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Il mio nome è Elisabeth, ma nessuno mi ha mai chiamata così. Quando sono nata mio padre deve avermi dato un'occhiata e aver pensato che avevo una faccia dignitosa e triste come una regina d'altri tempi o un morto, ma io poi mi sono rivelata un tipo qualunque, di certo non una che si fa notare […] Più Daisy che Elizabeth fin dall'inizio.
Daisy ha 15 anni e vive a New York con il padre e la matrigna, Davina la Diabolica, con la quale non è in buoni rapporti. Quindi oltre ad aver perso la madre, morta quando lei era piccola, si ritrova in una situazione familiare per niente confortevole e alla quale reagisce smettendo di mangiare. Il padre, non sapendo più cosa fare per far fronte all'anoressia della figlia, pensa che a Daisy potrebbe far bene passare un'estate in Inghilterra, nella casa di campagna della zia, in compagnia dei quattro cugini. Detto fatto viene messa su un aereo e in un attimo si ritrova in una dimora che sembra più un maniero gotico che una fattoria qualunque, circondata da campi e giardini e tantissimi animali: una capra bianca e nera, due cani, gatti a volontà, mucche, pecore e galline. Fin dal suo sbarco all'aeroporto Daisy capisce che la vacanza le farà molto bene, infatti a riceverla all'uscita non trova la vecchia zia Pen ma suo cugino Edmond, un quattordicenne con la sigaretta in bocca, capelli arruffati e occhi color del cielo che a vederlo sembra una specie di cane randagio e, non si capisce come faccia, ha il dono di intuire sempre quello che la ragazza sta pensando. Sarà per la lontananza da casa, che permette alla testa di viaggiare più liberamente, sarà per il sorriso irresistibile di Edmond, che Daisy si innamora perdutamente lui. Cosa fare? Lanciarsi in una storia con il cugino? Oppure rimanere saldi nella ragione e prepararsi ad affrontare il dramma della guerra che si sta abbattendo su tutti loro?

Commenti

Avatar Nikii_Lautierii010
28/03/2023 10:43
2E - Scuola media Giuseppe Dozza, Bologna
Elizabeth, più comunamente chiamata daisy, ha 15 anni. A causa di una guerra esplosa in tutta Europa, è costretta a trasferirsi in Inghilterra con i cugini, purtroppo da lei mai incontrati. Con Edmond, Isaac, Osbert e Piper si ritrova in mezzo alla campagna, essendosi arrangiati in tutto riescono a vivere senza adulti e senza telefono, rischiando sempre di rimetterci la vita. Ed è proprio lì che matura il suo amore nei riguardi di un ragazzo: chi è? riusciranno a stare uniti anche nonostante la guerra? Consiglio questo libro alle persone a cui piacciono le storie d' amore . Non mi è piaciuto molto per il modo in cui è stato scritto: la punteggiatura non c' era e questo rendeva difficile la lettura, comunque è un libro interessante.
Avatar dinaventuri
13/06/2022 23:06
3B - Liceo Marco Foscarini, Venezia
Ammetto che prima di aver parlato con la scrittrice avevo un'opinione diversa su questo romanzo. Innanzitutto non mi aspettavo che il libro fosse così, dopo aver letto le prime pagine ero convinta sarebbe stato un libro semplice su una ragazza via da casa. Invece tratta di temi pesanti come guerra, disturbi alimentari e mentali, incesto e l'accettazione di sé stessi. La protagonista all'inizio è una semplice ragazza con una situazione familiare non delle migliori; infatti ha perso la madre da piccola e non sopporta la nuova moglie di suo padre. Riesce a capire sé stessa e a crescere attraverso le difficoltà che è obbligata ad affrontare e soprattutto grazie all'amore per i suoi cugini. Devo dire che ci ho messo un po' ad abituarmi allo stile di scrittura, anche se ho visto che in lingua originale è molto più scorrevole. Inoltre alcuni temi sono stati trattati in un modo che può far sorgere dubbi su quale sia la soluzione ad alcuni problemi (come disturbi alimentari), però appunto dopo aver sentito la spiegazione dell'autrice mi sono ricreduta. Tutto sommato è stato un libro interessante anche se la fine mi ha lasciata perplessa in quanto mi pare abbia dato un messaggio "sbagliato".
