
Inverno nelle terre selvagge
Piemme, 2024
Traduzione di Maurizio Bartocci
176 pagine
Non era l'orso il suo avversario principale. E neanche il lupo o gli altri animali. Era Brian a essere divenuto il più grande nemico di se stesso, perché, essendo troppo preso dalla caccia, dalla pesca, dalla sopravvivenza, aveva dimenticato la prima regola di tutte: essere sempre, sempre, attenti a quello che succede. In natura, ogni cosa ha un significato, e lui non si era accorto dei segnali che preannunciavano la fine dell'estate.
Da due mesi Brian sopravvive in totale solitudine nelle foreste del Nord America: è precipitato lì quando era in volo su un piccolo biplano, il pilota ha perso la vita e nessuno sa quale sia la sua posizione. Anche se giovanissimo e inesperto, durante l'estate, grazie a grande tenacia e intelligenza è riuscito a sopravvivere, prima imparando a raccogliere bacche, poi a pescare e cacciare, anche senza avere con sé nulla di utile. Si è costruito un rifugio, ha imparato a leggere le tracce e ad accendere un fuoco, e a difendersi da molti animali selvatici.
Ma ora l'autunno avanza, e improvvisamente arriva la neve. Lo spettacolo è davvero mozzafiato, ma Brian deve ricominciare tutto da capo: i suoi vestiti estivi non servono a nulla, ha bisogno di qualcosa di pesante per proteggersi e armi più robuste. Gli animali si muovono diversamente, e se seguire le impronte è più semplice, è estremamente più complicato non farsi individuare, muoversi, cacciare, resistere con temperature polari. Una situazione tremenda per lui, ma uno spasso per noi fortunati che possiamo leggere delle sue incredibili avventure.
Ma ora l'autunno avanza, e improvvisamente arriva la neve. Lo spettacolo è davvero mozzafiato, ma Brian deve ricominciare tutto da capo: i suoi vestiti estivi non servono a nulla, ha bisogno di qualcosa di pesante per proteggersi e armi più robuste. Gli animali si muovono diversamente, e se seguire le impronte è più semplice, è estremamente più complicato non farsi individuare, muoversi, cacciare, resistere con temperature polari. Una situazione tremenda per lui, ma uno spasso per noi fortunati che possiamo leggere delle sue incredibili avventure.
Commenti
28/04/2025 16:36
2A - Scuola secondaria di primo grado, San Pietro in Campiano, Ravenna
Mi è piaciuto abbastanza Inverno nelle terre selvagge, anche se non è stato il mio libro preferito. La storia è interessante, racconta di un ragazzo che deve imparare a sopravvivere da solo in un posto molto freddo e isolato. Quello che mi ha colpito di più è come, pur essendo all'inizio un po' inesperto, riesca a diventare più forte e a capire come affrontare le difficoltà. Alcune parti sono un po' lente e parlano troppo della natura, quindi mi sono un po' annoiato. Però ci sono anche delle pagine che mi hanno fatto venire voglia di provare a sopravvivere nella natura (anche se so che sarebbe difficilissimo). La scrittura è scorrevole, ma a volte ci sono parole che non ho capito molto bene, quindi ho dovuto fermarmi a pensarci.
28/04/2025 17:05
2A - Scuola secondaria di primo grado, San Pietro in Campiano, Ravenna
Inverno nelle terre selvagge" è un libro davvero affascinante, che ti porta in un viaggio attraverso paesaggi gelidi e atmosfere intense, immergendoti nella lotta per la sopravvivenza e nella bellezza cruda della natura. La narrazione è coinvolgente e ti fa sentire come se fossi lì, tra le nevi e i silenzi dell'inverno.
Per quanto riguarda un luogo che mi fa pensare a questo libro, direi la Lapponia, con i suoi paesaggi innevati e il senso di isolamento che trasmette. E una canzone che si adatta bene a questa atmosfera è "Winter" dei Tori Amos, che con le sue note delicate e malinconiche riesce a catturare perfettamente l'essenza di un inverno selvaggio e misterioso.
