Quando eravamo in tre
Rizzoli, 2021
Traduzione di Maria Concetta Scotto di Santillo
334 pagine
«Da tre mesi vivevo come un eremita. Per scelta, voglio dire, non per caso o per necessità. Volevo stare da solo, perché ne avevo fin sopra i capelli di fare quello che ci si aspettava da me, di essere quello che gli altri volevano […]. Non volevo più fare la parte del figlio, dello studente, dell'amico o, se è per questo, neanche dell'innamorato. Volevo soltanto Esistere. Ed essere me stesso.»
Piers ha diciassette anni e una vita apparentemente perfetta. Ottimi voti a scuola, buoni amici, una ragazza che tutti gli invidiano, un sereno rapporto coi genitori. Ma qualcosa non va. Di tanto in tanto, senza ragione, viene colto da momenti di grande tristezza, si chiude in camera e si stacca dal mondo. Nessuno capisce, e lui non sa spiegare: c' è il buio attorno, e basta. Dopo mesi di crisi ripetute, prende la sua decisione: vuole uscirne con le sue gambe, senza l' aiuto di nessuno. Mentre gli amici vanno in vacanza a divertirsi, lui accetta un lavoraccio in cima ad un monte isolato da tutto e da tutti, come custode di un ponte a pagamento. Lascia la città chiedendo espressamente a genitori e fidanzata di non fargli mai visita, convinto che l' unica soluzione sia ripartire da zero e tentare di ritrovare se stesso. Ma l' isolamento viene presto interrotto, perché arriva Tess, figlia del proprietario del ponte, attratta dalla sua scelta, e con la quale nasce una timida ma bellissima amicizia. E poi il destino porta lassù, all'improvviso, anche Adam, diverso da tutti, magnetico, misterioso, completamente pazzo.
Commenti
02/02/2022 23:30
3CAS - I.I.S.T.A.S Lazzaro Spallanzani, Castelfranco
E' una storia interessante sotto diversi punti di vista.
La cosa che mi ha colpito di più è sicuramente la storia di Piers, che rappresenta secondo me molti noi adolescenti. Infatti è stanco di dover essere sempre all'altezza delle aspettative degli altri e quindi secondo me ha fatto bene ad allontanarsi, anche se andare per tutta l'estate a lavorare in un posto da solo non è sempre il massimo.
Inoltre il rapporto che si è creato tra i protagonisti è speciale perché comunque sono diventati amici in poco tempo.
L'unica cosa che non mi è piaciuta più di tanto è il finale perché mi ha stravolta completamente, non me lo sarei mai aspettato.