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Avatar Shirley
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Ne ho visti tanti di film sulle prigioni, ma nessuno come questo. Questo non è un film su sbarre e porte chiuse. È un film sull'essere solo quando non sei davvero solo e sull'avere paura tutto il tempo. 
Steve Harmon sembra sempre trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Un incubo che diventa purtroppo una tragedia quando viene accusato di aver fatto il palo durante una rapina finita nel sangue. A soli sedici anni si ritrova in prigione con l'accusa di omicidio, rischiando una condanna a vita. 
Pieno di paure decide di raccontare la sua storia come se fosse un film, una sorta di sceneggiatura introspettiva con tanto di interpreti e colonna sonora, in questo modo trasporta il lettore a vivere sulla propria pelle tutto ciò che investe la vita del ragazzo. Colpevole o innocente? Carnefice o vittima? Da chi sarà giudicato Steve in tribunale? Può sperare in un processo equo? E la sua famiglia come lo considera se per tutti lui è un Mostro?
Tutti questi dubbi attanagliano i giorni di prigionia che scorrono lenti e inesorabili ma Steve continua a raccontarci la sua storia perché tutti hanno il diritto di poterlo fare.

Qui puoi trovare altre notizie messe a disposizione dall'editore italiano:
https://marcosymarcos.com/oltre-le-pagine-di-monster/

Commenti

Avatar Thomas
07/01/2023 22:27
1A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
il libro mi é piaciuto, a suscitare in me maggiore interesse é stato il modo in cui l'autore narra la storia. Il protagonista del racconto é un ragazzo di sedici anni che viene accusato di complicità in una rapina. Esso é un grande appassionato di cinema e sogna di diventare un regista. Proprio per questo l' autore racconta la storia come se fosse il copione di un film. Il ragazzo é avvolto dai giudizi delle altre persone e perciò lui stesso si definisce un mostro. Nel testo sono trattati temi molto importanti quali il razzismo, la criminalità e le ansie e preoccupazioni tipiche del periodo adolescenziale. Da questo libro ho tratto un insegnamento fondamentale: mai mollare! Consiglio vivamente la lettura di questo testo.

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Avatar 1a3
1a3
01/06/2022 16:41
1i - Liceo Galvani, Bologna
Il libro mi è piaciuto molto sia per i temi trattati, che per il modo in cui è scritto. L'autore, infatti, non usa un modo “tradizionale” per narrare gli eventi che accadono, ma scrive tutto sotto forma di copione da cinema. In molti punti del libro, per descrivere una scena, vengono usati termini specifici dell'ambito cinematografico, e prima dei dialoghi viene inserito il nome del personaggio che sta parlando. Oltre a rendere il libro molto più interessante, questo modo di scrivere, crea suspance e permette al lettore di immedesimarsi nell'ambientazione del racconto, e di conseguenza , a riuscire anche a cogliere le emozioni e le esperienze dei personaggi. Il protagonista, infatti, studia cinema, e decide di utilizzare questa sua passione come àncora di salvezza per narrare agli altri e a se stesso quanto stesse succedendo nella sua vita. “sembra di essere finito nel bel mezzo di un film. È un film strano, senza trama né un inizio. Il film è in bianco e nero e sgranato. (…) Forse potrei fare il mio film. Potrei scriverlo e rivederlo nella mia testa. Potrei fermare le scene come facevamo a scuola. Il film sarà la storia della mia vita. No, non della mia vita, ma di questa esperienza. Lo scriverò sul quaderno che mi permettono di tenere. Lo chiamerò come mi chiama la donna che fa il procuratore. MOSTRO” Il libro, inoltre, tratta anche temi molto toccanti, come ad esempio: il pregiudizio, la discriminazione e anche il senso di smarrimento, che una persona prova quando non riesce più a riconoscersi. “vedo una faccia che mi guarda, ma non la riconosco” questa frase viene detta da Steve, il protagonista, quando vede si vede riflesso nello specchio della cella.
Avatar annacasa06
03/06/2022 17:24
2ALN - Liceo Rosmini, Rovereto
Un mostro… questo era il modo in cui un impiegato della pubblica accusa aveva definito Steve Harmon, riuscendo ad opprimere tutta la sua dignità in poche parole, chiudendola in un sacchetto dell'immondizia e gettandola il più distante possibile da sé. Steve è in prigione, accusato di aver fatto il palo durante una rapina finita nel sangue: rischia una condanna a vita. Ma è davvero un ladro come tutti lo dipingono o è semplicemente un adolescente di 17 anni smarrito e pieno di paura? Il ragazzo si sente in trappola e decide quindi di sfruttare il suo talento per il cinema per raccontare del suo processo come se fosse un film. E noi veniamo catapultati lì, in prima fila: assistiamo a interrogatori e testimonianze, ricostruiamo da varie angolazioni la vita di Steve, che segue un corso di cinema, vive a Harlem, frequenta i bulli del suo quartiere. È colpevole o innocente? È davvero un mostro, come lo definiscono? O è soltanto un ragazzo nero, e in quanto tale colpevole e sospettato per definizione? Ed è in questo modo che anche noi diventiamo colpevoli, assassini visivi che restano immobili davanti ad un ragazzino che cerca di difendere la sua integrità contro un sistema penale che lo considera già colpevole Fino all'ultimo non lo sapremo: faremo i conti, invece, con i nostri pregiudizi, le nostre ambivalenze, che oscillano di scena in scena. Come il suo avvocato difensore, come i suoi stessi genitori, non sappiamo se fidarci completamente di Steve. La vita, come d'altronde un film è una sequenza di immagini e ricordi. Può una sola istantanea decretare la sorte del nostro futuro? Ho trovato il libro davvero interessante e originale: sia per la forma che per il contenuto. I temi centrali sono il razzismo e la giustizia / il sistema giudiziario, due temi che fusi assieme possono creare un ottimo libro critico e possono aprire un dibattito su quesiti importanti temi che persistono anche nel nostro presente. Davvero interessante il modo in cui è scritto, che è sostanzialmente la sua storia vissuta come se fosse un film.

