
Come vivo ora
Feltrinelli, 2013
Il mio nome è Elisabeth, ma nessuno mi ha mai chiamata così. Quando sono nata mio padre deve avermi dato un'occhiata e aver pensato che avevo una faccia dignitosa e triste come una regina d'altri tempi o un morto, ma io poi mi sono rivelata un tipo qualunque, di certo non una che si fa notare […] Più Daisy che Elizabeth fin dall'inizio.
Daisy ha 15 anni e vive a New York con il padre e la matrigna, Davina la Diabolica, con la quale non è in buoni rapporti. Quindi oltre ad aver perso la madre, morta quando lei era piccola, si ritrova in una situazione familiare per niente confortevole e alla quale reagisce smettendo di mangiare. Il padre, non sapendo più cosa fare per far fronte all'anoressia della figlia, pensa che a Daisy potrebbe far bene passare un'estate in Inghilterra, nella casa di campagna della zia, in compagnia dei quattro cugini. Detto fatto viene messa su un aereo e in un attimo si ritrova in una dimora che sembra più un maniero gotico che una fattoria qualunque, circondata da campi e giardini e tantissimi animali: una capra bianca e nera, due cani, gatti a volontà, mucche, pecore e galline. Fin dal suo sbarco all'aeroporto Daisy capisce che la vacanza le farà molto bene, infatti a riceverla all'uscita non trova la vecchia zia Pen ma suo cugino Edmond, un quattordicenne con la sigaretta in bocca, capelli arruffati e occhi color del cielo che a vederlo sembra una specie di cane randagio e, non si capisce come faccia, ha il dono di intuire sempre quello che la ragazza sta pensando. Sarà per la lontananza da casa, che permette alla testa di viaggiare più liberamente, sarà per il sorriso irresistibile di Edmond, che Daisy si innamora perdutamente lui. Cosa fare? Lanciarsi in una storia con il cugino? Oppure rimanere saldi nella ragione e prepararsi ad affrontare il dramma della guerra che si sta abbattendo su tutti loro?
Commenti
28/04/2022 17:08
3B - Liceo Marco Foscarini, Venezia
La trama è accattivante, tuttavia in alcuni punti è sviluppata male. L'autrice tratta diverse tematiche attuali ma, ancora una volta, secondo me non è riuscita a svilupparle in maniera ottimale. Lo stile di scrittura può confondere all'inizio, ma nel corso del libro ci si abitua e, a tratti, apprezzarlo.
In generale è un libro che consiglierei a coloro che vogliono leggere una storia d'amore in un ambito surreale e completamente diverso dalla nostra concezione.
28/04/2022 17:32
3B - Liceo Marco Foscarini, Venezia
Una storia di amore, di guerra e di amicizia. Questo libro di grande attualità è in grado di toccare tanti argomenti.
Lessico semplice e scorrevole. Ora che si avvicina l' estate, ideale lettura estiva.
Credo però ci siano delle questioni in sospeso e ho riscontrato troppa superficialità su temi delicati.
Ho deciso pertanto di assegnargli 7 stelle.
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
28/04/2022 21:13
1A - Liceo Nomentano, Roma
“Come vivo ora” è un libro che mi è piaciuto molto pur non essendo una persona che legge spesso. La prima parte può risultare un po' lenta e noiosa ma andando avanti vieni catturata dalle mille avventure che Daisy, la protagonista affronta. Come già accennato precedentemente racconta di Daisy una ragazza di 15 anni con un carattere molto allegro e ottimista nonostante la situazione che stava passando, la morte della madre, la nuova vita del padre e la sua lotta contro l'anoressia. Purtroppo ad aggravare la situazione è l'inizio di una guerra in Inghilterra. Un'estate il padre di Daisy la manda a vivere dalla zia, all'inizio tutto sembra andare per il verso giusto ma improvvisamente il suo cuore viene rubato da uno dei suoi cugini. Questa non è una semplice storia d'amore poiché Daisy è costretta a superare numerosi ostacoli che la faranno allontanare da suo cugino. Tutto sommato consiglio questo libro a ragazzi che cercano una lettura scorrevole e semplice che però tratti anche argomenti profondi.
30/04/2022 20:52
2ALN - Liceo Rosmini, Rovereto
Il libro non mi è piaciuto particolarmente, mi aspettavo una lettura più coinvolgente trattando una storia d'amore, di anoressia e di guerra mentre ho trovato una storia d'amore “particolare”, il tema dell'anoressia trattato in modo superficiale e anche il tema della guerra è stato descritto con delle fughe e qualche scena cruda. La lettura l''ho trovata facile e scorrevole però non mi è piaciuta per niente la storia d'amore tra i due cugini, a mio parere la lettura non è adatta ad un adolescente. L'anoressia da cui è affetta la protagonista non viene descritta con l'importanza che merita, viene messa quasi in secondo piano, secondo me dovrebbe aver avuto uno spazio maggiore per far capire al lettore come viene vissuta l'anoressia da Daisy (la protagonista). Il tema della guerra prende più spazio, alcune scene cruente alle quali ha assistito Daisy mi hanno fatto riflettere su come si sentisse la protagonista. La parte che ho preferito è stata quando Daisy e i cugini sono rimasti soli e hanno dovuto cavarsela, in quel momento ho respirato un senso di libertà e ho visto Daisy allontanarsi dalla sua malattia. Questo libro va letto con attenzione per capire gli stati d'animo della protagonista, solo quindicenne che vive prima una vita travagliata con il padre e la matrigna, poi stravolge tutto andando a vivere in campagna con i cugini e la zia.
