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L'onore, qui è fondamentale. “Non hai onore”. Era l'insulto peggiore. Si poteva uccidere per l'onore. L'amante di tua moglie, colui che ha “sporcato” tua madre, o il tizio che ha fatto un torto a tua sorella. 
Ugo era tornato per questo. Per l'onore. Quello di Manu. Quello di Lole. L'onore della nostra gioventù, dell'amicizia. E dei ricordi.  Non doveva tornare.
Sono passati tre mesi dalla morte di Manu, poche ore dalla morte di Ugo. Cinque colpi alle spalle il primo, tre il secondo. A distanza di tanti anni dai furtarelli e dalle rapine fatte insieme nei vicoli della periferia di Marsiglia, Fabio Montale, l'unico dei tre a meritare “l'onore del sopravvissuto”, è un poliziotto, moralmente ed emotivamente obbligato a cercare verità e giustizia per la morte dei suoi amici assassinati. Montale vive la sua indagine con sconforto, ma con tenacia, è un uomo ferito perché sensibile e attento: seguendo una pista che tocca violenza criminale e intolleranza razzista, Montale riesce a trovare nella “schifezza del mondo” il suo lato stupefacente: gli amori, le amicizie, il pastis sotto il cielo di Marsiglia e insieme a tutto questo, la verità.

Commenti

Avatar Yellowman
22/03/2022 14:07
1M - Liceo Nomentano, Roma
Dopo anni di viaggio, Ugo torna a Marsiglia per vendicare Manu, l'amico ucciso dalla malavita. Ma anche lui viene a sua volta ammazzato; toccherà a un terzo amico, Fabio Montale, il compito di vendicare gli amici. Tutti e tre (Ugo, Manu e Fabio) sono cresciuti nei vicoli più poveri di Marsiglia. Insieme da giovani hanno fatto le prime marachelle come piccoli furti, rapine. Soprattutto hanno amato la stessa donna, Lole. Poi si sono separati: Manu ha continuato a fare parte della malavita, Ugo è partito e Fabio è diventato un poliziotto. Ora dovrà sostenere un caso durissimo contro tutto e tutti, in una città, Marsiglia, simbolo di un Mediterraneo diviso tra bellezza e violenza, tra due colori: l'azzurro del cielo e del mare e il nero della morte e dell'odio. Questo libro è avvincente perché è pieno di colpi di scena, nuovi personaggi e nuove piste; lo consiglio ad un pubblico sopra i quattordici anni perché è un po' forte, infatti parla di argomenti come la malavita, la vendetta e la perdita di un amico.
Avatar Erpiuma
22/03/2022 14:27
1M - Liceo Nomentano, Roma
Manu, Ugo e Fabio Montale sono amici dall'infanzia, sono cresciuti insieme a Marsiglia, una città tanto bella quanto pericolosa; insieme sin da piccoli hanno vissuto le loro esperienze, fatto i primi furtarelli e qualche rapina, condiviso i loro sogni e hanno amato tutti e tre la stessa donna: Lole. Ma più in là le strade si sono divise, Ugo e Manu sono rimasti uccisi dalla malavita di Marsiglia; Montale è diventato un poliziotto e sarà suo compito vendicare i propri amici. A mio parere "Casino totale" è un bel libro, perché molto bella è la storia che racconta, una storia d'amicizia e sentimenti. È un libro pieno di contrasti, che sono quelli della città, ma anche quelli dei protagonisti, con i ricordi dell'infanzia che si scontrano con i percorsi di vita criminali. Unica pecca è che, nonostante all'inizio sia molto coinvolgente, andando avanti con la lettura il libro inizia a essere poco scorrevole e quasi pesante.
