Mio fratello Simple

Giunti, 2022
Traduzione di Federica Angelini
208 pagine
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È già stato messo in un istituto specializzato. Pensa che mio padre se n'è sbarazzato per potersi risposare. Simple era un ritardato mentale, ma a Malicroix lo hanno fatto diventare matto. Non reagiva più a niente. Allora l'ho portato via da lì. Ho detto a mio padre che mi sarei preso cura io di lui.
Siamo a Parigi, prima periferia, in una casa di studenti, che a tutto pensano tranne che a studiare, e che si trovano in balia di due particolari personaggi. Kléber, diciassette anni, ha deciso di allontanarsi dalla famiglia per prendersi cura del fratello, Simple, definito da tutti L'idiota.
Una specie di genio matto, che ragiona come un bambino alla veneranda età di ventidue anni. I due, legati da un profondo affetto, devono cercare di dimostrare all'assistente sociale, al giudice tutelare, ai famigliari e ai vicini di sapersela cavare anche da soli. Ad aiutarli, nella difficile impresa, ci sono i quattro studenti, un vecchio vicino che non si fa mai gli affari suoi e il Signor Migliotiglio, un simpatico coniglio di pezza.
Mille avventure, tanti fraintendimenti e sconvolgenti verità, che Kléber e Simple affrontano con impagabile ironia.

Commenti

Avatar Melanymuto
21/01/2024 22:34
2A - IS Pietro Gobetti, Scandiano, RE
Se cercate un libro toccante e commovente, questo potrebbe fare a caso vostro. "Mio fratello Simple" è il libro in questione, l'autrice Marie-Aude Murail narra in questo testo di due fratelli: Kleber, ancora nella fase di adolescenza, e "Simple",un ventenne ma con il cervello di un bambino perché affetto da un ritardo mentale. Kleber doveva trasferirsi a Parigi,ma non voleva lasciare il fratello da solo, anche se il padre lo aveva chiuso in una struttura per ritardati mentali. Kleber,nonostante i problemi del fratello, decide di portarlo con sé dovendo affrontare anche il problema dell'alloggio; la gente non sapeva come comportarsi con Simple date le sue difficoltà. Fortunatamente riuscirono a trovare una sistemazione assieme ad altri ragazzi e da quel momento la loro vita prenderà un'altra piega: i ragazzi impareranno molto dalla presenza di simple e saranno molto più consapevoli e amorevoli nei suoi confronti. Questa storia trasmette tante emozioni; l'autrice tocca degli argomenti delicati nel modo giusto, facendo arrivare direttamente alle persone le sensazioni e le emozioni durante la lettura. Tratta delle bellissime tematiche,commoventi e delicate, perciò lo consiglio a chi vuole provare emozioni durante la lettura.
Avatar Rosy
21/01/2024 23:11
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Penso che sia un bellissimo libro e che spieghi molto bene l'argomento che tratta, mettendo in risalto anche l'amore fraterno dei due protagonisti; infatti questo è stato l'argomento che mi è piaciuto di più, e anche la forza e la tenacia di Kleber, che fa di tutto pur di non abbandonare il fratello. Nonostante le difficoltà di Simple, lui ha dimostrato di conoscere bene il significato di un "sentimento", più di tante altre persone. Mi è piaciuto moltissimo come l'autrice di questo libro sia riuscita a trattare temi importanti, rendendoli però molto comprensibili al lettore e aggiungendo un pizzico di comicità e allegria, e di come sia riuscita a non annoiare mai il lettore/ la lettrice. È un libro straordinario e se io fossi dentro questa storia farei subito amicizia con Simple, perché dopo tutto sembra simpatico.
