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Salam, maman
Einaudi, 2019
232 pagine
C'è chi la rivoluzione la fa per la libertà e c'è chi la fa per il potere.
C'è chi la rivoluzione la fa per l'ingiustizia e c'è chi la fa per opportunismo.
C'è chi la rivoluzione la fa per amore e c'è chi la fa per vendetta.
C'è chi la rivoluzione la fa per convinzione e c'è chi la fa per protagonismo.
C'è chi la rivoluzione la fa per professione e c'è chi la fa per disoccupazione.
C'è chi la rivoluzione la fa per disperazione e c'è chi la fa perché semplicemente si trova lì, senza saper quel che fa e senza volerla fare davvero, perché non sa neanche cosa significa, fare la rivoluzione.
Puyan la rivoluzione la voleva fare e basta.
C'è chi la rivoluzione la fa per l'ingiustizia e c'è chi la fa per opportunismo.
C'è chi la rivoluzione la fa per amore e c'è chi la fa per vendetta.
C'è chi la rivoluzione la fa per convinzione e c'è chi la fa per protagonismo.
C'è chi la rivoluzione la fa per professione e c'è chi la fa per disoccupazione.
C'è chi la rivoluzione la fa per disperazione e c'è chi la fa perché semplicemente si trova lì, senza saper quel che fa e senza volerla fare davvero, perché non sa neanche cosa significa, fare la rivoluzione.
Puyan la rivoluzione la voleva fare e basta.
È difficile raccontare, comprendere e capire le cause che possono portare un Paese, in questo caso l'Iran, a un lungo conflitto contro l'Iraq di Saddam Hussein, a una dittatura islamica, a credere in una rivoluzione democratica. Questa storia prova a fare questo: restituire la complessità delle vicende.
Alì cresce negli anni Settanta, è un bambino e il suo sguardo, critico e mai innocente, indaga e cerca delle risposte ai tanti drammi che vede in televisione, ma che a un certo punto colpiscono anche la sua famiglia. La prigionia del fratello Puyan, detenuto per tre mesi e torturato dai militari per aver manifestato contro il regime repressivo dello scià Mohammad Reza Pahlavi, cambia l'atmosfera in casa. La sorella Parì cerca rifugio all'estero, il padre e la madre si fanno sempre più silenziosi e diffidenti, lo stesso Puyan sembra aver perso ogni voglia di combattere e Alì inizia a chiedersi da che parte si deve stare e se poi la rivoluzione porterà a una democrazia vera.
Il 31 gennaio 1979 l'Ayatollah Ruhollah Khomeyni fa il suo trionfale ritorno dopo l'esilio a Parigi, da quel momento in poi nulla sarà più come prima.
Se questa storia ti è piaciuta puoi leggere il graphic novel Nato in Iran di Majid Bita e anche Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi.
Se vuoi approfondire il contesto puoi vedere il film Il Cerchio di Jafar Panahi o leggere questo articolo: La rivoluzione che cambiò l'Iran.
Alì cresce negli anni Settanta, è un bambino e il suo sguardo, critico e mai innocente, indaga e cerca delle risposte ai tanti drammi che vede in televisione, ma che a un certo punto colpiscono anche la sua famiglia. La prigionia del fratello Puyan, detenuto per tre mesi e torturato dai militari per aver manifestato contro il regime repressivo dello scià Mohammad Reza Pahlavi, cambia l'atmosfera in casa. La sorella Parì cerca rifugio all'estero, il padre e la madre si fanno sempre più silenziosi e diffidenti, lo stesso Puyan sembra aver perso ogni voglia di combattere e Alì inizia a chiedersi da che parte si deve stare e se poi la rivoluzione porterà a una democrazia vera.
Il 31 gennaio 1979 l'Ayatollah Ruhollah Khomeyni fa il suo trionfale ritorno dopo l'esilio a Parigi, da quel momento in poi nulla sarà più come prima.
Se questa storia ti è piaciuta puoi leggere il graphic novel Nato in Iran di Majid Bita e anche Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi.
Se vuoi approfondire il contesto puoi vedere il film Il Cerchio di Jafar Panahi o leggere questo articolo: La rivoluzione che cambiò l'Iran.
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Commenti
12/02/2025 09:45
1 PCP - IIS Fantini, Vergato (BO)
io ho letto Salam, Maman di Hamid Ziarati
ho letto 17 pagine, all' inizio mi interessava però non era come lo avevano descritto, quindi mi aspettavo che parlasse completamente di un altro argomento,penso che questa libro non mi rispecchi più di tanto non sembra male come lettura.
