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Gifts. Doni
Mondadori, 2024
Traduzione di Stefano Andrea Cresti
336 pagine
Veder la tua vita come una storia mentre la stai vivendo può aiutarti a viverla meglio: non è saggio pensare di sapere come sarà o come andrà a finire. Questo lo si potrà conoscere soltanto quando sarà terminata. E anche quando è terminata, e anche quando è la vita di un altro, di qualcuno che è vissuto cento anni fa, ed è una storia che ho sentito ripetere infinite volte, mentre la ascolto continuo a sperare e a temere come se non sapessi come finisce; in questo modo vivo la storia ed essa vive in me. E' un buon modo per ingannare la morte. Le storie sono le entità a cui la morte ritiene di poter mettere la parola fine. La morte non può capire che, anche se finiscono con lei, con lei non finiscono.
Le storie delle altre persone possono divenire una parte della tua, le sue fondamenta, il terreno su cui crescere.
Gli abitanti dei Monti - un territorio aspro e selvaggio - possiedono dei Doni: uno per famiglia, passato ai discendenti per via ereditaria. Doni meravigliosi: la capacità - con un gesto, una parola, un'occhiata - di chiamare gli animali, di accendere il fuoco, di spostare la terra. Doni terribili: la possibilità di spezzare un arto, di ottenebrare la mente, di scatenare una malattia devastante. E gli uomini e le donne dei Monti vivono nel continuo terrore che una famiglia "scateni" il proprio Dono contro le altre, mutilandole, sterminandole o rendendole schiave. Ma, così facendo, non rinunciano forse a ciò che hanno di più prezioso?
Commenti
12/05/2025 12:51
1I - Liceo Galvani, Bologna
Commento di “Gifts” di Ursula K. Le Guin
1. L'argomento centrale del romanzo in una frase
Gifts esplora il conflitto tra identità personale e aspettative familiari in un mondo in cui i poteri ereditari possono diventare una prigione.
2. Che cosa ci dice il titolo
Il titolo richiama i “doni” magici trasmessi nelle famiglie delle Colline: poteri temuti, rispettati e spesso distruttivi, che pongono la domanda se un dono sia davvero un bene o una maledizione.
3. L'aspetto che ti è piaciuto di più e perché
Mi è piaciuta la riflessione sul libero arbitrio: Orrec decide di rinunciare al potere che tutti si aspettano da lui, affermando così la propria volontà. Trovo potente il messaggio che anche rifiutare qualcosa imposta dagli altri può essere un atto di forza.
4. L'aspetto che ti è piaciuto di meno e perché
Alcune parti centrali del romanzo risultano lente e ripetitive, soprattutto quando Orrec è cieco per scelta: il ritmo si blocca e la narrazione sembra sospesa, anche se ha senso dal punto di vista tematico.
5. Chi è il protagonista: descrivilo a partire da tre aggettivi, che poi devi motivare
• Sensibile: Orrec percepisce profondamente le emozioni e i conflitti interiori, e soffre nel dover scegliere tra ciò che è giusto e ciò che gli viene imposto.
• Riflessivo: si interroga sul significato del suo potere e sul suo posto nel mondo, dimostrando una profonda maturazione.
• Coraggioso: decide di vivere “alla cieca” piuttosto che usare un potere che potrebbe fare del male, un atto di ribellione e integrità.
6. Un altro personaggio a tua scelta: descrivilo a partire da tre aggettivi, che poi devi motivare
Gry, l'amica di Orrec:
• Forte: affronta il rifiuto del suo stesso dono, scegliendo di non usarlo per uccidere animali.
• Leale: resta sempre accanto a Orrec, sostenendolo anche nelle scelte più difficili.
• Libera: incarna l'idea di una persona che non si lascia definire dal potere che eredita, ma sceglie chi essere.
7. La tua frase preferita e perché ti piace
“La parola può creare, la parola può distruggere.”
Mi piace perché sintetizza perfettamente il potere della narrazione, ma anche il conflitto centrale del libro: usare o non usare il proprio potere.
8. Un collegamento o una riflessione suscitati dal libro
Il romanzo fa riflettere su come spesso i “doni” che ereditiamo – come talento, ruolo sociale, aspettative – possono diventare un peso, se non impariamo a gestirli con libertà e responsabilità. È un tema molto attuale, soprattutto per i giovani.
9. Un titolo alternativo
“Il prezzo del dono “ sarebbe un titolo simile, ma efficace.