21/04/2022 22:37
2 i - Liceo Scientifico “A.Pacinotti” di Cagliari
Questo libro parla di un argomento a noi molto vicino: la guerra. Si affrontano molti temi importanti oltre ad essa, vi è il tema della famiglia (infatti vediamo due tipi di famiglia diversi: una famiglia disastrosa da parte della matrigna è una famiglia con la quale si inizia a stare bene con se stessi), oltre alla famiglia si parla anche dell'amore e di come una guerra possa influire su esso. Non è scritto benissimo, come se si volesse quasi arrivare ad uno slogan di noi ragazzi giovani, a parte questo la storia mi è piaciuta molto
06/04/2022 11:41
1i - Liceo Laura Bassi, Bologna
mi è piaciuta l'idea della famiglia ma non mi è piaciuta la storia in sé, non era per niente come me la immaginavo e facevo fatica a finirlo, non capivo soprattutto le parti dei dialoghi e il modo di scrivere, ma il personaggio di Daisy mi ha ispirato.
04/04/2022 21:46
1A - Liceo Laura Bassi, Bologna
La protagonista è Daisy, una ragazzina di quindici anni che vive con il padre e la matrigna a New York. La ragazza sta attraversando un momento difficile perché, oltre ad aver perso la madre quando era molto piccola, ha una situazione familiare non molto piacevole dato che non ha buoni rapporti con la matrigna; a tutto questo Daisy reagisce smettendo di mangiare e per questo entra nell'anoressia. Il padre è disperato e non sa più come gestire la malattia della figlia, fin quando ha l'idea di mandarla un'estate a vivere in Inghilterra nella casa della zia Penn e dai suoi quattro cugini. Daisy è una ragazza silenziosa, un po' timida e introversa che si ritrova a vivere da una città caotica, rumorosa e piena di persone come New York a un paese tranquillo in una casa che sembra non una fattoria qualunque, ma un maniero gotico. La casa è circondata da dei campi e tanti animali come cani, gatti, galline, capre, mucche e pecore. La ragazzina capisce, appena sbarcata dall'aereo, che tutto questo le farà molto bene, infatti anche se è molto introversa si ritrova a fare amicizia con suo cugino Edmond, un ragazzo di quattordici anni, capelli arruffati, occhi azzurri color cielo e che ha il pregio di intuire sempre quello che la ragazza sta pensando ed è per questo o per il bellissimo sorriso di Edmond o per la lontananza da casa che la ragazza si innamora di lui. Però Daisy non sa se lasciarsi trasportare dall'amore o rimanere nella ragione per riuscire ad affrontare la guerra che si abbatterà contro di loro.
Il libro in questione, anche se non l'ho letto tutto, ma solo alcuni capitoli, mi sta piacendo anche se all'inizio può risultare un po' pesante, poi diventa molto interessante.
31/03/2022 10:51
2L - Liceo Scientifico “A.Pacinotti” di Cagliari
“Come vivo ora” è la storia di Daisy, una quindicenne che parte per le vacanze a Londra, a casa dei cugini. La ragazza si trova molto bene nella sua nuova vita, ha perfino intrapreso una relazione con uno dei cugini. Tutto va per il verso giusto, fino a quando la zia, che è dovuta partire per un viaggio di lavoro, rimane bloccata in un altro stato per via di una situazione di emergenza data dalla guerra appena scoppiata, e i cugini quindi si trovano costretti a dover badare a loro stessi.
Considerando che il libro è ambientato in un periodo di guerra, mi aspettavo delle scene con più riferimenti al contesto, momenti di suspense e situazioni con più rischio e pericolo. Nel complesso il libro mi è piaciuto, mi ha interessato molto il fatto che la scrittrice non si sia messa problemi nel raccontare una storia d'amore tra due cugini; penso che la sua scelta voglia far capire che non bisogna farsi condizionare dai pensieri altrui e invece seguire la propria idea lasciando perdere ogni tipo di pensiero negativo che può derivare da pregiudizi o da una mentalità chiusa. A colpirmi è stato anche la personalità allegra di Daisy che, nonostante stesse vivendo un periodo difficile della sua vita, dovuto alla morte della mamma, alla convivenza con il padre e la sua nuova compagna con cui non andava d'accordo e la sua anoressia, è riuscita ad affrontare la situazione con determinazione e coraggio. Ho apprezzato il modo in cui è stato trattato il tema dell'anoressia.
