Syberia
San Paolo Edizioni, 2023
224 pagine
L'orso gli fu subito sopra. Una femmina colossale. E furibonda. Il bosco, alle sue spalle, fiammeggiava.
Se quella era la fine, Janis si augurò soltanto di morire in fretta.
Se quella era la fine, Janis si augurò soltanto di morire in fretta.
Bel posto la Siberia. Soprattutto se sei stato arrestato per aver protestato contro lo zar, e sei lì non proprio in villeggiatura in una katorga, costretto ai lavori forzati in un clima al limite della sopravvivenza umana.
Come se non bastasse, i genitori di Janis hanno pagato con la vita il tentativo di difenderlo. All'improvviso, come un regalo impossibile del destino, un misterioso evento devasta la zona, e, pur ferito e solo, Janis riesce a scappare. Peccato che lì intorno non ci sia nulla, se non migliaia di chilometri di taiga.
Sa solo che non deve mai voltarsi, e che deve procedere a qualsiasi costo per allontanarsi il più possibile da una nuova cattura. Lo attendono animali selvatici e uomini ancor più mostruosi, in un viaggio al limite delle forze che diventerà anche un cammino interiore, un confronto con i fantasmi del passato e con la parte più profonda e nascosta di sé.
Se vuoi sapere qualcosa di più sul misterioso evento di Tunguska che dà l'avvio alla storia puoi seguire questo link.
Come se non bastasse, i genitori di Janis hanno pagato con la vita il tentativo di difenderlo. All'improvviso, come un regalo impossibile del destino, un misterioso evento devasta la zona, e, pur ferito e solo, Janis riesce a scappare. Peccato che lì intorno non ci sia nulla, se non migliaia di chilometri di taiga.
Sa solo che non deve mai voltarsi, e che deve procedere a qualsiasi costo per allontanarsi il più possibile da una nuova cattura. Lo attendono animali selvatici e uomini ancor più mostruosi, in un viaggio al limite delle forze che diventerà anche un cammino interiore, un confronto con i fantasmi del passato e con la parte più profonda e nascosta di sé.
Se vuoi sapere qualcosa di più sul misterioso evento di Tunguska che dà l'avvio alla storia puoi seguire questo link.
Commenti
04/04/2024 16:46
3BSA - Liceo Rosmini, Rovereto
Il libro di per sé ha una trama piuttosto lineare: parla di un giovane uomo di nome Janis che, dopo diversi anni passati in un campo di prigionia in Siberia, riesce miracolosamente a fuggire e a ritrovarsi nell'immensa taiga che lo circonda. Il suo è un viaggio di sopravvivenza, senza una meta precisa ma ma alimentato dalla debole speranza di riuscire a tornare a casa, in Cracovia. Durante questo suo esodo il ragazzo incontra alcune persone, quattro per l'esattezza, in momenti diversi del racconto. Come detto dall'autore i quattro personaggi si dividono in tre gruppi, in base alle loro azioni e al significato più allegorico che nascondono. I primi due sono personaggi meschini ed egoisti e rappresentano la parte più malvagia dell'animo umano. Il terzo personaggio, sincero e semplice, rappresenta l'uomo per come è veramente, con le sue qualità e le sue debolezze. Il quarto e ultimo personaggio, invece, rappresenta non tanto il bene, ma più che altro la spiritualità e la sapienza. Il viaggio di Janis non è quindi solo un viaggio "fisico" da un punto A a un punto B, ma anche un viaggio "metafisico" dall'ignoranza e dall'ingenuità alla profonda conoscenza di sé. Alla fine del libro infatti il protagonista raggiunge la pace interiore, un'elevazione spirituale che gli permette di guardare con consapevolezza il proprio passato e i propri errori, ammettendo le proprie colpe e lasciandosi trasportare dall'incessante "divenire" del mondo, al quale lui si sente destinato. Ammetto che il finale è alquanto criptico e, sebbene mi abbia inizialmente deluso, riguardandolo alla luce del nuovo significato allegorico è forse il migliore finale che l'autore avrebbe potuto scrivere. In definitiva il romanzo mi è piaciuto molto e penso che darò anche un'occhiata agli altri libri dell'autore, che come questa storia anch'essi invitano il lettore a riflettere su temi importanti legati alla natura dell'uomo.