Avatar naan
01/06/2022 19:09
2 ASA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Questo libro mi ha sorpresa davvero molto, principalmente perché ho trovato che i temi trattati, come ad esempio la guerra, i problemi con la famiglia e tutte le emozioni provate dalla protagonista, siano stati trattati molto bene, ma senza farli diventare troppo pesanti come certe volte succede. All''inizio, avevo preso questo libro nonostante la trama non mi avesse trasmesso nessun particolare interesse; sono felice di dire che è stato meglio di quanto mi aspettassi. Mi ha colpito in particolare come alcune riflessioni e alcuni passaggi della storia io li abbia sentiti così vicini a me. Credo che questo sia anche dovuto alla situazione che tutti noi stiamo vivendo oggi, sia per quanto riguarda le relazioni con le persone che ci circondano quotidianamente, ma anche per quanto riguarda problemi più seri, come quello della guerra. Ho trovato interessante come Daisy sentisse il conflitto e tutte le sue conseguenze così lontane, perché ci sono certi momenti in cui mi sento allo stesso modo per quanto riguarda la situazione reale. Credo che finché le conseguenze non ci arrivano in maniera diretta, certe volte tendiamo allora ad allontanare quel problema, sentendolo, per l''appunto, lontano da noi, anche se non dovrebbe essere così. Inoltre, il modo diretto in cui sono stati descritti i sentimenti di Daisy, il fatto che non ci fossero troppi giri di parole, ha permesso che arrivassero chiari e tondi, in modo che anche il lettore potesse sentirli propri. Sotto molti aspetti si può dire che mi abbia fatto aprire gli occhi e fatto capire l''importanza anche delle piccole cose, che a volte possiamo dare per scontato, anche se non lo sono davvero.
Avatar beatricelotta
24/05/2022 15:53
3B - Liceo Marco Foscarini, Venezia
Questo libro non rispecchia del tutto il mio gusto personale, però devo dire che è stato avvincente e ha saputo tenermi incollata alle pagine. Devo dire però, che molte volte il modo in cui scrive l'autrice non mi faceva capire quando c'era un discorso diretto. I temi affrontati sono temi molto delicati e difficili da presentare, ma l'autrice a parer mio l'ha fatto molto bene.
Avatar 1a3
1a3
26/05/2022 21:05
1i - Liceo Galvani, Bologna
Il libro mi è piaciuto perché tratta di temi molto importanti ed attuali. Uno di questi è il tema della crescita e del cambiamento; Daisy, la protagonista del libro, si ritrova ad affrontare una serie di situazioni che le richiederanno una grande maturità: Infatti si ritrova a vivere da sola con i cugini in Inghilterra, dopo essere vissuta con il padre e la matrigna a new York; durante la sua permanenza in quella casa scoppia la guerra, che la costringerà ad abbandonare i propri cugini e a cercare di sopravvivere, prendendosi anche cura di Piper, la sua cuginetta. Alla fine quando ritornerà in Inghilterra per ritrovare suo cugino Edmond, con il quale aveva vissuto un amore proibito, si troverà difronte ad un ulteriore inaspettato cambiamento…
Avatar Wxyz
03/05/2022 20:15
2i - Liceo Galvani, Bologna
"Come vivo ora" è un romanzo di Meg Rosoff che, nonostante la sua brevità, contiene molti temi veramente importanti. La protagonista è Daisy, una quindicenne che dalla grande New York si trasferisce nella casa di campagna in Inghilterra di sua zia dove vivono anche i suoi quattro figli. Quando Daisy conosce i cugini resta inizialmente stupita da alcune loro doti veramente particolari, ma si affeziona velocemente a tutti loro, specialmente ad Edmond, più piccolo di un anno e che capisce tutto ciò che lei pensa, e a Piper, la più piccola e affettuosa della famiglia. Dopo un primo periodo di gioia familiare nel quale Daisy si innamora di Edmond, il pericolo della guerra si fa sempre più incombente, fino a diventare una