
L'unica persona nera nella stanza
66th&2nd, 2021
160 pagine
Quando sei l'unica studentessa di colore della classe, o della scuola, e un ragazzo ti chiede di uscire, non sei quella con gli occhiali, quella della 4A, quella strana, quella bella - sei solo quella straniera. Quando sei l'unica ragazza nera della scuola, sei sempre quella straniera.
Nadeesha Uyangoda è un'italiana nera originaria dello Sri Lanka. Dopo essersi trasferita con sua madre in Lombardia all'età di sei anni, è diventata rapidamente quella che gli inglesi definiscono in maniera razzista una “noce di cocco”: nera fuori, bianca dentro - un esempio perfetto di assimilazione culturale. Eppure, il colore della sua pelle e la questione razziale hanno continuato a definire la sua identità e le sue relazioni con le altre persone.
Nadeesha allora ha deciso di rivolgersi alla scrittura e all'attivismo per raccontare attraverso esperienze personali, interviste e dati, cosa significa essere l'Unica Persona Nera nella Stanza: dal contesto scolastico alla realtà delle coppie miste; dal rapporto con la comunità di origine alla rappresentazione dei neri sui media e nel mondo culturale; dal razzismo istituzionalizzato al femminismo intersezionale.
A proposito di identità, migrazioni e razza l'autrice ha curato anche la serie di podcast Sulla razza, uno dei contributi più originali e onesti su questi temi in Italia.
Nadeesha allora ha deciso di rivolgersi alla scrittura e all'attivismo per raccontare attraverso esperienze personali, interviste e dati, cosa significa essere l'Unica Persona Nera nella Stanza: dal contesto scolastico alla realtà delle coppie miste; dal rapporto con la comunità di origine alla rappresentazione dei neri sui media e nel mondo culturale; dal razzismo istituzionalizzato al femminismo intersezionale.
A proposito di identità, migrazioni e razza l'autrice ha curato anche la serie di podcast Sulla razza, uno dei contributi più originali e onesti su questi temi in Italia.
Commenti
20/04/2023 16:32
2I - Liceo Galvani, Bologna
“Il razzismo è un accumulo di comportamenti, storicamente istituzionalizzati o abituali, che portano beneficio ai bianchi ai danni delle persone di colore.” Questa è la definizione che Nadeesha Uyangoda ci presenta a metà del suo saggio L'unica persona nera nella stanza in cui, partendo da esperienze e osservazioni personali, dettaglia i risultati delle proprie ricerche sulla discriminazione, soprattutto delle persone nere, ma non solo (sotto questo aspetto il passaggio sopra citato è fuorviante). La lettura risulta leggermente impegnativa per via dei tanti rimandi ad articoli, studi e romanzi, ma rimane comunque scorrevole a causa dello stile di scrittura coinvolgente dell'autrice. Infatti Uyangoda quando non sa interpretare perfettamente una situazione preferisce ammetterlo piuttosto che essere imprecisa, invitando il lettore a ragionare con lei.
L'opera è suddivisa in nove capitoli e ogni capitolo tratta un particolare aspetto del razzismo. Ad esempio, nel capitolo Dating a brown girl Uyangoda parte dalla sua relazione con un uomo bianco per parlare delle coppie miste e come vengono stigmatizzate. In un altro capitolo riflette su quale sia il termine giusto per riferirsi a persone non caucasiche: nere? di colore? “Forse, a tutti preferisco l'americano visible minorities, minoranze visibili,” conclude “mi sembra l'espressione più appropriata per individuare quei gruppi etnici che risentono maggiormente di una società razzializzata”. Un'altra tematica trattata e di cui non avevo mai sentito parlare è l'intersezionalità. Questo modo di analizzare le forme di oppressione permette di riconoscere come qualcuno possa essere discriminato in quanto appartenente allo stesso tempo a diversi gruppi svantaggiati. Ad esempio, una fabbrica potrebbe assumere solo uomini neri e donne bianche, discriminando le donne nere non perché nere e non perché donne, ma per la combinazione delle due condizioni.