30/03/2022 15:34
2L - Liceo Scientifico “A.Pacinotti” di Cagliari
Il libro racconta la storia di un' adolescente chiamata Elizabeth, costretta dal padre a trascorrere le vacanze in Inghilterra, a Londra, da un' affettuosa zia e quattro cugini che non ha mai visto prima. Tutto sembra tranquillo, sicuramente più piacevole della convivenza con suo padre e la sua matrigna incinta, ma a un certo punto scoppia una tragica guerra in Inghilterra. La zia rimane bloccata in un altro paese per un viaggio di lavoro e i cugini sono così costretti a cavarsela da soli senza telefono, elettricità e altre condizioni scontate in situazione di normalità. Dopo poco tempo la loro casa viene occupata dai militari e i ragazzi vengono mandati in luoghi diversi. Daisy a quel punto ha un solo obiettivo: riunire il resto della famiglia, in particolare Edmond, uno dei cugini con il quale ha stretto una relazione sentimentale. La ragazza all'inizio si trova in difficoltà nel prendere una decisione e ha qualche scrupolo, ma alla fine l'amore ha la meglio sulla vicenda. Daisy e Piper, la dolce cuginetta si Daisy, mandate insieme in una casa di sconosciuti, riescono a fuggire, ma nel lungo viaggio per tornare a casa scoprono la reale crudeltà della guerra; Daisy trova il cadavere di Isaac, uno dei suoi cugini, e cerca nella miriade di cadaveri anche quello di Edmond, ma con scarsi risultati. Quando finalmente le ragazze riescono a tornare a casa, non trovano nessuno e passano le settimane successive ad arrangiarsi finchè Daisy non trova Edmond nel bosco, gravemente ferito. Le ferite del ragazzo guariscono, ma niente riesce a fargli dimenticare ciò che ha vissuto. I tre alla fine vivono coltivando la terra e Edmond, grazie al sostegno di Daisy, guarisce anche emotivamente. Non sono soddisfatta dalla lettura di questo libro perchè pensavo mi coinvolgesse di più perché ci sono argomenti delicati e cruenti come la guerra. Inoltre, non mi è piaciuto il fatto che Daisy ed Edmond fossero cugini e avessero una relazione. L'autrice però ha trasmesso un bel messaggio sull'anoressia, che sicuramente aiuta le ragazze che leggeranno questo libro.
27/03/2022 15:55
2P - Liceo Galvani, Bologna
Il libro "Come vivo ora" di Meg Rosoff è un breve racconto che tratta molti temi importanti, come quello dei disturbi alimentari e della guerra. Il primo tema, motivo per il quale ho scelto di leggere questo libro - in quanto ero interessata ad immedesimarmi in qualcuno che soffrisse di anoressia- secondo la mia opinione è stato sviluppato male e superficialmente. Mi è sembrato soltanto un pretesto in più per provare a dare profondità al carattere di Daisy, la protagonista che soffre del disturbo. Inoltre viene trattato come qualcosa per il quale la protagonista non può far niente, qualcosa con cui convive, e di cui nessuno parla. Personalmente, ogni volta che l'argomento veniva messo in ballo, non provavo alcuna empatia nei confronti della ragazza, in quanto sentivo che la malattia veniva banalizzata.
Per quanto riguarda il tema della guerra invece, l''ho trovato molto più interessante ed originale. Infatti l''intreccio tra gli accadimenti storici e la vita quotidiana di campagna mi è piaciuto, così come ho apprezzato la relazione clandestina tra Daisy ed Edmond, il cugino.
Parlando dello stile di scrittura invece, devo ammettere che inizialmente non riuscivo a sopportarlo; sembrava quasi di leggere un libro per bambini, perlopiù con periodi veramente molto lunghi all'interno dei quali si mescolavano i pensieri di Daisy, gli avvenimenti ed anche delle descrizioni. Ho provato quindi a leggerlo ad alta voce, per seguire meglio il ritmo del testo. Con questo metodo mi sono trovata meglio e sono riuscita a leggerlo più in fretta.
Quindi, se state cercando un libro che tratti tematiche riguardanti i disturbi alimentari, non ve lo consiglio. Se invece quello che cercate è un libro breve, semplice e alla mano, che tratta comunque dei temi profondi che possono instaurare una riflessione, allora fa al caso vostro.
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
24/03/2022 23:22
1C - Liceo Laura Bassi, Bologna
Meg Rosoff è una scrittrice statunitense specializzata in letteratura per ragazzi (Boston, 1956). È una storia che tratta temi, in cui si possono ritrovare molte persone al giorno d'oggi. Daisy, ha quindici anni, è una ragazza che ha sofferto molto a causa della morte di sua madre e del rapporto con la matrigna che la portarono a smettere di mangiare e quindi soffrire di anoressia, un disturbo alimentare che colpisce soprattutto i giovani. Il padre visto che non sapeva come affrontare questa cosa decide di mandare la figlia in Inghilterra dalla sorella di sua madre e dai cugini per trascorrere le vacanze estive. Daisy in questa vacanza si innamora di suo cugino Edmond ma purtroppo ci sono alti e bassi che dovrà sostenere, come ad esempio la guerra che scoppia a Londra. Questo racconto ci vuole far capire che bisogna essere forti e determinati per affrontare e superare ogni momento che la vita ci presenta. All'inizio, mentre leggevo il libro non mi convinceva molto, ma dopo un po' ho cominciato a pensare che non fosse cosi e infatti da quel momento c'è stata una lettura scorrevole da parte mia. È scritto in modo semplice, presenta descrizione molto dettagliate e accurate e riferimenti sugli argomenti dell'adolescenza come ad esempio l'amore e l'anoressia e anche della guerra un tema molto attuale, che sta vivendo il popolo ucraino. Lo consiglio soprattutto a chi cerca un libro che tratti temi di attualità ma anche alle persone che stanno vivendo questi tipi di problemi nella propria vita.