dura realtà. In questo libro in cui i temi principali sono la guerra e l'amore, vengono trattati con delicatezza anche temi importanti come alcune problematiche dell'adolescenza, tra cui principalmente l'anoressia. Daisy infatti, inizialmente come forma di protesta nei confronti del padre e della matrigna, mangia pochissimo. Mi è piaciuto come questo argomento sia stato trattato poco alla volta, facendolo apparire non come fulcro della vicenda bensì più come sfondo che si evolve nella storia. "Era la prima volta da quando riuscivo a ricordare che la fame non era una punizione o un crimine o un'arma o una modalità di autodistruzione." La guerra, soprattutto nella seconda metà del libro, diventa un tema predominante e ci mostra come Daisy riesce ad affrontare ciò che le succede ogni giorno prendendosi cura della cuginetta, inseguendo il suo costante obiettivo e non perdendo la forza di andare avanti, nonostante le atrocità della guerra che testimonia. Tutto ciò la segna molto e la fa crescere come persona, mettendo in evidenza con quanta velocità l'uomo si riesca ad adattare in situazioni estreme. "Se non siete mai stati in guerra e vi state chiedendo quanto ci vuole per abituarsi a perdere tutto ciò che pensate di amare o di cui siete convinti di avere bisogno, posso dirvi che la risposta è Non ci vuole niente." Ciò con cui i protagonisti devono convivere sono gli strazianti ricordi di ciò che hanno visto o sentito, tutto quello che non sono riusciti a impedire. E con questo aspetto l'autrice rende la descrizione della guerra più profonda, facendo vedere il profondo impatto emotivo che ha su chi ne è coinvolto: "So che non riuscirà mai a far tacere quelle voci irriferibili. Ha sentito della gente uccidere, e altra gente morire, e le loro voci gli si sono insinuate dentro, ossessionandolo, avvelenandogli l'anima."

Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

Avatar Au_anonimus
05/05/2022 14:38
1A - Liceo Nomentano, Roma
"Come vivo ora" racconta di una ragazza Daisy, costretta a trasferirsi da New York ad una casa di campagna appartenente ai cugini. Si innamora del cugino maggiore con il quale inizia una relazione, che viene interrotta dall'arrivo della guerra, a causa della quale sono costretti a separarsi. Questo libro mi è piaciuto perché mi ha reso partecipe delle conseguenze che la guerra ha sulle persone. Lo consiglio anche se in alcuni punti la lettura mi è sembrata un po' pesante a causa della tipologia di scrittura presente nel libro.
Avatar BRUNELLS
05/05/2022 15:28
1A - Liceo Nomentano, Roma
Mi è piaciuta molto la trama del libro: Come vivo ora parla di una ragazza statunitense, Daisy, che si trova a vivere con i suoi cugini nella loro casa di campagna in Inghilterra, così facendo nascere una relazione con suo cugino Edmond, tutto questo però sarà distrutto dalla guerra che causerà la separazione di Daisy dai suoi cugini. Inizialmente ho trovato questo romanzo noioso e diverso da ciò che mi aspettavo dopo aver letto la trama, ma andando avanti con la lettura mi è cominciato a piacere. Inoltre vengono trattati temi molto importanti come l'amore, la guerra e ľ adolescenza...ecc. Non ho trovata questa lettura impegnativa perché viene utilizzato un lessico semplice anche se non mi è piaciuta la modalità di scrittura dal punto di vista grammaticale.
Avatar BENTIX
05/05/2022 15:30
1A - Liceo Nomentano, Roma
Questo libro non mi è piaciuto particolarmente poiché l'ho trovato noioso. Il libro narra di tre tematiche principali: l'amore la guerra e l'anoressia. Il libro parla dell'amore tra la protagonista e suo cugino che saranno separati a lungo dalla guerra. Il testo è lento e non scorrevole. Comunque consiglio questo libro per chi è appassionato di libri romantici.

Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?