23/03/2024 17:56
4B - Liceo Minghetti, Bologna
Un romanzo anche abbastanza corto a sfondo storico, descrizioni accurate dell'ambiente e del momento che ti fanno davvero immedesimare nelle scene; ho trovato inoltre le varie riflessioni del protagonista molto affascinanti.
Il libro ha una storia abbastanza fluida, l'unico motivo per cui non do 10 stelle è il finale che lo trovo troppo "distaccato" nonostante sia creativo e inaspettato.
Questo libro è davvero un'esperienza da provare, non richiede nemmeno troppo tempo leggerlo.
23/03/2024 16:18
2ASC - Liceo Rosmini, Rovereto
Libro molto interessante e piacevole, la storia più lenta e monotona nei primi capitoli, in quelli seguenti diventa più avvincente. Ho apprezzato le dettagliate descrizioni dell'autore che riesce a creare nella mente del lettore delle vere e proprie immagini, molto interessanti sono stati anche tutti i riferimenti storici e linguistici. La continua crescita di Janis, che l'autore stesso definisce "un viaggio di iniziazione", fa immedesimare il lettore che percepisce le stesse emozioni e stati d'animo del protagonista. In conclusione consiglio questo libro agli amanti dell'avventura o a chi piace leggere libri storici.
22/03/2024 16:34
1A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
bel libro. è un viaggio emozionante attraverso una delle regioni più affascinanti e misteriose del mondo, che offre al lettore un'esperienza coinvolgente e ricca di spunti di riflessione sulla natura umana e sul mondo che ci circonda.
17/03/2024 15:12
2AC - Liceo Rosmini, Rovereto
Per una persona che si è maturata i propri credo e i propri pensieri è una storia che può mettere in discussione o semplicemente in allerta, richiedendo attenzione nel ponderare e discernere ciò che si percepisce per capire se rifiutarlo o accoglierlo e aggiungerlo a quello che abbiamo maturato.
Comunque sia, è una storia sorprendente, imprevedibile e che porta a riflettere sulla bestialità che è inseta nell'essere umano, contrapposta, però, al suo desiderio di giustizia, di pace interiore e intorno a sé, di purezza, di corrispondenza quando si ha commesso un'azione a nostro avviso imperdonabile(e nonostante ciò, cerchiamo comprensione e amore!), contrapposta all'umanità e alla gentilezza gratuita e disarmante che si riscopre in alcune semplici persone.
Questa storia dimostra come piccoli dettagli possano diventare i più importanti nei momenti che ci appaiono più insuperabili, e come non dovremmo disprezzare nulla e stimare e ringraziare anche per quel poco che riceviamo tutti i giorni, senza essere fuggiti da un campo di detenzione sperduto nella sconfinata e fredda Siberia!!
Personalmente, non è una storia che è arrivata a farmi salire l'adrenalina e il timore di quello che sarebbe potuto accadere o stava per accadere, però è una storia che mi ha fatto riflettere, concorde con quel che c'è scritto o no.
Non è il libro migliore che io abbia letto, né uno tra i migliori; però - il consiglio che vi do - se volete prendervi una pausa dalla frenesia quotidiana, se non volete annoiarvi a fissare il soffitto di camera vostra o del soggiorno, se volete leggere qualcosa che non vi dia chissà quali emozioni, ma non vi faccia sentire tuttavia nemmeno insoddisfatti, bè... fatevi un "viaggio" nella taiga siberiana dopo essere scappati da una specie di riformatorio di livello superiore...