Per me l'aspetto più interessante è stato come l'autrice parla dell'opinione ancora diffusa, che “gli italiani neri non esistono” e la contrappone al fatto che fino a non tanto tempo fa gli italiani all'estero non venivano considerati bianchi. Per esempio, nel nord degli Stati Uniti il Ku Klux Klan, un gruppo terrorista caratterizzato da razzismo e odio per gli stranieri, prendeva di mira anche famiglie di immigrati italiani, come la mia.
Ho apprezzato il libro perché è molto informativo e offre tanti spunti per approfondire l'argomento, poiché alla fine di ogni capitolo c'è una lista di fonti usate dall'autrice. Ho scelto di leggere L'unica persona nera nella stanza proprio per questa ragione: sono italiana ma ho vissuto anche all'estero e, rientrando in Italia, mi ha colpito subito il razzismo inconsapevole che sentivo dappertutto, in tv e nei discorsi dei miei conoscenti, e che mi sembrava fossero in pochi a notare. Uyangoda parla spesso di dinamiche razziste americane, cercando di ritrovarle nel contesto italiano; lavoro complesso ma prezioso, poiché porta alla riflessione su un problema molto presente nella nostra società del quale purtroppo non si parla abbastanza. Per tutte queste ragioni consiglio fortemente questo saggio.
La canzone e l'immagine che ho scelto riguardano entrambe la violenza verso le persone afroamericane.
Strange Fruit è un brano interpretato da Billie Holiday che parla dei linciaggi, una pratica comune negli Stati Uniti nella seconda metà del diciannovesimo e nella prima metà del ventesimo secolo, che consisteva nell'uccisione pubblica di un individuo, quasi sempre nero, senza processo. I “frutti strani” della canzone sono i cadaveri di vittime appesi ai rami degli alberi.
Il ragazzo dell''immagine invece è Ralph Yarl, a cui qualche giorno fa nel Kansas è stato sparato due volte dal proprietario di un'abitazione a cui aveva suonato per errore. Fortunatamente è sopravvissuto all'aggressione, ma questo fatto di cronaca è uno di tanti che vanno a dimostrare che il razzismo e la violenza a cui porta sono ancora problemi attualissimi.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
19/04/2023 18:14
1H - Liceo Galvani, Bologna
Il romanzo è una lucida riflessione sulle discriminazioni razziali e di genere che, ancora nell'Italia contemporanea, ci riguardano da molto vicino. Penso che sia stato un libro molto educativo e pieno di insegnamenti che, dalla quantità sbalorditiva di verità che portavano con sé, ho trovato molto utili.
Ho letto il libro con piacere in poche ore, poiché mi ha presa e inglobata completamente nei suoi insegnamenti e nelle sue riflessioni. In conclusione: bellissimo libro, molto importante per comprendere il razzismo, anche quello più sottile, le discriminazioni, anche subdole e non riconosciute, l''ignoranza.
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
18/04/2023 22:43
1H - Liceo Galvani, Bologna
“L'unica persona nera nella stanza” di Nadeesha Uyangoda è un libro che fa riflettere su come si sentono le persone di colore nella società d'oggi.
L'autrice del libro, nata in Sri Lanka, narra attraverso le sue esperienze personali e tramite fatti di cronaca, cosa vuol dire essere di carnagione diversa in Italia.
Nadeesha raggiunge la mamma in Lombardia all'età di 6 anni e con l'inizio della scuola si sente inferiore rispetto ai suoi coetanei. Il modo in cui la guardano la mette a disagio. Infatti comincia a non parlare più la sua lingua madre cercando così di diventare a tutti gli effetti una ragazza italiana. Nonostante ciò, agli occhi degli altri, rimane sempre “la straniera”, come possiamo notare dalla citazione seguente : “La razza, una cosa che esiste e non esiste allo stesso tempo, è l'elemento che più ha definito la mia esistenza. Io sono la mia pelle, i miei capelli, il mio nome, sono le tradizioni dei miei genitori.”
Un altra frase che mi ha colpito è quella riportata da Giovanni, un suo amico, che dice:“Mia mamma mi ha chiesto quanto sei scura” perchè fa vedere come le persone vengono giudicate in base al colore della pelle.
