Klara e il sole
Einaudi, 2021
Non ti preoccupare, mamma non ci sente. Allora, secondo me casa nostra ti piacerà. Credo che ti piacerà la mia camera, ed è lì che starai, non dentro qualche armadio o roba simile. E faremo un mucchio di cose fantastiche insieme, intanto che cresco. C'è solo una cosa, certe volte, sì, insomma… Forse dipende dal fatto che certi giorni non sto tanto bene. Non lo so. Ma potrebbe succedere qualcosa. Non so bene cosa. Non so nemmeno se è brutta o no. Comunque, capita qualche volta che le cose diventino un po', sì, strane.
Josie ha quattordici anni, e sente sempre più il bisogno di qualcuno con cui condividere le proprie giornate. Non un'amica o un amico qualsiasi, ma qualcuno a cui poter dire davvero tutto, pronto a qualsiasi cosa e a qualsiasi ora, e che sappia anche capire in autonomia quando è il momento di mettersi da parte e scomparire. Così periodicamente con la madre si ferma davanti al negozio che tiene in vetrina i più sofisticati Amici Artificiali, macchine perfettamente identiche ad esseri umani, sia fisicamente che nei modi di fare, capaci di apprendere e di plasmare il proprio carattere sui desideri e le necessità di chi li acquista, con l'unico obiettivo di portare felicità. Appena vede Klara in vetrina, Josie non ha dubbi. Anche la madre, dopo averla sottoposta a severi test psicoattudinali, sembra convinta. Così la famiglia si allarga, e l'arrivo di Klara, con la sua sensibilità e capacità di imparare, sembra portare grande giovamento alla salute cagionevole di Josie. Almeno per un po'.
L'ultima fatica di Ishiguro, fresco vincitore del premio Nobel per la letteratura.
Curiosità: il libro è uscito con tre copertine leggermente diverse una dall'altra, ad opera della fumettista e illustratrice Bianca Bagnarelli.

Commenti
30/05/2022 12:12
3CAS - I.I.S.T.A.S Lazzaro Spallanzani, Castelfranco
Il libro "Klara e il sole" di Kazuo Ishiguro mi è piaciuto un po' ma non mi ha ispirato molto, nonostante sia una storia ambientata in un futuro Giappone. Nonostante ciò, lo consiglierei a quelli che amano i robot giapponesi e l'amicizia tra umani e robot.
03/05/2022 19:37
2i - Liceo Galvani, Bologna
“Klara e il sole” è un romanzo di Kazuo Ishiguro, vincitore del premio Nobel nel 2017. Lo scrittore racconta cosa vuol dire essere umani attraverso la rappresentazione di ciò che non lo è ponendo un confine sottile tra l'intelligenza artificiale e quella umana. Questo romanzo futuristico racconta di Klara, un'amico artificiale, programmata per assistere i ragazzi prima del college. Klara è alimentata dalla luce solare e per questo considera il sole come una divinità. Quando viene acquistata da Josie, una ragazza malata e fragile, Klara si prende cura di lei capendo veramente cosa significa amare e captando il vero valore del cuore umano.
“Tu credi al cuore umano? Non intendo semplicemente l'organo, è ovvio. Parlo in senso poetico. Il cuore umano. Tu credi che esista? Qualcuno che renda ciascuno di noi unico e straordinario? E mettiamo che esista. Se è così, non credi che per imparare Josie davvero non dovresti soltanto studiare i suoi modi ma anche quello che sta dentro di lei profondamente? Non dovresti imparare il suo cuore?
Klara è un AA diverso dagli altri: non si limita a vedere le cose fuori dalla finestra, lei le studia e le analizza. Lei è curiosa come una bambina e saggia come una adulta. Cerca di capire l'essere umano nelle sue caratteristiche e emozioni e vuole sapere se questi hanno davvero un “ cuore”. Ishiguro pone una questione importante: I robot provano emozioni? Si possono legare a una persona?
Fin dall'inizio Klara e Josie instaurano un rapporto stretto, imparano a capirsi e aiutarsi. Klara la studia nei minimi dettagli perché per lei Josie è importante ed è la sua prima priorità.
Lei è talmente legata a Josie che è convinta di riuscire a imparare ogni suo passo e ogni suo movimento: ma è possibile conoscere tutte le sfaccettature del cuore umano? Klara non si rende conto di quanto il cuore umano sia complesso e che per quanto una persona si sforzi per capire il suo funzionamento non potrà mai conoscerlo fino in fondo perchè sono tante le sfumature di emozioni che si celano dietro. Klara paragona il cuore umano a una casa con tante stanze, attraverso le quali, studiandole, quella casa può diventare tua. Lei, però non capisce che entrando in una delle stanze ne troveresti sempre un'altra al suo interno e poi un'altra ancora, capendo in realtà quanto sia complessa la struttura. Così è il cuore umano: mostra alcuni aspetti, altri li nasconde.
“ Ma supponiamo che poi tu entri in una di queste stanze e scopra che ne contiene un'altra. E che dentro quella ce n'è un'altra ancora. Stanze su stanze, una dentro l'altra. Non credi che potrebbe essere così, cercare di conoscere il cuore di Josie? Per quanto tu possa vagabondare per quelle stanze, non ce ne sarebbero sempre altre nelle quali non saresti ancora entrata?
Questo romanzo è estremamente delicato e forte allo stesso tempo trattando temi non semplici e creando tanti punti interrogativi a cui noi lettori è lasciata la possibilità di rispondere. Il linguaggio semplice e ingenuo di Klara, la voce narrante, conferisce importanza all'amore e alla fedeltà.
