Ti è piaciuto?
L'onore, qui è fondamentale. “Non hai onore”. Era l'insulto peggiore. Si poteva uccidere per l'onore. L'amante di tua moglie, colui che ha “sporcato” tua madre, o il tizio che ha fatto un torto a tua sorella. 
Ugo era tornato per questo. Per l'onore. Quello di Manu. Quello di Lole. L'onore della nostra gioventù, dell'amicizia. E dei ricordi.  Non doveva tornare.
Sono passati tre mesi dalla morte di Manu, poche ore dalla morte di Ugo. Cinque colpi alle spalle il primo, tre il secondo. A distanza di tanti anni dai furtarelli e dalle rapine fatte insieme nei vicoli della periferia di Marsiglia, Fabio Montale, l'unico dei tre a meritare “l'onore del sopravvissuto”, è un poliziotto, moralmente ed emotivamente obbligato a cercare verità e giustizia per la morte dei suoi amici assassinati. Montale vive la sua indagine con sconforto, ma con tenacia, è un uomo ferito perché sensibile e attento: seguendo una pista che tocca violenza criminale e intolleranza razzista, Montale riesce a trovare nella “schifezza del mondo” il suo lato stupefacente: gli amori, le amicizie, il pastis sotto il cielo di Marsiglia e insieme a tutto questo, la verità.

