I Commitments

Guanda, 2018
Traduzione di Giuliana Zeuli
176 pagine
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Avatar Shirley
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Il giorno dopo la formazione dei Commitments, Jimmy spedì un annuncio da mettere su Hot Press: "Se avete il Soul nell'anima, la Band più Proletaria del Mondo ha bisogno di voi. Rivolgersi a J. Rabbitte, 118, Chestnut Ave., Dublino 21. Non si prendono cafoni e gente della zona sud."
Fai molta attenzione, ti avverto: quello che stai per leggere è un racconto travolgente, scatenato, volgare e molto, molto scorretto. Detto ciò, è anche la storia di un gruppo di giovani che dedica anima e corpo (soprattutto corpo) alla musica, con il sogno di poter incidere con una grande etichetta.
Quando Jimmy Rabbitte viene contattato da un vecchio amico, che gli chiede di aiutarlo con la sua band, prende subito l'ingaggio come una missione personale. Come manager si prende la responsabilità di sconvolgere le vite dei pochi componenti: cambia il nome della band in The Commitments, ingaggia altri musicisti straordinari, dal passato equivoco, trova tre bellissime coriste e infine impone loro il genere di musica che dovranno suonare: il Soul.
Loro sono irlandesi e si sa che gli irlandesi sono "i neri d'Europa", almeno così dicono, e allora c'è da aprire bene le orecchie: da quel momento per le strade di Dublino la musica di Aretha Franklin, Otis Redding, James Brown, Ray Charles, Sam Cooke, Wilson Pickett e Stevie Wonder diventa l'unica musica da ascoltare.

Il Soul è la “musica dell'anima”. Nasce dalla fusione delle sonorità del jazz e del gospel. Buon ascolto!
E se poi vuoi farti travolgere dalle sonorità del film che Alan Parker ha girato, eccolo: The Commitments 

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