Avatar Studente
22/03/2022 18:55
1M - Liceo Nomentano, Roma
Per me leggere “Casino totale” di Jean-Calude Izzo è stata un 'esperienza che potrei paragonare all' essermi trovato, per un bel po' di tempo, in un fitto bosco, senza alcun riferimento. Poi, però, rileggendo attentamente alcune parti, sono riuscito a collegare meglio gli eventi principali, i luoghi di Marsiglia, i personaggi e le loro storie. Ho avuto difficoltà, soprattutto all' inizio, a leggere un romanzo il cui stile mi è sembrato subito molto diverso da quello cui ero abituato: una sintassi ridotta all' essenziale, con frasi cortissime e spesso formate da una sola parola; una trama poco lineare, con continui salti, dove le storie si intrecciano senza passaggi chiari. Sembra che lo scrittore abbia voluto dare, in questo modo, un ritmo particolarmente movimentato e incalzante alla sua complicata storia, in un genere, come quello noir, che già di per sé non è facile seguire. Ho potuto verificare questa difficoltà nel capire l'intreccio di un noir, avendo avuto la possibilità di giocare in passato sulla Playstation un classico del genere, L.A. Noire della Rockstar Games, un videogame ambientato a Hollywood nel boom economico del dopoguerra, ricco di inseguimenti, ma soprattutto di interrogatori e ricerca di indizi. Nonostante questa mia passione per il genere, non è stato perciò semplice leggere il romanzo di Izzo che, con il suo stile così poco lineare, sembra volerci far capire che per lui la vita stessa è frenetica, poco logica e confusionaria e che solo alla fine, come in un complicato noir, un difficile puzzle da risolvere, si riesce a trovare il suo vero significato. Infatti, nel suo modo di descrivere dettagliatamente strade e luoghi di Marsiglia, che conosce perfettamente per esservi nato e per essere lui stesso, come i suoi personaggi principali, figlio di immigrati, si capisce il suo grande amore per una città così “complicata”, per la vita della periferia, con tutte le sue difficoltà sociali ed economiche, dove non è semplice crescere per ragazzi, figli di immigrati, come Manu, Ugo e Fabio. La loro amicizia, i loro piccoli crimini, i loro sogni di diventare ricchi e soprattutto amare Lole, una zingara, che per i tre protagonisti e per lo scrittore è forse l'immagine stessa del loro amore per Marsiglia, per le sue contraddizioni, le razze che lì si incontrano, l'intolleranza, la corruzione, il degrado, la speranza di cambiare vita. Una ragazza che da adolescente non era in realtà così bella, ma che, come Fabio ricorda: ”fu il nostro desiderio a renderla bella. Quel desiderio che lei aveva letto dentro di noi. Era ciò che aveva in fondo agli occhi che ci aveva attratto. Quel luogo indefinito, lontano, da dove veniva e dove sembrava andare. Una Rom. Una viaggiatrice. Attraversava lo spazio, e il tempo sembrava non poterla raggiungere. Era lei a dare. Fu lei a scegliersi gli amanti che ebbe tra Ugo e Manu. Come un uomo. Da quel lato, era inaccessibile. Tenderle la mano era come afferrare un fantasma. Sulle dita, non rimaneva altro che polvere di eternità, la polvere della strada di un viaggio infinito." La storia, quindi, di una città “mamma” e di tre amici: un viaggiatore, un delinquente e un poliziotto, che nascono insieme, ma che in seguito, crescendo, seguono strade completamente diverse per poi ritrovarsi a Marsiglia, dove la vita di due di loro trova la sua fine e dove Il poliziotto, Fabio, persona colta, che ama il cinema, la lettura e la musica, che affascina le donne “senza tenerne neppure una”, sente la responsabilità di quell' amicizia e cerca di scoprire le cause delle morti di Manu e Ugo. E' come se tutti e tre rappresentassero, in qualche modo, le diverse anime dello scrittore e, forse nelle sue intenzioni, i possibili percorsi della vita di ciascuno di noi, che solo piccole differenze nelle condizioni iniziali portano poi a soluzioni diverse, ma che condividono la stessa origine, l'iniziale innocenza, le stesse debolezze, la stessa forza, ma soprattutto le stesse speranze.
