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Avatar Milo
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Perché l'amore non è una misura relativa, poco o molto, ma o c'è o non c'è. Perché dovevo vivere, ma senza di lei, e mi sentii povero, impotente, schiacciato. Desiderai che Serena mi stringesse tra le sue braccia e che mi accarezzasse la testa. 

Marocco ha quattordici anni e vive con il padre in un quartiere alla periferia di Napoli. La madre li ha abbandonati qualche anno prima, senza dare più notizie di sé, e lui vive quell'assenza come una ferita aperta, anche perché il rapporto con il padre non è proprio semplice e Marocco sospetta di non essere suo figlio, dato che non gli assomiglia per niente. Marocco frequenta il liceo scientifico con pessimi risultati e le sue giornate ruotano attorno agli allenamenti e alle partite: insieme a Gioiello, Fusco e Petrone è infatti una giovane promessa del calcio e sogna di diventare professionista, ma nemmeno le vittorie sul campo riescono a placare la rabbia che prova verso suo padre e l'indifferenza che Maria Rosaria, la figlia del tabaccaio, riserva per lui. Finché non accadono due cose: l'arrivo di Serena, che gli porta un amore acerbo e vero, e una proposta di Lunno, il suo amico più caro, che potrebbe portargli in breve tutti i soldi che servono per migliorare le sue giornate ma che mette in discussione tutte le sue certezze.

Commenti

Avatar ARI2008
25/02/2023 14:20
1i - Liceo Galvani, Bologna
Il mio voto per questo libro è 8. La storia narrata in questo libro si basa su un ragazzo di nome Marco, talvolta chiamato Marocco, vissuto molto irresponsabilmente solo nella spensieratezza e nella spericolatezza tipica di un giovane ragazzo napoletano di 14 anni. Marco è al primo anno di liceo ed ha una forte avversione al latino (cit. "Ho preso un brutto voto al compito di Latino") . Egli non conoscendo bene la vita, a causa della sua giovane età, è sempre alla ricerca delle cose che più desidera: l'amore della mamma che lo ha abbandonato, l'amore vero di Serena, un rapporto di responsabilità con il padre che lo ha cresciuto da solo, il brivido e l'ebbrezza nel farsi di canne con gli amici (cit. Lunno accese, fece il primo tiro e si sdraiò su quello che era il soffitto della stazione. Fece il secondo e il terzo e rimase giù. La passò a tonino e tonino a Marco.), il successo sportivo giocando a calcio, nella speranza di raggiungere al più presto la maturità di un vero uomo. Lo stile dello scrittore è molto lineare e scorrevole, e la trama è molto semplice anche se fa riflettere su tante tematiche della vita. Ci sono alcuni personaggi interessanti come l'allenatore della squadra di calcio dove gioca Marco o l'insegnante di latino di Marco, sui quali l'autore poteva soffermarsi di più a mio parere, poiché vengono a malapena citati e di loro si sa poco. Secondo me l'autore è stato comunque bravo a concentrarsi su altri aspetti più esterni alla storia come il rapporto sentimentale del padre di Marco, abbandonato dalla moglie cinque anni prima, con la mamma dell'amico Petrone, al quale l'autore dedica l'inizio del romanzo. Questa lettura mi ha fatto subito pensare come luogo della trama ai vicoli imprevedibili e pericolosi di Napoli, e ai suoi quartieri famosi e malfamati come i "Quartieri Spagnoli", popolati da un umanità molto variegata. Quanto alla colonna sonora ho scelto "I ragazzi della curva B", una canzone di Nino D'Angelo, che è anche il titolo del film interpretato da mio padre. Ho scelto questa canzone poiché secondo me parla proprio della situazione che riguarda questo libro.