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Avatar chiarasantuari
26/05/2022 19:23
2BT - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Il romanzo, scritto da Walter Dean Myers, tratta la storia di Steve Harmon, un giovane ragazzo il quale un giorno viene accusato di essere responsabile di un omicidio avvenuto durante una rapina. Inevitabilmente, il ragazzo finisce dietro le sbarre del centro di detenzione di Manhattan e in seguito, inizia gradualmente a crescere in sé il terrore di poter essere giudicato colpevole e di essere di conseguenza condannato a morte. Steve nutre una forte passione per il mondo del cinema, per questo motivo la struttura del libro è stata ideata come la sceneggiatura di un film, diretta ed interpretata da lui stesso. Credo che questo particolare modo di raccontare gli avvenimenti abbia reso la storia originale e innovativa ma allo stesso tempo poco scorrevole, data la mancanza di descrizioni e riflessioni da parte dell'autore e del protagonista. Nonostante ciò, l'autore è comunque riuscito a far sentire al lettore le emozioni, le paure e le incertezze provate dal protagonista nel corso della storia.
Avatar Freak
09/05/2022 17:26
1XLS - Liceo Luigi Stefanini, Venezia Mestre
“Monster” è un libro che ho trovato molto interessante e originale, in quanto è stato scritto come se fosse un copione di un film. Infatti, Steve ha la passione per il cinema e il suo sogno è quello di fare il regista. Purtroppo, questo suo desiderio, viene stroncato da un'accusa di complicità ad una rapina che gli stravolge la vita. Per tutto il libro Steve cammina sul filo del rasoio in bilico tra rovinarsi la vita finendo in prigione oppure continuarla in libertà e con la sua famiglia. Durante il processo noi lettori ci troviamo dentro la testa di Steve e ne sentiamo i pensieri, i dubbi e le preoccupazioni. Questo libro tratta temi importanti come il razzismo e l'adolescenza in tutte le sue sfaccettature. Inutile dire che l'ho trovato molto interessante e ben scritto. L'unico punto nero è che ci sono molti, toppi personaggi secondari che sono rilevanti quanto basta per far sì che debbano essere ricordati. Per il resto, consiglio quest'intrigante lettura a chiunque abbia voglia d'intrufolarsi nella testa di un ragazzino che si sente ripetere troppe volte di essere un “MOSTRO”.
Avatar Rem
Rem
11/05/2022 19:18
1i - Liceo Galvani, Bologna
Monster è un libro avvincente, che parla di un ragazzo che si ritrova in processo, accusato di omicidio a causa di una rapina finita male. Mentre è in prigione, inizia a scrivere la sua storia su un diario come se fosse il copione di un film, visto che il ragazzo è appassionato di cinematografia. Ho trovato il libro bello, anche se alcuni punti della storia mi hanno un po' amareggiato, perché pian piano si nota che le varie relazioni del protagonista si deteriorano e il mondo esterno "cambia" nei suoi confronti a causa delle scelte sbagliate che ha fatto, considerandolo addirittura un mostro. Il titolo, infatti, è tratto proprio dal modo in cui la procuratrice al processo si riferisce a lui e agli altri accusati, chiamandoli “mostri”: "Il film sarà la storia della mia vita. No, non della mia vita, ma di quest'esperienza. Lo scriverò sul quaderno che mi permettono di tenere. Lo chiamerò come mi chiama la donna che fa il procuratore, mostro." Un aspetto che mi è piaciuto molto del libro è stato il modo in cui è scritto, perchè mi ha ricordato una serie televisiva: infatti, siccome è quasi tutto come il copione di un film, si possono immaginare le vere e proprie scene, come se si stesse guardando la tv. In più ho apprezzato il finale aperto, che ho trovato angosciante ...