Commenti

Avatar gianna
13/03/2023 09:52
3CL - Liceo Luigi Stefanini, Venezia Mestre
molto giovanile ma un po' stancante in quanto manca di suspence. perfetto per una lettura leggera per svagare un po'.
Avatar mart0naa
09/03/2023 20:16
2F - Liceo Galvani, Bologna
Casino Totale è un romanzo noir ambientato a Marsiglia, racconta la storia di tre amici nati tra la miseria dei vicoli del porto e diventati grandi tra malavita, rapine e l'amore per la stessa donna, Lole. Ugo, fuggito all'estero per ritrovare se stesso, torna in Francia per vendicare la morte del vecchio amico Manu, rimasto ucciso in seguito ad una rapina andata male. Al suo ritorno però si imbatte in una situazione difficile rimanendo coinvolto in una faccenda più grande di lui e muore non riuscendo a riconquistare l'amore della sua vecchia fiamma. Fabio, loro amico d'infanzia ora divenuto poliziotto, si fece coraggio e nonostante il rischio iniziò ad indagare sulle morti dei suoi amici; durante le indagini Fabio viene chiamato dal padre di una ragazza che aveva frequentato in passato che, pochi giorni prima era scomparsa senza alcuna traccia, Leila. Fabio proseguirà poi le indagini conoscendo da vicino le guerre tra clan marsigliesi, regolamenti di conti, leggi scritte e non scritte, infine riuscirà a risolvere il mistero e concludere le indagini grazie anche all'aiuto del giornalista Babette. Il libro mi è piaciuto molto e mi sono ritrovata immersa nella lettura fin da subito, è molto interessante l'approfondimento che l'autore rivolge alla descrizione della situazione tra i clan marsigliesi, lo consiglio a tutti gli amanti dei gialli.
Avatar Gandola
20/01/2023 17:17
1A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questo libro è ambientato a Marsiglia e parla della dove sono cresciuti tre amici: Manu, Ugo e Fabio. Manu rimarrà ucciso dalla malavita delle periferie di Marsiglia, Ugo cercherà di vendicarlo e durante questa missione morirà pure lui. Invece Fabio diventerà un poliziotto e indagherà sulla morte dei suoi due importanti amici entrando nei quartieri delle periferie di Marsiglia. Questo libro lo trovo molto interessante e avvincente. Inoltre trovo molto bello che dopo la morte di Ugo la storia viene spostata su Fabio.
Avatar pb1109
26/05/2022 16:15
1i - Liceo Galvani, Bologna
Questo libro mi è piaciuto perchè amo il suo genere letterario, il giallo. E' una storia molto complicato sotto molti punti di vista per esempio il fatto che le vicende narrate siano molto crude, ma in un tipo di libro del genere ci possono essere. Il libro mi è piaciuto perchè tratta di un argomento a me vicino, l'adolescenza. Ovviamente io non ho mai fatto una rapino o ucciso qualcuno, ma molte volte ho passato momenti difficili come il protagonista. Ho apprezzato anche che il racconto sia ricco di Flashback.
Avatar caterina_
10/05/2022 16:56
1i - Liceo Galvani, Bologna
"Casino totale" è un romanzo di tipo noir che narra delle vicende di un poliziotto, Fabio Montale, che ha vissuto la sua adolescenza nei quartieri di periferia di Marsiglia insieme a Ugo e Manu. I tre amici, tutti figli di immigrati, si conoscevano fin da bambini, e condividevano le stesse passioni, come la musica, i libri e, soprattutto, l'amore per la stessa ragazza, Lole. Ancora ragazzi, questi facevano piccoli furti per le strade della città francese, ma poi le loro strade si sono divise: Manu ha continuato la sua vita da criminale, Ugo è partito e Fabio ha deciso di far parte della polizia. Dopo anni Ugo torna a Marsiglia per vendicare Manu, che è stato ucciso, ma farà la sua stessa fine. Allora Fabio decide di indagare su questi omicidi, tutti collegati anche a quello di un'amica di Montale, nonostante questo significhi che dovrà sostenere un'inchiesta durissima. Una cosa che ho apprezzato moltissimo di questo romanzo è lo stile. Il modo in cui sono costruiti i periodi incalza il lettore e lo rende partecipe degli avvenimenti che vengono narrati. Inoltre le descrizioni hanno la capacità di farci quasi vedere i luoghi di cui racconta l'autore, addirittura ci permettono di sentire i suoni e gli odori di Marsiglia. «Un centinaio e più scalini da salire e un dedalo di strade fino a rue des Pistoles. Il suolo era cosparso di sacchi di spazzatura sventrati e dalle strade saliva un odore acre… Alcune case erano state demolite. Le facciate di altre ridipinte, in ocra e rosa, con persiane verdi e blu, all'italiana». «Marsiglia non è una città per turisti. Non c'è niente da vedere. La sua bellezza non si fotografa. Si condivide. Qui, bisogna schierarsi. Appassionarsi. Essere per, essere contro». Anche i personaggi sono descritti con particolari che ci aiutano a immaginarli e a vederli come se li avessimo davanti ai nostri occhi. Mi ha colpito molto la descrizione degli emigrati a Marsiglia, anche italiani, e il modo in cui vengono considerati inferiori. «Suo padre, appena arrivato in Francia, aveva abitato in rue de la Charité. In fuga dalla miseria e da Mussolini. Aveva vent'anni e si portava dietro due fratelli. Erano nabos, napoletani». Un aspetto del libro che non ho apprezzato particolarmente, invece, è il fatto che ci siano tanti luoghi e tanti nomi che, uniti alla complessità del romanzo, tipica di un giallo o di un noir, fanno un po' perdere il filo del discorso e rendono il racconto a tratti poco scorrevole. Nonostante questo, i temi trattati, come l'amicizia, sono molto avvincenti e importanti, e compensano il fatto che la storia sia parecchio complicata.

Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?

