Frankenstein
Feltrinelli, 2013
Traduzione di Giorgio Barroni
320 pagine
Dopo giorni e notti di un lavoro e di una fatica incredibili, riuscii a scoprire la causa della generazione e della vita; anzi, di più ancora, divenni io stesso capace di dare animazione alla materia morta...
Chiunque, anche senza aver letto il libro, senza aver mai visto un film, conosce il “mostro” di Frankenstein, e ha un'idea abbastanza chiara di cosa (o chi) egli sia: non solo è infatti uno dei personaggi più famosi in assoluto della letteratura, un classico dell'horror vecchio di oltre duecento anni fonte d'ispirazione in tutti i campi dell'arte; è anche forse l'atto di inizio della fantascienza, e una vero simbolo della modernità e dei pericoli che porta con sé.
Victor Frankenstein è un giovane ricercatore ossessionato dal mistero della morte, e dal desiderio di ridare la vita. Passa giorni interi e nottate insonne per realizzare il suo scopo, oltrepassando i limiti di ciò che è lecito e moralmente accettabile: recupera cadaveri al cimitero, li seziona e ricompone, convinto di poter dare vita alla orribile creatura che sta mettendo insieme.
Una notte, il miracolo avviene, e la creatura, ancora senza nome, prende vita. Ottenuto il risultato, Victor se ne pente amaramente, consapevole di aver creato un mostro, e lo scaccia. La creatura vaga per i villaggi, ricevendo dagli abitanti terrorizzati lo stesso trattamento ricevuto dal suo creatore. Pur mostruoso all'apparenza, sviluppa sentimenti, si evolve, diventa più umano di molti umani, e cova la speranza di essere accettato dalla comunità. E quando si rende conto che non è possibile, inizia a desiderare una compagna di vita…
Victor Frankenstein è un giovane ricercatore ossessionato dal mistero della morte, e dal desiderio di ridare la vita. Passa giorni interi e nottate insonne per realizzare il suo scopo, oltrepassando i limiti di ciò che è lecito e moralmente accettabile: recupera cadaveri al cimitero, li seziona e ricompone, convinto di poter dare vita alla orribile creatura che sta mettendo insieme.
Una notte, il miracolo avviene, e la creatura, ancora senza nome, prende vita. Ottenuto il risultato, Victor se ne pente amaramente, consapevole di aver creato un mostro, e lo scaccia. La creatura vaga per i villaggi, ricevendo dagli abitanti terrorizzati lo stesso trattamento ricevuto dal suo creatore. Pur mostruoso all'apparenza, sviluppa sentimenti, si evolve, diventa più umano di molti umani, e cova la speranza di essere accettato dalla comunità. E quando si rende conto che non è possibile, inizia a desiderare una compagna di vita…
Commenti
27/05/2024 16:46
1G - Liceo Attilio Bertolucci, Parma
"Frankenstein" è un romanzo scritto da Mary Shelley, ambientato in Svizzera, che narra delle vicende di Victor Frankenstein, uno scienziato con una grande sete di conoscenza.
Victor, dopo tanti tentativi, riesce a scopre come infondere la vita a una cosa inanimata, e la sua curiosità lo porta a provare a far tornare in vita un cadavere.
Victor per rendere realtà questo suo desiderio assembla un cadavere, prova a riportarlo in vita e funziona; però lo scienziato inorridito dalla sua stessa creazione lo abbandona.
La creatura, lasciata da sola, sperimenta l'odio e il rifiuto della società, a causa del suo aspetto terrificante. Nonostante il suo desiderio di essere accettato e affetto, questo lo porta a provare un forte odio verso il suo creatore, che lo porterà a comportarsi come un mostro.
Ho trovato questo libro molto interessante e coinvolgente, ma la cosa che mi è piaciuta di più di questo libro è il significato che c'è dietro, infatti il libro parla di un grande problema, che caratterizza la nostra società, cioè l'odio e il rifiuto della società e l'odio a causa dell'aspetto di una persona.
21/01/2024 19:12
1G - Liceo Attilio Bertolucci, Parma
Frankenstein è uno dei principali libri del periodo gotico tra la fine del ‘700 e l'inizio dell'800. È ambientato nell' Europa centrale alla fine del ‘700 circa e l'atmosfera è resa sublime dalle descrizioni dei paesaggi alpini.
