La straordinaria invenzione di Hugo Cabret

Mondadori, 2011
Traduzione di Fabio Paracchini
542 pagine
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Hugo fece un respiro profondo, tornò indietro e spostò le macerie carbonizzate. L'automa era pesante e ridotto a pezzi, ma lui lo raccolse e, non avendo altro posto dove andare, tornò alla temuta stazione ferroviaria.
Hugo è un bambino orfano che vive nella Parigi di inizio Novecento, presso uno zio ubriacone che si occupa della manutenzione degli orologi della stazione.
Un giorno però scompare anche lo zio e Hugo, terrorizzato all'idea di essere rinchiuso in un orfanotrofio, si costruisce un rifugio nei cunicoli segreti della stazione.
Le giornate di Hugo sono dedite alla carica e manutenzione degli orologi, così nessuno si accorge che lo zio se n'è andato, e alla riparazione di un automa avuto in eredità dal padre, che , Hugo né è convinto, una volta riparato riprodurrà con la penna che ha in mano un messaggio che il padre ha lasciato per lui. Per aggiustare l'automa Hugo deve rubare i componenti al chiosco di un vecchio giocattolaio che un giorno, però, lo sorprende, gli ruba il taccuino su cui sono scritte le indicazioni per le riparazioni e lo costringe a un patto.
Se il ragazzo rivuole indietro il suo taccuino dovrà lavorare gratuitamente per il vecchio giocattolaio. Hugo non ha alternativa e accetta, ma proprio quell'imprevisto permetterà a Hugo di conoscere Isabelle e da quell'incontro la sua vita cambierà completamente.
Il libro, di ben 544 pagine, ha la bellissima peculiarità di narrare gran parte della storia per immagini.

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Selznick, La stanza delle meraviglie
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Commenti

Avatar anna_b
19/03/2022 12:55
2F - Scuola secondaria di primo grado A. Zammarchi, Manerbio
RECENSIONE XNADU BONAGLIA ANNA 2 LA STRAORDINARIA INVENZIONE DI HUGO CABRET: Questo libro mi è piaciuto molto e mi ha fatto capire che bisogna sempre seguire i propri sogni. Hugo è un ragazzino orfano di dodici anni, con la passione per gli orologi. Vive nella stazione di Parigi e ogni giorno ripara gli orologi. Aveva bisogno di risposte alle sue domande e il suo obbiettivo era di riparare un oggetto che suo padre gli aveva lasciato prima di morire. Le immagini sono stupende e molto dettagliate. Gli unici colori presenti sono il nero, il bianco e il grigio. Una cosa che mi ha incuriosita è che sia all'inizio che alla fine c'è l'immagine della luna che man mano si rimpicciolisce. Consiglio molto questo libro.

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Avatar Franchino_09
23/03/2022 17:03
2A - Scuola secondaria di primo grado, Don G. Minzoni, Ravenna
Questo libro mi è piaciuto moltissimo, ma quando ho deciso di leggerlo stavo per cambiare idea. Io non leggo molto, infatti leggo solo a scuola e no mi recluto un buon lettore e ho la fobia dei libri con più di 300 pagine, però questo libro con immagini romanzate, ha sì 500 e passa pagina, ma mi è piaciuto un sacco. Lo consiglio soprattutto ai lettori "deboli"

