
Giovanissimi
NN editore, 2020
219 pagine
Perché l'amore non è una misura relativa, poco o molto, ma o c'è o non c'è. Perché dovevo vivere, ma senza di lei, e mi sentii povero, impotente, schiacciato. Desiderai che Serena mi stringesse tra le sue braccia e che mi accarezzasse la testa.
Marocco ha quattordici anni e vive con il padre in un quartiere alla periferia di Napoli. La madre li ha abbandonati qualche anno prima, senza dare più notizie di sé, e lui vive quell'assenza come una ferita aperta, anche perché il rapporto con il padre non è proprio semplice e Marocco sospetta di non essere suo figlio, dato che non gli assomiglia per niente. Marocco frequenta il liceo scientifico con pessimi risultati e le sue giornate ruotano attorno agli allenamenti e alle partite: insieme a Gioiello, Fusco e Petrone è infatti una giovane promessa del calcio e sogna di diventare professionista, ma nemmeno le vittorie sul campo riescono a placare la rabbia che prova verso suo padre e l'indifferenza che Maria Rosaria, la figlia del tabaccaio, riserva per lui. Finché non accadono due cose: l'arrivo di Serena, che gli porta un amore acerbo e vero, e una proposta di Lunno, il suo amico più caro, che potrebbe portargli in breve tutti i soldi che servono per migliorare le sue giornate ma che mette in discussione tutte le sue certezze.
Commenti
16/01/2023 22:30
1A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questo romanzo mi è piaciuto molto perché racconta la storia di un ragazzino della mia età 14 anni di nome Marocco, che vive con il padre perché è stato abbandonato dalla madre. E' una storia molto forte e alla fine commovente; parla dell' adolescenza, dei primi amori e della vita nei quartieri poveri di Napoli. Questa è la storia di ragazzini che vivono una realtà più grande di loro e con un futuro che forse non c'è. Romanzo toccante che consiglio di leggere soprattutto agli adolescenti.