Apri →

Avatar Giaimeditel
11/05/2022 09:48
2E - Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II", Cagliari
Casino totale è un libro scritto dall' autore Jean Claude Izzo, nato e morto a Marsiglia, in Francia, esattamente dove è ambientato il libro. Il libro è un poliziesco ambientato negli anni ‘90 nelle periferie di Marsiglia, nelle quali sono cresciuti tre amici: Manu, Ugo e Fabio Montale. Il primo rimarrà ucciso dalla malavita, e Ugo cercando di vendicarlo perderà la vita. Montale, invece, crescendo, diventerà un poliziotto che dovrà indagare sulla morte dei suoi due amici addentrandosi nei quartieri della malavita Marsigliese. Personalmente ho molto apprezzato il personaggio di Montale, che viene descritto come un poliziotto diverso dal comune. Ho anche apprezzato la trama in generale che è ricca di dettagli sui quartieri più poveri di Marsiglia e riesce a trasmettere molte emozioni diverse. Ho molto apprezzato questo libro che personalmente consiglio
Avatar mciccone
04/04/2022 14:25
1i - Liceo Galvani, Bologna
Il protagonista, Fabio Montale, è un uomo che ha vissuto nei quartieri di periferia e, nell'età adolescenziale, insieme ai suoi due amici soprannominati Ugo e Manu, ha praticato furti e rapine. I tre amici giravano anche con le armi e capitò in un colpo che uno dei due compagni sparò e colpì il farmacista, proprietario della farmacia che avrebbero rapinato. “Tornai a casa e vomitai. Poi mi misi a bere. A bere e a piangere. Guardando la città dal balcone. Sentivo mio padre russare. Aveva lavorato sodo, sofferto, ma io, pensai, non sarei mai stato felice come lui. Completamente ubriaco, sul letto, giurai che se il tizio se la fosse cavata mi sarei fatto prete, e se fosse morto sarei diventato poliziotto. [...] Il tizio non era né morto né vivo, ma paralizzato a vita.” Da questa porzione di testo si può capire molto bene la situazione difficile dei ragazzi. Manu infatti viene ucciso e anche Ugo, quando torna per vendicare l'amico. Montale diventa un poliziotto e decide di indagare personalmente sul caso. Nel mentre accade un altro evento: Leila, un'amica di Montale, è sparita e il padre lo contatta perché si metta alla sua ricerca; la ragazza viene ritrovata morta qualche giorno dopo, probabilmente è stata anche violentata prima di morire. Il poliziotto è convinto che l'omicidio dei due amici e della ragazza siano collegati tra loro e anche con un altro omicidio, a cui egli ha assistito per caso passando davanti ad un ristorante. Come si può notare, la storia è piuttosto complessa e l'autore non narra gli eventi utilizzando la fabula: il racconto, al contrario, è ricco di flashback e di digressioni, che rendono complicata la lettura e lo arricchiscono di dettagli. Questo è un aspetto che non mi è piaciuto, ma è vero anche che i dettagli, in un racconto come questo, classificabile come racconto di avventura e giallo, sono essenziali. L'autore, tenendo come tematica principale la malavita, parla anche di altri temi, ad esempio l'immigrazione (molti personaggi sono arabi e vengono disprezzati), l'amore (i tre amici hanno amato tutti la stessa ragazza, Lole) e soprattutto l'amicizia, quella che spinge Montale a cercare le informazioni. Questa è la cosa che mi è piaciuta di più: il messaggio di amicizia e in qualche modo di speranza: “Non si può vivere con l'odio. [...] C'erano delle regole. Ingiuste, spesso, troppo spesso. Ma rispettarle significava salvarsi la pelle. E in questo fot*uto mondo, restare vivi è comunque la cosa più bella.”

Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?

Apri →

Avatar Leo-Lupo
05/04/2022 22:25
1i - Liceo Galvani, Bologna
Di questo romanzo mi sono piaciuti vari aspetti: in primo luogo la bella e tragica amicizia che lega fin dall'adolescenza Manu, Hugo e Fabio; mi ha affascinato la descrizione della malavita di Marsiglia, rappresentata nella sua durezza, violenza e spietatezza; mi hanno molto colpito anche il linguaggio crudo e spesso volgare e la rappresentazione del sesso, quasi sempre legato alla prostituzione. Ma la figura che mi è piaciuta di più è stata quella di Fabio Montale: uno sbirro senza fiducia nel proprio lavoro, nauseato dalla “schifezza del mondo” e angosciato dal senso del fallimento; proprio perché si sente un “vecchio idiota”, rinuncia all'amore che gli offre Leila, una ragazza araba che verrà poi assassinata. Ma il vero amore a cui rimane fedele Fabio è quello per Lole, una donna affascinante amata da tutti e tre gli amici, due dei quali, però, vengono uccisi: non avevano saputo infatti uscire dalla malavita come invece aveva fatto Fabio. Di questo personaggio, oltre alla sua avversione al razzismo dominante nell'ambiente marsigliese, mi è piaciuto molto il suo amore per la vita: "Fuori il sole mi inondò il viso. L'impressione di tornare alla vita. La vera vita. Dove la felicità è un insieme di piccoli fatti insignificanti. Un raggio di sole, un sorriso [...] un leggero colpo di vento sotto la gonna di una donna…”; esso si esprime nella passione per la musica, per la poesia e anche per la cucina (è un ottimo cuoco):“Finalmente mi stavo calmando. La cucina aveva quest'effetto su di me. La mente non si perdeva più nei complessi meandri dei pensieri. Si metteva al servizio degli odori, del sapore. Del piacere.” Quello che non mi è piaciuto, o meglio che ha reso difficile la lettura, è stata la frequenza di riferimenti storici, politici, sociali ed economici a me sconosciuti; inoltre la continua citazione di luoghi e vie di Marsiglia, naturalmente in lingua francese, mi ha disorientato non conoscendo io la città.

Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?

Apri →

Avatar Diego
27/03/2022 23:03
2L - Liceo Scientifico “A.Pacinotti” di Cagliari
Casino totale, il primo romanzo della trilogia Marsigliese scritta da Jean-Claude Izzo, è un poliziesco ambientato nella periferia violenta della città di Marsiglia degli anni novanta. Nella storia il protagonista è Fabio Montale, un poliziotto particolare che nel corso della trama dovrà addentrarsi nella malavita Marsigliese per investigare sulle morti dei suoi amici di infanzia. La trama è scritta in maniera approfondita e accurata e l'autore è riuscito a trasmettermi ogni singola emozione. Mi è piaciuto moltissimo il personaggio di Fabio che viene dipinto come un poliziotto fuori dal comune, una persona solitaria e loquace, non ironico, non scontroso, e neanche demoralizzato.
Avatar Giammap
28/03/2022 20:48
2P - Liceo Galvani, Bologna
Il protagonista di questo libro è Fabio Montale, un poliziotto nato e cresciuto a Marsiglia (insieme ai suoi amici, Ugo, Manu e Lele) tra marachelle, furti e rapine. Crescendo le loro strade si sono divise ed Ugo e Manu finiscono per morire a causa della malavita. Fabio si ritrova ad indagare sul difficilissimo caso del suo caro amico Ugo, finendo spesso nei vicoli più bui e malfamati della sua città e ritrovandosi in situazioni pericolose che non lo riguardano. Il libro mi è piaciuto molto, anche se avrei preferito se avesse dedicato più pagine alle indagini in se piuttosto che alle lunghe descrizioni che ho trovato dispersive. Però ,parlando di lunghe descrizioni, ho apprezzato molto come ha parlato di Marsiglia e di come riesca a trasmetterci il suo profondo amore per questa città e come egli ci porta ad immaginare quelle viuzze dove egli stesso ha vissuto.

Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?