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Avatar Piers3d14p13gh3v0l3
17/03/2022 14:18
2C - Scuola secondaria di primo grado, San Pietro in Campiano, Ravenna
Semplice, scorrevole, piacevole da leggere e travolgente. L'uso originale delle immagini rende il libro molto allettante. Lo consiglio anche a chi non legge molto.
Avatar Vio
Vio
09/03/2022 17:58
3B - Scuola secondaria di primo grado Randi, Ravenna
La lettura di questo libro mi ha davvero entusiasmata. È molto particolare, perché è un romanzo in cui sono le parole ad illustrare i meravigliosi disegni in bianco e nero. I temi principali sono il cinema, gli orologi, e tutte quelle macchine dotate di ingranaggi! Acquisiscono però grande importanza anche l'amicizia e la fedeltà. Il libro è diviso in due parti: La prima riguarda la storia di un ragazzo orfano di nome Hugo Cabret, che aggiusta gli orologi della stazione lavoro datogli dallo zio. Quest'ultimo non torna da lui per un po' e il ragazzo, per mantenersi, ruba da mangiare e da bere. La seconda parte, legata alla prima, si incentra invece su un altro personaggio della vicenda. Inizialmente questa parte non mi convinceva molto, tanto che ho abbandonato la lettura del libro per un paio di giorni. Probabilmente mi ero affezionata alla figura di Hugo e alle sue avventure; continuando a leggere però, mi sono ricreduta: un colpo di scena inaspettato, ha resto il tutto più accattivante, e il finale è stato pieno di suspense e sorprese! Consiglio "La straordinaria invenzione di Hugo Cabret" a chi, come me, adora il disegno e il cinema, e si lascia facilmente trasportare dall'immaginazione.
Avatar Dannybeautiful2009
12/03/2022 17:57
2A - Scuola secondaria di primo grado, Don G. Minzoni, Ravenna
Questo libro è una Graphic Novel perché le parole illustrano le immagini. Mi è piaciuto molto e spero che in futuro ci siano dei libri di una scioltezza lessicale simile.

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Avatar linda08
03/03/2022 10:55
3X - scuola media "Marco d'Oggiono", Oggiono
La luna, un automa e un quaderno, un libro fantastico pieno di colpi di scena inaspettati e sorprendenti, che ti fa pensare di essere all'interno di un film degli anni '20, a Parigi. Le parole sono a tratti sostituite da disegni che scorrono come su una pellicola davanti al proiettore e ti fanno immergere nella storia. Si legge in modo scorrevole e la trama ti tiene sulle spine fino alla fine.

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Avatar Azzurra
01/03/2022 17:31
3E - Scuola Media Carelli-Forlani, Conversano
Un sogno, un ricordo, la luna, una stazione e gli orologi attraverso cui due occhi spaventati guardano il futuro. Un libro fantastico sospeso tra finzione e realtà. Un libro affascinante, forse unico nel suo genere. Un mix di narrativa, immagini, cinema e illusione. Dove il disegno ha un ruolo fondamentale: spiega molto più delle parole e spesso si sostituisce ad esse. Mi lascio catturare dallo scorrere dei disegni a carboncino e la mia mente mi catapulta in una meravigliosa Parigi degli anni '30. Ho accompagnato il protagonista nel suo bel "viaggio", capitolo dopo capitolo, incuriosita dagli eventi. Un piccolo grande ragazzo che ha dovuto superare diversi ostacoli che la vita gli ha posto davanti e che è riuscito alla fine a raggiungere uno scopo. Un ragazzino ingegnoso, intelligente, che ha dovuto cavarsela da solo. Mi ha insegnato che non bisogna mai mollare nella vita e che la speranza è sempre l'ultima a morire. Il tutto è contornato dalla grande storia del cinema che ci riporta gli esordi. La storia a volte si tinge di giallo, con un mistero da risolvere che ci fa stare con gli occhi puntati sulle pagine per assaporare l' evolversi della vicenda. Non mancano gli spunti di riflessione su argomenti come il valore dell'amicizia, la fiducia e la bontà d'animo. Ho capito che nella vita c'è sempre qualcuno pronto ad aiutarti e che a volte le coincidenze che succedono non sono casuali: tutto ha un senso. Un libro che si legge in maniera piuttosto scorrevole, che ci insegna qualcosa, che ci riporta in un mondo fatto anche di illusioni e magia con un finale non del tutto scontato.

