
Pike. Il pericolo del luccio
BUR, 2024
Traduzione di Barbara Servidori
132 pagine
E così il luccio ha colpito.
Non c'era proprio nulla tra il punto in cui ha preso lo slancio e quello in cui si è fermato. Il pesciolino era scomparso, travolto, inghiottito. E con esso la punta di un mignolo, troncato dai denti del luccio.
Non c'era proprio nulla tra il punto in cui ha preso lo slancio e quello in cui si è fermato. Il pesciolino era scomparso, travolto, inghiottito. E con esso la punta di un mignolo, troncato dai denti del luccio.
C'è uno stagno appena fuori città, in cui qualche coraggioso va di tanto in tanto a pescare, o addirittura a nuotare. Lo stagno è abitato da lucci, pesci voracissimi e con denti affilati come piccoli coltelli, capaci di fare a brandelli qualsiasi cosa. Pare ce ne siano di giganteschi, perché da una fabbrica di carne in scatola lì vicino scaricano direttamente in acqua quintali di prodotti avariati.
Alcuni ragazzi si sono persino sfidati ad attraversare lo stagno a nuoto, prima che capitasse una certa cosa a una certa parte del corpo di uno di loro.
È una leggenda che Nicky racconta spesso al fratello Kenny, che è più grande di lui ma che per via di qualcosa che è andato storto alla nascita ragiona e parla come un bambino.
Un giorno sono allo stagno, e mentre cercano di recuperare la cagnetta che si è spinta troppo in là, vedono affiorare dall'acqua qualcosa.
Sembra quasi una mano, o quella che poteva essere una mano. E ancora allacciato a quello che forse era il polso, c'è un orologio. Non uno qualsiasi: un Rolex da decine di migliaia di sterline.
E loro sanno chi portava un orologio come quello, in città.
Sembra quasi una mano, o quella che poteva essere una mano. E ancora allacciato a quello che forse era il polso, c'è un orologio. Non uno qualsiasi: un Rolex da decine di migliaia di sterline.
E loro sanno chi portava un orologio come quello, in città.
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