Il pianeta dell'esilio
Mondadori, 2016
Traduzione di Riccardo Valla
160 pagine
Non c'era mai stato nessuno, tra la gente di Rolery, che avesse mai spezzato l'impavida, indifferente solitudine della sua mente; sia per il fatto di non avere coetanei, sia per scelta deliberata, era sempre stata sola, se ne era sempre andata per la sua strada, e poco le era importato di chiunque. Ma ora che il mondo era diventato grigio e nulla recava con sé una promessa al di là della morte, ora che per la prima volta provava paura, Rolery aveva incontrato lui, aveva incontrato la figura scura, accanto alla torre di roccia che dominava il mare, e aveva udito una voce che le aveva parlato nel sangue.
Werel, sistema solare di Gamma Draconis. Qui le stagioni durano decine d'anni terrestri, e l'autunno sta per finire. Rolery è una “nata fuori stagione”, non ha coetanei nella sua tribù e il suo destino con l'avanzare dell'inverno sembra segnato: diventerà la moglie di qualche membro più anziano e passerà il resto della vita chiusa nelle mura della città invernale. Ma qualcosa sta cambiando su Werel, e dal nord i barbari Gaal stanno discendendo verso sud distruggendo ogni cosa al loro passaggio. A dare la notizia al Clan di Rolery però non è un nativo del pianeta, ma Jakub Agat Alterra, uno dei “Nati Lontano”, una popolazione aliena discesa su Werel centinaia di anni prima. Entrambe le popolazioni hanno bisogno l'una dell'altra per sopravvivere all'inverno e alla minaccia Gaal, eppure, tra i due popoli non scorre buon sangue e Rolery e Alterra dovranno riuscire a convincere tutti ad andare oltre i pregiudizi e le differenze per stringere un'alleanza da cui dipende il futuro del pianeta.
Commenti
14/05/2023 21:55
1B - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Il libro racconta la storia di due culture in conflitto, quella degli umani e quella dei loro nemici, gli Athsheani, su un pianeta lontano.
Ciò che rende il libro così interessante è la sua analisi della natura umana e della violenza. Le Guin esplora la complessità del conflitto tra culture diverse, e il modo in cui la violenza è la soluzione più facile e veloce. Inoltre, la scrittrice si interroga sulla possibilità di costruire ponti tra mondi così diversi.
Il libro è anche un romanzo scritto molto bene, con un linguaggio evocativo e una narrazione coinvolgente. Le descrizioni del pianeta Athshe e della sua natura, contribuiscono a creare un mondo immaginario molto realistico.
In sintesi, "Il pianeta dell'esilio" è un romanzo di fantascienza che affronta temi universali come la violenza, l'etica e la comprensione interculturale.
Il libro lo consiglio agli appassionati di fantascienza e a chi cerca una lettura interessante e "stimolante".
14/05/2023 20:11
1B - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
il romanzo è ambientato in un futuro lontano ,in cui l'umanità si è diffusa in vari pianeti,Genly, la protagonista, è un inviata della terra su un pianeta chiamato Gethon.
Gethon è un pianeta particolare, che ha un' orbita molto più lunga rispetto alla terra,ciò fa si che il pianta sia costantemente immerso in un inverno glaciale.
Ganly , sbarcato sul pianeta si trova a dover navigare in un mondo complesso è sconosciuto . La sua missione , cioè stringere un'alleanza con il pianeta,si rivela più difficile del previsto poiché i gethoniani sono differenti verso gli estranei e non hanno il concetto di alleanza.
Il romanzo tratta tematiche come la diversità culturale , la politica è la società ; in particolare, l'autore si concentra sull' identità sessuale e sul come Genly si sente solo e disorientato nel suo nuovo ambiente, in cui alcuni ostili a lui , altri invece sono amichevoli e la aiutano nella sua missione.
in generale il libro è un romanzo di fantascienza molto interessante e innovativo che invita il lettore a riflettere sulle sue questioni di identità , diversità e comunicazione . Lo consiglio a chiunque sia interessato alla fantascienza e alla lettura di libri che esplorano le questioni sociali e culturali.
14/05/2023 19:51
2ASC - Liceo Rosmini, Rovereto
Ho letto il libro e mi è piaciuto molto, l'ho trovata una lettura scorrevole e facile.