Avatar Spiz06_
21/01/2024 18:31
2A - IS Pietro Gobetti, Scandiano, RE
Questa storia mi è piaciuta molto. Rappresenta un legame tra fratelli nonostante ci siano dei problemi, soprattutto il problema mentale del fratello più piccolo ma questo racconto spiega come non mollare mai nonostante ci siano delle difficolta nel cammino della vita. ci troviamo da una parte la spontaneità di simple con il suo peluche e dall'altra parte abbiamo il fratello grande dove deve risolvere tutti i "casini" che hanno attorno come l'abbandono anche se non viene spiegato ma l'autore riesce a farlo capire nonostante l'abbia nascosto e poi come giusto che sia il fratello maggiore difende dalle persone ignoranti suo fratello per evitare che stia male
Avatar matildeg
21/01/2024 17:24
2A - IS Pietro Gobetti, Scandiano, RE
Marie-Aude Murail con il suo romanzo "Mio fratello Simple" ci porta una storia emozionante e divertente che con la sua semplicità porta a riflettere su temi importanti e delicati come l'amore, l'amicizia, l'abbandono, la diversità e soprattutto l'amore tra due fratelli. La storia di due fratelli, Simple, un ragazzo di ventidue anni che ne dimostra tre di cervello e Kléber, il fratello minore di diciassette anni, che hanno perso la madre pochi anni prima e che il padre ha deciso di abbandonare preferendo la sua nuova moglie. Nonostante il cattivo esempio arrivato dal padre, ovvero quello di rinchiudere Simple nell'istituto di Malicroix, Kléber decide di cavarsela da solo e di occuparsi del fratello portandolo con lui a Parigi dove deve frequentare un prestigioso liceo. Nonostante molte difficoltà, a causa delle persone che quando vedono Simple non sanno cosa fare e come comportarsi, trova una sistemazione per entrambi in un appartamento di quattro studenti. Simple è molto legato a un coniglio di peluche "il Signor Migliotiglio", attraverso il quale comunica con gli altri. Dopo un primo momento difficile di convivenza con i quattro coinquilini, Simple diventerà speciale nelle vite dei quattro ragazzi. È interessante come la scrittrice utilizzi un particolare uso dei nomi e dei cognomi, collegandoli sempre ad un significato. Ammiro molto il personaggio di Kléber che non ha scelto la strada più facile, ovvero mandare il fratello nell'istituto, ma ha preferito prendersi lui stesso cura del fratello assicurandosi di farlo stare bene e rinunciando alla sua vita da adolescente e alla sua libertà, una scelta non facile per un ragazzo così giovane. È un libro che mi è piaciuto molto, che mi ha fatto commuovere in molte sue parti e mi ha anche strappato dei sorrisi in certe scene divertenti. È un libro che fa riflettere molto e che secondo me merita di essere letto da tutti perché oltre ad essere un libro scorrevole che si legge facilmente, tratta con grande semplicità gli argomenti anche più delicati e difficili sdrammatizzandoli con momenti divertenti.
Avatar elli_15
21/01/2024 17:01
2A - IS Pietro Gobetti, Scandiano, RE
Ti è mai capitato di chiederti come sarebbe se ti trovassi a convivere con Simple, un giovane ragazzo di ventidue anni che soffre di un ritardo cognitivo? Beh la persona giusta per spiegartelo è Klèber, suo fratello minore, il quale decide di prendersene cura per evitare che il padre lo trasferisca a Malicroix, un istituto per persone con fragilità. "Mio fratello Simple" tratta una storia intrisa di emozioni e di argomenti forti che però l'autrice cerca di raccontarci, facendoci ridere ma allo stesso tempo riflettere, utilizzando un linguaggio ironico e scorrevole, adatto per qualsiasi età, nonostante il tema complicato. La trama della storia si basa sui due fratelli, Klèber e Simple. La loro vita non è mai stata facile in quanto la loro madre era morta e il loro padre voleva a tutti i costi trasferire Simple, ritardato mentale, in un istituto a Malicroix. Così Klèber nonostante fosse il fratello minore, decide di prendersene cura iniziando la loro avventura. Inizialmente Simple era visto da tutte le persone come una sorta di ostacolo che le spaventava, ma con il passare del tempo la storia fa emergere le caratteristiche di Simple che all'inizio non venivano viste. Convivendo con degli altri ragazzi, il protagonista riesce ad instaurare un forte rapporto di amicizia nonostante le difficoltà iniziali, difficoltà legate a pregiudizi inutili nei confronti di chi all'apparenza poteva sembrare diverso. La riflessione che questo testo ti porta a fare è collegabile alla società attuale in cui spesso le persone disabili vengono emarginate e sminuite perchè ritenute incapaci di svolgere le normali attività quotidiane, ma, nonostante ciò, questo libro ci offre una visione innovativa in cui queste persone hanno l'occasione di condurre una vita "normale" grazie all'aiuto di coloro che le circondano e le accolgono. Personalmente ritengo che questo libro sia stato interessante e coinvolgente, soprattutto perchè invoglia il lettore a continuare con la lettura. Lo consiglierei agli adolescenti, e non solo, per far sì che questo argomento venga conosciuto per evitare che le persone si fermino all'apparenza.