01/04/2025 11:58
1D - Scuola media Salvo d'Acquisto, Bologna
questo libro mi è piaciuto perché è un libro di avventura che spiega anche come sopravvivere nel bosco però non do 10 stelle perché fare un incidente aereo è un po banale. La trama parla di Brian che sopravvive ad un incidente aereo trova il kit medico poi finiscono i proiettili costruisce un arco e una lancia , un giorno va a caccia e trova un'alce la uccide ed ha carne in abbondanza . Però un giorno sente alcuni spari . Il libro mi ha fatto provare incertezze sul fatto se Brian sarebbe morto o sarebbe sopravvissuto e suspense per il finale.
28/03/2025 17:52
3X - scuola media "Marco d'Oggiono", Oggiono
Penso che questo sia proprio un buon libro!
Brian, il protagonista, è un ragazzo che è riuscito a sopravvivere nella foresta per tutta l'estate dopo che il suo aereo si è schiantato tra i boschi dell'Alaska. Tutti i giorni per lui sono uguali, caccia e costruisce oggetti, almeno fino a quando non arriva la prima nevicata. Da questo momento, per Brian comincia una entusiasmante avventura.!
Nonostante questo libro sia il "sequel" di un altro, che parla dell' estate, è scritto molto bene e anche se non ho letto il primo libro della serie è riuscito a coinvolgermi molto, a farmi sentire come Brian.
L'unica nota dolente è che le giornate sono tra loro molto simili quindi a qualcuno potrebbe non piacere. A me non è piaciuto troppo questo lato del libro, anche se ti fa capire molto bene come sia difficile la vita senza le nostre comodità.
Consiglio questo libro a coloro che amano la natura e i libri d'avventura!
21/03/2025 12:36
1D - Scuola media Salvo d'Acquisto, Bologna
Questo libro è stato MERAVIGLIOSO! Parla di questo ragazzo di nome Brian che fa un incidente aereo e lui è l' unico sopravvissuto però è bloccato in queste terre selvagge. Fortunatamente trova il kit di sopravvivenza quindi parte già con accendini, un fucile, cibo in polvere, un accetta e un coltello. Finite le risorse, però, è costretto a iniziare a cacciare e costruire armi. Però non si accorge che l' inverno stava arrivando. Si nutre con conigli e riesce a cacciare un cervo. Si costruisce un arco con delle frecce, una lancia, con la pelle di cervo costruisce una giacca per stare al caldo e delle ciaspole per camminare sulla neve. Durante la sua sopravvivenza trova dei pericoli, ad esempio viene attaccato due volte da un orso o viene colpito da un cervo. L' unica cosa brutta è che questo libro è troppo descrittivo, troppo dettagliato, c'è, è troppo lento! Lo consiglio a chi ama le storie di sopravvivenza e di avventura e con un botto di suspense
24/02/2025 15:17
2A - Scuola secondaria di I grado Damiano, Ravenna
Il libro è veramente molto appasionante e in molti casi anche divertente; mi è piaciuto soprattutto che l'autore abbia dato un continuo al primo libro e come Brian nonostante la fatica il freddo e la stanchezza non si perda mai d'animo
17/02/2025 22:26
2E - Scuola Media Casadio, Piangipane (RA)
"Inverno nelle terre selvagge" è un libro molto coinvolgente che riprende il libro "Nelle terre selvagge" e mi è piaciuto molto per la mia passione dei libri e anche film di avventura.
Lo consiglio per chi ama generi di avventura e di sopravvivenza nella cosiddetta "Natura selvaggia".
P.S: consiglio la lettura di questo libro dopo aver letto il suo precedente.
17/02/2025 12:43
2D - Scuola media Pertini, Reggio Emilia
Il libro "Nelle terre selvagge" mi ha stupito molto, così ho letto il secondo libro, "Inverno nelle terre selvagge", e mi è piaciuto.
"Inverno nelle terre selvagge" parla di un ragazzo che, vivo per miracolo dopo un incidente aereo, lotta per sopravvivere in una foresta, impara a cacciare, a cucinare con il fuoco e a costruire un riparo.
Le avventure di Brian mi fanno venire i brividi dallo stupore, perché il protagonista è alle prese con la caccia e la sopravvivenza.