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
15/03/2024 21:58
2B - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Questo libro racconta la storia di un giovane polacco che si ritrova a dover sopravvivere ai pericoli della taiga siberiana, ferito e malnutrito. Durante il suo cammino incontra diverse persone, alcune malvagie e altre accoglienti e disposte ad aiutarlo. Verso la fine il protagonista viene costretto a fare i conti con il suo passato, fino ad affrontare un segreto che porta con sé fin dall'inizio. Il libro è molto descrittivo e ti porta a leggerlo tutto d'un fiato per sapere come andrà a fine la storia del giovane, inoltre cita molto spesso delle parole russe. Ho trovato la fine abbastanza criptica ma nonostante questo è un libro che consiglio.
12/03/2024 18:24
2ASC - Liceo Rosmini, Rovereto
A mio parere questo libro risulta molto piacevole da leggere e abbastanza facile da seguire. L'autore è stato in grado di rendere partecipe il lettore durante il corso della storia anche tramite la descrizione curata e ricca di particolari di certe scene in cui ci si può immedesimare nel protagonista e capire come si sta sentendo in quel momento. Questo libro è anche utile per capire la situazione che regnava a quei tempi e come le persone venivano trattate nei campi di prigionia, presentando anche delle scene molto crude ma che io ho trovato particolarmente efficaci.
La storia del protagonista è molto avvincente e piena di avventure che qualche volta mi hanno lasciata con il fiato sospeso per l'adrenalina e la curiosità.
Consiglio questo libro a coloro che amano particolarmente le storie avventurose ma che comunque si collegano alla realtà.
01/03/2024 18:24
3BSA - Liceo Rosmini, Rovereto
Ho apprezzato molto questo libro, io non sono un grande appassionato di lettura, ma "Syberia" è riuscito a tenermi incollato alle pagine, con momenti di riflessione in cui la trama rallentava e altri invece dove rapidamente le emozioni salivano. I primi capitoli del romanzo sono abbastanza monotoni, con Janis (il protagonista) che deve sopravvivere alla taiga dopo essere fuggito dalla "Katorga", ma con l'avanzamento della lettura i colpi di scena non tardano ad arrivare, e l'atmosfera che regna nella storia raggiunge livelli ultraterreni e metafisici! Inoltre ho apprezzato molto lo studio e la spiegazione dello sciamanesimo siberiano.
Consiglio questo libro a un pubblico di tutte le età, e agli amanti dell'avventura!
01/03/2024 18:52
2ASC - Liceo Rosmini, Rovereto
Ho trovato la storia di Janis, il protagonista, molto interessante, soprattutto per i riferimenti reali riguardo alla prigionia nella katorga, riguardo al periodo storico in cui è ambientata (1908) e alla caduta dell'asteroide. Ho apprezzato il viaggio di fuga del ragazzo nella taiga, che rappresenta, come riportato dall'autrice, un percorso iniziatico secondo lo sciamanesimo siberiano . Avrei preferito che le emozioni del protagonista venissero scavate con maggiore accuratezza, così da poter immedesimarsi meglio nel personaggio e rendere il suo profilo più verosimile.
Ho trovato ingegnoso da parte dell'autrice inserire termini in lingua russa, riferimenti a poesie e piccoli componimenti dello stesso protagonista.
24/02/2024 18:20
1E - Liceo Tassoni, Modena
Personalmente mi é piaciuto molto questo libro, libro che narra la storia di questo prigioniero che riesce a scappare dal campo di prigionia in cui era rinchiuso e a sopravvivere per lungo tempo nella taiga, nel bel mezzo della foresta e gli animali feroci.
Proprio qui il protagonista scoprirà il termine di sopravvivenza e la parola pazienza, che lo accompagneranno lungo il cammino.
É un libro adatto a tutte le età, soprattutto per i ragazzi e per le persone a cui piacciano molto le avventure.