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Avatar NonSonoLuca09
27/02/2022 21:55
2C - Scuola secondaria di primo grado, San Pietro in Campiano, Ravenna
Questo libro è molto interessante anche perché è uno tra i pochi libri che io abbia mai letto in cui le immagini possono sostituire le parole. La trama è molto semplice e facile da capire.
Avatar carol_s
26/02/2022 12:39
2F - Scuola secondaria di primo grado A. Zammarchi, Manerbio
Questo libro, mi è piaciuto molto, le immagini sono molto curate e per questo le ho osservate con molta attenzione. Mi piace molto anche la storia in sé, mi ha colpito particolarmente la sensibilità di Ugo, i suoi sbalzi d'umore e la sua inquietudine, non dev'essere stato facile perdere il proprio padre e gli altri componenti della famiglia. Mi ha fatto molto riflettere il fatto che Ugo non volesse andare in orfanotrofio, evidentemente aveva "paura" di rimanere "rinchiuso " e di perdere la libertà. Per quanto riguarda il libro, può scoraggiare il fatto che sia alto e quindi lungo ma non é così, perché é composto per la maggior parte da immagini, che non sono da sottovalutare in quanto raccontano parti importanti della storia …vanno, perciò, analizzate e "lette" con cura, insomma, non sono da ignorare. Non posso raccontare molto altro altrimenti rischio di svelare troppo, però ve lo consiglio.
Avatar Mitra28
25/02/2022 14:59
2B - scuola secondaria di primo grado S. Pietro in Vincoli, Ravenna
Il libro è bello, ma ci sono più immagini che parole da leggere.
Avatar Fla_09
20/02/2022 20:33
2D - Scuola secondaria di primo grado Randi, Ravenna
Sembra molto lungo con le sue 542 pagine ma allo stesso tempo molto scorrevole per la presenza di immagini che aiutano il lettore ad immaginare di più quello che sta accadendo la storia è molto bella. Fin dall'inizio è un libro che mi è piaciuto molto anche perché avendo visto il film sapevo un po' la storia.
Avatar Roby09
15/02/2022 16:45
2A - Scuola secondaria di primo grado, San Pietro in Campiano, Ravenna
La lettura di questo libro è stata scorrevole per me. Mi hanno colpito i disegni e la vicenda narrata. Lo consiglio agli appassionati di avventura e mistero.

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Avatar Fornasceddu
09/02/2022 19:28
2D - Scuola secondaria di primo grado Randi, Ravenna
Questo libro mi è piaciuto molto, la lettura era molto scorrevole ma secondo me ci sono troppe immagini
Avatar nicolozummo
14/02/2022 18:37
2C - Scuola secondaria di primo grado, Guido Novello, Ravenna
la storia viene narrata davvero bene sembra molto grande però lo si legge molto in fretta e la presenza di immagini ben fatte aiuta il lettore ad immaginarsi le scene ed i personaggi
Avatar Leo
Leo
11/02/2022 21:03
3B - Scuola secondaria di primo grado Randi, Ravenna
La scelta di questo libro è stata per me obbligata, poiché tornato a scuola dopo alcuni giorni di assenza non ve ne erano altri. A dir la verità, mi sono spaventato all' idea di dover leggere un libro di 544 pagine, ma, quando poi l' ho aperto, ho visto che è un libro molto particolare: la storia è raccontata in parte con le parole e in parte con i disegni. Infatti, il romanzo inizia con il disegno (una pagina intera per ogni disegno) della luna, delle luci di una città , di una stazione affollata… due occhi spaventati, il volto di Hugo Cabret, il suo nascondiglio dietro il grande orologio della stazione, e continua con le parole, ma i disegni tornano e così via, in una alternanza ininterrotta di parole e disegni. Si ha la sensazione, scorrendo il libro, di guardare un film su carta. Va precisato, tuttavia, che i disegni, creati dall' autore stesso, non fanno da supporto alle parole, come in un libro illustrato, bensì integrano e completano la parola scritta, come un vero montaggio cinematografico. Il romanzo racconta di un ragazzo orfano che vive nascosto nella stazione di Parigi. Per sopravvivere è costretto a rubare, è un ladruncolo invisibile che non ruba soltanto cibo, ma anche giocattoli che possono contenere piccoli ingranaggi, perché ha un sogno da realizzare: riportare in vita un fantastico automa che suo padre aveva trovato nella soffitta di un museo. Ma viene scoperto e così la storia si intreccia con altri interessanti personaggi, che si muovono e interagiscono all' interno del romanzo come pezzi di un ingranaggio. Lo stile linguistico è molto semplice e la lettura è davvero veloce, mentre i disegni a carboncino, semplici e ben curati, sono molto belli. In questo modo il romanzo ha catturato tutta la mia attenzione e mi è piaciuto moltissimo.

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