Avatar Giadaaa__
21/01/2024 14:08
1A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questo racconto di Marie-Aude Murail mi ha fatto riflettere ma anche divertire, in questo modo l'autrice è riuscita ad affrontare il tema della disabilità. Simple è un ragazzo di ventitré anni, con un grave malattia, suo padre voleva portarlo nell'istituto di Malicroix ma suo fratello, Kleber, di soli diciassette anni, non era d'accordo e decise di prendersi carico lui di suo fratello. Dovettero trovare un posto dove stare, e, per caso, Kleber trovò un annuncio di alcuni universitari che cercavano inquilini. Il giorno dopo andarono all'indirizzo indicato nell'annuncio, inizialmente i ragazzi erano a disagio perché avevano scoperto il problema di Simple, ma poco dopo questa sensazione sparì e si poterono trasferire nell'appartamento. La settimana successiva il padre comunicò a Kleber che aveva deciso di riportare Simple nell'istituto e nel fine settimana sarebbe tornato da Kleber. Quella settimana Kleber sentiva la mancanza di suo fratello, così la domenica decise di non riportarlo nell'istituto; il padre lo scoprì, prese Simple e lo riportò nell'istituto, le assistenti lo riportarono in camera ma lui scappò. Fu poi trovato e tornò da suo fratello.
Avatar crimanzo
21/01/2024 13:21
1A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
una storia delicata, ironica, sorprendente, commovente e reale. Una di quelle storie complicate, ma raccontate in maniera semplice. Perché tocca il cuore di tutti. Un libro assolutamente magico, perché concentrato su Simple, che in maniera “speciale” tocca il cuore di tutti. Con molta ironia, l'autrice da' vita a un romanzo bello, in cui nulla è scontato, ogni gesto racconta una storia, un qualcosa che ti arriva al cuore. La cosa più importante di questa storia che Kleber nel bene o nel male aiuta e si prende cura di suo fratello Simple. Simple è anche preso in giro da un pò di persone, per essere disabile, che però fa capire alla gente e ai suoi coetanei di amare la vita com'è, e impareranno grazie a lui a vivere non giudicando solo dall'aspetto ma entrare nel profondo di ogni persona. Un libro assolutamente bello. Uno di quei libri che bisogna leggere almeno una volta nella vita.
Avatar giuliamedeghini
21/01/2024 12:10
2D LSU - IIS Capirola, Ghedi (BS)
Murail tramite il romanzo "Mio fratello Simple" attraversa tutta la difficile storia di Kèbler e suo fratello Barnabe, soprannominato Simple, riuscendo ad affrontare il tema della disabilità con molta semplicità e a volte anche con ironia. Di questo libro mi ha colpita particolarmente l'amore e l'affetto di Kèbler verso suo fratello, Simple che l'hanno portato a trasferirsi e a stravolgere la propria vita per non abbandonarlo al padre, il quale preferiva che fosse accudito dagli assistenti sociali in un centro specializzato. La scelta dell'autrice di soprannominare Barnabe, Simple, ossia "semplice" in inglese, mi ha colpita molto perché trasmette la sua volontà di affrontare temi così importanti e delicati con semplicità. La storia di questi due ragazzi è stata molto travagliata da sempre, partendo dalla morte della madre e dall'abbandono del padre. Simple è un ragazzo di ventitre anni, ma con la mentalità di un bambino a causa della sua disablità, ma nonostante ciò, suo fratello ha sempre dato il massimo di sé per poterlo accudire nel miglior modo possibile. L' amore fraterno che ha portato Kèbler a fare cose impensabili e a rinunciare alla sua vita, mi ha colpita molto e mi ha fatto riflettere parecchio. L' autrice con questo romanzo vuole inoltre far capire l'importanza di non descriminare nessuno per disabilità. Consiglio questo libro perché mi ha trasmesso valori ed emozioni parlando di una storia difficile, ma con semplicità.