Avatar ilyy
22/03/2022 20:11
1M - Liceo Nomentano, Roma
"Casino totale" è un libro ambientato a Marsiglia che racconta la storia di Fabio Montale, un poliziotto che decide di tornare a Marsiglia per indagare sull'uccisione dei suoi amici d'infanzia: Manu e Ugo. La loro amicizia è l'elemento più affascinante di questo racconto. I tre si conoscono in tenera età e insieme condividono sogni, speranze e cambiamenti. Montale, una volta cresciuto e rimasto senza i due amici, ha molta nostalgia dei tempi passati insieme a loro,della sua infanzia e della sua adolescenza; tale sentimento assume sfumature così intense che il protagonista sembra quasi si sia pentito di crescere. Un altro aspetto che ho apprezzato è l'amore che il protagonista ha verso Marsiglia. Una città descritta come tutt'altro che perfetta, colma di criminalità, problemi sociali e discriminazione. Marsiglia ha donato molto al protagonista, come un'infanzia felice e due grandi amici, ma gli ha anche tolto molto come proprio questi stessi amici. Nonostante tutto questo Montale non la dipinge solo come una città con molti problemi, ma si concentra molto di più su tutto ciò che c'è di positivo. Un altro aspetto che mi ha colpito è il rapporto tra Montale e Pérol, un suo collega. Inizialmente i due sono solo colleghi. Montale considera Pérol una brava persona ma nulla di più. In seguito cominciano a legarsi sempre di più instaurando un'amicizia. Secondo me il personaggio di Pérol è molto importante per la vicenda ma poteva essere sviluppato meglio, così come il suo rapporto con Montale, descritto in modo poco chiaro e quasi sbrigativo. Penso che il libro abbia una trama avvincente e sia ben scritto, ma sinceramente non è riuscito a coinvolgermi ed a incuriosirmi. Credo che questo sia dovuto principalmente alla confusione che è presente durante tutto lo svolgimento della storia,soprattutto nelle indagini. In conclusione, penso che non sia un libro di scarso valore letterario, ma non è tra i miei preferiti.
Avatar Zappa-06
23/03/2022 11:55
1M - Liceo Nomentano, Roma
Il romanzo narra di tre amici Ugo, Manu e Fabio Montale: i tre sono cresciuti nella stessa zona portuale di Marsiglia, che per loro sfortuna era un luogo molto povero. Con il tempo, le strade dei protagonisti si sono separate: Manu è entrato involontariamente nei giri della malavita; Ugo è partito da Marsiglia; invece Montale è diventato un poliziotto, anche se fa più da educatore. Adesso, Fabio dovrà vendicare i suoi amici morti per colpa della malavita francese. Il libro all'inizio è molto scorrevole, ma lungo la narrazione, la lettura inizia a rallentare e diventare noiosa. La trama è avvincente ma è difficile continuare la lettura di alcune pagine che mi hanno affaticato un po'. Forse sono abituato a leggere libri molto diversi o forse non è il mio genere. Devo ancora rifletterci.
Avatar Yellowman
23/03/2022 11:55
1M - Liceo Nomentano, Roma
Dopo anni di viaggio, Ugo torna a Marsiglia per vendicare Manu, l'amico ucciso dalla malavita. Ma anche lui viene a sua volta ammazzato; toccherà a un terzo amico, Fabio Montale, il compito di vendicare gli amici. Tutti e tre (Ugo, Manu e Fabio) sono cresciuti nei vicoli più poveri di Marsiglia. Insieme da giovani hanno fatto le prime marachelle come piccoli furti, rapine. Soprattutto hanno amato la stessa donna, Lole. Poi si sono separati: Manu ha continuato a fare parte della malavita, Ugo è partito e Fabio è diventato un poliziotto. Ora dovrà sostenere un caso durissimo contro tutto e tutti, in una città, Marsiglia, simbolo di un Mediterraneo diviso tra bellezza e violenza, tra due colori: l'azzurro del cielo e del mare e il nero della morte e dell'odio. Questo libro è avvincente perché è pieno di colpi di scena, nuovi personaggi e nuove piste; lo consiglio ad un pubblico sopra i quattordici anni perché è un po' forte, infatti parla di argomenti come la malavita, la vendetta e la perdita di un amico.