06/02/2024 19:29
2U - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Questo libro mi è piaciuto molto all' inizio dove il protagonista (Janis) scappa dalla katorga e deve sopravvivere in un bosco della siberia.
Lo scrittore riesce a farti immedesimare come il protagonista perchè molte scene vengono raccontate con molti dettagli, in alcune scene si ha anche impressione e ci fa capire come il protagonista soffre nella vicenda.
L' ultima parte non mi è piaciuta molto anche perchè diventa surreale rispetto all'inizio.
ho scelto il dipinto "Le ruisseau noir" di Gustav Coubret perchè secondo me rappresenta molto a vicenda dato che nel dipinto viene raffigurato un ruscello e nel libro l' avventuriero Janis segue un ruscello a cui da un nome Swiezy che da piccolo mentre la storia va avanti il ruscello cresce sempre di più e con lui anche il protagonista.
Mentre ho scelto come colonna sonora L' estate di Vivaldi, perchè nella vicenda ci sono delle parti calme come quando Janis seguiva Swiezy delle parti ansiose e inquiete come quando è caduto dal pino o come quando incontrò Kemec.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
22/01/2024 17:52
2B - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Questo libro narra la storia di una giovane intellettuale sperduto nell'immensa taiga siberiana (d'estate, quindi niente tundra, neve o renne ma alberi, orsi e tante zanzare), che si trova a dover sopravvivere in mezzo alla natura ferito e male equipaggiato e incontra uomini e animali di ogni sorta (e certi uomini si riveleranno più bestiali degli animali), rischiando di morire in ogni momento. La storia è avvincente e si legge tutta d'un fiato per sapere come andrà a finire lo sventurato protagonista. Il racconto è articolato in due parti, la prima più concreta, la seconda più criptica. Lo stile è semplice e scorrevole, le descrizioni sintetiche ed efficaci e la trama sensata fino a un certo punto, ma accattivante, con un buon numero di colpi di scena, e il finale è sorprendente.
Il fatto che quando il protagonista è in difficoltà troppo grosse arrivi un deus ex machina a salvarlo non intacca comunque la bellezza del romanzo.
Il racconto si rifà ad eventi storici ed elementi della cultura siberiana, e cita spesso la letteratura russa.
Lo consiglio molto
21/01/2024 07:43
1M - Liceo Attilio Bertolucci, Parma
Questo libro mi è piaciuto molto, mi sono divertito a leggerlo essendo che sono un appassionato di lettura, sicuramente uno dei libri più belli che ho letto.
21/01/2024 10:31
1A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questo libro è stata una vera gioia da leggere! La trama coinvolgente ha catturato la mia attenzione fin dalle prime pagine, portandomi in un viaggio emozionante attraverso personaggi ben sviluppati. L'autore ha un modo perfetto di dipingere immagini con le parole. La profondità dei temi trattati mi ha fatto riflettere, regalandomi un'esperienza di lettura che va ben oltre la semplice intrattenimento.
20/01/2024 14:42
1G - Liceo Attilio Bertolucci, Parma
Syberia, libro di Guido Sgardoli e pubblicato da San Paolo, racconta, attraverso frasi brevi e concise, la storia di Janis, fuggiasco dalla katorga (prigione russa) dopo aver protestato contro lo zar.
Il libro si può dividere in due parti: nella prima Janis è più razionale, impara a sopravvivere, alternando momenti belli e brutti; i momenti brutti arrivano sempre appena Janis ha raggiunto un equilibrio; nella seconda Janis inizia il suo percorso spirituale con lo sciamano, che lo aiuterà a tornare a casa. Lo Świeży, il torrente che Janis segue, secondo me può essere visto come una metafora del percorso di Janis: all'inizio è piccolo e spaventato, ma mano a mano lo Świeży cresce, come Janis: si sono incontrati da piccoli e sono cresciuti assieme, fino ad arrivare allo sciamano.