Non è molto lungo e, poiché tratta di più personaggi contemporaneamente, non accadono molte cose ma comunque è chiaro e completo.
Mi è piaciuto molto come ha esplorato la cultura e la società delle popolazioni all'interno via via con il proseguire della storia.
Lo consiglio a coloro cui piacciono i romanzi di fantascienza o fantasy.
14/05/2023 19:48
2L - Liceo Galvani, Bologna
Nel romanzo di fantascienza “Il pianeta dell'esilio” di Ursula K. Le Guin, il lettore viene catapultato in un futuro lontano dove diverse popolazioni, tra cui anche i discendenti dei terrestri, convivono su Werel, un pianeta ostile e difficile da vivere. Tuttavia, i rapporti tra queste diverse etnie sono tesi e conflittuali, con i nativi del pianeta che vedono i “Nati Lontano” come invasori e li chiamano così con disprezzo”. La situazione diventa ancora più critica quando i Gaal, tribù nomadi e distruttive del nord, minacciano di distruggere tutto ciò che incontrano durante il loro viaggio verso sud. Rolery, una nativa del pianeta, e Jakob Agat, capo dei “Nati Lontano”, diventano gli unici a poter salvare il loro mondo da una terribile catastrofe. Il romanzo offre una riflessione profonda sul tema della diversità e dei pregiudizi, ma anche sull'amore proibito e le alleanze riluttanti. Le descrizioni dettagliate e suggestive del pianeta e dei suoi paesaggi sono capaci di catturare l'immaginazione del lettore, immergendolo in un mondo fantastico e affascinante. Tuttavia, l'autrice rischia di perdere il suo obiettivo principale, ovvero la narrazione di una storia fantascientifica e immaginaria, a causa di un'eccessiva enfasi posta sulla relazione amorosa tra i protagonisti. Inoltre, l'incipit in medias res potrebbe risultare disorientante per alcuni lettori, rendendo la comprensione della trama più difficile. Nonostante ciò, la scrittura accattivante ed emozionante di Le Guin è in grado di tenere il lettore incollato alle pagine, rendendo la lettura di “Il pianeta dell'esilio” un'esperienza coinvolgente.
14/05/2023 16:24
2M - IIS Majorana, San Lazzaro (BO)
Il pianeta Werel è una delle tante colonie terrestri della Lega dei Mondi, lo scopo della missione è fare amicizia con i nativi e coinvolgerli nella Lega, per far fronte a un nemico comune, Gaal, dei barbari proveniente dal Nord.
Il tutto viene arricchito dalla toccante storia d'amore tra Rolery e Jakob, che personalmente trovo noiosa, però sarà poi la tematica principale del romanzo, inizialmente spezzerà l'alleanza, ma poi la renderà ancora più forte ed insegnerà alle due popolazioni a convivere.
Personalmente credo che la storia di questo libro sia molto bella, però accompagnata da un lessico tutt'altro che semplice, partendo dalle descrizione, che sono lunghe e macchinose, la punteggiatura è quasi inesistente ed infine è molto difficile da comprendere, infatti ho dovuto prendere in soccorso molte volte il dizionario; peccato per il lessico perchè la storia a me piaceva molto.
14/05/2023 12:49
2B - Liceo Galvani, Bologna
Il romanzo “Il pianeta dell'esilio” di Ursula K. Le Guin permette al lettore di immergersi in un futuro fantascientifico, in cui alcuni esseri umani si sono stabiliti sul terzo pianeta del Sistema di Gamma Draconis. Tuttavia, la loro presenza non è ben gradita ai nativi, i quali hanno molti pregiudizi nei loro confronti e li chiamano “Nati Lontano”.
Questi due popoli dovranno mettere da parte la diversità e l'astio reciproco, visto l'arrivo imminente di un lungo Inverno e dei Gaal, delle tribù nomadi provenienti dal Nord con l'intenzione di saccheggiare e distruggere tutto ciò che incontrano.
La vita di Rolery, una nativa del pianeta, viene sconvolta da questi eventi, ma soprattutto da Jakob Agat, un capo dei “Nati Lontano” e l'unica speranza di salvezza per il suo popolo.