L'autrice è Mary Shelley ed il libro è stato pubblicato nel 1818.
Il tema principale è quello dell'uomo che va al di là dei suoi poteri ed è preso dal desiderio di superare i limiti. Lo scienziato Frankenstein, il viaggiatore Walton e il mostro sono tutti uomini che in comune hanno la determinazione e che vogliono superare i limiti imposti dalla natura e da Dio.
Il romanzo è organizzato con tre narratori, uno dentro l'altro. La prima parte viene narrata da Walton, un viaggiatore, ed è di tipo epistolare ( le lettere sono per la sorella ); la seconda è narrata dal protagonista che parla a Walton (narratore di secondo grado) e la terza parte, la centrale, è raccontata dal mostro al creatore (narratore di terzo grado). Tutte e tre le parti sono ricche di forti emozioni e l'atmosfera è ricca di suspense
La struttura è complessa, ma la lettura non è pesante.
Il protagonista del racconto è Victor Frankenstein, creatore del mostro. La sua adolescenza rimarrà sconvolta dalla morte della madre a causa della scarlattina contratta dalla figlia adottata, Elizabeth. Dopo la morte della madre,il protagonista decide di andare a studiare filosofia naturale a Ingolstadt e diventa molto bravo. Dopo molti studi sulla materia, decide di compiere un esperimento cercando di dare vita a un uomo artificiale immortale. L'impresa riesce, ma l'essere non è nient'altro che un mostro orripilante che Victor abbandona a se stesso. I due si incontreranno più tardi per chiarire il loro rapporto tormentato. Un altro personaggio importante è chiaramente il mostro orripilante e senza nome che riesce a scappare. Viene odiato da tutti e si sente molto solo, ma non è sempre cattivo.
Importante è anche Walton, personaggio che per primo compare, è un navigatore molto determinato: vuole fare un viaggio molto rischioso nel Polo Nord.
Alcuni personaggi secondari sono Clerval, amico di Victor, Elizabeth, sorella adottiva di VIctor, e il padre di VIctor e tutti sembrano essere stati creati per essere distrutti dal mostro.
Questo libro mi è piaciuto più di quanto mi sarei aspettato. Lo consiglio vivamente a tutti quelli a cui piace il genere misterioso oppure a chi come me non conosce bene la storia di Frankenstein e del mostro e vorrebbe saperne di più.
26/05/2024 12:06
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Il romanzo "Frankenstein" di Mary Shelley è un capolavoro della letteratura gotica, famoso per la sua trama intrigante e le tematiche profonde. La storia di Victor Frankenstein e della sua creatura esplora l'ambizione, il potere, la solitudine e l'alienazione, suscitando empatia nel lettore. La prosa ricca di suggestioni di Mary Shelley cattura l'attenzione e offre una lettura coinvolgente che stimola la riflessione. "Frankenstein" è un classico senza tempo, con una narrativa magistrale che consiglio agli amanti della letteratura in cerca di significati profondi.
25/05/2024 23:03
1A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Libro molto bello ma non mi ha stupito molto forse perchè non rispetta molto il mio genere
25/05/2024 15:41
4D - Liceo Minghetti, Bologna
Primo romanzo gotico uscito dalla penna di una giovane femminista. Nonostante sia un classico la lettura risulta scorrevole e avvincente. È interessante e a tratti imprevedibile lo sviluppo psicologico dei personaggi. Da leggere, ma senza aspettarsi un horror che fa trasalire.
20/05/2024 21:01
1A - Liceo Giosuè Carducci (BZ)
Ambientato nel 1818, il libro narra le avventure e gli studi del Dottor Victor Frankentstein, il quale nel tentativo di creare una nuova nobile specie, dona la vita ad un essere mostruoso, composto da varie parti di cadaveri. Commettendo, poi, un torto alla povera creatura, la vicenda si sposterà in luoghi più remoti e la storia si concluderà con una svolta inaspettata. Si tratta di un libro classico-epistolare, in grado di sorprendere anche le nuove generazioni; impressionante, considerando quanto tempo fa è stato scritto. A parere mio, è un libro fantastico, una volta incominciato si fa fatica a interrompere la sua lettura. Consiglio a tutti di leggerlo, sia a coloro che sono facilmente impressinabili, sia agli amanti del cruento e del brivido.