15/03/2022 20:38
1C - Liceo Laura Bassi, Bologna
Il libro “Come vivo ora” è stato scritto da Meg Rosof e tratta molte tematiche importanti della vita adolescenziale come l'amore, i problemi in famiglia e i disturbi alimentari. Daisy è una ragazza di quindici anni che vive a New York con il padre e la matrigna con la quale non è in buoni rapporti, si ritrova così in una situazione familiare non molto gradevole che affronta smettendo di mangiare. Il padre cosciente del disturbo della figlia, decide di mandarla in Inghilterra, dove trascorrerà le vacanze dalla zia materna e dai suoi quattro cugini che non ha mai visto. Durante la vacanza Daisy si avvicina molto alla cugina Piper e si innamora perdutamente del cugino Edmond con cui avrà una storia che però affronterà molti ostacoli visto la guerra che scoppierà a Londra. Ho trovato questo libro davvero eccezionale e ho apprezzato molto la sua trama originale e il suo stile così semplice e scorrevole. La cosa che mi è piaciuta maggiormente è proprio il fatto che la scrittrice decida di presentare la storia in prima persona e penso che questo aiuti molto il lettore ad immedesimarsi al meglio nel dolore e la forza della protagonista. Inoltre di questo libro mi è sembrato davvero interessante il modo in cui la scrittrice intreccia tematiche così importanti e difficili dell'adolescenza, infatti ho ammirato la protagonista di questo racconto, in particolare ho amato la sua forza nell' affrontare ostacoli così duri della vita in un periodo molto difficile ovvero quello della guerra. Mi sento in dovere di consigliare questo libro agli adolescenti e in particolare a chi sta vivendo momenti difficili nella sua vita.
14/03/2022 20:45
1i - Liceo Galvani, Bologna
Come vivo ora è un romanzo che narra le vicende vissute da una ragazza di quindici anni, Elizabeth, detta Daisy, che viene mandata dal padre da Brooklyn nell'antica casa in mezzo alla natura dove vivono i suoi quattro cugini -Edmond, Isaac, Osbert e Piper- e sua zia Penn. Daisy, inizialmente, è diffidente a causa della stranezza dei cugini, che vivono quasi senza regole in una dimora fiabesca, ma poi ne rimane affascinata e si abitua a tutte le anomalie che le si presentano davanti. Proprio mentre lei e i cugini, vista la partenza della zia, passano il tempo tra gite, natura e animali, la situazione di fa più complicata a causa di una guerra mondiale scoppiata per un Nemico imprecisato. I ragazzi, inizialmente, non se ne rendono conto, visto che sono isolati dal mondo esterno alla loro campagna, ma ad un certo punto verranno divisi da dei soldati, che prenderanno anche la loro casa.
In questo periodo, durante il quale i cugini sono separati, Piper e Daisy devono fare i conti con la devastazione e la brutalità della guerra, ma Daisy riesce a sentirsi rassicurata perchè, per un motivo imprecisato, riesce a parlare con Edmond, di cui è innamorata (ricambiata), e ciò le da la forza per andare avanti ogni giorno.
Alla fine del romanzo la guerra è terminata, e Daisy torna dopo sei anni in Inghilterra. Qui si ricongiunge ai cugini, che vivono nuovamente nella loro casa di campagna, e infine rivede Edmond, che è profondamente segnato da ciò che ha visto, tanto da non parlare più. Daisy diventa una specie di giardiniere per poter stare con lui, e così si spiega come vive alla fine del romanzo (e da ciò è tratto il titolo).
L'aspetto che ho preferito di questo romanzo è la trama, che è particolare in quando espone un'ambientazione in una “Terza guerra mondiale”, che, nonostante sia inventata, non è descritta in modo meno cruento di quanto non possa essere descritta una guerra reale. Un esempio che può dimostrarlo è la seguente citazione: Se non siete mai stati in guerra e vi state chiedendo quanto ci vuole per abituarsi a perdere tutto ciò che pensate di amare o di cui siete convinti di avere bisogno, posso dirvi che la risposta è Non ci vuole niente. Questa frase fa riflettere sul fatto che la guerra sia qualcosa di così terribile che non permette neanche di lamentarsi dei cambiamenti radicali che porta, che quindi passano quasi inosservati mentre sconvolgono le vite di tutti.
Poi mi è piaciuta anche la tematica riguardante l'amicizia tra Daisy e Piper e il legame tra Daisy ed Edmond. Anche qui credo che una citazione possa esprimere al meglio il concetto del legame tra la protagonista e sua cugina: Piper ha avuto me. Ma salvando Piper io ho salvato me stessa, e le cose che avrebbero potuto ucciderci sono state proprio quelle che ci hanno salvate. Questa frase fa capire che, nonostante le sofferenze, l'amore e l'affetto ci salvano in ogni situazione.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

14/03/2022 16:55
1i - Liceo Galvani, Bologna
E' una storia che sin dalla prima pagina mi ha travolto ed emozionato, specialmente per i temi trattati che sono molto attuali. Uno dei più importanti è l'anoressia, malattia mortale che mi è vicina e conosco molto bene. In prima persona non ne soffro per fortuna, ma allo stesso tempo mi ritrovo accanto ad amiche che purtroppo sono entrate dentro questo percorso molto difficile. Dall'esterno mi rendo conto che è molto dura da combattere, e sicuramente la nostra società attuale, la quale metti in evidenza sempre maggiormente l'apparire piuttosto che l'essere, non contribuisce. Altro argomento di cui tratta questo libro è l'adolescenza e l'amore dal punto di vista di Daisy, quindicenne che si ritrova a passare l'estate nella casa di campagna dei cugini. A proposito di questo, un aspetto che mi ha fatto molto riflettere, è il rapporto di questa giovane ragazza con suo padre e la sua matrigna: possiamo dire che Daisy è stata “cacciata” e sicuramente possiamo intuire dai suoi monologhi che questa situazione non le è stata indifferente come dà a vedere. Questi fatti mi hanno portato a leggere questo libro in pochi giorni e posso definirmi un'appassionata di questa incredibile storia.