L'incontro tra Brian e la puzzola mi ha strappato un sorriso, perché pensare che un ragazzo della mia età litighi con una puzzola fa piuttosto ridere!
12/02/2025 19:24
2A - Scuola secondaria di primo grado, San Pietro in Campiano, Ravenna
Inverno nelle terre selvagge mi è piaciuto molto, perché l' autore è riuscito a farmi entrare dentro la storia.
Il protagonista ha una caratteristica fondamentale: non si arrende mai.
31/01/2025 17:56
1A AFM - IIS Fantini, Vergato (BO)
Un bel libro ,mi è piaciuta molto la trama ed anche il messaggio che ha trasmesso .
29/01/2025 21:47
3X - scuola media "Marco d'Oggiono", Oggiono
"Inverno nelle terre selvagge" è una di quelle letture che ti entrano nell'anima, un viaggio che non dimenticherò mai. Appena iniziato, sono stato subito rapito dalla sua scrittura cruda, ma al tempo stesso incredibilmente poetica. L'autore ha una capacità unica di mescolare la brutalità della natura con le emozioni più intime dei personaggi. Non è solo un racconto, è un'esperienza, un'esplorazione profonda dell'animo umano che si scontra con l'ambiente selvaggio.
Il suo stile è coinvolgente e a tratti quasi spartano, ma c'è una bellezza nascosta nelle frasi brevi, che sembrano scelte con cura e precisione. La scrittura è come una tela, ogni parola è messa al posto giusto, senza troppi fronzoli, ma con una forza che ti fa sentire ogni singolo paesaggio, ogni piccola sfumatura. E poi, c'è questa continua alternanza tra momenti di calma assoluta e tensione che cresce senza che te ne accorga, fino a trovarti immerso in una situazione in cui è difficile respirare.
Mi ha sorpreso il modo in cui l'autore gioca con la solitudine dei suoi personaggi. Non la racconta mai come qualcosa di semplicemente triste, ma come una condizione in cui ognuno può scoprire sé stesso, per forza di cose. E poi la natura, che non è mai solo un contorno: è un protagonista, un'entità quasi viva che si fa sentire in ogni momento. A volte sembra che i personaggi siano completamente in balia di essa, altre volte sembra che la natura sia loro alleata, ma in ogni caso non c'è mai un equilibrio perfetto, proprio come nella vita.
Quello che mi ha colpito davvero tanto è la sua capacità di creare immagini forti con pochi dettagli, ma che sono così vivi che ti sembra di poterle toccare. Non c'è bisogno di grandi descrizioni, ogni parola è calibrata, mai di troppo, ma mai di meno. È come se ogni frase fosse pensata per farti sentire la fatica, il freddo, la disperazione, ma anche la bellezza crudele di questo paesaggio.
E alla fine, quando chiudi il libro, ti rendi conto che ti ha lasciato qualcosa di profondo. Non è solo un racconto di sopravvivenza o di lotta contro la natura, ma una riflessione sulla resilienza, sulla solitudine e su come anche nei luoghi più remoti possiamo trovarci a lottare con noi stessi. È un libro che ti cambia, che ti fa vedere il mondo da una prospettiva diversa, più intensa. Non è una lettura facile, ma vale ogni singolo momento speso con il naso tra le pagine.
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
14/01/2025 18:25
3D - Scuola media Panzini, Bologna
mi e' piaciuto molto, e' un libro molto avventuroso e interessante, mi e' piaciuto sopratutto come i personaggi cambiano superando le loro paure
13/01/2025 07:46
3H - Scuola media Carracci, Bologna
La storia di questo libro è interessante e non comune nella vita di tutti giorni.
Credo che l' autore sia stato molto fantasioso
04/01/2025 14:16
2D - Scuola media Pertini, Reggio Emilia
avevo letto anche l'altro libro, l'ho trovato un po' troppo ripetitivo anche se mi è piaciuto...
01/01/2025 17:43
2A - Scuola secondaria di I grado “P. Sigismund”, Chiesa in Valmalenco, SO
MI piace molto perchè questo tipo di libro parla di come una persona è soppravvissuta ad uno schianto aereo.