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11/05/2022 19:50
1i - Liceo Galvani, Bologna
"Klara e il sole" è un libro che mi ispirava sin da prima della sua lettura, infatti non ne sono rimasta delusa. La trama di questo libro parla di Klara, un'AA (Amica Artificiale) che ha il compito stare ed aiutare i bambini delle famiglie che scelgono di acquistarla. All'inizio del libro, Klara, sembra poco speranzosa nel trovare una famiglia, fino a quando non viene esposta in vetrina e vede arrivare un taxi dal quale scende una bambina, Josie, che non molto tempo più avanti acquisterà insieme alla madre proprio Klara. Ad un certo punto del racconto Josie si ammala ed il legame già molto forte che c'è tra le Josie e la sua AA inizia ad intensificarsi ancora di più, Klara infatti sarebbe disposta a fare di tutto pur di aiutare Josie, infatti questa AA, non è come tutti gli altri android, lei ha qualcosa in più che la contraddistingue, ovvero l'empatia.
Una cosa che ho apprezzato molto di questo libro è la scelta dell'autore di narrare i fatti dal punto di vista di Klara; grazie a ciò infatti il lettore ha la possibilità di immedesimarsi maggiormente nella storia e di essere quindi più coinvolto, cosa secondo me non scontata e che intrattiene il lettore. Sempre grazie alla scelta dell'autore di narrare la storia dal punto di vista di Klara, per me la lettura è stata piacevole, infatti avevo sempre voglia di leggere il capitolo successivo appena ne finivo uno. Una frase che ho apprezzato di questo libro è la seguente: "Certe volte, – disse, – in momenti speciali come quello, la gente prova un dolore insieme alla felicità. Mi fa piacere che tu osservi tutto quanto così attentamente, Klara". Questa citazione mi è piaciuta per il semplice fatto che si può già comprendere che Klara si distingue dagli altri AA e si capisce che ha qualcosa di diverso, qualcosa in più. Un'altra frase che mi è piaciuta è stata la seguente: "Rick e Josie erano destinati ad andare ciascuno per la sua strada, e ciononostante capisse che il loro amore sarebbe durato comunque". Questa frase l'ho apprezzata perché, nonostante sia già chiaro, viene spiegato come il rapporto tra Josie e Rick sia destinato a durare nonostante tutto. Ciò mi ha fatto anche pensare che non ha importanza quanto due persone possano allontanarsi o quanto le loro strade possano dividersi, perché in fondo se quell'amicizia o quell'amore tra i due è qualcosa di reale non svanirà mai del tutto, qualsiasi cosa accada.
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15/05/2022 18:55
1B - Liceo Nomentano, Roma
questo romanzo mi è piaciuto particolarmente. ho apprezzato molto la scelta dell'autore di soffermarsi anche sui più piccoli dettagli, cosa che il mondo di oggi non fa più come una volta. È una storia introspettiva, il che è un paradosso perché Klara è un'androide e forse è proprio questa sua caratteristica che rende tutto più "magico". Mi sono fermata a fare una riflessione anche sulla copertina e ho capito che quei riquadri rappresentano un po' il mondo che vede Klara, analizzato dal suo sistema. Riporta un po' a quella che è l analisi anche del nostro cervello e fa capire quanto questo si importante. Consiglierei questo libro perché sono riuscita ad entrare nella storia e a fare collegamenti con la mia vita, seppure molto diversa da quella di Klara.
15/05/2022 20:23
1B - Liceo Nomentano, Roma
Questo libro “Klara e il sole” mi è piaciuto molto perché tratta di una tematica molto attuale : il rapporto tra l''uomo e l'intelligenza artificiale , infatti il libro racconta della storia di Josie , una ragazzina di quattordici anni affetta da una malattia che le leva molta energia e di conseguenza molta felicità .Tutti i giorni Josie passa davanti ad un negozio di tecnologia , così un giorno dopo tanto tempo e soprattutto dopo aver convinto la madre, compra Klara un AA, un Amico Artificiale ,ovvero un modello di androide con sembianze femminili, che viene acquistato soprattutto da famiglie con bambini per combattere la solitudine di questi ultimi . Klara è un'AA con caratteristiche uniche: è una diligente osservatrice ed è molto sensibile , grazie a questo infatti Klara aiuterà Josie in molte situazioni ma soprattutto la aiuterà nella crescita. Un altro aspetto che mi ha colpito molto del libro è come Klara abbia a cuore la salute di Josie , infatti essa crede che la cura per Josie potrebbe essere il sole , essendo per l' androide la sua unica fonte di vita.
Inoltre penso che l'intelligenza artificiale verrà utilizzata sempre di più in diversi ambiti , specialmente come nel caso di Josie per le persone sole e bisognose .
La lettura è molto interessante, scorrevole e ricca di dettagli, espressi per la maggior parte dei casi dalla stessa Klara.
02/05/2022 21:12
2i - Liceo Galvani, Bologna
Sempre, si tratta, della storia di una madre che farebbe di tutto per salvare la figlia dalla tragedia che la colpisce. Non importa se si chiama Madre Chrissie, la figlia Josie ed è ambientata in un tecnologico futuro; oppure Madre Agnese, la figlia Lucia ed è ambientata quattro secoli addietro, nel tardo Seicento.
Sempre, fallito il tentativo umano, si ricorre all' ultraterreno. Non importa se l' intervento benevolo arriva da un laico “Sole” oppure da una religiosa “Provvidenza”. ISHIGURO e MANZONI appartengono a mondi diversi e, seppure con una differente meccanica dei sentimenti, raccontano di queste due figure femminili, non poi così distanti tra loro.