Uno degli aspetti che ho amato di più sono le descrizioni corpose dei luoghi e delle emozioni di Daisy: attraverso le sue parole sempre precise, ma mai banali, sono stata in grado di trasportarmi in ogni scena, di assaporare gli odori e la consistenza della natura, di immaginarmi seduta sul letto della casa dei cugini e di vivere lo stesso dolore provato da Daisy. Grande attualità di questo libro è l'invasione di un imprecisato nemico in Inghilterra, in un'imprecisata guerra terroristico-mondiale.
Purtroppo questa storia mi ha rattristato maggiormente in quanto la guerra ci è molto vicina e ho la paura costante che la situazione possa cambiare portando conseguenze tragiche a tutti noi. La crudezza con cui viene descritta mi fa venire i brividi: “Se non siete mai stati in guerra e vi state chiedendo quanto ci vuole per abituarsi a perdere tutto ciò che pensate di amare o di cui siete convinti di avere bisogno, posso dirvi che la risposta è Non ci vuole niente”. In tutto questo però, Piper, cugina di Daisy, gioca un ruolo fondamentale in quanto le due si danno forza a vicenda in ogni situazione, che per quanto atroci, sono riuscite a superare a testa alta: “Piper ha avuto me. Ma salvando Piper io ho salvato me stessa, e le cose che avrebbero potuto ucciderci sono state proprio quelle che ci hanno salvate.”
Aspetto che al contrario non ho apprezzato, è la mancanza di punteggiatura, che specialmente nei discorsi diretti rendeva il tutto più confusionario.
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
20/03/2022 12:39
2N - Liceo Scientifico “A.Pacinotti” di Cagliari
Il libro parla di questa ragazza di nome Daisy di 15 anni che dopo svariati problemi con la sua famiglia in America, tra cui il suo disturbo alimentare, viene mandata dal padre in una fattoria in Inghilterra dove viene accolta dai suoi tre cugini : Isac il più grande, Edmond il fratello di mezzo, la più piccola Piper e la zia. Daisy durante la sua permanenza in Inghilterra si innamora di Edmond e i due intraprendono una relazione clandestina, lega anche con Piper e cerca di farsi raccontare dalla zia qualcosa sulla vita della madre che morì quando Daisy era ancora piccola. Un giorno però la zia è costretta a fare un viaggio di lavoro e quando lei si trova a Londra scoppia una bomba atomica che cambia radicalmente la vita di tutti. La zia non può tornare a casa dai figli e da Daisy e i ragazzi ormai rimasti soli devono cavarsela senza elettricità, acqua corrente e altri confort quotidiani. Questo però non spaventa i ragazzi che infatti vivono la situazione come una avventura. A un certo punto però i ragazzi vengono separati, infatti Piper e Daisy finiscono insieme in una casa affidataria e Edmond e Isac in un' altra, ma dopo un lungo viaggio le due ragazze riusciranno a tornare dai due compagni che sono però emotivamente distrutti da ciò che hanno dovuto vedere e affrontare. Il libro infatti finisce con i quattro ragazzi che tornano alla fattoria e cercano di continuare una vita serena e daisy che cerca di aiutare Edmond nella sua guarigione emotiva. Il libro tutto sommato mi è piaciuto, non ho adorato lo stile di scrittura molto infantile, quasi inesperto di Meg Rosoff ma capisco che potrebbe essere stato utilizzato per sdrammatizzare le difficili tematiche affrontate durante il libro come la guerra e l' anoressia.