16/05/2024 11:08
1A - Liceo Giosuè Carducci (BZ)
Un grande classico, sorprenderà e incuriosirà sempre i nuovi lettori, un atmosfera incredibile che porterà il lettore a provare sensazioni provate, un racconto cupo e oscuro, sicuramente una pietra miliare della storia letteraria che vale la pena leggere di sera, creerà un'atmosfera agghiacciante
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
16/05/2024 11:40
1A - Liceo Giosuè Carducci (BZ)
SAMUEL SACCO SCRIVE QUESTO COMMENTO
Frankenstein è un romanzo epistolare: la storia infatti è narrata attraverso le lettere del capitano Robert Walton alla sorella per raccontarle di una sua missione al polo nord. Walton in queste missioni incontra Victor Frankenstein.
Mary Shelley usa un linguaggio ricco e descrittivo, creando un' atmosfera cupa e inquetante.
Frankenstein solleva domande importanti sui limiti della scienza e le responsabilità del creatore.
In breve Frankenstein è un romanzo affascinante e profondo.
Questo libro mi ha fatto emergere una domanda: "fino a che punto la scienza può spingersi ad agire senza violare l'ettica delle cose?"
15/05/2024 00:11
1I - Liceo Galvani, Bologna
Può la scienza oltrepassare i limiti della conoscenza umana? Può l'uomo sfidare Dio, sostituirsi a lui nella creazione della vita?
“Frankenstein” è il romanzo più famoso di Mary Shelley; si tratta di un classico del genere gotico caratterizzato da atmosfere cupe e tenebrose con elementi horror.
Frankenstein è un giovane scienziato che, spinto dall'ardore della ricerca scientifica, progetta un segreto e diabolico esperimento: dare vita ad una creatura umana. Attrezza un misterioso laboratorio in una soffitta e trascurando tutto il mondo circostante e i suoi stessi affetti, dedica anima e corpo al suo piano grandioso. Il protagonista può essere descritto con tre aggettivi: superbo, ardente e infelice.
La sua superbia emerge, infatti, nelle parole che lo studioso usa nel raccontare la propria storia al capitano della nave che lo ha raccolto tra i ghiacci dell'Artico: “Vita e morte mi apparivano legami ideali che io per primo avrei potuto spezzare, rovesciando sul nostro buio mondo un torrente di luce. Una nuova specie mi avrebbe benedetto come sua origine e creatore; molti esseri eccellenti e felici avrebbero dovuto a me la loro esistenza”. Frankenstein ha una fede cieca nella scienza, è travolto dall'entusiasmo del successo in un'impresa in cui nessun essere umano è mai riuscito prima e si macchia di “hybris”, cioè il peccato di orgoglio e tracotanza che si commetteva nell'antica Grecia tutte le volte che l'uomo oltrepassava i limiti della propria natura. La creatura spaventosa di Frankenstein si ritorcerà contro di lui fino alla sua distruzione.
L'ardore della sua folle ricerca è descritto dallo scienziato stesso quando ricorda: “Passarono così inverno, primavera ed estate; ma io non seguii il graduale fiorire delle piante -spettacolo che sempre mi aveva colmato di gioia- tanto profondamente ero occupato nei miei studi”. Eppure a distanza di tempo il protagonista è convinto che una simile dedizione non sia sana: “Se lo studio a cui vi dedicate tende ad indebolire i vostri affetti e a distruggere la vostra inclinazione per le gioie più semplici, quello studio è certo illecito, cioè non si adatta alla mente umana”.
Il sogno di Frankenstein svanisce non appena raggiunto il successo e si ritorce contro di lui condannandolo ad una vita misera ed infelice.
Il mostro generato dalla materia inanimata è demoniaco, malvagio e perseguitato dalla stessa infelicità del suo inventore.
E' stato creato con pezzi di cadaveri e animali macellati, ossa raccolte da cripte e scelte per rispettare tutte le proporzioni; non appena prende vita, suscita ribrezzo e terrore tanto che neppure Frankenstein può reggerne la vista e fugge.