Siamo nel futuro. Mrs. Chrissie, professionista, donna di successo, di “alto livello”, sceglie di sottoporre a “potenziamento”, ovvero ad un editing genetico la figlia Josie allo scopo di garantirle accesso ad istruzione e ruoli professionali di prestigio. Non tutte le procedure si svolgono senza danni: la ragazzina si ammala gravemente ed è costretta per lunghi periodi a letto, senza poter uscire di casa. Quando le condizioni di salute di Josie si aggravano ulteriormente la madre, mette in campo tutte le sue competenze per aiutare la figlia. Acquista un AA (amico artificiale), Klara, dotata di straordinaria capacità di osservazione ed interazione con gli umani per tenerle compagnia, aiutarla e confortarla. Klara è programmata per assicurare a Josie la miglior assistenza possibile: la guida nelle scelte, la supporta quando litiga con l'amico del cuore Rick, la fa crescere. Non solo. Quando la madre, straziata dal dolore, pensa addirittura di replicare Josie in Klara, “pensa di dover essere guidata dalla razionalità e non dalla fede” e che quindi il cuore umano, “quello che rende ciascuno di noi unico e straordinario” possa essere imitato, Klara trova la soluzione per uscirne.
Siamo nel Seicento. Agnese cerca di aiutare la figlia Lucia e il promesso sposo Renzo al cui matrimonio il prepotente Don Rodrigo si è opposto. “co' suoi difettucci, era una gran buona donna, e si sarebbe, come si dice, buttata nel fuoco per quell'unica figlia, in cui aveva riposta tutta la sua compiacenza” (cap. III). È una donna semplice, non certo di alto livello: tuttavia nel suggerire di ricorrere all'Azzeccagarbugli (anziché al console e al podestà, cioè i poteri civili costituiti) e al “matrimonio a sorpresa”, rivela una temerarietà e spregiudicatezza non meno ardite di quelle di Madre Chrisse, visti i tempi.
I tentativi di intervento di madre Chrissie sono destinati al fallimento. Klara comprende che non è dentro al cuore di Josie che bisogna cercare. “C'era invece qualcosa di molto speciale – e quindi di non replicabile-, ma non era dentro Josie. Era dentro quelli che l'amavano”. È per questo che l'unico modo di sopravvivere per Josie non è essere replicata ma è avere salva la vita grazie allo “speciale nutrimento del Sole”. Klara, AA alimentato ad energia solare, si rivolge al Sole con una preghiera laica, profonda e toccante. “Il Sole forse si chiederà: Che ne sanno due bambini del vero amore?”. Ma io li ho osservati con attenzione e sono certa che il loro amore è autentico. Sono cresciuti insieme e sono diventati parte l'uno dell'altra… Salva la vita a Josie”.
Anche i tentativi di Agnese sono falliti, ma, ciò nonostante, l'intervento di Dio negli accadimenti piccoli e grandi è in ogni momento così forte che anche quando “… i guai vengono, o per colpa o senza colpa, la fiducia …nella Provvidenza…li raddolcisce, e li rende utili per una vita migliore”.
Parafrasando e mescolando i due romanzi, si potrebbe dire che le nozze tra Renzo e Lucia sono state benedette dallo “speciale nutrimento del Sole” e Josie, sfinita dalla malattia nel letto di casa, è stata salvata dai caldi raggi della “Provvidenza”.
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29/03/2022 00:02
2A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questo libro mi è piaciuto perché tratta di un tema molto interessante: l'intelligenza artificiale.
viene ambientato nel futuro e parla dell'amicizia tra la quattordicenne Josie, affetta da una malattia, e Klara, un robot che lei stessa sceglie per tenerle compagnia.
Ciò che ho preferito sono i fatti che vengono narrati in prima persona proprio dall'androide, che ci descrive sensazioni, emozioni e comportamenti dal suo punto di vista.
la storia è molto intrigante, originale ed emozionante e la lettura è abbastanza scorrevole
31/03/2022 21:21
2ALN - Liceo Rosmini, Rovereto
Trovo la storia abbastanza interessante nel complesso.Il libro é ricchissimo di dettagli di ogni tipo, riguardanti sia aspetti fisici che psicologici.Ciò che lo rende particolare secondo me é l'inaspettata svolta della storia, che gradualmente, passa dall'essere un tranquillissimo elenco di dettagli visivi da parte della protagonista all'essere una storia paradossalmente turbata, per alcuni versi anche piuttosto inquietante.La comprensione del testo é semplice e veloce, cosa che ho apprezzato vista la lunghezza del libro.Riassumendo brevemente la storia, si tratta del punto di vista di un androide intelligentissimo e dotato di coscienza di nome Klara, della serie AA, ossia degli androidi tutti coscienti e dotati di intelligenza artificiale venduti come amici per i bambini.Klara che é particolarmente attenta ai dettagli che la circondano (tema praticamente onnipresente nel testo) viene comprata da Josie, una bambina molto sensibile e gentile ma dalla salute estremamente cagionevole, che rende la sua vita molto limitata. Klara andrà quindi a vivere con Josie e sua madre, ma non sa che la aspettano moltissime cose inaspettate (che rendono il libro particolarmente intrigante e bilanciano l'enorme quantità di dettagli) Nelle parti più descrittive e tranquille del libro consiglio la colonna sonora che ho allegato.