Avatar MattiG0602
18/01/2024 17:48
2A - IS Pietro Gobetti, Scandiano, RE
Avete presente la vita di un ragazzo adolescente con un fratello che è disabile e nonostante i suoi ventidue anni mentalmente ne dimostra solo tre? No? Benissimo questo è proprio il caso trattato dal libro “Mio fratello Simple” di Marie-Aude Murail. Klèber è un ragazzo di diciassette anni che ha un fratello maggiore, di nome Barnabè, soprannominato Simple, dato l''uso che l''autrice fa dei nomi e dei cognomi, tratto saliente del suo stile ironico, che rispecchia le principali caratteristiche dei personaggi, in questo caso la semplicità. A Simple è morta la mamma ed è stato abbandonato dal padre che lo voleva rinchiudere in un centro a “Malicroix”. Klèber decide però di farsi carico del fratello, gesto assolutamente non scontato, e insieme si trasferiscono da Marne-la-Vallée a Parigi. Inoltre Simple ha anche un migliore amico con cui passa le giornate intere a giocare ai Playmobil: il Signor Migliotiglio, ovvero un coniglio peluche. Si tratta di un elemento divertente, ma è errato pensare che ciò caratterizzi solo chi ha dei ritardi mentali: basti pensare che c'è gente che parla da sola... Dopo svariate ed in vane ricerche di coinquilini che li accettassero si presenta loro un''opportunità imperdibile: “studenti cercano due coinquilini per condividere un appartamento”. Nonostante le difficoltà Klèber e Simple vengono accettati e occupano le ultime due stanze rimaste, che erano ovviamente le peggiori. I due fratelli hanno anche modo di conoscere il signor Villediot, residente nello stesso condominio, che più volte si troverà a riportare il Signor Migliotiglio a Simple ogni qualvolta lui lo perda. Dopo la diffidenza iniziale verso la diversità del nostro protagonista i quattro coinquilini Enzo, Emmanuel, Aria e Corentin riescono ad affezionarsi e a prendersi cura di Simple mentre Klèber va a scuola. Proprio al liceo Klèber si interessa a due ragazze: Beatrice e Zahra. [...] Nonostante i numerosi ostacoli rappresentati dagli assistenti sociali e dal padre che hanno provato più volte a riportare Simple a Malicroix, il rapporto tra i due fratelli anziché sciogliersi si è ancora di più rafforzato grazie ad un''empatia che solo la natura può spiegare. I temi trattati dal libro sono: la cattiveria e l''indifferenza delle persone verso chi è "diverso", che evidenzia l''efferatezza del mondo; il contrasto dei suoi cari (Klèber e i coinquilini) che si trovano a dover scegliere tra ciò che è meglio per loro stessi e l''affetto verso Simple, da cui avranno modo di imparare molto, riuscendo comunque a combinare entrambe le cose; l''abbandono da parte del padre che ha preferito la sua nuova compagna a ciò che è sangue del suo sangue e infine ultimo, ma non per importanza, l''immenso coraggio di un fratello pronto a prendersi sulle spalle un'altra vita rinunciando al suo divertimento e alla sua libertà. Per me questo libro è sicuramente da non perdere per chi ha intenzione di arricchire non tanto il proprio bagaglio culturale, bensì quello umano: un racconto per alcuni tratti divertente, caratteristica tipica dello stile della Murail che tramite la leggerezza spesso affronta tematiche delicate e pesanti, per altri molto profondo, dalle frasi strappalacrime che mi hanno colpito in maniera molto personale e mi han fatto sentire vicino al racconto più di quanto si possa credere. Il messaggio penso che sia quello di non discriminare mai il prossimo anche se è malato o disabile perché si può sempre imparare da chiunque nella vita, soprattutto da chi non te lo aspetti. Consiglio dunque fermamente non solo di leggere questo libro, ma anche di provare a spingersi, tramite domande di riflessione, a comprendere meglio le situazioni di vita di persone con familiari colpiti da disabilità, offrendo loro maggior supporto in caso di necessità.

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Avatar NicoleZanon
20/01/2024 10:40
2A - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Questo libro mi ha colpito molto per il modo in cui Marie è riuscita ad affrontare il tema della disabilità con tanta semplicità e tante volte scherzandoci sopra. Simple con il suo essere bambino anche se ha 23 anni, dicendo tutto quello che pensa senza avere peli sulla lingua, ripetendo le classiche conversazioni degli adulti anche quando non c'entrano niente e con il suo coniglio di peluche che per lui è come un amico reale; riesce a fare affezionare non solo le persone che li stanno attorno e che all'inizio non lo sopportavano, ma anche chi lo legge perché perché durante la storia è impossibile non affezionarsi a Simple. Consiglio questo libro a chiunque voglia leggere una storia leggera e semplice ma che parla comunque di temi molto importanti.