17/03/2022 19:16
2B - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Daisy è una ragazza di New York dei nostri tempi, ha il cellulare ed è abituata a farsi servire dagli adulti, un po' come noi; finché non viene catapultata in una realtà nuova, a cui non è abituata. A casa dei cugini, in una casa di campagna in Inghilterra, la ragazza scopre la bellezza della natura e degli animali, si rende conto di come ci si sente bene a essere utili e soprattutto ad innamorarsi. Tutto questo però viene rovinato dallo scoppio della guerra, e di nuovo Daisy si trova a fare i conti con una nuova e cruda realtà, quella della separazione dalle persone ormai a lei care, quella della sopravvivenza e dei morti; con Piper, la cugina minore, intraprende il viaggio della speranza, per tutto il tempo che sono lontane da casa sono l'una il sostegno dell'altra. E' proprio Piper il personaggio che più mi ha colpito: si tratta di una bambina di soli nove anni che, nonostante la sua giovane età, è molto matura e coraggiosa, mai un capriccio. Sa fare tutto, sa come prendere il miele da un alveare allontanando le api con un ramo infuocato, è capace di trovare cibo in natura e di cucinarlo, è brava a pescare e pulire il pesce. Tutto questo Daisy impara da lei. Il libro mi è piaciuto ma leggendolo sono stato piuttosto teso e mi è sembrato di vivere personalmente il viaggio di ritorno angosciato delle ragazze verso casa. La mia mente è andata inevitabilmente a finire su quello che sta vivendo oggi il popolo ucraino e la loro fuga verso la salvezza.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
09/03/2022 18:51
2i - Liceo Galvani, Bologna
Ciò che più mi è piaciuto di questo libro è stato un personaggio, ovvero quello di Daisy. Daisy è la protagonista di questo racconto e di lei ho apprezzato tantissimo la sua forza d'animo in una situazione così pietosa e atroce, soprattutto perchè è una ragazzina di quindici anni e questa sua tenacità mi ha davvero spiazzato. C'è un punto del libro, che voglio riportare, nel quale si possono distinguere alcuni tratti del suo grande valore “Avevo voglia di dire a qualcuno che era la fine, che non ce la facevo più ad andare avanti con la mia infelicità e in più quella di Piper, che era pure peggio. Ero piena di rabbia e disperazione (...) e non potei fare altro che sedermi vicino a lei accarezzandole i capelli e sussurrando << Adesso basta, adesso basta >> perché entrambe ne avevamo avuto abbastanza”. In questo passo, come dicevo, si riesce bene a comprendere quanto questa ragazzina sia di uno spirito incredibile, poiché io credo che pochi avrebbero provato ad andare avanti con tutti gli ostacoli che si pongono davanti in un periodo di guerra. Inoltre un altro tratto che ho ammirato, nel quale mi sono assai ritrovata, è stata la “battaglia” che Daisy ha portato con sé dal suo arrivo in Inghilterra fino alla fine della guerra: la battaglia contro l'anoressia. Appunto la ragazza rivela di soffrire di questo disturbo alimentare e nel testo ho rintracciato alcuni pensieri, che tante volte (forse troppe) ho sentito “miei”, ma devo ammettere che quella che più mi ha colpito (se non quasi addolorato) è stata “Era la prima volta che avevo memoria che la fame non era una punizione o un crimine o un'arma o un metodo di autodistruzione”. Vedere la fame, appunto come la descrive Daisy, in veste di arma, metodo di autodistruzione, punizione o addirittura crimine è un chiodo fisso man mano che riduce sempre di più la nostra anima a brandelli.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
13/03/2022 02:19
2BT - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Daisy è una ragazza di quindici anni che sta trascorrendo le vacanze in Inghilterra, ma una guerra scoppia a Londra: la zia rimane bloccata in un altro stato durante un viaggio di lavoro e i cugini sono costretti a cavarsela da soli. Dopo un primo periodo passato in relativa tranquillità, la casa viene occupata dai militari e i ragazzi vengono divisi e mandati in luoghi diversi. L'obiettivo di Daisy è riunire la famiglia e cercherà di farlo attraverso fughe e lunghi cammini per ritornare a casa. Questo libro mi è piaciuto molto, soprattutto per le descrizioni precise, i riferimenti all'anoressia della protagonista, la storia con Edmund... Lo consiglierei a chiunque, essendo un argomento di interesse comune.
11/03/2022 20:38
1G - Liceo Ulivi, Parma
Ho trovato questo libro molto interessante e avvincente, perché presenta temi e ideali molto importanti per ragazzi della nostra età. Inoltre ho trovato molto interessante la scelta dell'autrice di ridurre la punteggiatura al minimo. È interessante ma allo stesso tempo disorientante, perché si ha la sensazione di leggerlo tutto di un fiato, senza pause per poter riprendere fiato. Daisy, costretta dal padre, sta trascorrendo le vacanze in Inghilterra presso la sorella della madre, Zia Penn, che è sempre assente ed insieme a cugini che non ha mai visto. Quando eserciti terroristici non identificati fanno scoppiare una bomba atomica a Londra, inizia a regnare il caos. Daisy, Piper, Edmond, lsaac e Osbert isolati nella fattoria in mezzo alla campagna inglese sono costretti a inventarsi la vita quotidiana senza alcuni comfort della vita normale. Ma in quell'insolito isolamento la fattoria si trasforma in un luogo magico, dove Daisy - uscendo dal proprio isolamento interiore e abbandonando la rabbia - si innamora di Edmond, si affeziona a Piper e Isaac e si abitua a quella vita insolita ma piacevole. Durante un'operazione militare di evacuazione, Daisy e Piper vengono separate dai ragazzi e vengono costrette a vivere in una casa con degli sconosciuti, i signori McEvoy, all'interno di una zona protetta dai militari. Arrivate nella nuova casa escogitano un piano per tornare alla fattoria, dove sperano di ritrovare i ragazzi. Fuggite dalla casa, nel lungo viaggio che Daisy e Piper affronteranno per tornare scopriranno le crudeltà della guerra.