09/02/2025 15:38
1E - Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II", Cagliari
Uno dei libri più belli che ho mai letto. Mi ha insegnato molto e mi ha fatto conoscere molte tradizioni e dinamiche della tipica vita degli abitanti del Medio Oriente. Lo consiglio a tutti voi perché è molto coinvolgente e profondo.
25/01/2025 21:48
1I - Liceo Galvani, Bologna
“Salam, maman” racconta la Rivoluzione islamica del 1979, che trasformò l'Iran da una monarchia assoluta sotto lo Shah Mohammed Reza Pahlavi a una repubblica teocratica guidata dall'ayatollah Khomeini. Il lettore ha l'opportunità di riflettere meglio sugli eventi, poiché essi vengono riportati con gli occhi puri e innocenti di un bambino che cresce insieme alla storia che racconta. Leggendo si percepisce tutta la violenza adoperata durante quegli anni, in particolare quando Alì e Puyan assistono al massacro dei manifestanti in piazza Djaleh: “La rigogliosa piazza Djaleh, che fino a pochi minuti prima era gremita di gente viva che sfidava il potere a colpi di slogan, era ricoperta di sangue e di cadaveri…”. Sono impressionanti le conseguenze di questa violenza, che si rendono evidenti quando Puyan dopo essere stato arrestato e chiuso in prigione per tre mesi, poiché aveva preso parte a una riunione contro lo Shah perde completamente la sua vivacità e non si interessa più alle sue passioni, neanche a quella per la fotografia: “Puyan da quando era tornato vagava come uno zombi, pareva gli avessero succhiato tutta la linfa vitale; tornava da scuola, mangiava senza appetito il cibo che gli preparava mia madre e si sdraiava per terra sul tappeto a fissare un punto imprecisato del soffitto…”; alla fine sarà proprio la passione per la fotografia a farlo rinascere e tornare in sé.
Nonostante la promessa di democrazia e libere elezioni, anche il governo di Khomeini ha causato molte uccisioni, fucilando o impiccando chiunque fosse sospettato di aver appoggiato il regime dello Shah. Inoltre l'ayatollah non ha praticamente lasciato scelta nel referendum per stabilire quale forma di governo adottare in Iran, dando la possibilità alla popolazione di scegliere soltanto tra monarchia e repubblica islamica: «Certo che ci hanno dato un'ampia scelta,» ha detto Djamshid il comunista a Puyan […] «Sì. Abbiamo fatto la Rivoluzione per cacciare la monarchia, ma anche perché la maggioranza potesse scegliere liberamente tra i vari sistemi di governo,» ha risposto Djamshid.”.
26/01/2025 19:29
2B SAS - IIS Capirola, Ghedi (BS)
Il racconto è, a mio parere, davvero molto coinvolgente. Alì (il protagonista) è un bambino che vive la rivoluzione iraniana senza capirne peró tutti i dettagli, ma la sua innocenza ci mostra tutto quel caos (che per qualcuno è normalità) da un'angolazione completamente diversa. La storia è piena di emozioni, che personalmente leggendo, non sono difficili da sentire, e anche se c'è molta sofferenza nella sua vita, si può vedere anche la speranza. Il libro mi ha fatto riflettere molto su come i cambiamenti della società possano toccare anche le persone più innocenti, personalmente, mi ha colpito molto come Alì cerchi di trovare comunque un po' di normalità nella sua vita nonostante la situazione che vive, e sicuramente è un libro che fa pensare molto e lascia dentro qualcosa.
24/01/2025 15:56
2C - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Questo libro mi ha aperto gli occhi su un pezzo di storia che non conoscevo. Ho trovato affascinante vedere come la vita quotidiana di una famiglia iraniana sia stata influenzata dagli eventi politici. Salam, maman è un romanzo che invita alla riflessione e che ci ricorda l'importanza della pace e della libertà.
19/01/2025 18:45
2L - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Trovo interessante il fatto che la rivoluzione iraniana venga scritta attraverso gli occhi di un bambino, innocente e ignaro di ciò che gli sta accadendo intorno. Questo libro racconta la storia di una famiglia i cui componenti si disperdono tra loro per riuscire a raggiungere i proprio obbiettivi e per sfuggire al regime iraniano. Il povero bambino crescerà consapevole di ciò che lo circonda e stringerà amicizia con il proprietario di una biblioteca, che gli consiglierà diversi libri da leggere. Purtroppo questo libraio verrà considerato comunista [...].