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Avatar rebecca_bee
20/05/2022 10:44
2i - Liceo Galvani, Bologna
Come vivo ora di Meg Rosoff è un libro ambientato nella seconda guerra mondiale, che ha come protagonista una ragazza di nome Elizabeth affetta da anoressia nervosa. Daisy, nome con cui viene chiamata da tutti, vive da sempre a New York ma, per colpa della matrigna, viene costretta a trasferirsi in Inghilterra. Lí verrà ospitata da sua zia Pen, sorella della madre morta, e dai suoi quattro cugini. Ho personalmente trovato questa storia molto bella, anche se con un finale abbastanza forte. Non pensavo un libro potesse provocarmi tanta angoscia. Probabilmente é questo l'aspetto che mi é piaciuto di piú. Leggere di bambini in guerra non è mai piacevole, ma trovo che vedere come la vita di Daisy fosse prima della guerra, e vedere come questo avvenimento l'abbia cambiata faccia molto piú effetto. All'inizio del libro ho conosciuto una Daisy sempre pronta a farsi sentire, sempre con qualcosa da dire e sempre con un'idea ben precisa, mentre alla fine l'ho trovata vuota: "Nella mia nuova incarnazione non mi aspettavo niente, né di buono né di cattivo." Penso di essere stata fortunata per il momento in cui ho letto questo libro. La guerra in Ucraina è scoppiata proprio quando stavo leggendo la parte in cui la guerra è cominciata nel libro. La guerra in questo momento è, purtroppo, un argomento di cui sentiamo quotidianamente parlare, e seguire nel romanzo la storia di due bambine che si sono ritrovate a perdere tutto per colpa del conflitto é stato davvero straziante. É anche vero che la storia non parla solo di battaglie e di bombe ma mostra anche la speranza, e questo lo ha reso molto meno impegnativo da leggere:"Ti ritroveró e lui annuí come se volesse dire io pure." L'affetto e l'amore che Daisy prova per i cugini l'hanno aiutata a sopravvivere e a lottare fino alla fine; e spero sinceramente che ogni bambino che in questo momento sta vivendo la guerra riesca a trovare il suo lieto fine come è riuscita a fare Daisy.

Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?

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Avatar auroraporcu
13/05/2022 18:46
2E - Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II", Cagliari
Un libro molto interessante e sopratutto coinvolgente. L' inizio del libro potrebbe ingannare l'andamento della storia, perché è lento e a tratti noioso. Non appena la protagonista americana Daisy si ambienta nella sua nuova “famiglia” inglese, riesce a far ambientare anche il lettore. Daisy racconta di tutto ciò che le succede in modo da far sì che il lettore non dia troppo peso a quello che dice; un esempio il suo rapporto conflittuale con il cibo, un suo nemico che affronta evitandolo, sminuito da lei stessa più volte. A differenza l'amore per Edmond, il cugino, viene reso esplicito in ogni capitolo del libro, anche quando si trova persa nelle strade isolate e buie per tornare a casa, le notti riusciva a ritrovare il suo Edmond. Il suo amore più sincero, però, era riservato alla piccola di casa, Piper, il quale coraggio la rende la più grande. Nel suo silenzio riusciva a consolare Daisy nei momenti peggiori e con la sua saggezza era una fidata compagna di viaggio. Si può considerare un lieto fine perché la protagonista ritrova il suo amore e la piccola Piper è salva, anche se è un libro che riesce a trasmettere gli orrori della guerra, vissuti da una ragazzina americana. Mi sono sentita coinvolta come se fosse un'amica a raccontarmi ciò che le è successo e questo ha sicuramente aumentato la voglia di concludere la lettura.
Avatar Piera
19/05/2022 12:50
1 BS - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Non saprei come descrivere questo libro, semplicemente mi ha stupito e mi sta stupendo tuttora. Dopo aver scoperto che questo libro è anche un film, aspetto solo il momento per assaporarmelo. La prima cosa che sicuramente mi ha colpito è il modo in cui la storia viene raccontata, anzi, per usare un termine più appropriato, mi ha proprio disorientata: Nel testo non sono presenti discorsi diretti, o almeno non vengono segnalati con virgolette…, proprio per questo non riuscivo a comprendere il momento in cui ci fosse un dialogo e per questo non mi ha coinvolto pienamente. Andando a parlare dei personaggi invece, Elizabeth, o meglio Daisy, mi è piaciuta molto a partire dal carattere alla sua storia: una adolescente con problemi nell'ambito di relazione con la matrigna e il padre, mandata da degli “strizzacervelli”, viene spedita dalla zia Penn in tutt'altro continente, che possiamo considerare una sconosciuta dal suo punto di vista, ma che la aiuterà a capire poche ma fondamentali cose sulla madre. In Inghilterra incontrerà i suoi cugini (altrettanto sconosciuti): Piper, che agli occhi di Daisy, diventerà come una sorellina da proteggere; Osbert, che mi piace associarlo alla figura di un capobranco; Isaac, personalmente il personaggio in cui mi rivedo di più, nonché gemello omozigote di Edmond, la piccola fiamma di cui si innamorerà Daisy. Scoppia la guerra, l'Inghilterra viene invasa da un imprecisato nemico, in una imprecisata guerra terroristico-mondiale e l'atmosfera diventa irreale, le cose iniziano a diventare pesanti finché i cugini vengono separati, Daisy e Piper da una parte e gli altri tre dall'altra. Molto interessante la a scena specifica, ma poi le varie pagine dopo in cui si racconta cosa fanno dai McEvoy ecc. non mi hanno interessato in particolare. La parte finale mi ha proprio lasciato a bocca aperta e,proprio per questo, non saprei come raccontarla: tristezza, tenerezza, speranza, dispiacere vengono avvolte e inserite tra le parole della fine. L'ultima cosa che ho da dire riguarda la copertina: nell'insieme si poteva fare di più, ma non tolgo il fatto che c'è a chi può piacere. In pochissime parole, senza raccontare nulla, è una storia breve, veloce e d'impatto che rispecchia in questo ambito i miei generi letterari e sicuramente a chi ha questi stessi gusti la consiglio.