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Avatar Andreazecchi
23/02/2023 21:30
2I - Liceo Galvani, Bologna
Il romanzo di Alessio Forgione è intitolato “Giovanissimi” e racconta di un ragazzo di nome Marocco che ha quattordici anni e vive insieme al padre a Soccavo, un quartiere in periferia di Napoli. Il ragazzo trascorre le giornate andando a scuola, precisamente passando più tempo nei bagni che seduto al banco, giocando a calcio e uscendo con gli amici. La madre di Marocco li ha abbandonati qualche anno prima e da allora non hanno più ricevuto sue notizie. Questa assenza si avverte in ogni gesto di vita quotidiana del ragazzo, ormai adolescente. La scuola non piace a Marocco e i lunghi pomeriggi trascorsi a casa da solo non vengono impiegati per studiare. Marocco è un ragazzo curioso, ama Dylan Dog e le riviste che riportano accadimenti paranormali, non ha mai baciato nemmeno una ragazza. All'inizio del romanzo mi è stato molto difficile apprezzare Giovanissimi perché Forgione descrive azioni, sensazioni e pensieri di Marocco senza mai giudicarlo facendolo con poche parole ruvide e nervose. L'autore utilizza uno stile molto asciutto che in alcune parti del libro, a mio parere, potrebbe essere colmato. In origine da il comportamento di Marocco si percepisce il grande vuoto che lo circonda, ma non si comprende fino in fondo il comportamento almeno finché non arriva Serena, una ragazza di cui il quattordicenne si innamora. Da quel punto in avanti gli aggettivi cominciano ad affollare le frasi e improvvisamente Marocco sorride e il vuoto si riduce per lasciare spazio all'amore. A questo romanzo assegno un 7.5 perché è un libro di formazione cioè presenta le vite degli adolescenti alle prese con i problemi di tutti i giorni e questo aspetto lo apprezzato. Il rapporto tra il padre e Marocco è speciale e questo mi ha commosso più di tutto. Questo perché non parlano molto e forse nemmeno i gesti visti da fuori sembrano importanti e invece quelle azioni all'apparenza insignificanti vogliono dire tutto. Sono tanti gli aspetti che mi sono piaciuti di Giovanissimi: ho amato la semplicità. Forgione mostra i personaggi per quello che sono. Non ci sono buoni o cattivi ma solo persone reali, che sbagliano, si pentono o forse o no.
Avatar mele753
21/02/2023 14:34
1G - Liceo Ulivi, Parma
Ho trovato questo libro davvero affascinante per il modo con cui riesce a farti immedesimare nel personaggio e nella storia raccontata; le tematiche affrontate sono tante ed importanti: l'amore e l'amicizia agli occhi di un adolescente, il rapporto coi genitori, i sentimenti dei ragazzi che abitano in quartieri complicati e l'importanza che ha lo sport nella crescita personale. Lo stile di scrittura è semplice e ripetitivo per sottolineare la giovinezza dei personaggi, è talmente scheletrico che a tratti risulta fastidioso, anche se efficace. Il contenuto è crudo ed esplicito e si sposa molto bene con la vita e con il carattere del protagonista, ma alcune sequenze descrittive, che rendono quasi volgare il testo, potevano essere tralasciate. Personalmente ho trovato il finale non all'altezza del libro, la storia risulta troncata come se lo scrittore si fosse stancato di pensare a come far procedere i fatti o a come articolare una fine perlomeno in relazione con i fatti raccontati in precedenza. Consiglio questo libro a chi si ritrova nella trama e nella descrizione che viene data dei suoi protagonisti, sotto certi aspetti mi ci sono davvero rivisto, ma, se non sono tematiche che interessano, la lettura può diventare una tortura.

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Avatar pb1109
15/02/2023 21:28
1i - Liceo Galvani, Bologna
La lettura di questo libro è stata molto piacevole, scorrevole e coinvolgente. Racconta la storia di un ragazzo, anzi di un gruppo di ragazzi abbandonati dal mondo. Si parla di una gioventù difficile, dove si trattano molte tematiche come l'amore, l'affetto, il vuoto interiore. Ho letto questo libro in pochissimo tempo, che mi ha pienamente coinvolto. Una citazione che mi ha colpito particolarmente è stata: "Al buio, con gli occhi aperti, non mi concentrai davvero sul provino, ma sull'eventualità di diventare un calciatore famoso. Perché se lo fossi diventato mia madre avrebbe potuto ricevere mie notizie, guardarmi, e magari, nel vedermi, nel pensarmi, le sarebbe tornata la voglia di stare con me, come per quei pensieri che dimentichi di avere, ma che poi te ne ricordi e non puoi più ignorarli“. Questa frase riassume perfettamente l'intero romanzo, l'incertezza e la fragilità che un giovane della nostra età può avere. Un ragazzo che ha paura di avere un “futuro” e che certi mostri del passato possano tornare.