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11/04/2022 21:12
2i - Liceo Galvani, Bologna
Il personaggio che ho preferito è stato quello di Klara.
Klara è un'AA (amica artificiale), ovvero un modello di androide con sembianze femminili, che nel periodo in cui il libro è ambientato (verosimilmente futuro) viene acquistato soprattutto da famiglie con bambini.
Klara si dimostra da subito un'AA con caratteristiche assolutamente uniche: è un'attenta osservatrice e sembra essere molto sensibile. Come per ogni AA, il suo obiettivo è quello di essere acquistata da una famiglia, per crescere insieme ai figli.
Un giorno Klara si trova esposta in vetrina e una ragazzina la nota, scende dal taxi, le si avvicina e le parla. Questa ragazzina di nome Josie le fa una promessa: tornerà da lei con sua madre e la comprerà. Così infatti succede: Josie torna da Klara e la madre, inizialmente non molto convinta, accetta di portarla a casa. Da quel giorno nascerà un legame che, sebbene con alti e bassi, legherà Klara e Josie per sempre.
Come molti bambini della sua generazione, Josie è stata potenziata. Ciò significa che le sue capacità intellettuali sono state migliorate; questo potenziamento l'ha fatta però ammalare. È infatti su questo malessere che si fonda il legame che Klara e Josie hanno instaurato; Klara, come ogni altro AA, è molto affezionata e devota alla “sua adolescente”, perciò farà di tutto per mantenere Josie in vita, anche a costo di rimetterci “fisicamente”.
Nel corso del tempo le condizioni di Josie tendono a peggiorare, sicché nel testo viene posto un interrogativo sul quale Klara stessa riflette molto: È vero che ogni essere umano è caratterizzato da qualcosa di davvero unico e speciale?
“-Il guaio, Chrissie, è che tu sei fatta come me. Siamo due sentimentali. È più forte di noi. La nostra generazione si trascina appresso sentimenti del passato. Una parte di noi si rifiuta di lasciarli andare. La parte che si ostina a voler credere che ci sia qualcosa di inaccessibile dentro ognuno di noi. Qualcosa di unico e non trasferibile. Ma non esiste niente di simile, e ora lo sappiamo. Tu stessa lo sai. Per la gente della nostra età è dura da accettare. Ma dobbiamo.”
La citazione che ho riportato è tratta da un dialogo che avviene tra la madre di Josie, Chrissie, e Mr. Capaldi. Mr. Capaldi è un personaggio non molto presente ma ha un ruolo estremamente importante per le vicende del racconto: è colui che è incaricato di fare il ritratto di Josie ed è da lui che nascono gli interrogativi sull'unicità dell'individuo. Mr. Capaldi è convinto che, malgrado sia un pensiero che generi estrema sofferenza, soprattutto nel cuore di una madre che sembra stare per perdere la figlia, ogni essere umano non sia poi così speciale e che sia solamente caratterizzato da comportamenti e atteggiamenti, quindi sostituibile. Chrissie si trova in una posizione intermedia: vorrebbe pensare come Mr. Capaldi, ma allo stesso tempo non riesce ad accettare che ogni persona, compresa sua figlia, sia sostituibile.
Questo interrogativo si presenta anche nei pensieri del padre di Josie, il quale si confronta con Klara e paragona il cuore della figlia a una casa con molte stanze.
“-Ma supponiamo che poi tu entri in una di queste stanze,-disse-, e scopra che ne contiene un'altra. E che dentro a quella ce n'è un'altra ancora. Stanze su stanze, una dentro l'altra. Non credi che potrebbe essere così, cercare di conoscere il cuore di Josie? Per quanto tu possa vagabondare per quelle stanze, non ce ne sarebbero sempre altre nelle quali non saresti ancora entrata?
Ci pensai su un momento e dissi: -Certo, un cuore umano deve per forza essere complesso. Ma avrà senz'altro un limite. Anche se Mr. Paul (padre di Josie) parla in senso poetico, deve esserci una fine a quanto occorre imparare. [...]
-Credo di odiare Capaldi perché in cuor mio sospetto che abbia ragione. Che quanto sostiene sia vero. Che la scienza abbia ormai dimostrato al di là di ogni dubbio che non c'è niente di tanto unico in mia figlia, niente che i nostri strumenti moderni non sappiano portare alla luce, copiare, trasferire. Che le persone sono vissute insieme per tutto questo tempo, per secoli ormai, amandosi e odiandosi e sempre sulla base di un presupposto sbagliato. Una specie di credenza superstiziosa che abbiamo mantenuto in vita, per ignoranza.”
Come ultima citazione inserisco una riflessione che Klara, verso la conclusione del racconto, confida a una persona a lei molto cara:
“-Ho fatto quel che ho potuto per imparare Josie e, se si fosse reso necessario, avrei fatto di più. Ma non credo che avrebbe funzionato molto bene. Non perché non sarei riuscita a raggiungere i dovuti livelli di accuratezza. Ma perché oggi sono convinta che, malgrado tutti i miei sforzi, ci sarebbe sempre stato qualcosa di inarrivabile. […]
Mr. Capaldi pensava che dentro Josie non ci fosse niente di tanto speciale da non poter essere proseguito. Diceva alla Madre che aveva cercato dappertutto e non l'aveva mai trovato. Ma adesso credo che non cercasse nel posto giusto. C'era invece qualcosa di molto speciale, ma non era dentro Josie. Era dentro quelli che l'amavano.”