Avatar Nino07
23/03/2022 11:57
1M - Liceo Nomentano, Roma
“Casino totale” è un libro scritto da Jean-Claude Izzo. Izzo nacque a Marsiglia il 20 giugno 1945 e morì a soli cinquantacinque anni nel 2000. Nel 1963 iniziò a lavorare come commesso in una libreria, e da li nacque la sua grande passione per la scrittura. Successivamente Izzo venne condannato a un mese di carcere. Nel 1966 rientrò a Marsiglia ed iniziò una carriera politica, e tre anni dopo si sposò con Marie Hélène Bastianetti con cui ebbe tre figli. ”Casino totale” è un romanzo scritto nel 1995. Questo libro narra della storia di tre amici d'infanzia. Manu, uno dei tre amici, venne assassinato dalla malavita a Marsiglia. Di conseguenza Ugo, un altro membro del gruppo, decise di andare a vendicare la morte del suo caro amico Manu. Sfortunatamente anche Ugo restò ucciso e l'incarico passo a Fabio Montale. I tre ragazzi hanno passato gran parte della loro adolescenza nei quartieri poveri di Marsiglia. Insieme hanno avuto esperienze di ogni tipo, a partire dall' amicizia a finire a una piccola rapina. L' organizzatore del' omicidio di Ugo venne rintracciato dalla polizia che successivamente riuscì ad ucciderlo. Dopo essere venuto a conoscenza della morte dei suoi amici, Montale, iniziò ad investigare sui traffici illeciti di Marsiglia. Dopo molteplici ricerche, con l'aiuto di una sua amica giornalista, riuscì a risalire agli individui che sono coinvolti nel'assassinio del suo caro amico Manu. Si chiamava Toni, ed era un partecipante di una banda malavitosa marsigliese. Quindi Montale preso dalla rabbia decise di vendicare la morte del suo amico. “Casino totale” è un libro che non parla solo di morte e di uccisioni, infatti parla anche di amore, Montale ebbe una relazione con Leila. Leila fu una delle sue ultime avventure amorose, il loro rapporto stava proseguendo fin quando anche Leila venne uccisa dalla malavita. Questo libro non mi ha colpito particolarmente, la parte iniziale mi è piaciuta molto però la parte finale non mi ha colpito molto. Ho avuto diverse difficolta nell leggere questo libro, molte volte sono dovuto andare a riguardare le pagine precedenti per capire di quale personaggio si stesse parlando. In questi giorni si sta parlando molto della guerra che sta avvenendo in Ucraina. Ho trovato un collegamento che c'è tra questo libro e l'attualità, attualmente le potenze maggiori, come la Russia, stanno attaccando le minoranze. Anche nel libro accade ciò, i gruppi malavitosi di Marsiglia uccisero i due ragazzi essendo consapevoli di essere più forti dei poveri due amici. Dopo aver letto “Casino totale” ho capito l'importanza dell'amicizia e dell'amore. Il libro lo consiglierei agli adolescenti dai quattordici anni in su, e gli consiglierei di fare molta attenzione quando si legge la parte iniziale, magari con l'aiuto di qualche appunto.