Questa storia di diversità e pregiudizi, amori proibiti e alleanze riluttanti offre molti spunti di riflessione e risulta attuale, sebbene sia ambientata in un mondo fantastico e sia stata scritta nel 1966. Le descrizioni ricche e dettagliate fanno sì che tutti possano immaginare con facilità questo pianeta dai paesaggi suggestivi e ne siano affascinati. Inoltre, lo stile dell'autrice rende accattivante ed emozionante il romanzo, catturando l'attenzione del lettore dalla prima all'ultima pagina.
14/05/2023 08:29
2L - Liceo Galvani, Bologna
“Il pianeta dell'esilio” di Ursula K. Le Guin è un romanzo di fantascienza che tratta la storia di diverse popolazioni, aliene e non, residenti sul pianeta Werel. Nel corso della narrazione si intuisce il fatto che una delle tante genti stabilitesi su quel corpo celeste non sono altro che i discendenti dei terrestri, che dovettero abbandonare il proprio pianeta; si ritrovano dunque a dover affrontare condizioni di vita molto più difficili, pertanto l'opera può essere anche definita distopica.
L'autrice espone al lettore una storia abbastanza solida e interessante, ma non riesce a eccellere nel campo della fantascienza poiché dedica molte pagine alla relazione amorosa tra due individui, appartenenti a popolazioni diverse. Infatti opere di questo genere dovrebbero trasportare le persone in un mondo surreale poiché tutto può essere inventato, ma quando in un romanzo del genere si inizia a rivolgere più attenzione ai legami sentimentali tra i personaggi che all'aspetto fantastico, pare che l'autrice non abbia centrato il bersaglio.
Inoltre l'incipit in medias res coglie impreparati i lettori e rende difficile familiarizzare con quella dimensione che Le Guin crea. Nella fantascienza è chiaro che molti elementi fittizi non vengono spiegati al fine di rendere l'opera più realistica, ma ne “Il pianeta dell'esilio” vi sono molteplici aspetti di quel corpo celeste che non vengono chiariti, di conseguenza risulta difficile la comprensione della trama.
Lo stile è molto prolisso, l'autrice si dilunga in digressioni per descrivere la situazione, l'ambiente circostante, ecc… ma ciò rallenta di molto la narrazione ed è probabilmente la principale causa perché il lettore non riesce a connettersi con la trama ed empatizzare con i personaggi.
Dunque “Il pianeta dell”esilio” risulta un'opera con una storia che potrebbe essere stata interessante e coinvolgente se l'autrice avesse preso delle decisioni, soprattutto stilistiche, differenti.
13/05/2023 11:20
2M - IIS Majorana, San Lazzaro (BO)
Il pianeta dell'esilio è un romanzo fantascientifico scritto da Ursula K. Le Guin, scrittrice che tramite l'ausilio di un linguaggio complesso e articolato riesce a far immergere il lettore nel racconto. Si tratta di un libro che parla di un, dettagliatamente descritto, paesaggio in piena stagione invernale; e che inizia introducendo i due protagonisti del racconto, Agat Jakob, un individuo discendente dalla colonia hainita dei cosiddetti “Nati Lontano”, e Rolery, che da come viene narrato, è descritta come la figlia del capo della tribù di Tevar. Nonostante sia evidente una inimicizia tra le due popolazioni indigene, sono costrette dalle incursioni dei Gall, popolazione che sta attaccando entrambe le tribù, ad allearsi per la loro sopravvivenza. Ritengo sia un libro con una trama molto interessante e avvincente, ma arricchito da troppi dettagli che rendono il racconto noioso e non scorrevole, per questo ho fatto una discreta fatica a leggerlo, ma, bensì, una lancia che spezzo a favore del libro, è la pseudo relazione tra Jakob e Rolery che rende il libro più interessante e invoglia il lettore a continuare a leggerlo fino alla fine. Ritengo sia un libro adatto agli amanti della fantascienza, della scienza e dell'azione/avventura, e che l'unico suo difetto sia una quantità eccessiva di dettagli nelle descrizioni che non mi fornisce gli estremi per assegnare una valutazione migliore, che, sotto sotto, si meriterebbe.
13/05/2023 09:52
2B - Liceo Galvani, Bologna
“Il pianeta dell'esilio” è un romanzo di fantascienza del 1966 di Ursula K. Le Guin.