Apri →

Avatar daliz
27/03/2022 16:15
1GS - Liceo Scientifico Statale "Ugo Morin", Venezia - Mestre
Il libro è molto avvincente e interessante anche se difficile da seguire per i tanti nomi che ci sono. Di questo libro mi è piaciuta molto la scelta dell'autore di passare da Ugo ad un altro personaggio, Fabio. Ho gradito di meno le storie che si intricavano tra loro perchè, dopo un po', diventando troppe, mi è stato difficile seguire il libro. Lo consiglio a persone che hanno molta pazienza e una buona memoria.
Avatar Baron_Michaels
24/03/2022 21:31
2A - Liceo Scientifico Statale "Ugo Morin", Venezia - Mestre
Libro avvincente e interessante. Trovo molto gradevole il fatto che dopo la morte di Ugo l'attenzione venga spostata su un altro personaggio, ovvero Fabio. La missione di entrambi è la stessa, vendicare la morte degli amici. Consiglio il libro, è una lettura gradevole che trasmette emozioni e che fa desiderare al lettore di continuare a leggere perché molto intrigante.
Avatar Kekko_piccolo
15/03/2022 22:29
1C - Liceo Laura Bassi, Bologna
Ugo,Manu e Fabio Montale sono un gruppo di amici nati e cresciuti a Marsiglia,in Francia. Da ragazzi hanno fatto insieme i primi furtarelli e le prime avventure;crescendo hanno percorso strade diverse, Fabio diventa un poliziotto,anche se comportandosi da "educatore", Ugo parte vivendo in varie parti del mondo. Il primo viaggio è verso Rue De Refuge per vedere Lole,vecchia amica rimasta ancora in città, mentre, Manu entrò in un giro criminale dove venne assassinato. Ugo tornò dai suoi viaggi per vendicare la morte dell'amico, ma dopo aver scoperto e ucciso l'assassino dell'amico,il mafioso Charles Zucca, a sua volta rimase ucciso mentre fuggiva dalla polizia. Nello stesso periodo, anche Leila, amica di Fabio Montale fu ritrovata morta. Fabio Montale decise di indagare per fare giustizia alla morte degli amici e in questo fu aiutato dalla sua amica giornalista Babette. Scoprì che ad uccidere Leila fu Toni, un membro della mafia marsigliese, per gelosia; mentre l'amico Manu fu ucciso da Simone perché era tornato da Lole. Di questo racconto mi ha colpito il cambio di vita di Fabio Montale che divenne poliziotto,non mi ha attratto molto la descrizione dei personaggi ma bensì mi ha intrattenuto lo svolgimento del racconto. Non mi è piaciuto come sono state descritte le indagini perché sono poco dettagliate e non mi è piaciuto neanche lo sbalzo nel modo in cui compaiono i personaggi.
Avatar luisdumi
15/03/2022 21:12
1C - Liceo Laura Bassi, Bologna
Dopo aver vagato per molti anni nel Mar Cinese Meridionale, Hugo torna a Marsiglia per vendicare il suo giovane amico Manu, che è stato assassinato dagli inferi. Ma è stato anche ucciso, e spetterà a un terzo amico, Fabio Montale, rendergli giustizia. I tre: Hugo, Manu e Montale - sono cresciuti tutti nei vicoli del porto di Marsiglia. Insieme hanno fatto il loro primo furto con scasso e poi alcune rapine, ma hanno anche condiviso sogni esotici, primo disco e primo libro, nuotare in mare e ubriacarsi. Soprattutto, amano la stessa donna, Lol. E poi le strade si separano: Manu si perde nel gioco del crimine troppo grande, Ugo se ne va e Montale diventa uno strano poliziotto che lavora più come un educatore di strada che come un poliziotto in un quartiere difficile. Ora dovrà sostenere un'indagine molto severa su tutto e tutti, nella città di Marsiglia, simbolo del Mediterraneo, diviso in bellezza e violenza, due colori: l'azzurro del cielo e del mare e il nero della morte e dell'odio . Personalmente questo libro mi è piaciuto sotto tutti gli aspetti ,è una lettura un po' lenta ma con tanti colpi di scena e pieghe che non mi sarei mai aspettato che la storia potesse prendere.
Avatar Ratto04
22/03/2022 13:58
1M - Liceo Nomentano, Roma
Il protagonista di questo libro è Fabio Montale, un poliziotto che svolge le sue indagini a Marsiglia, città multietnica e piena di contraddizioni. Nello svolgimento del suo lavoro viene chiamato ad investigare sulla morte di un suo amico di nome Ugo, a sua volta tornato nella sua città d'origine, spinto dal desiderio di capire chi sia il responsabile della morte di Manu, una persona a lui molto cara. Fabio, Ugo e Manu sono stati, infatti, tre grandi amici di infanzia; insieme hanno condiviso molte esperienze, ma nel corso della loro vita hanno intrapreso strade diverse: Ugo ha cambiato città, Manu è rimasto a Marsiglia e Fabio Montale è diventato un poliziotto. Uno degli aspetti che mi ha impressionato e incuriosito maggiormente di questo libro è l'ambientazione. Marsiglia, infatti, viene descritta come una città caratterizzata da forti contrasti che la rendono unica, come la convivenza della bellezza del paesaggio e la malavita del porto. La lettura di questa storia mi ha, inoltre, dato la possibilità di fare un confronto con un altro racconto di genere:“Poirot sul Nilo” di Agatha Christie. Ho trovato alcune differenze sul modo di essere dei due protagonisti : Hercule Poirot ha un comportamento molto elegante e sicuro di se', Fabio Montale invece è cinico e disilluso ma tutto sommato dal buon cuore. Consiglio vivamente a tutti di leggere “Casino totale” perché è interessante e avvincente e fa parte di una trilogia dello stesso autore che, se ne avrò l'occasione, leggerò volentieri.