Avatar aurora_sbrilli_
05/05/2022 15:31
1A - Liceo Nomentano, Roma
il libro come vivo ora di Meg Rosoff tratta molti temi importanti tra cui la famiglia. Elizabeth vive con suo padre e la matrigna con cui non ha un bel rapporto e inizia in seguito ad avere dei problemi di anoressia (un altro argomento molto importante).i. Per questo consiglio di leggere il libro, anche se la scrittura non mi ha fatto impazzire visto che era molto complicato capire i dialoghi e la punteggiatura.
Avatar Mox
Mox
19/04/2022 12:25
2 i - Liceo Scientifico “A.Pacinotti” di Cagliari
La situazione che vive Daisy è interessante , da New York con tutti i servizi fino alla campagna londinese . La storia con l'inizio della guerra l'ho trovata un po' noiosa e ho trovato difficoltà a finirlo.
Avatar EmanuelaCurreli
19/04/2022 11:52
2 i - Liceo Scientifico “A.Pacinotti” di Cagliari
"Come vivo ora" racconta come la vita di una quindicenne, Daisy, venga travolta dalla guerra. Dopo essere stata mandata a passare del tempo in Inghilterra a casa della zia a causa del suo rapporto conflittuale con la compagnia del padre e del suo disturbo alimentare, Daisy conosce la vita di campagna e l'amore per suo cugino Edmond. Lo scenario cambia in fretta, scoppia infatti un conflitto mondiale e Daisy è costretta a sfollare con la sua piccola cugina Piper. In questo periodo lei cambierà, per sempre, e imparerà cosa significa cercare di sopravvivere. Ritengo che la storia tocchi degli argomenti interessanti che portano sicuramente il lettore a riflettere. Personalmente però non ho apprezzato molto come la storia è stata narrata. A raccontare è Daisy, in prima persona, e penso che la scrittrice, Meg Rosoff, nel cercare di imitare il modo di pensare e ragionare di una ragazza molto giovane, abbia fatto apparire la narrazione forzata: mi è parso chiaro che il libro fosse scritto da un adulto che cercava di rappresentare una ragazza e non invece dalla ragazza stessa, che penso invece fosse l'obbiettivo dell'opera.