La vicenda è ambientata su Werel, terzo pianeta immaginario del sistema Gamma
Draconis, nel quale un anno locale corrisponde a circa sessanta cicli lunari. Sta
arrivando l' 'inverno e Agat, appartenente ai “Nati Lontano”, cerca di formare
un' alleanza con gli Eis, o meglio definiti come umani e considerati di razza superiore,
per difendersi da un' altra popolazione indigena in arrivo, i Gaal.
Ma la nascita dell' amore tra Agat e Rolery, figlia di un anziano capo di un Clan degli
umani, sarà poi la tematica principale del romanzo: inizialmente spezzerà l' alleanza
ma poi la renderà ancora più forte ed insegnerà alle due popolazioni a convivere.
La storia è intrigante e consigliata soprattutto ad amanti del genere della
fantascienza; grazie alla lettura scorrevole e al registro medio è accessibile a tutte le
età e di facile comprensione per chiunque. L'unica nota negativa è dovuta
all'eccesso di sommari che rischiano di rendere la lettura meno comprensibile, ma
l'innamoramento tra i protagonisti e la comprensione della diversità solo
superficiale delle due popolazioni permettono al lettore di aprire la mente e di
riflettere sulle tematiche presenti nel libro, le quali assolutamente paragonabili ad
alcune attuali come il razzismo.
11/05/2023 18:01
2E - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Il romanzo fantascientifico "Il pianeta dell'esilio" scritto da Ursula K. Le Guin racconta la storia che si svolge su un pianeta denominato Werel, dove le stagioni durano anni. Quando nel libro vengono narrati i fatti, sul pianeta si avvicina sempre di più l'inverno e questo causa diversi problemi per la popolazione indigena e per la popolazione dei "Nati Lontano", chiamati così perché discendono da una stirpe terrestre considerata aliena. Infatti, l'inverno, oltre a portare un clima ostile, porta anche un'invasione. Dal nord discendono i barbari Gaal, che hanno l'intenzione di attaccare violentemente altre tribù. Jakob Agat, un discendente della popolazione dei Nati Lontano che vive nella città di Landin, cerca di costruire un rapporto con la popolazione indigena di Tevar con lo scopo di potersi allenare e sconfiggere i Gaal, nonostante la grossa rivalità fra i due popoli. Il capo della tribù di Tevar, Wold, gli crede ma non riesce a convincere i nativi a causa della relazione che si é creata tra Agat e la figlia di Wold, Rolery, che fa perdere credibilità a Jacok. I Gaal sterminano quasi tutta la popolazione di Tevar, mentre la città di Landin, dove risiedono Rolery e Agat, resiste. Durante l'assedio il dottor Wattock scopre una nuova mutazione genetica che permetterà ai Nati Lontano di stabilire una relazione biologia col pianeta e, pertanto, migliorerà il loro metabolismo e la loro resistenza a malattie. Forse, Rolery e Jakob riusciranno a procreare e a creare una nuova stirpe ibrida, cosa che fino a quel momento risultava impossibile. Non sono una grande appassionata di libri fantascientifici, ma devo dire che questo qui mi ha colpito, soprattutto per la storia e per la scorrevolezza del testo. L'unica cosa che ho trovato noiosa sono le eccessivi descrizioni dei luoghi che a volte mi hanno reso difficile continuare a leggere il libro.