Avatar Mattiagambarelli
18/01/2024 20:12
2A - IS Pietro Gobetti, Scandiano, RE
Marie-Aude Murial ci trascina a Parigi per raccontarci la storia commovente e reale di un ragazzo che ha ventitrè anni anagrafici, ma tre celebrali, dal soprannome di Simple - Semplice- capace di comunicare con gli altri solamente attraverso il Signor Migliotiglio, un coniglio di pezza a cui da voce e vita. L'autrice esamina il profondo rapporto affettivo che lega Simple al fratello minore Kleber, il quale, nonostante i suoi diciassette anni, ha deciso di prendersi cura di lui dopo la decisione del padre di rinchiuderlo in un istituto. Così Kleber, che è stato accettato in un prestigioso liceo di Parigi, decide di trovare una sistemazione per lui e per il fratello, collocazione non facile perché le persone, quando vedono Simple, hanno paura e lo allontanano. Quando finalmente Kleber riuscirà a trovare, per entrambi, una collocazione, in un appartamento occupato da quattro studenti universitari, Simple, prima deriso e disprezzato dai coinquilini, riuscirà ad entrare nelle loro vite cambiandole per sempre. I sentimenti di rabbia e compassione dei giovani verso Simple si tramuteranno allora in accettazione ed amore e tutti si adopereranno per far si che quel ragazzo “speciale” non venga confinato in una struttura. Attraverso la storia di Simple l'autrice, oltre al tema dell'amore, dell'amicizia e dell'abbandono, tratta, con estrema dolcezza, quello della diversità che fa paura invitando il lettore a riflettere e ad andare oltre alle apparenze. Personalmente ho apprezzato molto il linguaggio, semplice e diretto, utilizzato dalla scrittrice ed il suo modo, leggero e sarcastico di trattare un problema importante come quello della disabilità. La narrativa è scorrevole adatta a noi adolescenti.
Avatar CorvoPerlaceo666
15/01/2024 11:34
1I - Liceo Galvani, Bologna
“Mio fratello Simple” è un libro per chiunque si interessi di storie familiari. Per grandi, per piccoli (ma non troppo, si deve essere grandi abbastanza per capire le parole e l'ironia di questo libro). Non riguarda solamente la famiglia, o in questo caso i fratelli protagonisti presenti nell' immagine. Ma il giudizio e le opinioni spettano a chi legge il libro. Ma perché consiglio questo libro? Semplicemente perchè e appunto “semplice”. Esprime molti aspetti della vita con una semplicità e ironia che mi hanno fatto appassionare al libro. Oltretutto ho amato il legame tra i due protagonisti e come entrambi piano piano riescono ad ambientarsi nella vita quotidiana. È un libro molto emozionante e il esame tra i personaggi è una tra le cose che reggono questa storia.

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Avatar elimicci
04/01/2024 15:42
1AL - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
“Ma io ti ploscio” “Tu mi…?” “Ti ploscio. Significa “ti amo” in un' altra lingua” Questa storia è in grado di plasmare l' anima di ciascun lettore. Anzi, sa raggiungere parti di noi che forse nel quotidiano dimentichiamo. Simple è un adulto, ma un bambino. Inventando una nuova lingua che affascina il malinconico Enzo, chiedendo baci alla “principessa Aria” e rubando gli accendini a Corretin riesce a rendere ciascuno dei ragazzi una versione migliore di loro stessi. Penso che la grandiosità dell' autrice sia stata quella di riuscire a riassumere in Simple gli aspetti che hanno caratterizzato l''infanzia di ciascuno di noi. Lo "storpiare le parole", la curiosità verso la conoscenza dell' amore e del proprio corpo, il forte legame con il peluche Migliotiglio che agli occhi di Simple è un coniglio vero…chi di noi può dire di non essere stato un "po' simple", da bambino? Sono tanti gli spunti e gli insegnamenti che si possono trarre dal romanzo, ma tra questi traspare il sincero amore fraterno che lega Kléber a Simple. Nonostante le prese in giro e i battibecchi quotidiani tra i due giovani, Kléber affronta il mondo con una maturità che non si addice alla sua età. Egli si fa carico del fratello, anzi sogna un futuro in cui i suoi figli possano giocare spensierati con Simple. Perché mentre il mondo vede la vita di Kléber e Simple come un turbine di complicazioni, agli occhi dei ragazzi il loro amore è la cosa più semplice che esista. “È complicato” “Be', tu resta semplice, Simple.” Consiglio questa storia a molte persone, a chi ancora deve crescere, come Klèber che ancora deve conoscere il mondo dell' amore, ma anche a chi un tenero tuffo nella propria infanzia possa far bene. E, soprattutto, consiglio questo libro a chi, come i giovani coinquilini di Simple e Kléber, pensa di aver dimenticato come si faccia a guardare il mondo con gli occhi di un bambino.

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