Da questa citazione si può capire come Klara tenta di rispondere all'interrogativo. Eppure dal suo ragionamento si può evincere anche che a suo avviso la nostra singolarità in quanto esseri umani si limiti alle nostre interazioni sociali.
Questo libro ci induce inevitabilmente a pensare all'effettiva esistenza del cuore umano, inteso in senso poetico, che quindi non può essere riproducibile tramite l'imitazione di atteggiamenti e comportamenti. C'è davvero qualcosa che ci contraddistingue dagli altri e che quindi ci rende insostituibili? E se sì, è data dall'individuo in sé o dalle relazioni umane che lo stesso ha?
L'aspetto che mi è piaciuto di più è quindi l'interrogativo sull'unicità dell'individuo all'interno di una società simile alla nostra in cui è tutto sostituibile dalla tecnologia, e da cosa questa singolarità dipenda.
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13/04/2022 09:41
1C - Liceo artistico Nervi-Severini, Ravenna
Questo libro mi è stato consigliato e all'inizio però mi stava un po' annoiando. Poi però ha iniziato a intrigarmi e alla fine mi è anche piaciuto. Parla della storia di Klara, un AA, ovvero un androide, che va a vivere da una ragazza di nome Josie, la quale soffre di una malattia. Mi sembra molto interessante come Klara, nonostante non sia umana, possa relazionarsi con le persone e avere dei sentimenti veri, come quelli di protezione e affetto verso la ragazza con cui vive.
19/04/2022 16:06
1N - Liceo Ulivi, Parma
Se penso alle prime impressioni che mi dava il libro, mi viene quasi da sorridere, non lo avrei mai definito avviciente. Dalle prime pagine sembrava proprio che l'autore volesse farci perdere le speranze, permettendoci poi di ritrovarle come ha potuto fare Klara all'inizio del libro, quando la piccola josie decide di acquistarla. Da li in poi, con la nostra visione su Klara, abbiamo potuto analizzare ogni angolo di questo mondo futuristico, nel quale le persone sembrano ancora imprigionate dalla paura di non riuscire a far sentire la propria voce. Mi è piaciuto inoltre come ci sia stata questa grande evoluzione di Klara, che sembra abbia portato tutto il resto del libro prima ad una battuta di arresto, e poi infine ad una grande rinascita. L'idea di farci vivere la storia nella prima persona di un robot all'avanguardia è stata fantastica, anche se quello che mi ha affascinato di piu del libro, sono state le vicende che racchiudevano la famiglia di rick, un amico di infanzia di josie. Rick sembra rispecchiare il tipico ragazzo povero ma ambizioso, che nel libro viene anche definito stupido, ma probabilmente solo a causa della poverta della madre, il quale personaggio pero mi ha affascinato. La madre riusciva a sembrare un ipocrita insensibile, riuscendo pero a farmi sentire in colpa per ciò che faceva. Sembra quasi che questo libro di 300 pagine riesca a racchiudere un universo di pesnieri, di ideologie e di personaggi sempre piu particolari. Il finale io non lo ho trovato tragico, perche dopo che Klara è riuscita a far riemergere le aspettative di tutti i personaggi ed essere riuscita a farli emergere, mi sembra giusto che si prenda il suo momento di riposo.
20/04/2022 16:50
2BT - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Klara e il sole è un libro molto bello ed interessante, si legge tutto d''un fiato e tratta diverse tematiche tra cui amicizia, amore e malattia. Il libro riproduce il modo in cui noi impariamo ad amare, ed è ambientato in un mondo futuristico. Parla di un robot a cui viene affidata una bambina quattordicenne malata chiamata Josie, per renderla il più felice possibile, ciò che è bello è il fatto che Klara (il robot) non sia un semplice robot ma possiede dei sentimenti come l''amore, l'amicizia e la tristezza che acquisisce osservando gli umani e sopratutto Josie. Questo libro lo consiglio a chi piacciono i romanzi di fantascienza.
03/04/2022 20:39
2 ASA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
A parer mio Klara è un libro molto valido.
Se devo essere sincero appena iniziato non ero molto fiducioso, mi stava quasi annoiando e quindi ho pensato di aver fatto la scelta sbagliata, però ho deciso di continuare perchè da come me lo avevano consigliato sembrava molto bello e interessante, infatti ho fatto bene.
Questo libro è complesso, quindi per capire tutta la storia nei minimi particolari bisogna leggerlo molto attentamente. Di sicuro questa storia, ti prende e una volta che sei entrato nel vivo del libro non riesci a smettere di leggerlo.
Ovviamente ti fa vedere tutto il mondo circostante in un modo diverso, come con gli occhi di un bambino curioso che vede tutto per la prima volta.
Libro consigliatissimo, soprattutto se sei fan della fantascienza e delle tecnologie.
29/03/2022 16:15
2P - Liceo Galvani, Bologna
Il romanzo del premio Nobel Ishiguru racconta di un mondo futuristico non troppo lontano dalla nostra società. La storia mette in risalto da un punto di vista oggettivo i comportamenti e i sentimenti umani visti dall'occhio attento e indagatore del robot klara, un'Amica Artificiale( AA). Klara viene scelta per le sue qualità empatiche e per la sua capacità di “ entrare e studiare nelle mille stanze del cuore di Josie”, una adolescente ammalata con scarse aspettative di vita. La Madre, dopo aver perso la figlia maggiore a causa di una malattia, spaventata dalla possibilità di perdere anche Josie, si rifugia nel progetto egoistico di poter sostituire Josie con Klara , addestrandola a simulare i comportamenti e le emozioni che prova Josie. Klara, spinta dalla speranza e dalla fede nel Sole di salvare Josie, lo invoca offrendogli un sacrificio.