Infine la lettura di questo libro mi ha fatto capire che bisogna uscire fuori dai nostri schemi e immedesimarsi nelle persone che sono diverse da noi. Solo cosi possiamo combattere per un mondo migliore, senza discriminazione di genere o razza.
13/04/2023 22:48
3B - ITIS Galilei, San Secondo Parmense
“L'unica persona nera nella stanza” è un libro molto recente e contiene le dichiarazioni dell'autrice Sri Lankese Nadeesha Uyangoda sull'argomento del razzismo. Questo fenomeno viene raccontato in tutte le sue sfaccettature: cos'è; come, dove e da chi nasce; come si manifesta e come lo si può fermare. Il libro non è scorrevole anzi, la lettura risulta eccessivamente impegnativa e difficoltosa. Nonostante condivida le importanti riflessioni del libro, non ne consiglio la lettura.
03/04/2023 20:23
1I - Liceo Laura Bassi, Bologna
Il libro "L'unica persona nera nella stanza" racconta di diverse tematiche e situazioni vissute dall'autrice Nadeesha Uyangoda in Italia.Il libro parla di un argomento molto importante e ancora presente nella società odierna:il razzismo. Consiglio qusto libro per pensare e riflettere su questo argomento,cercando di mettersi anche nei panni di altre persone. Devo ammettere però che ,in alcune parti,ho trovato la lettura non molto scorrevole visto che l'autrice riporta in alcune occasioni testi di diversi libri,date e luoghi che possono risutare difficili da memorizzare.
31/03/2023 18:35
1P - Liceo Galvani, Bologna
Questo libro affronta una tematica molto importante: il razzismo. Mi è sempre interessato approfondire questo argomento e soprattutto sentirne parlare da qualcuno che lo ha vissuto in prima persona. Tuttavia, questa storia non l'ho trovata particolarmente avvincente: per me era abbastanza confusionaria in quanto composta da tante storie diverse di cui molte scollegate tra loro. Inoltre, l'autrice ha riportato molti testi di altri libri e spesso mi sono trovata in difficoltà a capire se fosse lei che raccontava della sua storia o un'altra persona. Non consiglierei questo libro a chi, come me, preferisce i romanzi.
31/03/2023 18:45
1P - Liceo Galvani, Bologna
"L'unica persona nera nella stanza" è un libro che parla del razzismo in Italia dal punto si vista della scrittrice Nadeesha. Lei nasce in Sri Lanka e si trasferisce a Milano a 6 anni. A seguito della sua permanenza capisce di essere vittima del razzismo, un fenomeno purtroppo molto frequente.
Ho dato una valutazione bassa perchè vengono forniti materiali esterni come estratti di giornali o esempi di film, ma l' autrice non è stata tanto brava a far capire il distacco tra questi ultimi e la sua narrazione. A prima vista sembra un libro esagerato e privo di verità, ci verrebbe da metterlo via e non leggerlo più. Il vero punto è che questa azione è causata dal fatto che tuto quello che c' è scritto qui è vero e rendersene conto fa male. È molto più facile metterlo via e fare finta di niente, rimanendo così chiusi nella propria realtà.
31/03/2023 22:09
1P - Liceo Galvani, Bologna
"L'unica persona nera nella stanza" è un libro che affronta con sguardo critico il razzismo dal punto di vista della scrittrice Nadeesha Uyangoda che vive in Italia da quando aveva sei anni ma che è nata in Sri Lanka. Nel libro la scrittrice si concentra principalmente sul razzismo presente in Italia raccontando esperienze che l'hanno vista protagonista e analizzando cosa significa essere l'unica persona nera nella stanza cioè che essere nero in Italia è ancora sinonimo di essere straniero, come se un cittadino italiano non possa avere la pelle nera! Personalmente penso che questo libro ci permetta di riflettere su molti aspetti della vita quotidiana che potrebbero apparire innocui ma che invece possono risultare offensivi.
Purtroppo, nonostante il messaggio, ho trovato difficile leggere il libro perché poco scorrevole per come è strutturato.
