I trasfigurati
Beat, 2015
Traduzione di Hilia Brinis
220 pagine
In un mondo futuro e post apocalittico, i sopravvissuti si sono organizzati in piccoli villaggi autonomi di pastori e agricoltori. La comunità di Waknuk è forse la più ordinata, timorata di Dio, e attenta a rispettare la Definizione, un insieme di leggi che tutti sin da bambini devono imparare a memoria per non ripetere gli errori del passato, con comandamenti come: «E il Signore decretò che l'uomo dovesse avere un corpo, una testa, due braccia, due gambe; che ogni braccio dovesse avere due giunture e terminare in una mano; che ciascuna mano dovesse avere cinque dita… E ogni creatura che abbia aspetto umano ma non sia formata così non è umana. È un Sacrilegio… »David è il figlio del capo carismatico del villaggio, e lo ha visto bruciare, anche nelle stagioni di grande crisi e carestia, piante e animali considerati impuri perché imperfetti, o diversi dalla norma. Un giorno scopre il “terribile segreto” di una nuova amica: ha sei dita nei piedi. A lui non sembra affatto grave, poi ricorda la Definizione, e inizia a riflettere su ciò che è “normale”, e quindi giusto, e cosa no, e quindi sacrilego. Deve denunciare l'impurità della ragazza? E che dire di quella strana capacità che lui stesso possiede, e non ha mai rivelato, di poter comunicare a distanza col pensiero con le pochissime altre persone come lui?
Commenti
27/02/2024 19:41
2AC - Liceo Rosmini, Rovereto
Questo libro narra di un ragazzo a cui sin da bambino è stata imposta un'educazione rigida e a cui è stato insegnato che qualunque cosa o persona che non rispettasse "la definizione" di Dio dovesse o perire o essere esiliata. E' curioso e affascinante come David, il protagonista, seppur cresciuto in una famiglia estremamente devota alla definizione di Dio, non condivida l'idea del dover ripudiare chiunque si differisca dalla massa per anche solo una piccola differenza, come per esempio la sua amica Sophia che in un piede ha sei dita e non cinque. La maniera crudele in cui una deviazione viene esclusa dalla società ha da sempre rappresentato una paura per David, che nascondeva a tutti, ad eccezione di suo zio, la sua capacità di comunicare a distanza tramite il pensiero con un gruppo ristretto di ragazzi e pertanto di essere lui stesso una deviazione. Questo libro mi è piaciuto perchè, non ostante tutti gli sforzi da parte degli uomini di conservare la pura immagine e di creare una società perfetta, questa non lo fosse affatto, perchè al contrario di come si vuole credere non vedere le problematiche che ci circondano o ignorarle non basta per farle scomparire.