Avatar ronny_goat
23/03/2022 12:34
1M - Liceo Nomentano, Roma
Casino totale è un libro ambientato nella città di Marsiglia. Fabio Montale è il protagonista e la voce narrante della trilogia Marsigliese scritta da Jean-Claude-Izzo. Il romanzo racconta la storia di tre ragazzi che si conoscono fin dall'adolescenza. È un trio di teppistelli che compiono i primi furtarelli, le loro prime rapine. Questi tre però si separeranno nell' età adulta: Manu è entrato a far parte di questioni criminali, Ugo è partito, Montale è diventato un poliziotto. Dopo pochi anni Manu muore, ucciso dalla mafia, e a provare a vendicare il suo amico sarà Ugo che torna a Marsiglia ma anche lui morirà nell'intento di fare giustizia. L' unico dei tre a esser rimasto è Fabio Montale che indaga sulla morte dei due. Di questo romanzo mi ha colpito il gesto di fratellanza di Ugo e Montale che rischiano la vita per vendicare il loro amico Manu. Mi ha impressionato anche l'idea di affrontare la mafia senza paura e con molto coraggio; cosa che io non avrei mai pensato di fare. Il libro ha uno stile semplice e ho trovato la lettura abbastanza scorrevole, perciò lo consiglio a tutti.
Avatar jacopinoxr
10/03/2022 15:00
2E - Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II", Cagliari
“Casino totale” è un romanzo poliziesco. L'autore descrive attentamente lo sfondo della storia, ambientata nella Marsiglia del dopoguerra. I protagonisti vivono in un contesto sociale di crisi e povertà, formato da tante culture ed etnie diverse, in cui durante la storia non vengono a mancare discriminazioni, rivolte e corruzione. In questo sfondo viene raccontata la storia di Fabio Montale, il protagonista, un poliziotto cresciuto in periferia abituato a una vita dura e di sacrifici. Montale è rimasto l' unico in vita tra le persone del suo gruppo di amici di infanzia, bloccati in un difficile e pericoloso giro criminale. Dopo la morte dei suoi amici, Montale cerca di scoprire la verità attraverso una lunga serie di indagini, ritrovandosi nei lati più oscuri e pericolosi della mafia di Marsiglia. Ho trovato il personaggio e la trama avvincenti, anche se forse un po' troppo cupi. Il linguaggio è comprensibile a tutti nonostante a volte diventi un po' lento e pesante.
Avatar MeliC
27/02/2022 17:04
1C - Liceo Laura Bassi, Bologna
“Casino totale” di Jean Claude Izzo racconta la storia di Fabio Montale, poliziotto infelice e malinconico, che cerca di districarsi nella misteriosa morte dell'amico Manu e della figlia di un suo amico, Leila. La vicenda è ambientata nella Marsiglia popolare dell''infanzia del protagonista e il quartiere assume un ruolo di primaria importanza, un ambiente povero e disagiato, in cui violenza e criminalità sono molto presenti e condizionano fortemente la vita delle persone che vi risiedono, cui si aggiunge la tensione sociale, dovuta alla convivenza forzata di gruppi etnici molto diversi tra loro. Personalmente mi trovo a dare un parere discordante da tutti quelli, estremamente positivi, che ho letto finora. Leggendo, infatti, questo romanzo, ho trovato numerosi elementi che non ho apprezzato. In primis il ritmo: le parti dedicate all''indagine vera e propria sono molto brevi e veloci, intramezzate da sezioni descrittive interessanti, ma molto lente e dispersive e questo rende difficile seguire il filo conduttore degli eventi di tipo strettamente investigativo. I personaggi vengono descritti in modo abbastanza particolareggiato, ma nonostante questo, hanno suscitato in me scarsa curiosità. La figura stessa del protagonista, Montale, l'ho trovata eccessivamente deprimente e malinconica. Inoltre, il fatto che in determinati punti alcuni soggetti “spariscano”, per poi ritornare diversi capitoli dopo, crea un effetto simile alle scene “sospese” cui accennavo prima. Forse queste alternanze di ritmo e di racconto sono volute dall'autore, con l''intenzione di creare suspense, ma io trovo che rendano solamente complicato seguire i personaggi nello svolgimento della storia, se la narrazione è di per sé un “casino totale” dovrebbe esserci anche una trama più forte per sostenerla. A mio parere la suspense, è pressoché assente, eccetto in pochi momenti, di durata molto breve. In sintesi, anche se ci sono i presupposti e l'ambiente di sfondo è molto interessante, non ho trovato molti di quegli elementi tipici del giallo e del noir, generi che io amo molto, che secondo me sono fondamentali per tenere in piedi la narrazione, rendendo l''indagine molto scarna e dispersiva e facendo un po' perdere al lettore l''idea portante. Non posso quindi dire che questo libro mi abbia coinvolta in modo particolare e mi sento titubante nel consigliarne la lettura.