Il mostro si macchia allora di orribili delitti e si vendica uccidendo le persone più care al protagonista. In un passaggio del libro spiega che la sua vera natura era gentile e buona e che la repulsione degli uomini lo avevano reso malvagio. In fondo posso credere alle parole del mostro, nonostante provi orrore per le sue azioni e, talvolta, penso che molti uomini si tramutino in “mostri” quando sono stati a loro volta feriti, respinti e maltrattati dalla società; mi riferisco a coloro che vengono definiti “bulli” e che riversano la propria frustrazione sugli altri.
La parte più avvincente del romanzo è il periodo universitario del giovane ricercatore, quando si è trascinati dal suo entusiasmo nello studio e nella scoperta scientifica, prima che tutto si capovolga trasformandosi in una catastrofe.
Forse alcune scene descritte sono troppo forti e inquietanti per la mia sensibilità.
L'immagine che associo al romanzo è quella di un cimitero al buio, luogo in cui Frankenstein va a trafugare cadaveri per il suo esperimento.
La colonna sonora perfetta per me è “Thriller” di Michael Jackson sulle cui note balla un gruppo di zombie.
Il voto che do al romanzo è 10.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
08/05/2024 17:52
1AL - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
“Fino a quando le cose che amavo continuavano a esistere ci sarebbe sempre stato spazio per la paura."
“Frankenstein”, di Mary Shelly, per me, è anche e soprattutto, una storia d'amore. Nonostante venga classificato come un romanzo horror, fantascientifico e gotico, penso che sia proprio l'amore l'elemento portante di questo brano, che giustifica il susseguirsi inevitabile degli eventi. Infatti, le immagini che affiorano nella nostra mente quando udiamo il termine “Frankenstain”, sono tendenzialmente correlate al tema dell'orrore e della paura.
Se questa è l''idea che avete di questo romanzo portante per la letteratura di tutti i tempi, allora fareste bene a continuare a leggere, per scoprire che sotto quello sguardo iniettato di sangue del mostro, protagonista della nostra storia, si cela qualcosa di più. Si cela la vita, non la morte. E con la vita, affiorano anche le emozioni.
"Quanto sono mutevoli i nostri sentimenti e quanto strano è l'attaccamento passionale alla vita che abbiamo anche nel massimo della sofferenza."
Cosa può succedere ad un uomo, o a un mostro, se viene privato del calore di un a braccio?
Victor Frankenstein ha tutto ciò che un uomo possa desiderare.
O forse, sarebbe più corretto iniziare dicendo che Victor Frankenstein è un uomo, che a causa dell'ardore della conoscenza, si addentra in un cammino che lo porta a perdere ciò che più ama. Il suo è un sogno così grande e asfissiante, che lo porta a generare un uomo, dalle proporzioni e forme arcaiche, orrende. Questo è il modo in cui inizia una vita, l'esistenza di un essere senza nome, votata al dolore. E con essa, si sancisce anche la fine della gioia di Victor. Eppure, la sua fine non è causa da un mostro distruttivo e scellerato, piuttosto, le sue radici più profonde sono radicate nella privazione di amore che questo essere ha dovuto affrontare e che, con il tempo, ha forgiato la fine di Victor. Perché infondo, per sopravvivere, abbiamo tutti bisogno di nutrire la nostra anima di sentimenti e passioni. Eppure, se quelle emozioni non scaturiscono dall'affetto degli altri, se quelle passioni non nascono dal calore di un abbraccio, allora l'unico sostentamento che possiamo offrire alla nostra anima sarà odio e freddezza.
Ma forse, l'odio che Victor e il mostro creato da lui stesso provano vicendevolmente, alto non è che una corazza, un velo sopra gli occhi che cerca di distrarli da quella carenza di amore. Una lacuna nei loro cuori che resta però come un faro in un mare oscuro, una luce così forte da non poter essere ignorata, nonostante l'aggressività. Sarà propio quel fascio di luce che li condurrà verso la sofferenza eterna e la rassegnazione al dolore, perché forse un uomo non può esistere, senza l'amore.