Avatar NN
NN
07/05/2022 20:04
2 ASA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
La trama del libro è davvero molto accattivante, non appena ne ho sentito parlare infatti mi è venuta un sacco di curiosità, volevo proprio sapere come si sarebbe sviluppato il racconto. Quando finalmente ho avuto il libro tra le mani, leggendolo, ho notato che è scritto in una maniera molto semplice e penso capibile a tutti quanti, questo ha reso la mia lettura scorrevole e piacevole. Nonostante ciò, tratta di argomenti, quali problemi alimentari, familiari e guerra, a mio avviso molto profondi e resi ancora più intensi dall'attualità che tutti noi stiamo vivendo in questo periodo. Infatti i problemi con se stessi e in famiglia durante il lockdown non hanno fatto che peggiorare e diventare sempre più frequenti e gravi, dato che ognuno era costretto ad affrontare le proprie battaglie pressoché da solo. Ad ogni modo, è stato interessante vedere come la vita della protagonista sia cambiata da un momento all'altro. Si è sentita fuori luogo tra le mura della propria casa, circondata da quella che doveva essere la sua famiglia, ovvero coloro che le dovrebbero stare sempre accanto sostenendola in ogni momento, soprattutto in quelli difficili; eppure per lei non era così, anzi si è dovuta trasferire dai suoi cugini, perché il suo stesso padre non sapeva più come gestirla. Solo a me sembra una cosa assurda? Durante l'adolescenza abbiamo tutti bisogno di un punto fisso, una roccia che sappiamo sarà sempre lì per noi, un posto sicuro, e beh credo che quello sia proprio il compito di chi ci ha messo al mondo. Ma alla fine, il fatto che sia dovuta andare via di casa, è stata la cosa migliore: in compagnia dei cugini tutto era stato stravolto e finalmente è riuscita ad assaporare la vera felicità. Era riuscita persino ad evadere da tutte le regole che la sua testa le imponeva, tanto da innamorarsi del suo stesso cugino: la loro storia d'amore è raccontata come se fosse tutto normale, ma era pur sempre incesto. Ma la cosa che mi ha colpita, forse traumatizzata, di più è stato quando è arrivata la guerra, che le ha portato via tutto e tutti. Il dolore di quando le hanno strappato di mano le persone che amava di più al mondo, la nuova vita piena di gioia che si era guadagnata dopo tutta quella sofferenza, le avevano tolto la felicità, la libertà, la vita. Tutto perché? Tutto a causa del mondo in cui viviamo, delle menti tanto malate ed immature che ci vivono sopra, così irrazionali da non riuscire a risolvere i propri problemi semplicemente comunicando, che dovrebbe essere una cosa banale. Siamo nati, infatti, con la capacità, la necessità di parlare, di cercare ed unirci ad altre persone, invece dove siamo finiti? Tutti pensano a loro stessi, al loro ego, al loro successo e, pur di raggiungere quello che vogliono, schiacciano tutti quanti, fregandosene completamente del fatto che anche gli altri hanno dei sentimenti, delle vite e dei problemi. Trovo che la guerra sia una cosa così stupida, un'esagerazione inutile di una discussione, di un desiderio di possedere tutto e di conservarlo gelosamente solo ed unicamente per noi stessi. A cosa porta la guerra? Perché la gente arriva ad un punto così critico, così crudele come iniziare un conflitto così grande? Proprio non me lo spiego, associo la guerra ad un atto animalesco, totalmente inumano. Come fanno quelli che la iniziano a dormire sereni la notte, sapendo che per un loro capriccio stanno rovinando la vita e ammazzando milioni di persone? Leggere di questo argomento mi ha fatto riflettere così tanto, anche spaventare, ammetto. So che le persone sono crudeli e capaci di mali indescrivibili, in fondo è da sempre che critico gli esseri umani per la loro non-umanità, è una cosa di cui ero e sono consapevole; ma leggere quelle frasi ha avuto un impatto così forte in me, la storia mi è sembrata fin troppo vicina, non l'ho percepita come un semplice racconto, ma come una situazione che attualmente, proprio ora anche mentre io sto scrivendo questo commento, altre persone in altri parti del mondo sono costrette a vivere, è tutto così reale e io non riesco ancora a realizzarlo. E poi chi sa come si svilupperà la situazione? Chi sa cosa ci riserva questo futuro così incerto e spaventoso? Magari ci passeremo anche noi e la cosa brutta è che non avremo voce in capitolo, piccole e povere pedine destinate solo a dover subire.