Avatar fede-verdee
25/02/2022 16:24
1G - Liceo Ulivi, Parma
Il libro racconta del poliziotto italiano Fabio Montale, al quale vengono affidati dei casi che lo coinvolgono personalmente in qualche modo. Il libro, sotto alcuni aspetti, è molto avvincente e ho apprezzato il modo crudo e realistico in cui l'autore ha descritto luoghi e situazioni. Ho particolarmente apprezzato il protagonista, ben lontano dalla figura di un poliziotto integerrimo. Nonostante questi aspetti positivi, il libro non mi ha convinto del tutto. Spesso vi sono personaggi che entrano e escono dalla scena in modo improvviso e ho, talvolta, fatto molta fatica a tenere il filo del racconto. Questo romanzo, insomma, si mantiene fedele al suo titolo, forse fin troppo.
Avatar lucia
25/02/2022 23:08
2ACL - Liceo Rosmini, Rovereto
"Casino totale " è un romanzo noir molto avvincente scritto da Jean-Claude Izzo. Esso parla di tre ragazzi, cresciuti tra problemi e sogni , divenuti poi grandi e innamoratosi della stessa donna : Ugo , Manu e Fabio. Anni dopo , Manu viene ucciso in una rapina e l'amico Ugo, che era partito per un viaggio alla scoperta di se stesso, ritorna a Marsiglia per vendicare l'amico , sognando anche una possibile vita amorosa con Lole; purtroppo diventa anche lui una semplice pedina sacrificata dalla mafia marsigliese . A questo punto interviene Fabio Montale , amico e poliziotto che si ritroverà a dover indagare tra i luoghi marsigliesi più bui e malfamati, entrando spesso in questioni pericolose che non gli dovrebbero riguardare. Riuscirà a capire chi c'è dietro a tutto questo ? Beh, per scoprirlo dovrete affrontare una lettura abbastanza scorrevole , a tratti angosciosa, ricca di suspense e di colpi di scena, con un' originale scelta dì titoli che lasceranno intravedere quello che poi succederà durante la lettura dei vari capitoli , senza mai svelare completamente ciò che accadrà.

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Avatar GGG
GGG
15/02/2022 18:48
1i - Liceo Galvani, Bologna
Poliziesco avvincente, ricco di suspence e caratterizzato da “maree” di tensione, porta il lettore in un mondo parallelo, quello della vita nei bassifondi di Marsiglia; un mondo, questo, in cui regnano paura, miseria, e morte e nel quale non è praticamente possibile avere un sogno nè tanto meno riuscire a realizzarlo. Vengono però parallelamente anche trattati temi quali l'amore e l'amicizia, pur sempre condizionati dalle difficoltà della malavita. Il protagonista risulta arido e incapace di amare veramente; un'incapacità che nasce probabilmente dalle esperienze vissute in passato. L'autore struttura il testo paratatticamente e spesso si trovano frasi brevi o brevissime separate da punti fermi; per questo per me la lettura è risultata un po' difficile. Richiede infatti una grande concentrazione e a volte non sono riuscito ad immaginare la situazione descritta perché dovevo concentrarmi sul testo. Credo però che questo sia un mio problema. Questo libro è poi anche un romanzo di denuncia; infatti l'autore descrive più volte la condizione di emarginazione degli arabi in Francia. Essi sono infatti oggetto dell'odio e della crudeltà dei francesi; non vengono rispettati da nessuno, neppure dai cosiddeti sbirri, che finiscono per ucciderli giustificandosi con le più svariate scuse. “ ‘Signora, non è educato dire così' ‘Se voglio sono educata ma con degli sporchi arabi come voi. Mi