Maud Martha di Gwendolyn Brooks è un libro che mi è piaciuto molto per alcuni aspetti. Uno dei tanti è il modo in cui la giovane donna afroamericana riesce a superare ogni tipo di discriminazioni razziale e di genere, le delusioni, sessismo. Della protagonista mi ha colpito molto il modo in cui lei riesce a rendere speciali piccole cose quotidiane nonostante lei stesse ricevendo ogni tipo di discriminazioni e avesse delle difficoltà economiche infatti la sua storia è rappresentata in un modo diverso rispetto ad altre storie da me lette infatti noto che venga rappresentata con una certa profondità soffermandosi molto su questo aspetto.

Maud Martha: la storia di una bambina, ragazza e donna La scrittrice racconta la vita di Maud Martha attraverso episodi significativi: le prime volte a teatro, le liti con la sorella, le figure eccentricamente banali della sua famiglia, i primi innamoramenti e i ragazzi descritti con uno sguardo ironico e un po' impietoso. Il tempo scorre in modo particolare, lungo e ristretto allo stesso tempo, tra sogni, delusioni e il desiderio di “entrare” a New York come se fosse una città incantata. Ogni capitolo è un frammento di vita, ricco di descrizioni e dettagli che rendono la lettura immersiva. Questo stile avrebbe potuto rendere il libro ripetitivo, ma non è stato così: l'ho trovato molto scorrevole, grazie a una scrittura sorprendente, quasi poetica, che la scrittrice utilizza. Maud Martha è una donna forte, ma forse non si è mai fatta sentire abbastanza. Sempre circondata da pregiudizi, non solo per il colore della sua pelle, affronta il razzismo in modo silenzioso. In un episodio, una donna subisce una discriminazione razziale e sceglie di ignorarla. La mia reazione, come lettore, è stata simile a quella di Maud Martha: i miei pensieri si sono intrecciati ai suoi. Perché non facciamo sentire la nostra voce? Perché permettiamo che persone con i nostri stessi diritti e doveri ci mettano i piedi in testa? Gli aneddoti e le vignette riflettono la condizione degli afroamericani dell'epoca, ma la scrittura della Brooks trascende il contesto storico e identitario. Con una lingua guizzante e quasi lirica, riesce a catturare l'essenza di una vita, di una storia, di una donna. Un romanzo che sa essere classico e contemporaneo allo stesso tempo, lasciando al lettore emozioni e domande che restano dentro.

Libro che ha uno stile narrativo a tratti confuso. Infatti ogni capitolo rappresenta quasi una storia a parte e il libro nel complesso sembra più a una raccolta di vicende narrate in modo disordinato rispetto a una storia omogenea. Nonostante non abbia trovato granché lo stile narrativo, mi é piaciuta la trama, che parla della vita di una ragazza da quando é bambina fino a quando é una madre sposata nella prima metà del '900 negli Stati Uniti. Questo libro lo consiglio a chi ha passione per le narrazioni storiche.