Avatar Adem
06/05/2022 19:23
2 ASA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Mi è piaciuto particolarmente questo libro grazie soprattutto al fatto che l'autrice l'abbia scritto con parole semplici, rendendo il tutto molto veloce e fluido. Inoltre mi è piaciuto il fatto che il libro sia stato narrato in prima persona dalla protagonista, che ha spesso espresso i propri pensieri, quindi, è stato interessante osservare il testo da un punto di vista femminile. Interessante inoltre il fatto che di tanto in tanto ha confrontato la sua attuale vita in Inghilterra con quella di prima a New York osservando, anche, la situazione con un po' di ironia. Oltre a ciò la narrazione presenta delle parti descrittive rapide, ma ben curate, infatti permettono una buona visione del paesaggio. L'azione è spesso amplificata dall'uso di diversi sensi, come l'udito, che di solito, è in secondo piano. In più il susseguirsi di pensieri permette una migliore visione della scena attraverso gli occhi del personaggio. Una cosa che mi ha stupito particolarmente è come il ritrovo e la raccolta di beni di prima necessità, come il fuoco e il cibo, diventino davvero essenziali e possano stravolgere la vita. Infatti penso che l'obiettivo di questo libro sia stato quello di sottolineare come il susseguirsi di diverse azioni possano stravolgere lo stile di vita di una persona e come alcune situazioni spesso ritenute di poco significato possano essere valutate in modo completamente differente. Inizialmente, per esempio, quando scoprirono che la madre dei cugini non sarebbe tornata, l'idea di stare da soli stava comunque un po' a genio a tutti. Una seconda cosa di cui mi sono meravigliato è stata la capacità dell'autrice nel narrare e descrivere avvenimenti e comportamenti presenti attualmente senza andare troppo nel dettaglio e senza nemmeno cadere nel banale per la superficialità, ma è riuscita a descrivere il tutto dando uno certo spessore scrivendo con poche righe e con semplicità. Con la descrizione di atteggiamenti, avvenuti durante l'inizio della guerra e durante il corso dell'epidemia di vaiolo, sono riuscito ad immedesimarmi grazie soprattutto agli attuali comportamenti presenti durante il periodo Covid e all'attuale guerra Russo-Ucraina, nella quale ho trovato modi di fare narrati nel libro: chi pensa di essere informato, chi inventa, la domanda continua per sapere se fossero in guerra o meno e l'aumento continuo del panico della gente al sentire delle informazioni.
Avatar Giorgia12
25/03/2022 16:09
2Z - Liceo Copernico, Bologna
Il romanzo “Come vivo ora” narra la storia di una adolescente di 15 anni, Elizabeth, detta Daisy, che sta trascorrendo le vacanze in Inghilterra insieme ai suoi cugini quando si scatenò improvvisamente una guerra. Dopo un periodo passato in relativa tranquillità, la sua casa viene utilizzata dai soldati come base e i ragazzi vengono mandati in luoghi diversi. Daisy, dunque, vuole ritrovare la sua famiglia e, in particolare, Edmund, suo cugino, con il quale ha una storia d' amore. Questo è uno degli aspetti che mi è piaciuto di più e maggiormente interessante di questo romanzo. Non ho apprezzato molto il fatto che l'autrice ne parli in modo naturale come se fossero due ragazzi qualunque che si innamorano. Inoltre, non ho gradito l' assenza dei discorsi diretti e il fatto che la protagonista dice tutto quello che le passa per la testa con un linguaggio piuttosto semplice e infantile. In aggiunta, posso affermare che sono trattati molti temi come l' amore, i problemi in famiglia e i disturbi alimentari, dunque consiglio la lettura del romanzo in particolare agli adolescenti, ma anche ai ragazzi di età inferiore perché è usato un linguaggio facilmente comprensibile.
Avatar ariiiiii
01/05/2022 18:45
2 ASA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Questo libro non ha soddisfatto del tutto le mie aspettative, che erano molto alte. La trama è accattivante e ti viene voglia di leggerlo, però sono rimasta un po' delusa. Come tutti i libri ci sono dei pro e dei contro, vediamo di capire quali sono. Partendo dalle cose positive, ciò che più mi è piaciuto è la capacità dell'autrice di descrivere i personaggi e i paesaggi. Le descrizioni infatti sono molto chiare e mi hanno aiutato ad immedesimarsi nel racconto e visualizzare bene le scene. La storia è inoltre narrata in prima persona, secondo la prospettiva di Daisy, nonché la protagonista, una ragazza di quindici anni che ha sofferto molto nella sua vita: ha perso la madre, lotta contro l'anoressia e sta vivendo in una situazione di guerra, anche se sono poche le scene in cui assiste a reali episodi di violenza, è principalmente sempre al sicuro. Mi aspettavo infatti forse un po' più di dinamicità e azione. Prevalgono le sequenze descrittive, che tendono a rallentare la narrazione, soprattutto nella parte iniziale che può risultare forse un po' noiosa. Il tema principale è sicuramente l'amore, un amore diverso da quello che si sente normalmente, quasi surreale, un amore tra cugini. Io stessa non pensavo fosse possibile che due cugini si innamorassero e sono rimasta anche un po' stupita da come viene raccontato. L'autrice infatti narra questa situazione come se non ci fossero problemi, ognuno può avere la propria opinione al riguardo, ma secondo me è una cosa sbagliata o comunque “strana”: ci sono legami di sangue e non bisognerebbe normalizzarla. Non mi è piaciuto neanche il linguaggio che viene utilizzato, l'ho reputato troppo infantile. Come anticipato, il libro tratta anche di un argomento parecchio importante, attuale e diffuso tra i ragazzi, cioè quello dei disturbi alimentari, in particolare l'anoressia. Viene trattato però troppo superficialmente, come se Daisy non possa farci nulla, ma solo conviverci. Nessuno ne parla e per questo non sono riuscita a capire cosa realmente provava la protagonista. Complessivamente lo reputo quindi un libro con delle ottime potenzialità, ma pochi approfondimenti e riflessioni. Lo consiglio a chi vuole leggere una storia d'amore diversa dalle altre, una lettura semplice e non troppo impegnativa.