fate perdere tempo. Riprenditi le pile. E poi sono vecchie, non le hai comprate da me.' ‘E' stato mio padre, le ha compate poco fa'. Il marito spuntò dal retrobottega con un fucile da caccia in mano. ‘Vallo a chiamare quel bugiardo di tuo padre! Gliele faccio ingoiare, le sue pile'. Aveva buttato le pile a terra. ‘Andatevene! Imbecilli!' ” Come già detto anche l'amicizia svolge un ruolo fondamentale; Fabio infatti decide di proseguire le indagini per scoprire la verità sulla morte di Manu, Ugo e Leila, e per ottenere finalmente giustizia. “Stavo male tra l'altro perché non potevo condurre l'inchiesta. Non volevo farne una questione personale. Ma sapere che simili individui erano in libertà mi era insopportabile. No, non era veramente quello. Sapevo cosa mi tormentava. L'odio. Avevo voglia di ucciderli."

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Avatar Martasetti
31/01/2022 16:01
seconda o - Liceo Scientifico “A.Pacinotti” di Cagliari
“Casino totale” è un romanzo di Jean-Claude Izzo ambientato a Marsiglia; narra la storia e le vicende di tre amici d'infanzia, Manu, Ugo e Montale, che lottano ogni giorno per farsi giustizia a vicenda, per proteggere il proprio onore e quello dei borghi in cui vivono. È un romanzo che suscita molta curiosità rimanendo sul misterioso, mantenendo una certa suspense con parti in sospeso e questo di conseguenza aumenta la voglia di continuare a leggere. L'ho trovato abbastanza scorrevole con fatti sempre collegati l'uno all'altro, una storia che si intreccia ma ritorna sempre su alcuni eventi anche accaduti in passato. A me personalmente è piaciuto molto, tratta argomenti forti e penso sia una tipologia di romanzo che se piace può prendere molto e sviluppare una particolare attenzione. E' reso scorrevole dall'analisi della vita quotidiana dei personaggi interrotta da scene cruciali che richiedono più attenzione: ciò lo rende anche coinvolgente tanto da sviluppare adrenalina durante la lettura. All'inizio mi è risultato abbastanza impegnativo, ma continuando a leggerlo è diventato interessante con tratti drammatici e molto realisti. In particolare mi è piaciuta la descrizione generale dei borghi, come venga spiegata la situazione sociale all'interno di essi, come le persone che ci abitano siano sempre molto attente a chi cerca di entrare identificandolo e evidenziando i diversi ceti sociali presenti in questa città. È un romanzo molto descrittivo. Personalmente non leggo mai i romanzi polizieschi ma questo mi è piaciuto molto e lo consiglio se si vuole leggere un romanzo coinvolgente, forte ma drammatico e scorrevole allo stesso tempo.
Avatar dig
dig
30/01/2022 17:24
2P - Liceo Galvani, Bologna
La vicenda, ambientata a Marsiglia, parla del poliziotto Fabio Montale, che decide di indagare sull'omicidio del suo amico di infanzia Ugo. Durante le indagini, che rispolverano numerosi eventi del passato del protagonista, in Montale avviene un inaspettato risveglio alla vita, all'amicizia e all'amore. Il libro mi è piaciuto molto, specialmente per come sono riportati in modo estremamente coinvolgente i pensieri e le emozioni di Fabio. Un altro aspetto dell'opera di Izzo che mi ha piacevolmente stupito è la descrizione della dinamica e multietnica città in cui è ambientato il libro, Marsiglia: quest'ultima, dopo Montale, è il “personaggio” più importante della storia.

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