31/03/2023 23:36
1P - Liceo Galvani, Bologna
Questo libro tratta tematiche molto importanti, come l'immigrazione e il razzismo, mediante esperienze vissute in prima persona dall'autrice, qui, in Italia.
Ho trovato la lettura perlopiù scorrevole e interessante anche se credo che possa risultare poco coinvolgente per gli amanti di romanzi come me.
Tuttavia, consiglio ugualmente questo libro con il fine di aiutare a consapevolizzare noi ragazzi!
31/03/2023 23:36
1P - Liceo Galvani, Bologna
Questo libro mi è piaciuto molto perché parla su un argomento che oggi è ancora molto presente nella società ossia il razzismo, questo libro ci fa capire come queste persone si sentano dopo queste discriminazione dalla società : infatti questo parla del razzismo ma si concentra di più sulla discriminazione di colore che è argomento che ancora oggi si verifica nella società ed è molto importante parlarne e questo libro ti fa capire ancora di più su questo argomento.
30/03/2023 20:22
2E - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Ho trovato questo libro molto interessante, esso parla di una persona di colore che essendo in una stanza con altre persone bianche si senti a disagio e tralasciato, quasi invisibile, fa capire come una persona esclusa si possa sentire, e come possa far fatica a relazionarsi con gli altri, ho trovato il libro molto facile da comprendere e semplice da leggere. Una cosa che mi è piaciuta molto è che la scrittrice a inizio libro racconta della sua vita, e come la ha vissuta.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

26/03/2023 22:21
1B - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questo libro mi è piaciuto molto perché affronta una tematica importante e soprattutto diffusa, sopratutto ai giorni nostri.
in esso viene raccontato come una persona di colore possa sentirsi esclusa dalla gente, infatti questo libro fa riflettere molto,sopratutto sui nostri comportamenti che eseguiamo senza pensare, e come solo delle semplici parole possano mettere a disagio una persona.
il libro è scritto con parole semplici che rendono scorrevole la lettura. ogni pagina ha un impatto forte su come si sente una persona di colore.
La scrittrice esprime anche ciò che ha passato in persona nella sua infanzia e durante adolescenza.
Lei racconta la sua storia da un punto di vista molto particolare, e non come tutti gli alti libro che trattano lo stesso tema, il che tutti rende il libro ancora più interessante.
Un altro fatto che lo rende ancora più interessante è che parla del razzismo in italia,quindi,leggendolo, molte persone potrebbero sentirsi coinvolti nella storia , proprio come me !
per questi ragioni questo libro mi è piaciuto e lo consiglio a lettori di ogni età perché fa riflettere molto.
26/03/2023 07:28
1B - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Il libro ha come argomento una tematica molto importante ovvero quello del razzismo, come si può intuire anche dal titolo. È ambientato Nel presente e racconta delle esperienze di una ragazza italiana di origini srilankesi, che deve affrontare il fatto di non essere considerata italiana per via del colore della pelle. Questo libro non mi è piaciuto particolarmente in quanto un po' troppo ripetitivo e confusionario in alcuni punti; la lettura a volte può risultare poco "accattivante" in quanto essendo insiemi di racconti della sua vita alcuni di essi risultano scollegati. Non essendomi piaciuto il libro non mi sento in grado di consigliarlo a qualcuno.
07/03/2023 15:19
2F - Liceo Galvani, Bologna
Questo libro a me è piaciuto molto, poiché fa riflettere su una tematica davvero importante il RAZZISMO, approfondisce ciò che subisce una persona di origine straniera con diverso colore della pelle. L'autrice è partita dalla sua esperienza personale, spiegando quello che ha vissuto quotidianamente in quanto persona non bianca. Inoltre il libro è ben scritto e scorrevole, adatto a chiunque.
Assolutamente consigliata la lettura.
05/03/2023 12:06
1O - Liceo Fermi, Bologna
Questo libro mi è piaciuto, ma a mio parere è troppo ripetitivo.
Affronta tematiche forti che l'autrice ha provato sulla sua pelle, e che succedono in tutto il mondo.
Consiglio la lettura a gente che come a me piacciono libri che affrontano tematiche del genere