08/05/2023 11:28
1BSA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Il libro ha una trama avvincente e scorrevole ed è relativamente breve. È consigliato agli amanti del genere fantasy, ma anche più genericamente alle persone interessate alla fantascienza., Riguardo alla età consigliata è destinato a ragazzi della fascia secondaria di primo grado - biennio delle superiori perché è di facile lettura e ha un linguaggio semplice. In questo libro la scrittrice riesce a riflettere, oltre che sulla fantascienza, anche sul razzismo utilizzando diversi stereotipi. Come già detto il libro è relativamente breve e quindi può essere letto in una sola seduta.Racconta la storia di un pianeta chiamato Werrell, dove le stagioni durano decine di anni terrestri. I protagonisti dovranno combattere contro il clima non proprio ospitale del pianeta, ma anche contro diverse creature fantastiche e altri fattori. L'unica cosa che potrei “criticare” di questo libro è che, in alcuni passaggi della storia, le azioni si fanno più lente del dovuto e quindi potresti tendere ad annoiarti, ma per il resto il libro mi è piaciuto molto, forse il migliore di fantascienza che abbia mai letto, anche perché lo trovo in un contesto moderno anche se scritto a ben 57 anni fa.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
20/04/2023 20:36
2I - Liceo Galvani, Bologna
La storia è ambientata su Werel un pianeta nel quale le stagioni durano decine di anni. Nel periodo in cui si svolge la storia, l'inverno sta arrivando: ed è un inverno particolarmente lungo (che dura 15 anni). Ma non c'è solo questo da affrontare: i Gaal, un popolo barbaro che vive a Nord, ora si dirige in massa verso Sud. I protagonisti della narrazione sono la giovane Rolery, che fa parte della tribù di Tevar, suo padre Wold, l'anziano capo, e Jakob Agat, uno dei discendenti della colonia hainita originaria, che assieme a poche centinaia di suoi simili sopravvive sul pianeta in condizioni ostili, nella città di Landin. Il romanzo narra il tentativo di Agat di convincere la comunità di Tevar che, un'altra popolazione indigena, i Gaal, si sta muovendo verso la tribù di Tevar e la vicina città di Landin per prepararsi all'inverno, con intenzioni bellicose che in passato non avevano manifestato.
Wold crede ad Agat, ma non riesce a far valere la sua volontà fra i nativi. Tuttavia un piccolo gruppo di questi, del quale fanno parte anche Wold e Rolery, decide di aiutarli.
Il libro risulta nel complesso scorrevole, anche se in alcune parti, ad esempio all'inizio, mi sono dovuto fermare per rileggere alcune pagine. Il motivo di questa difficoltà è data dal fatto che la lunga e particolareggiata descrizione dei luoghi, anche se a mio parere è fatta molto bene e riesce a far immergere completamente il lettore all'interno dell'ambientazione, a tratti risultava prolissa facendomi perdere il filo della storia. Tuttavia ammetto che ha arricchito notevolmente il mio vocabolario e che ne farò tesoro se dovrò descrivere un luogo.
Io, che non sono un grande amante dei libri fantasy, ho comunque deciso di leggerlo nella speranza che questo libro riuscisse a farmi cambiare idea, purtroppo così non è stato. Per questo come voto do 6. Consiglio questo libro agli amanti del fantasy e dei racconti di fantascienza.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
15/04/2023 10:12
3F - ITIS Galilei, San Secondo Parmense
Libro molto bello, mi è piaciuto molto perché mi ha coinvolto molto nella storia.
Peccato per le descrizioni, il libro si sofferma troppo sulle descrizione dei luoghi, fatte benissimo ma a tratti faceva perdere interesse nella lettura e questo è un gran punto a sfavore.
tutto sommato libro che consiglio se si amano i libri fantasy e belli avventurosi.
04/04/2023 18:28
2M - IIS Majorana, San Lazzaro (BO)
Il pianeta dell'esilio è un libro di fantascienza con molti tratti fantasy, questo aspetto è molto evidente nelle descrizioni molto accurate dei luoghi, che raramente fanno riferento a tecnologie avanzate come nei comuni libro di fantascenza. Il libro è abbastanza scorrevole, anche grazie a una storia interessante e non troppo lunga, con la presenza di alcune parole o passaggi più complessi per cui potrebbe essere necessaria una rilettura. L'utilizzo di figure retoriche come la sinestesia "colori chiassosi", mi ha colpito perché è all'interno di un testo narrativo.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?
02/04/2023 19:34
2M - IIS Majorana, San Lazzaro (BO)
“Il pianeta dell' esilio” è un romanzo fantascientifico scritto da Ursula K. Le Guin e racconta di una storia ambientata sul pianeta Werel, dove c' è una rivalità fra gli indigeni e i “Nati Lontano”, chiamati così perché sono nati in un' altro pianeta, ma poi si uniranno contro un nemico comune, i Gaal, dei barbari provenienti dal nord. A me personalmente questo libro non è piaciuto, infatti ho trovato la lettura difficile a causa di frasi molto lunghe e da una punteggiatura persistente, che rendono il romanzo poco scorrevole. La trama invece è interessante ma viene spesso tralasciata perché ci sono tante descrizioni inutili. Alcune cose che ho apprezzato sono l' ambientazione fantascientifica e i personaggi della storia, ma nel complesso il libro non mi è piaciuto.