Avatar abcdef
05/04/2022 20:06
1E - Liceo Nomentano, Roma
questo libro mi è piaciuto molto soprattutto perché tratta argomenti delicati come l'anoressia, ma parla anche di amore. Lo consiglierei a tutti ma soprattutto a tutte le persone che hanno o stanno avendo uno di questi due temi
Avatar luan4ivusic
18/04/2022 12:44
1N - Liceo Ulivi, Parma
Ho trovato il libro molto piacevole, la storia è accattivante e tratta argomenti molto attuali. Lo stile è moderno e rende la lettura veloce, tuttavia le molte descrizioni fanno perdere facilmente il filo del discorso al lettore.
Avatar Gaiaa
27/04/2022 10:44
3B - Liceo Marco Foscarini, Venezia
Il mio giudizio riguardante questo libro non è del tutto negativo. Infatti, nonostante la bassa valutazione che ho dato, mi è piaciuto il modo semplice e diretto con cui è stato scritto il libro. Tuttavia, la storia narrata non mi è piaciuta. Non saprei spiegarne il motivo preciso, ma non ho trovato la storia accattivante e particolarmente interessante, ma questo è un fattore completamente personale. In ogni caso consiglierei questo libro a coloro che, leggendone la trama, vengono incuriositi da essa. Infatti credo che la lettura di questo libro sia molto scorrevole e che l'unico elemento che potrebbe non essere apprezzato sarebbe la trama.
Avatar sophia_ds
27/04/2022 10:54
3B - Liceo Marco Foscarini, Venezia
Il romanzo presenta molti argomenti sensibili e difficili da trattare, come ad esempio la guerra , i disturbi alimentari e l'amore. A parer mio l'autrice ha trattato adeguatamente solo alcuni tra questi temi, mentre altri in maniera piú superficiale. Ho trovato il libro mal sviluppato e scritto in maniera poco scorrevole e a tratti difficile da leggere. Non ho inoltre apprezzato l'assenza di dialoghi e l'uso delle maiuscole spropositato
Avatar Erikaaa
27/04/2022 12:16
3B - Liceo Marco Foscarini, Venezia
Come vivo ora è la storia di Daisy, una ragazza brillante e tormentata da traumi che sta cercando di affrontare a Londra, luogo in cui si è trasferita per vivere con la zia e i cugini e per scappare dal padre e dalla matrigna a New York da cui non era accolta. A Londra Daisy ha l'opportunità di conoscere se stessa, di affrontare il suo disturbo alimentare e di innamorarsi. Di questo libro ho apprezzato i temi proposti ma secondo me stati affrontati e sviluppati in maniera superficiale e non come mi sarei aspettata. Considero il linguaggio utilizzato scorrevole e semplice, ma sempre non adatto alle tematiche proposte. In generale consiglio la lettura di questo libro agli adolescenti poiché parla di guerra, amore e problemi legati all'alimentazione, temi a noi attuali e vicini.
Avatar Marta_
28/04/2022 14:48
1A - Liceo Nomentano, Roma
Il libro nel complesso mi è piaciuto molto anche se all'inizio della storia può sembrare noioso e banale ma con la relazione tra Daisy e suo cugino Edmond e con tutto ciò che è successo dopo ha iniziato a diventare coinvolgente ed interessante. Tratta tematiche importanti come la famiglia, la guerra, l'adolescenza, l'amore sia tra due persone innamorate sia nell'ambito famigliare e soprattutto i disturbi alimentari che ad oggi sono molto diffusi tra i più giovani. Consiglio questo libro a chi vuole una lettura coinvolgente, non troppo pesante, con un lessico semplice e con una storia imprevedibile.