Ishiguru usa una scrittura semplice ma molto incisiva, mette in risalto i sentimenti dei personaggi e descrive una società tecnologica, consumistica e egoistica, che pone come risoluzione alla perdita la sostituzione tecnologica che mette da parte l'unicità dell'essere umano.
Il romanzo mi è piaciuto molto per la sua originalità, per le sue descrizioni dettagliate e reali. Mi ha fatto riflettere sulla società odierna e sull'importanza della speranza nel sostenere l'individuo nei momenti difficili nella vita. https://youtu.be/_FrOQC-zEog
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30/03/2022 17:06
2 ASA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Questo romanzo è molto originale e mi ha affascinato molto. Sapevo già che mi sarebbe piaciuto nel momento in cui mi è stato presentato in classe.
Il libro parla di un futuro non troppo lontano in cui i bambini possono comprare degli "Amici Artificiali" (AA) con cui passare il tempo e sono obbligati a fare degli incontri di interazione nel corso dei quali devono fare amicizia e conoscere altri bambini. Questo aspetto della storia mi ha colpito molto poiché già adesso i bambini e i ragazzi, me compreso, tendono ad usare di più il cellulare o il computer e passano meno tempo con i loro amici all'esterno.
Un'altra cosa, che mi ha fatto affezionare al libro, è la capacità di descrivere della protagonista, Klara, una AA che viene comprata da una bambina di nome Josie. Nonostante Klara sia un androide, riesce comunque spesso ad essere più umana di molte persone presenti nel libro e con le sue descrizioni di ambienti, persone e sentimenti mostra la realtà di quella società.
Alcune persone potrebbero dire che questo libro è "strano", ma è proprio questo che lo rende un bellissimo libro.
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25/03/2022 19:53
2P - Liceo Galvani, Bologna
Semplicemente leggendo la premessa, sapevo che questo libro mi avrebbe intrigato. Il fatto è che sono sempre stato interessato al concetto di intelligenza artificiale, e di come un giorno, date le giuste circostanze, potrebbe non solo emulare, ma addirittura superare quella umana. In ogni caso, quella che ho iniziato a leggere semplicemente guidato dalla curiosità riguardo questo argomento, si è rivelata essere una narrazione estremamente appagante. L'intera vicenda è narrata attraverso gli occhi di Klara appunto, l'Amica Artificiale di Josie, la ragazzina che si potrebbe definire come la seconda protagonista della storia, poiché gran parte della vicenda, proprio come il mondo di Klara, ruota intorno a lei. Evitando spoiler sulla trama, vorrei concludere affermando che questo libro è l'esempio di una storia che può essere apprezzata pressoché da chiunque, dato che è narrata da un essere non del tutto vivo, ma ugualmente capace di sperimentare emozioni, istinto di sopravvivenza e perfino soggetto all'innata ricerca del divino, risultando in fin dei conti, quasi più umano di ogni altro personaggio. Insomma, definirei "Klara e il Sole" come una finestra divisa in riquadri, proprio come quelli che compongono la visuale artificiale di Klara, che ci permette di vedere attraverso essi tutti i diversi riflessi della vita della protagonista e di tutti coloro che le stanno accanto: esattamente come le facce del Sole racchiuse negli specchi del fienile dove le debolezze della natura umana di Klara vennero esposte, e la sua fede messa alla prova.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?

Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
19/03/2022 16:21
2E - Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II", Cagliari
“Klara e il sole” di Kazuo Ishiguro, si svolge in un ambiente futuristico in quanto narra la storia
dell' amicizia tra Josie, una ragazza malata di 14 anni, e Klara un androide progettato per far compagnia agli umani.
Questa storia è molto originale perché nonostante Klara sia un androide riesce a relazionarsi con gli umani, percependo i sentimenti di Josie e standole vicino nei momenti di difficoltà.
Oltre all' amicizia tra le due ragazze, un' altra tematica trattata è la malattia di Josie e la ricerca della cura da parte di Klara, la quale pensa che l'unica possibilità per guarire Josie sia il sole, essendo per l' androide la sua unica fonte di vita.
La lettura di questo libro è stata molto interessante in quanto presenta la vita degli esseri umani attraverso la visione di un androide.
23/03/2022 19:02
2A - Liceo Scientifico Statale "Ugo Morin", Venezia - Mestre
un bel libro, da leggere tutto d'un fiato. Estremamente accurati i dettagli.
23/03/2022 19:06
2 ASA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Questa storia è ambientata nel nostro mondo o in uno totalmente differente?
È una delle tantissime domande che ti poni leggendo il libro “Klara e il Sole”.
È una narrazione che ti lascia tanti punti interrogativi. Da un pizzico di ambiguità all'inizio si evolve crescendo in una moltitudine di domande che lo scrittore indirettamente ti chiede di farti.
Inizialmente sembra un mondo normale, come lo conosciamo d'altronde. La nostra struttura sociale, le nostre conoscenze scientifiche e informatiche e la nostra soggettiva percezione dei sentimenti e della spiritualità. Proseguendo però si sommano tante piccole stranezze che fanno cogliere che il libro è ambientato in un mondo in realtà molto differente dal nostro. Le descrizioni degli ambienti e dei personaggi lo fanno intendere.