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Avatar Nickbond
11/05/2022 23:34
2i - Liceo Galvani, Bologna
Il protagonista della storia è Steve Harmon un ragazzo afroamericano di 16 anni residente ad Harlem accusato di complicità in omicidio. Steve è molto povero e timido, va bene a scuola ed è appassionato di fotografia. Scattando foto per un progetto scolastico nel suo quartiere, incontra una gang capeggiata da James King, che lo coinvolgeranno in un omicidio a sua insaputa. La storia descrive i fatti che avvengono dopo l'assassinio. Viene raccontato in particolare il processo nel quale Harmond si trova insipiegabilmente a far parte. Qui viene definito dall'avvocato d'accusa un mostro (da qui il titolo del libro). Ci viene raccontato l'impatto che ha questo episodio nella coscienza e nella mente del ragazzo, che nella sua cella della prigione ha continui flashback e crisi. Lui rifiuta il modo in cui lo ha definito l'avvocato e si sfoga urlando a tutta la prigione: “io non sono un mostro”. Questo racconto tratta temi di stretta attualità, i prediletti dall'autore che li affronta anche in altre sue opere: il razzismo, l'adolescenza, la vita quotidiana, i ragazzi meno abbienti. Tramite le sue parole l'autore lascia intendere da subito come fosse e come sia ancora presente la discriminazione in base al colore della pelle o in base all'etnia. Erano infatti tutti convinti da subito della colpevolezza di Steve. Come in altre recensioni non ho trovato la copertina particolarmente descrittiva: a primo impatto non lascia intendere nulla. Assume un senso solo dopo aver letto il libro. Avrei preferito una raffigurazione di un giovane di colore in un'aula di tribunale, oppure per le strade di Harlem con un telecamera. Come colonna sonora userei una canzone rap degli anni 90', magari con un testo adeguato, come per esempio “Suicidal thoughts -2005 Remaster” di The Notorious B.I.G. Nel testo chi canta dice come si sia sentito il peggiore tra tutti nella sua vita, e di come lui sia stato sempre associato al malaffare quando lui in realtà non è così. A mio parere questo libro inizialmente può sembrare una delle tante e trite storie di processi ingiusti a discapito di persone di colore. In effetti è quello che ho pensato, salvo poi piacevolmente ricredermi, perché il modo in cui il protagonista è riuscito ad uscirne è sorprendentemente intelligente (provo a non spoilerare). Secondo me questa è una lettura facile, che si può concludere anche in meno di una settimana e che lascia un segno. Lo consiglio!

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Avatar Aury06
12/05/2022 18:40
2B - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questa storia è avvincente perché viene presentata con continui spostamenti nel tempo, infatti si alternano scene del processo di Steve, e parte della storia e della sua vita. E' particolare la presentazione della narrazione come se fosse un film. Sono presenti molti pregiudizi infatti il ragazzo dalla giuria verrà chiamato mostro solamente per avere il colore della pelle differente dal loro essendo afroamericano. A mio parere questo film mantiene suspense fino alla fine perchè il destino del ragazzo, che dipende solo da un momento della sua vita, verrà rivelato soltanto con il verdetto finale.

