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L'orso gli fu subito sopra. Una femmina colossale. E furibonda. Il bosco, alle sue spalle, fiammeggiava.
Se quella era la fine, Janis si augurò soltanto di morire in fretta.
Bel posto la Siberia. Soprattutto se sei stato arrestato per aver protestato contro lo zar, e sei lì non proprio in villeggiatura in una katorga, costretto ai lavori forzati in un clima al limite della sopravvivenza umana.
Come se non bastasse, i genitori di Janis hanno pagato con la vita il tentativo di difenderlo. All'improvviso, come un regalo impossibile del destino, un misterioso evento devasta la zona, e, pur ferito e solo, Janis riesce a scappare. Peccato che lì intorno non ci sia nulla, se non migliaia di chilometri di taiga.
Sa solo che non deve mai voltarsi, e che deve procedere a qualsiasi costo per allontanarsi il più possibile da una nuova cattura. Lo attendono animali selvatici e uomini ancor più mostruosi, in un viaggio al limite delle forze che diventerà anche un cammino interiore, un confronto con i fantasmi del passato e con la parte più profonda e  nascosta di sé.

Se vuoi sapere qualcosa di più sul misterioso evento di Tunguska che dà l'avvio alla storia puoi seguire questo link.

Commenti

Avatar audio_guide
18/01/2024 18:16
2B - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Devo ammetttere di non avere mai avuto alte aspettative su "Syberia", credevo infatti fosse una classica lettura leggera per ragazzi in cui il protagonista affronta delle difficoltà e ne esce vittorioso. Dopo averlo letto posso dire con soddisfazione che questo romanzo di Guido Sgardoli riesce nel tanto arduo quanto delicato fine di fare riflettere il lettore. "Syberia" è la storia di Janis, un giovane prigioniero in un campo di reclusione isolato dalla civiltà nella taiga siberiana. Janis approfittando di una violenta esplosione nel cielo riesce a fuggire e si fa strada lungo chilometri e chilometri di foreste selvaggie e desolate. Il romanzo si articola nelle profonde riflessioni di Janis, perciò è facile immedisimarsi nel protagonista e seguire le vicende con fervore. In conclusione consiglio questo romanzo a tutti voi giovani filosofi e poeti stanchi delle solite letture monotone e inconsistenti ;)
Avatar Neviobetterelli09
16/01/2024 21:52
4B - Liceo Minghetti, Bologna
Considero questo libro come uno dei migliori libri che abbia letto quest'anno. Il libro racconta le vicende del giovane Janis Potocki, imprigionato in un campo di lavoro in Siberia. L'autore decide di iniziare il libro nel pieno dell'azione, con la fuga di Janis dal campo. Grazie a questa scelta e al ritmo veloce e incalzante il lettore viene subito catapultato nel vivo della scena e resta incollato alle pagine. Per merito della descrizione dei luoghi visitati dal protagonista, colui che legge si immerge in ciò che è raccontato nel libro e prova le emozioni di Janis. Il racconto continua con un ritmo veloce, sebbene interpuntato da scene e pause. Arrivando al finale della storia, devo ammettere di essere rimasto colpito e pieno di curiosità. Oltretutto, il fatto che gli ultimi eventi siano incorniciati in un contesto quasi onirico mi fa dubitare di ciò che ho letto e,forse,compreso. È indubbiamente un buon libro. Una buona colonna sonora per la lettura è sicuramente il notturno n.9 di Chopin.
Avatar andreafusco09
07/01/2024 10:35
4B - Liceo Minghetti, Bologna
A me personalmente io libro è piaciuto tantissimo, perchè è un misto tra racconto fantastico, verso la fine quanto Janis incontra lo sciamano [...], e storico, perchè rappresenta le sommosse e i moti all'inizio 900' , quando c'erano molte rivolte e manifestazioni nei confronti dello zar. La storia è anche molto avvincente, dato che l'autore ti fa immedesimare nel protagonista, Janis, che dopo la fuga dalla katorga deve stare molto attento a non morire sella taiga siberiana. In conclusione riguardo il brano, ho messo la marcia turca di Wolfgang Amadeus Mozart, perchè in certi punti la musica è movimentata e ci sono numerosi contrappunti, come quando nel romanzo Janis è appena evaso e deve fare i conti con la febbre e la ferita. Mentre in certi punti il brano emette una melodia rilassante, come quando Janis risale il fiume con calma e tranquillità.

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Avatar pablo
29/12/2023 21:00
2AC - Liceo Rosmini, Rovereto
Storia avvincente e appassionante, mi è molto piaciuto il modo in cui l'autore permette di immedesimarsi completamente nel personaggio e anche come ha descritto gli avvenimenti in ogni minimo dettaglio: dal gulag, all'esplosione, alla fuga, fino ad arrivare all'immenso cratere, che segna secondo me la fine di una storia e l'inizio di un'altra, come se il vero viaggio iniziasse lì, nel cratere, l'origine di tutto. Penso che durante il suo lungo percorso Janis non solo sia cresciuto mentalmente, conoscendosi meglio, ma penso che il viaggio del protagonista, potrebbe rappresentare in modo metaforico la vita, un lungo percorso nel quale maturiamo. Consiglio caldamente il libro a tutti i lettori appassionati di avventura e amanti della libertà.

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Avatar HAKIMIMBAPPEjr
05/12/2023 19:51
1CL - Liceo Luigi Stefanini, Venezia Mestre
Il libro mi piaciuto. Sopratutto quando nel momento del caos totale all'interno del gulag durante l'evento metorologico. L'autore ha descritto molto quello che succedeva all'interno del gulag e anche al di fuori. Lo consiglio vivimamente