È un continuo cambiamento, a volte le sequenze riflessive di Klara (l'androide che fa compagnia a Josie e dal cui punto di vista è narrata la storia) ci fanno capire che non ha nulla di tecnologico. Lei prova dei sentimenti caldi, angoscianti, scuri come noi li proviamo ogni giorno, ma poi la sua percezione della realtà è differente. È più semplice e schematica. Ciò mette in dubbio molto l'immagine di questa "robottina". La possiamo vedere come un umano, dato che esprime i suoi sentimenti almeno quanto gli “umani” del libro o ciò non è consentito, data la sua vera natura?
Il libro gioca molto su questo lieve sfalsamento, tra quello che è la percezione e la realtà.
Quel poco che si intuisce della struttura sociale è che è profondamente diversa dalla nostra. Il lettore inconsapevolmente si mette alla ricerca di risposte, indagando i pensieri e scavando trova quello che ci caratterizza: l'anima, il cuore.
La domanda che lo scrittore però si pone è proprio questa: tu come essere umano sei unico o sei copiabile? È un qualcosa a cui ognuno di noi risponderebbe senza esitare, ma proprio questo libro crea un dubbio. La tecnologia è capace di assumere le nostre caratteristiche esteriori nei modi più precisi possibili, ma è sufficiente oppure c'è qualcos'altro che ci rende intimamente noi stessi? Qualcosa ancorato molto più in profondità come le nostre paure, i nostri desideri, le nostre esperienze e tutto il bagaglio affettivo fornitoci piano piano negli anni.
Spaventa il fatto di sapere che forse noi, come società, potremmo addirittura pensare che ciò che ci caratterizza è il nostro guscio, quello che c'è fuori. Ogni giorno ci fermiamo ad osservare le banalità dell'esteriorità, senza mai sapere cosa c'è dentro noi e per assecondare quel bisogno di giudicare il fuori basterebbe anche un androide.
Non dobbiamo quindi mai dimenticarci quanto sia fondamentale la nostra parte più intima e profonda.
Proprio questo è uno dei motivi per cui il libro mi è piaciuto: ricorda quanto sia importante la ricerca dell'anima, il cuore di ogni singolo, pur non sapendo sempre se c'è, dov'è e se ne vale la pena.
19/03/2022 21:22
2BT - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Il libro, ambientato in un futuro distopico, narra l''amicizia tra una ragazzina e un androide, il cui scopo è quello di tenere compagnia alla protagonista, cercando di colmare la sua solitudine. Tra le due si creerà inevitabilmente un rapporto speciale.
Il libro è caratterizzato da una storia estremamente profonda e toccante, malinconica e commovente.
L'autore, Kazuo Ishiguro, è riuscito a coinvolgermi nella lettura in maniera impressionante, facendo leva sulla sensibilità del lettore e suscitando forti emozioni.
L'elemento del romanzo che mi ha colpito maggiormente è stato lo stile narrativo, colmo di dettagli ed elementi descritti minuziosamente.
Consiglio vivamente la lettura del libro a quelle persone in cerca di romanzi di una certa profondità e spessore.
22/02/2022 13:04
2i - Liceo Galvani, Bologna
"Klara e il Sole" è l'ultimo romanzo dello scrittore Kazuo Ishiguro, autore di "Non lasciarmi". Il libro tratta di temi molto importanti e attuali, riflettendo sulla complessità dell'essere umano ed i suoi valori, sull'importanza dell'amore e dei rapporti sociali. La protagonista, Klara, è un Amico Artificiale, androide progettato per tenere compagnia al proprio bambino. Viene notata in vetrina da Josie, una ragazzina vivace ma malata, e sin da subito sente di appartenerle, aspettandola fiduciosamente fino a quando lei non torna a comprarla. Klara impara a conoscere le emozioni di Josie, le persone per lei importanti e le sue abitudini, facendole compagnia anche nei momenti più difficili. Quando però la malattia della ragazza peggiora, Klara cerca in ogni modo di salvare la sua amica facendo tutto ciò che è nelle sue capacità e comprendendo ancora di più l'unicità del cuore umano.
Si può sostituire un essere umano con un robot? Esiste veramente ancora oggi qualcosa che renda ogni persona unica e importante? Cos'è che ci rende umani? Queste sono le riflessioni a cui porta il romanzo, e a cui l'autore cerca di dare delle risposte. Si potrebbe infatti pensare, anche nella nostra società sempre più tecnologica, che ogni uomo non sia unico e che lo si potrebbe sostituire. Molte persone nel libro sono di questa idea e anche Klara all'inizio pensa che sia possibile imitare in tutto e per tutto una persona, ma il padre di Josie non è d'accordo ed esprime la sua opinione contraria: "Tu credi al cuore umano? Non intendo semplicemente l'organo, è ovvio. Parlo in senso poetico. Il cuore umano. Tu credi che esista? Qualcosa che rende ciascuno di noi unico e straordinario? E mettiamo che esista. Se è così, non credi che per imparare Josie davvero non dovresti studiare soltanto i suoi modi ma anche quello che sta dentro di lei profondamente? Non dovresti imparare il suo cuore? Il che potrebbe essere difficile, o sbaglio? (...) Stanze su stanze, una dentro l'altra. Non credi che potrebbe essere così, cercare di conoscere il cuore di Josie? Per quanto tu possa vagabondare per quelle stanze, non ce ne sarebbero sempre altre nelle quali non saresti ancora entrata?"
Questo romanzo mi ha fatto tanto riflettere sul tema dell' "essere umano", trattandolo in maniera semplice e diretta. Per questo mi è piaciuto molto. Perché anche se all'apparenza possiamo sembrare tutti uguali, dentro ognuno di noi si nasconde un mondo fatto di esperienze, relazioni e passioni che ci rende unici.