Recensire questo libro, che più che altro è un viaggio ansioso verso la conoscenza delle drastiche conseguenze dei sentimenti umani, è un compito arduo. Il libro si presenta come una narrazione in prima persona, che potremmo definire “un racconto in un racconto”. La storia di Victor, è infatti contenuta negli scritti di un ambizioso comandante di una nave che si spinge verso nord, che il protagonista incontra al termine della sua vita. L'uomo, comunque, riporta la storia come stesse trascrivendo parola per parola quanto detto da Victor, e dunque troviamo una narrazione che prevede come narratore interno lo stesso Victor. All'interno di questo lungo e tortuoso racconto, ritroviamo poi una sorta di “discorso diretto” ad opera del mostro generato da Frankenstein, il quale occupa diversi capitoli. Presa conoscenza della struttura originale del romanzo, per dargli un voto numerico, dovremmo poi avere un'idea comune su quello che ci aspettiamo da un libro. Purtroppo, o forse per fortuna, un libro sarà sempre letto con una chiave prevalentemente soggettiva, dunque sta a ciascuno di noi amare, o odiare un romanzo del genere. Comunque, vi posso lasciare le impressioni e i pensieri che questo romanzo ha destato in me. Si tratta inevitabilmente di un'opera di altissimo livello, in quanto scava nell'anima dei protagonisti. Eppure, devo ammettere che nella prima parte della storia, l'andamento della narrazione era più veloce, risuolata già scorrevole e, nonostante il registro alto e non esattame ste contemporaneo a noi, la lettura non risulta affatto pesante. Con l'introduzione della componente del dolore, però, anche la storia pare rallentarsi, l'autrice si focalizza soprattutto sulla descrizione minuziosa di quei sentimenti di paura, terrore e orrore che diventano veri e propri protagonisti, in questa fase. Lo spazio lasciato dunque alla narrazione vera e propria diminuisce sempre di più e vengono dunque introdotte delle sequenze più difficili da seguire. Devo ammettere che più di una volta è capitato di trovarsi “persi” tra quelle descrizioni, che ormai prevaricano del tutto la narrazione. Si tratta indubbiamente di una scelta stilistica dell'autrice, che però non amo appieno, in quanto ritengo che per “toccare con mano” i sentimenti, esistano altri modi oltre la descrizione, come il ricorrere ai discorsi diretti o anche solo ai gesti dei personaggi che, ponderati in base al messaggio che si vuole lasciare, possono essere testimoni di una particolare emozione. Comunque, nonostante questo commento personale, Frankenstein è una storia necessaria, che fa credere nella presenza di un'anima, indispensabile per la vita di chiunque.
05/05/2024 23:54
2FS - Liceo Torricelli Ballardini, Faenza
Frankenstein é un libro scritto da Mary Shelley per gioco, a causa di una scommessa fatta con gli amici, ma questo gioco é oramai diventato uno dei piú grandi e piú importanti libri della letteratura in generale.
E' la storia di Victor Frankenstein, scienziato geniale ma impazzito dopo la morte della madre.
Brillante in chimica intraprende anche studi di anatomia e riesce a scoprire come dare la vita a un corpo ormai deceduto, assembla quindi pezzi di cadavere per creare il "mostro" per poi dargli vita, peró una volta svegliatosi il mostro scappa. dopo molti avvenimenti i due si rincontrano e il mostro chiede al suo creatore di creargli una compagna cosa che Frankenstein accetterá inizialmente ma che poi distruggerá, questo porterá il mostro a [...]
E libro pieno di colpi di scena e di suspense, inoltre é molto originale per l'epoca in cui é stato scritto(primi '800).
Il messaggio che lascia rimane valido anche al giorno d'oggi dopo 200 anni.
08/04/2024 17:45
1E - Liceo Tassoni, Modena
Il romanzo "Frankenstein" di Mary Shelley parla di un ragazzo Victor Frankenstein che crea un uomo. Quest'uomo è ritenuto abominevole ed ha poteri sovrumani come la resistenza al freddo e la superforza. Questo "demonio" compirà molti omicidi per far soffrire il suo creatore, Victor. Penso che questo libro sia uno dei migliori che io abbia letto. Mi piace il modo di scrivere di Mary Shelley. L'autrice riesce a descrivere perfettamente le emozioni del protagonista permettendo così a noi lettori di immedesimarci perfettamente nei personaggi. Tuttavia l'autrice dedica molte pagine alla descrizione dell'ambiente e questo mi ha fatto un po' annoiare. Questo libro ci pone anche molte riflessioni per esempio come l'uomo possa creare cose che possono nuocere agli stessi esseri umani. Lo consiglio vivamente a tutti quelli a cui piace il genere misterioso oppure a chi come me non conosce bene la storia di Frankenstein.