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Avatar Franci200014
03/02/2023 10:49
2X - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Marocco ha quattordici anni e vive con il padre in un quartiere alla periferia di Napoli. La madre li ha abbandonati qualche anno prima, senza dare più notizie di sé, e lui vive quell'assenza come una ferita aperta, anche perché il rapporto con il padre non è proprio semplice e Marocco sospetta di non essere suo figlio, dato che non gli assomiglia per niente. Marocco frequenta il liceo scientifico con pessimi risultati e le sue giornate ruotano attorno agli allenamenti e alle partite: insieme a Gioiello, Fusco e Petrone è infatti una giovane promessa del calcio e sogna di diventare professionista, ma nemmeno le vittorie sul campo riescono a placare la rabbia che prova verso suo padre e l'indifferenza che Maria Rosaria, la figlia del tabaccaio, riserva per lui. Finché non accadono due cose: l'arrivo di Serena, che gli porta un amore acerbo e vero, e una proposta di Lunno, il suo amico più caro, che potrebbe portargli in breve tutti i soldi che servono per migliorare le sue giornate ma che mette in discussione tutte le sue certezze.
Avatar sarabonfatti
03/02/2023 11:35
2X - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Marocco è un ragazzo di 14 anni che si è trasferito a Napoli quando era piccolo; sua mamma è andata via di casa ma Marocco non ha mai capito il motivo; suo padre non parla mai di lei. Marocco frequenta il liceo ma con pessimi risultati, gioca a calcio ed è una promessa . È un ragazzo molto timido alto e magro, la sua carnagione è scura e ha i capelli ricci. Il messaggio che ci dà il libro è che noi adolescenti non siamo soli pensiamo sempre che nessuno parli della nostra situazione, di come stiamo e di come ci sentiamo; invece il libro è la dimostrazione che qualcuno ci ascolta qualcuno sa quello che proviamo; Marocco ha un vuoto da colmare come tutti noi adolescenti e leggendo questo libro ci sentiamo più capiti e più compresi. Il libro è scritto in prima persona, ha un linguaggio semplice e dettagliato, contiene dei dialoghi tra gli amici di Marocco, il padre e l'insegnante In alcuni passi del testo appaiono delle parole in dialetto napoletano, ma sono parole molto semplici da capire. Non contiene delle descrizioni accurate sui personaggi di cui tratta, ma nel testo si può intuire la loro personalità. Il libro mi è piaciuto molto perché tratta di tematiche attuali, problemi adolescenziali e del rapporto tra genitori e figli e mi sono sentita molto compresa. La frase che mi è piaciuta di più è stata “la vita non è altro che un'inconsapevole attesa. Poi arriva e fa male” Consiglio questo libro a tutti gli adolescenti, grazie a questo libro ti senti compreso e capisci che non sei solo.
Avatar jackzanardi
26/01/2023 20:39
2L - IIS Majorana, San Lazzaro (BO)
Il libro che ho scelto per il progetto xanadu si chiama Giovanissimi di Alessio Forgione. Il voto che gli ho dato è un otto perché rappresenta le difficoltà della vita e i modi per superarle, oppure perché il protagonista ha la mia età e i contenuti riescono a prendermi e ad appassionarmi. Il romanzo parla della vita di un ragazzino di 14 anni di nome Marco chiamato dai suoi amici "Marocco" per il colore della sua pelle, vive a Soccavo insieme al padre perché la madre è scappata di casa quando il personaggio principale era più piccolo. Lui è una grande promessa del calcio, ma nemmeno le vittorie sul campo riescono a placare la sua rabbia. Finché non incontra una ragazza di nome Serena di cui si innamora follemente, oppure quando il suo caro amico Fusco gli propone di vendere delle canne. Purtroppo non sono riuscito a finire di leggere il libro, ma lo consiglio sicuramente.
Avatar Artur
22/01/2023 22:02
2Q - Liceo Galvani, Bologna
Questo libro racconta la storia di Marocco, un ragazzo di quattordici anni che vive a Napoli con il padre, ma senza la madre che l'ha abbandonato da piccolo. La vita di Marocco e dei suoi amici non è facile, piena di difficoltà e di espedienti illegali. Il linguaggio usato è molto crudo, a volte scurrile con molte (a volte troppe) parolacce, ma in questo modo l'autore mi ha fatto entrare pienamente nel mondo di Marocco, molto diverso dal mio. Nonostante sia una storia triste per la sofferenza di Marocco che deve vivere senza la madre, a me è piaciuta molto perché mi è sembrata molto vera e realistica.
Avatar Unicorno_63
20/01/2023 16:42
1N - Liceo Fermi, Bologna
Giovanissimi è un romanzo di Alessio Forgione, pubblicato da NN editore nel 2020 e tratta temi di contemporaneità. Mi è piaciuto particolarmente e quindi mi sento di consigliarlo a tutti gli adolescenti perchè mostra il primo anno di adolescenza di Marocco, un ragazzino di 14 anni che vive in un quartiere di Napoli, assieme a suo padre. In sintesi Giovanissimi è un vuoto da colmare, è attesa, ma soprattutto disillusione.
Avatar Mak8888
21/01/2023 09:56
1O - Liceo Fermi, Bologna
Questo libro mi è molto piaciuto e quando inizi a leggerlo ti appassioni. Tratta temi molto importanti per i ragazzi e fa riflettere molto sul modo in cui degli adolescenti vivono. Lo consiglio molto.
Avatar FrancescoColombo
16/01/2023 22:30
1A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questo romanzo mi è piaciuto molto perché racconta la storia di un ragazzino della mia età 14 anni di nome Marocco, che vive con il padre perché è stato abbandonato dalla madre. E' una storia molto forte e alla fine commovente; parla dell' adolescenza, dei primi amori e della vita nei quartieri poveri di Napoli. Questa è la storia di ragazzini che vivono una realtà più grande di loro e con un futuro che forse non c'è. Romanzo toccante che consiglio di leggere soprattutto agli adolescenti.