02/03/2022 22:13
2E - Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II", Cagliari
Il libro "Come vivo ora" è un libro molto avvincente che parla di temi molto importanti e vicini alla vita adolescenziale, come l'amore, l'anoressia ma anche la guerra. Questa storia parla di una ragazza, Daisy, di quindici anni che vive a New York con il padre e la matrigna. Il libro inizia con l'arrivo di Daisy in Inghilterra, dove il padre ha deciso di farle passare l'estate a casa della zia materna. Qui conoscerà i suoi quattro cugini in un ambiente molto accogliente e ospitale. Durante il racconto lega molto con Piper, la cugina, e si innamora perdutamente del cugino Edmond. Il fatto che ci fosse una guerra in corso, crea un clima di tensione e paura sia tra i personaggi, ma anche nel lettore. Lo stile è molto semplice e scorrevole, grazie anche al fatto che l'autore decide di scrivere in prima persona, amplificando le emozioni che provano i personaggi rendendole chiare anche al lettore. La prima parte è meno coinvolgente rispetto al resto della vicenda, quando si incomincia a capire la vera essenza della protagonista e dei personaggi attorno a lei. La sua storia d'amore con Edmond era molto intensa e si poteva capire la gioia nei piccoli gesti dell'amore adolescenziale, che veniva contrastata dagli ostacoli che le guerra poneva. La parte che mi è piaciuta di più è la speranza che Edmond e Daisy ponevano nel rivedersi, quasi come se stessero vivendo aspettando questo momento, dopo che erano stati costretti a separasi a causa della guerra. Consiglio la lettura del libro.
25/02/2022 18:56
2ACL - Liceo Rosmini, Rovereto
Questo libro è diviso in due parti, la prima a mio parere più avvincente, probabilmente per la lunghezza e la ricchezza dei contenuti della seconda parte.
Il libro narra della guerra sotto il punto di vista di una ragazza di quindici anni mandata a vivere con i cugini, tre ragazzi e una ragazza con la quale vivrà per tutta la prima parte, e per breve tempo anche con la zia perché suo padre e la sua matrigna pensavano le facesse bene cambiare posto per via del suo disturbo alimentare, del quale, secondo me, viene parlato troppo poco nel libro.
È un libro molto interessante che mi ha coinvolta dalle prime pagine, però penso che manchi un pezzo di narrazione tra la prima e la seconda parte e secondo me sarebbe stato molto carino anche sapere come è stata la guerra non solo dal punto di vista femminile, ma anche da quello maschile magari narrato da uno dei cugini.
Nel complesso il libro è avvincente, è un'altalena che oscilla per tutta la narrazione tra la gioia anche nelle piccole cose e l'immensa tristezza e orrore.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

21/02/2022 12:27
1i - Liceo Galvani, Bologna
L'aspetto che mi è piaciuto di più di questo libro è che il lettore è molto coinvolto nella storia: questo è probabilmente dovuto al fatto che la protagonista Daisy narra in prima persona, raccontando tutto dal suo punto di vista ed esprimendo spesso il suo parere riguardo agli altri personaggi, i luoghi e le situazioni. In questo modo riesce a far provare in modo intenso le emozioni di ansia, paura e speranza causate dalla guerra. “Mai sette esseri più silenziosi di noi erano stati seduti nel cassone di un camion, eravamo troppo sconvolti persino per piangere o parlare”: questa citazione per esempio fa comprendere i traumi e gli shock che le guerre causano a persone innocenti, le quali si ritrovano improvvisamente a vivere esperienze terrificanti. La storia è molto scorrevole: forse la parte iniziale è un po' noiosa, ma più si va avanti, più diventa avvincente. Tratta temi molto importanti come l'amore, la guerra e anche l'anoressia. L'unica cosa negativa è che molte volte mancano i segni di punteggiatura che introducono i discorsi diretti e questo può creare confusione nel lettore.
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17/02/2022 21:56
2CS - Liceo Luigi Stefanini, Venezia Mestre
Lo stile è stupendo, mi sono immersa nel flusso di coscienza della narrazione e ho respirato dopo circa 10 ore. Quando Daisy descriveva la natura mi sembrava di assaporarne gli odori e la consistenza, quando descriveva la casa della zia mi sembrava di essere seduta su una poltrona della stanza, ho amato e sofferto con lei. La forza di questa storia è nei personaggi e nella freschezza della voce di Daisy, mai banale. Non c'è retorica.
La guerra è sullo sfondo ma qui si parla soprattutto della vicenda umana di Daisy e di Piper, come sopravvivono e cosa significa continuare a vivere. È una storia semplice dove accade poco o nulla, il titolo è perfetto, ci fa capire che c'è un prima e un dopo, le esperienze che abbiamo avuto restano con noi, siamo in un certo senso dei sopravvissuti del nostro passato, non per forza con una connotazione negativa. Il finale mi ha riempito di tristezza, tenerezza, speranza.
15/02/2022 19:41
1i - Liceo Galvani, Bologna
Daisy, una quindicenne di New York, viene mandata dal padre e dalla matrigna in Inghilterra. La ragazza va a vivere con i suoi cugini, che non ha mai visto prima, in una casa di campagna e scopre un modo nuovo di vivere, di passare le giornate e rimane affascinata da questo nuovo mondo. Uno dei cugini è Edmond, un ragazzo di quattordici anni. Edmond e Daisy hanno un rapporto molto speciale, si ritrovano ad essere molto più di cugini. Passano molto tempo insieme, spesso di notte per non farsi scoprire dagli altri cugini. Riescono a capirsi con uno solo sguardo e a Daisy sembra spesso che Edmond senta i suoi pensieri poiché capita più volte che il ragazzo risponda a domande che lei tiene nella sua mente. Inizialmente, quando inizia la guerra, Daisy non è preoccupata perché con Edmond si sente al sicuro. Ma un giorno Daisy e Piper, la sorella di nove anni di Edmond, vengono portate da un'altra famiglia poiché la casa serviva ai soldati. Daisy, anche se è lontana da Edmond, riesce a sentire la sua presenza, sente di riuscire a parlarci e questo la rassicura. Successivamente però Daisy e Piper si ritrovano a dover sopravvivere da sole nella natura nascondendosi dai soldati. Passano momenti molto duri, solo dopo tanto tempo riescono a tornare a casa e Daisy viene riportata a New York. Dopo sei anni, nei quali non aveva avuto notizie dei cugini inglesi, riesce a tornare da loro. Rimane sconvolta nel rivedere Edmond; egli è stravolto da tutto ciò che ha visto e vissuto durante la guerra.