01/04/2024 14:38
3BSA - Liceo Rosmini, Rovereto
Frankenstein di Mary Shelley è un libro che mi ha colpito piacevolmente, Il libro è coinvolgente e pieno di colpi di scena che ti tengono incollato alle pagine. Le descrizioni dettagliate permettono al lettore di immergersi nel romanzo, tuttavia, ho trovato alcune parti del libro eccessivamente descrittive e un po' troppo lunghe, ciò ha reso la lettura a tratti quasi noiosa, rallentando il ritmo della storia.
In conclusione, consiglio la lettura di Frankenstein perché, nonostante personalmente io non l'abbia apprezzato particolarmente, rimane un capolavoro della letteratura gotica.
15/03/2024 23:38
2B - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Il Romanzo Frankenstein di Mary Shelly è un classico gotico e fantascientifico della letteratura inglese, che ho personalmente gradito molto e penso che meriti sicuramente di essere letto. Il libro narra la storia del giovane e ricco scienziato Victor Frankestein che, colpito da un grave lutto, si dedica ad un folle esperimento che aveva come obbiettivo la creazione di un essere umanoide.Victor finisce tuttavia per dare vita a una vera e propria creatura “mostruosa” e successivamente anche malvagia che porta e crea dolore e caos ovunque vada.
Uno degli aspetti più affascinanti in "Frankenstein" è inoltre la sua profonda esplorazione della natura umana che tratta le conseguenze delle azioni irresponsabili e della mancanza di empatia, insieme ai temi dell' isolamento e dell'alienazione nella società.
13/03/2024 16:12
1I - Liceo Galvani, Bologna
“Perfino tu, mio creatore, detesti e disprezzi me, la tua creatura, a cui sei stretto da un legame che può essere sciolto solo con la distruzione di uno di noi.”. Con questa frase la creatura “figlia” di Victor Frankenstein parla al suo creatore e gli recrimina di odiarlo. Lo scienziato è un uomo intelligente, determinato ed impassibile. La creatura è per molti versi simile al padrone, ma, nonostante ciò, lo odia profondamente, poiché pensa che sia la causa di tutti i suoi mali. La storia viene narrata a posteriori, con continui cambi di narratore. Ciò, dal mio punto di vista, rende il libro molto interessante ed intrigante da leggere. La storia è ricca di colpi di scena e inizia con calma, dopo varie pagine in cui l'esordio non sembra mai arrivare. L'obiettivo dell'opera, secondo me, è quello di far riflettere sulla diversità e di come questa venga vista dalle altre persone. Come dice il mostro creato da Frankenstein a più riprese nel libro, ciò che viene fatto da lui è un crimine, mentre alcuni reati veri commessi da altri passano in sordina, poiché il capro espiatorio è già stato trovato. La creatura è vittima di una discriminazione che va oltre a quella che può creare un singolo individuo, ma che si allarga sino a tutta l'umanità e, soprattutto, fino al suo creatore. L'obiettivo di Mary Shelley mentre scriveva questo libro, ovvero quello di creare una storia dell'orrore, è pienamente riuscito e una mente giovane e scattante come poteva essere la sua è riuscita a “dar vita” ad un manoscritto di rara complessità e, al contempo, semplicità. Un luogo che mi è venuto in mente mentre leggevo il libro è un laboratorio, poiché la storia ha il fine di far riflettere su come si possa infondere vita in un essere inanimato, ma anche di come andare contro le leggi della Natura possa essere rischioso non solo per poche persone, ma per il mondo intero. Il brano che ho scelto è il requiem di Mozart, poiché è un brano che ha degli alti e dei bassi: in alcuni punti, così come la narrazione del libro, è lento e non sembra andare avanti; in altri, invece, si anima un po', mantenendo sempre una nota malinconica al suo interno.