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Avatar Milo
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So che alla mia età papà guadagnava già abbastanza da mettere da parte i soldi per comperarsi una casa. So che, siccome è dovuto crescere molto in fretta, siccome non ha conosciuto il periodo tra l'infanzia e l'età adulta, ha fatto tutte le sue mosse con l'istinto di sopravvivenza in mente. Non ha avuto l'occasione di avvicinarsi gradualmente alla vita che voleva per sé, e nessuna occasione di vagare, di scoprire cose. E per questo si aspetta lo stesso da me. Si aspetta un obiettivo, dei segnali tangibili di progresso. Si aspetta che sia impegnato a sopravvivere, non a scoprire 
L'unica cosa in cui Stephen riesce a identificarsi davvero è la musica. Ballerebbe ovunque: in chiesa con i suoi genitori e suo fratello, con gli amici di sempre in qualche seminterrato, con la sua migliore amica Del mentre scoprono insieme i sentimenti che provano l'uno per l'altra, o da solo, ascoltando vecchi vinili di musica jazz, funk, R&b, Hip Hop, cimeli appartenuti ad un padre che vorrebbe capire meglio, conoscere veramente. Suonerebbe poi tutto il giorno: la tromba è per lui il modo preferito di raccontarsi, esprimere emozioni inesprimibili a parole. Ma cosa resterà quando la scuola sarà finita, gli amici si disperderanno e Stephen si troverà a far fronte a nuove, molteplici distanze? 

Commenti

Avatar Christosfera
14/04/2024 16:43
1ASA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
"Dico: ho sempre sentito qualcosa che premeva appena sotto la superficie, un istinto di esprimere quello che sono, come mi sento. Di dire: io sono qui. Sono cresciuto parlando inglese ma mi parlavano in Ga, la lingua di mia madre. Sono arrivato a entrambe le lingue per mezzo della violenza: il Ga che parlo è stato distorto e silenziato, molti anni fa, dopo le invasioni britanniche, quelle stesse invasioni per via delle quali parlo inglese. E quindi la lingua mi è sempre sembrata qualcosa che era più un fardello che uno strumento." Questo è un passaggio molto forte del libro dove anche si intuiscono certe tematiche trattate. Si parla di razzismo, visto che Stephen, il protagonista, vive a Londra e fa parte di una comunità nera che subisce violenza anche da parte della polizia. La comunità vuole a tutti i costi conservare e proteggere la propria cultura e le proprie usanze, in particolare è molto legata alla propria musica, il jazz. Questo è il tema ricorrente nel libro perché Stephen lo ama e quando balla svuota la mente e si sente bene. Mi è piaciuto molto il libro principalmente perché mi sono riuscito a immedesimare nel protagonista in quanto anche a me piace molto la musica, e anche se ascolto un genere diverso, sono perfettamente riuscito a capire le sensazioni provate da Stephen.
Avatar BennyDecaroli
02/04/2024 19:36
1D - Liceo Tassoni, Modena
Personalmente il libro non mi è piaciuto perché ho trovato la storia poco avvincente per le descrizioni troppo lunghe ed articolate, perciò la lettura è risultata pesante e alle volte noiosa. Tuttavia ho apprezzato i molteplici ed importanti messaggi che l'autore ha inserito nel brano.
Avatar jacopony
02/04/2024 18:57
1BS - Liceo Torricelli Ballardini, Faenza
Stephen è un ragazzo di Londra con origini ghanesi, in quanto i suoi genitori sono emigrati quando avevano la sua età. La sua vera passione è la musica, perché è l'unica cosa in cui riesce a riconoscersi: ballerebbe ovunque, con amici e famigliari e anche con la sua migliore amica Adeline mentre scopre i sentimenti che prova per lei. Finita la scuola, suo padre lo spinge a crescere velocemente e guadagnare molti soldi per sopravvivere, quando Stephen vorrebbe solo scoprire il mondo e le sue radici, godendosi quel periodo tra l'infanzia e l'età adulta. Questo libro può essere considerato una biografia e un romanzo di formazione. Nel testo il lessico è semplice, con molte ripetizioni e similitudini. Ci sono fabula e intreccio attraverso la narrazione ad incastro e si alternano le sequenze descrittive, narrative, dialogate e riflessive che fanno variare il ritmo del racconto da lento a veloce. Il racconto é ambientato negli anni 2010 a Londra e i personaggi sono a tutto tondo. Il narratore è il protagonista e racconta in prima persona, perciò la focalizzazione è interna. Questo libro è molto realistico perché racconta di un ragazzo ghanese con genitori emigrati, una situazione in cui molti ragazzi si trovano oggi ed è piuttosto complessa perché si è distanti dalle proprie origini. Il racconto è anche affascinante perché mette insieme diversi temi come la famiglia, la musica, l'amore e l'amicizia. Consiglio questo libro a chi ha già letto tante storie, per provare qualcosa di diverso dal solito. Chi è poco abituato a leggere potrebbe trovarlo noioso.
Avatar annaribac
05/12/2023 20:26
1CL - Liceo Luigi Stefanini, Venezia Mestre
Personalmente questo libro non mi e piaciuto molto, l'avevo interrotto dopo poco perche mi sembrava noioso.