Questo libro mi ha colpito molto e mi ha lasciato tanti aspetti impressi. L'autrice è riuscita a descrivere il rapporto tra Edmond e Daisy in modo molto dettagliato e fa in modo che quello che c'è fra i due cugini non sembri così strano come è in realtà. Inoltre narra la guerra in modo molto struggente ma senza descrivere in modo diretto i combattimenti. Le condizioni di vita di Piper e Daisy sono terribili e Meg Rosoff approfondisce anche il rapporto tra le due cugine che rimane segnato profondamente da quello che sono costrette a vivere. Uno dei personaggi che preferisco è proprio Piper, che all'inizio del romanzo è solo una bambina di nove anni. È molto allegra, sorridente e disponibile. Nonostante la sua età è molto matura, si dà tanto da fare: cucina, si occupa dell'orto e degli animali della fattoria, conosce molto bene le piante della natura. Soprattutto quando la sua vita e quella di Daisy si fanno difficili si rivela molto responsabile e riesce ad adeguarsi senza troppi problemi alle loro condizioni. Anche se stanno vivendo un momento terribile lei non si lamenta, non rende la situazione più complicata come si potrebbe aspettare da una bambina. Anzi, Piper è molto di aiuto e probabilmente Daisy non ce l'avrebbe fatta senza la sua cuginetta. “Piper ha avuto me. Ma salvando Piper io ho salvato me stessa, e le cose che avrebbero potuto ucciderci sono state proprio quelle che ci hanno salvate.” Le difficoltà vissute insieme hanno avuto l'effetto di renderle più forti e più unite, permettendo ad entrambe di sopravvivere in mezzo a tante atrocità.
Piper porta un sorriso anche ai soldati quando le due cugine si fermano in un fienile per qualche giorno con molti uomini. “Si capiva che Baz era felice come non mai standosene semplicemente seduto vicino a Piper, guerra o non guerra, e senza ombra di malizia. Dopo mesi passati in mezzo a omaccioni puzzolenti, tutti rutti e scoregge, la presenza di Piper con i suoi occhi grandi e il suo animo puro non gli faceva desiderare altro che avere l'occasione di dare la vita per proteggerla.” Baz è uno dei soldati che si è affezionato alla bambina perché, in qualche modo, lei gli dà un senso di calma, normalità e lo mette di buon umore.
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15/02/2022 20:34
1i - Liceo Galvani, Bologna
Il libro “Come vivo ora” è molto commovente, coinvolgente e ricco di tematiche importanti: l''anoressia, l''amore, la guerra e il dolore. Ho trovato questa lettura molto scorrevole in quanto scritta con un linguaggio semplice, ma nonostante ciò durante il corso delle vicende, principalmente nella parte iniziale, ci sono dei momenti in cui vengono omessi i segni di punteggiatura per introdurre i discorsi diretti; talvolta infatti è difficile capire quali siano i discorsi tra personaggi e quali i pensieri del narratore. Il libro è narrato in prima persona da Daisy, una ragazza anoressica, che si trasferisce in Inghilterra dai cugini, non essendo in buoni rapporti con la matrigna. L''aspetto che mi ha colpito in particolare del libro è che Daisy si innamora di Edmond, suo cugino: proprio per via di questo legame mi è sembrato strano che tra loro si potesse instaurare una storia d'amore. La tematica principale del racconto è l'amore tra i due, che li tiene legati nonostante i diversi ostacoli che devono affrontare per via della guerra. Il libro ha come sfondo la guerra, anche se non vengono descritte: le azioni, le lotte, i combattimenti e gli inseguimenti. La narratrice, infatti si sofferma principalmente sul dolore, facendo capire cosa si prova a perdere tutto ciò che si ha o di cui si pensa di rimanere in possesso per sempre (“Se non siete mai stati in guerra e vi state chiedendo quanto ci vuole ad abituarsi a perdere tutto ciò che pensate di amare o di cui siete convinti di avere bisogno, posso dirvi che la risposta è Non ci vuole niente.”). Sempre nell'ambito della guerra, l'autore si sofferma su quanto una vicenda a cui si ha assistito possa cambiare il proprio modo di vivere, come faccia chiudere una persona in sé stessa e di quanto sia faticoso sopravvivere senza il rimorso di ciò che è avvenuto (“Più di un anno. Hai visto cosa si è fatto. Come se non avesse sofferto, o non fosse stato punito abbastanza. E per cosa? Per essere vivo, credo”). Un''altra tematica alquanto importante è l''anoressia, di cui si parla ancora molto al giorno d''oggi: tuttavia, non viene molto approfondita, poiché è la narratrice stessa a doverla affrontare e non ne dà molto peso.
Il libro, in conclusione, insegna quanto sia importante avere una persona a cui affidarsi e su cui contare anche nei momenti in cui si pensa di non riuscire ad andare avanti o quando si crede di aver toccato il fondo senza più vedere alcun barlume di speranza.
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