutto ciò è frutto di precise scelte stilistiche, ma a me non è piaciuto. Resta comunque una buona lettura per chi abbia molta fantasia e apprezzi il genere.