Proprio per questo l'autore arriva alla conclusione che ciò che ci rende veramente umani non è solo il nostro io, ma ciò che significhiamo per gli altri, i legami che abbiamo e i ricordi di noi che lasceremo. Il libro infatti si chiude con il ragionamento di Klara dove afferma: "Mr. Capaldi pensava che dentro Josie non ci fosse niente di tanto speciale da non poter essere proseguito. Diceva alla madre che aveva cercato dappertutto e non l'aveva mai trovato. Ma adesso credo che non cercasse nel posto giusto. C'era invece qualcosa di molto speciale, ma non era dentro Josie. Era dentro quelli che l'amavano."
Alla fine della lettura ci si rende conto di quanto l'animo umano sia dato per scontato, mentre sono tante le domande sull'argomento a cui è difficile dare una risposta definitiva. Perché anche se Klara è un androide, lei è stata l'unica a mantenere la speranza, a sacrificarsi appieno, provando sempre un amore puro e disinteressato nei confronti di Josie. È quindi possibile tracciare un confine netto tra ciò che è umano e ciò che non lo è?
25/02/2022 16:37
2E - Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II", Cagliari
Questa storia, ambientata probabilmente in un Mondo futuristico, racconta il rapporto di amicizia tra un'androide, Klara, e una ragazza, Josie. Il romanzo inizia raccontando le origini del legame tra le due, proseguendo poi descrivendo lo sviluppo del loro rapporto. Sono presenti molte descrizioni di come Klara, che è davvero molto curiosa, vede il Mondo intorno a lei. Queste parti del racconto sono tra le più interessanti perché permettono di capire le percezioni e anche i sentimenti di una persona che non è umana. Grazie alle descrizioni di Klara ho potuto immaginare il suo negozio e la città dov'era situato, la casa di Josie e molti altri luoghi e situazioni. La storia raccontata è molto bella e profonda. Mi ha fatto pensare: chissà se davvero nel futuro arriveremo ad instaurare un rapporto con un androide come quello tra Josie e Klara. Nonostante la trama molto avvincente, qualcosa in questo libro non mi ha convinto a pieno, tanto che più volte ho pensato di interrompere la lettura, per questo il mio voto per il libro è 7.
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22/02/2022 07:46
1C - Liceo artistico Nervi-Severini, Ravenna
Questo libro mi ha appassionato molto.
Ho iniziato a leggerlo velocemente e non ci capivo molto, poi ho continuato mettendoci impegno e sono riuscita a finirlo con cura e entusiasmo.
La lettura per me é stata semplice e ci ho impiegato poco a finirlo.
Mi sono legata molto a tutti i personaggi, soprattutto a Rick, che inizialmente facevo fatica a sopportarlo ma poi ho imparato a “capirlo” e ad amarlo.
21/02/2022 08:57
2P - Liceo Galvani, Bologna
Il romanzo racconta la storia, ambientata nel futuro, della vita di un' androide (robot con sembianze umane) curiosa e attenta di nome Klara.
Ciò che ho apprezzato maggiormente del libro sono state le descrizioni di Klara per luoghi, situazioni, azioni ed emozioni, perchè mi hanno fatto immedesimare in lei e allo stesso tempo hanno reso la lettura molto più piacevole. Parlo anche di emozioni perché, nonostante sia un robot, Klara riesce a far comprendere al lettore quello che ogni personaggio prova: lei non è solo una “babysitter” per Josie (la bambina che la ha scelta), ma vede ed analizza ogni evento intorno a sé per arricchire in ogni secondo la sua conoscenza.
Il libro parla inoltre di tematiche importanti che credo siano riconducibili ad una stima che l'autore fa per un futuro molto prossimo. Non parla soltanto dell'avvento degli androidi ma anche di pratiche come il potenziamento dei bambini o di quanto per noi sia importante la luce del sole e dannoso l'inquinamento.
In conclusione, la lettura è scorrevole e poco impegnativa: è un libro che talvolta può far sorridere ma soprattutto riflettere. Lo consiglio maggiormente a ragazzi dai 14 ai 17 anni, ma sicuramente è adatto anche a persone di età maggiore.
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21/02/2022 08:57
2P - Liceo Galvani, Bologna
Il romanzo racconta la storia, ambientata nel futuro, della vita di un' androide (robot con sembianze umane) curiosa e attenta di nome Klara.
Ciò che ho apprezzato maggiormente del libro sono state le descrizioni di Klara per luoghi, situazioni, azioni ed emozioni, perchè mi hanno fatto immedesimare in lei e allo stesso tempo hanno reso la lettura molto più piacevole. Parlo anche di emozioni perché, nonostante sia un robot, Klara riesce a far comprendere al lettore quello che ogni personaggio prova: lei non è solo una “babysitter” per Josie (la bambina che la ha scelta), ma vede ed analizza ogni evento intorno a sé per arricchire in ogni secondo la sua conoscenza.
Il libro parla inoltre di tematiche importanti che credo siano riconducibili ad una stima che l'autore fa per un futuro molto prossimo. Non parla soltanto dell'avvento degli androidi ma anche di pratiche come il potenziamento dei bambini o di quanto per noi sia importante la luce del sole e dannoso l'inquinamento.
In conclusione, la lettura è scorrevole e poco impegnativa: è un libro che talvolta può far sorridere ma soprattutto riflettere. Lo consiglio maggiormente a ragazzi dai 14 ai 17 anni, ma sicuramente è adatto anche a persone di età maggiore.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?