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Avatar Lorenz81
15/05/2022 16:33
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Il libro "Monster" di Walter Dean Myers, narra le vicende di Steve Harmon, un adolescente di sedici anni afroamericano che viene accusato di aver fatto da palo in una rapina finita drasticamente in omicidio e pertanto rischia l'ergastolo, sebbene si dichiari innocente. Steve spaventato dalle accuse e terrorizzato dal pericolo di essere condannato, decide di raccontare la sua storia sotto forma di copione per un film poiché appassionato di cinema. Inizialmente, può sembrare difficile seguire un racconto in questo modo, ma in realtà, questa modalità di scrittura penso che ci permetta di capire quali sono i sentimenti e le emozioni dei personaggi in modo più intimo. Il testo è molto descrittivo e pieno di dettagli, ciò permette di immedesimarsi nei personaggi e dà la possibilità di collocare perfettamente ogni scena in un luogo preciso. Il protagonista, inoltre, ha difficoltà a ricordare l'evento causa della storia narrata. Fino alla fine si rimarrà con l'incertezza della colpevolezza del protagonista; questo aggiunge al testo un tocco di suspense perché fino alla fine non sapremo cosa aspettarci. Steve, durante il processo viene chiamato varie volte "mostro" (da cui deriva il titolo del libro). Nel libro viene portata avanti l'idea e l'importanza di non giudicare nessuno a priori senza la certezza della sua colpevolezza e che molto spesso le apparenze ingannano.
Avatar _alice_35
14/05/2022 16:17
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Questo libro mi ha davvero colpito. L'ho apprezzato molto e la struttura del libro anche. La storia è drammatica e, a parer mio, coinvolge molto bene il lettore nella narrazione. La vicenda intreccia diversi argomenti e aspetti della vita, come: razzismo, fiducia e pregiudizi. Mi ha colpito molto il rapporto tra il protagonista e i suoi genitori durante lo svolgersi dei processi, perché loro non si sarebbero mai aspettati di vedere il loro figlio dietro le sbarre. Anche davanti al giudice, non sono mancate le solite frasi razziste che, certamente, non hanno aiutato l'imputato a combattere per la libertà. Consiglio questo libro soprattutto a chi interessano i processi e le narrazioni drammatico-giallo.
Avatar elisameloni
29/03/2022 11:32
2E - Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II", Cagliari
La storia è bella, è ambientata in un carcere. Steve, il protagonista, viene accusato di omicidio durante una rapina. Durante il suo periodo in prigione, decise di raccontare l'accaduto e il suo processo come in un film, in attesa del verdetto. Ho apprezzato molto l'impaginazione del racconto, con le diverse calligrafie e il punto di vista che l'autore assume nei confronti del protagonista.

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Avatar Aurora_
30/03/2022 21:18
1E - Liceo Nomentano, Roma
La trama di questo libro mi ha inizialmente coinvolta poiché l'ho trovata innovativa e intrigante; purtroppo però ha deluso le mie aspettative. Il cambio continuo di font ha reso la lettura pesante e a mio parere ha interrotto la scorrevolezza indispensabile in un libro. Tuttavia ho apprezzato che siano stati trattati in modo accurato argomenti come l'adolescenza e il razzismo. In conclusione non consiglio questo libro.
Avatar Laura
31/03/2022 17:04
1E - Liceo Nomentano, Roma
Walter Dean ha voluto scrivere una storia apparentemente normale ma in un modo del tutto unico e originale. Affronta diverse tematiche importanti come l'adolescenza, la violenza e in parte anche il razzismo (nel libro si nota come il protagonista sia vittima di pregiudizi solo perché scuro). è scritto in parte dal punto di vista del protagonista, Steve, un ragazzo comune che si ritrova coinvolto in un omicidio di cui lui stesso non sapeva l'esistenza. La trama può sembrare noiosa o banale perché si svolge quasi interamente all'interno di un aula giudiziaria, ma il fatto che sia scritto come se fosse un copione di un film lo rende molto più particolare e interessante. Nel complesso il libro mi è piaciuto, proprio perché originale, ma l'ho trovato in alcuni momenti un pò lento e poco scorrevole.
Avatar giulia_gaffuri
31/03/2022 18:39
1C - Liceo Laura Bassi, Bologna
Questo libro parla di un ragazzo afroamericano di 16 anni che viene accusato di aver fatto da palo durante una rapina. Rischia una condanna a vita e, ovviamente, è spaventato di rimanere in prigione fino alla morte. "Monster" è, secondo me, un libro molto particolare data la scelta di scriverlo come un copione di un film. È un libro molto interessante e che parla di temi importanti come i pregiudizi e i difetti del sistema giudiziario.
Avatar Vellux
07/04/2022 17:53
1E - Liceo Nomentano, Roma
Inizialmente mi sarei aspettato un libro che ti riesce a far immedesimate nel racconto nelle prime pagine però invece personalmente mi sono sentito parte nella storia verso la metà. Tutto sommato questo libro ha una trama molto interessante che ha come protagonista un ragazzo di 16 anni incolpato di omicidio. Questo libro non ha superato le mie aspettative però devo ammettere che ha una bellissima trama, avvincente e interessante.