10. Il tuo voto da 0 a 10
Il mio voto è 8/10, perché il libro mi è piaciuto molto, ed è scritto in un modo semplice, anche se alcune parti sono un po' lente per i miei gusti.
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16/05/2025 22:26
4A - ITS Morigia-Perdisa, GEOMETRA, Ravenna
Gift Doni di Ursula K. Le Guin mi è piaciuto molto. È un libro affascinante e al contempo molto profondo. Nonostante sia un romanzo fantasy, affronta temi umani come la responsabilità, la paura del potere e il desiderio di libertà. Mi piace molto il concetto principale del libro, Il protagonista, Orrec, aveva un dono potente ma pericoloso e la sua decisione di rinunciarvi mi ha colpito. In particolare, lo considero un atto di coraggio e riflessione, non di debolezza. Inoltre, lo stile di Le Guin nella scrittura era piuttosto poetico e denso, mi sono immersa in un mondo immaginario ma che sembra reale. Perciò, lo consiglio se vi piacciono le storie che fanno pensare e sognare.
14/04/2025 06:49
2E - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Il romanzo è lento e a tratti tedioso. L'ambientazione, pur essendo affascinante, non è mai pienamente sviluppata, con molte occasioni mancate. Il ritmo della trama è eccessivamente contemplativo e rischia di annoiare chi si aspetta azione o colpi di scena. Inoltre, i personaggi sono psicologicamente ben delineati, ma è più difficile creare un coinvolgimento emotivo, rendendo complicato interessarsi davvero a ciò che accade loro. In breve, presenta elementi profondi, ma manca di energia e non lascia un grande impatto.
26/03/2025 17:40
2C - Scuola secondaria di primo grado, Guido Novello, Ravenna
Da grandi poteri, derivano grandi responsabilità, ecco così descriverei questo libro con una storia davvero da sognatore!
la storia non molto scorrevole nasconde però un ottima trama, il fantasy è un genere che ho sempre apprezzato quindi per me è stato facile immedesimarmi nella storia, in ogni caso anche se fantasy il libro tratta anche argomenti immortali come il rispettala compassione, l 'amicizia, la complicità e molti altri ancora
21/03/2025 23:40
1E - Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II", Cagliari
Questo libro mi è piaciuto molto, inanzitutto perchè è un fantasy e quindi un genere che mi appassiona molto, ma anche perchè simboleggia un concetto reale, ovvero l'abuso del potere che può rovinare le persone. Nel libro si parla di uomini che possiedono dei poteri, che vengono ereditati da generazione in generazione, che possono essere straordinari, ma se si abusa di essi si può causare distruzione. Anche nella realtà l'uomo può abusare del potere per causare distruzione, anche l'uomo viene rovinato dall'abuso del potere, e penso che questo libro voglia proprio dare questo messaggio.
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22/03/2025 22:00
2D LSU - IIS Capirola, Ghedi (BS)
Il libro illustra la vita nelle Altelande e in particolare si concentra sulla storia di un ragazzo, Orrec, della stirpe dei Caspromant. In questa terra vi sono diversi domini e ognuno di questi è caratterizzato da un dono.
La storia, nonostante possa sembrare un po' pesante specialmente all'inizio, l'ho trovata carica di significato.
Non è molto scorrevole, ma, anche se sembra una realtà molto diversa dalla nostra, raffigura differenti temi e aspetti attuali, e al suo interno vengono raccontate storie, amicizie e tradizioni. Il narratore coincide con il protagonista, quindi è interno e parla in prima persona. Lo stile è prevalentemente descrittivo e riflessivo.
La cosa che più mi ha colpito è la capacità dell'autrice di far percepire le sensazioni al lettore attraverso le descrizioni. Lo consiglio ad un pubblico amante del fantasy che cerca una storia che faccia riflettere.
19/03/2025 16:51
2A - Liceo Tassoni, Modena
All'inizio, Gifts. Doni di Ursula K. Le Guin mi ha lasciato piuttosto perplesso. Il ritmo lento e l'introduzione di un mondo complesso mi sono sembrati faticosi da digerire. La narrazione, inizialmente un po' noiosa, mi ha fatto quasi perdere l'interesse, con una trama che sembrava non decollare mai. Tuttavia, più andavo avanti, più il romanzo cominciava a rivelarsi interessante.
Le Guin è maestra nel costruire mondi intricati, e in questo libro, nonostante il passo inizialmente ritardato, la profondità delle sue tematiche emerge con forza. Il tema dei "doni" e le conseguenze che essi portano nelle vite dei personaggi, mi ha fatto riflettere su concetti di potere, responsabilità e sacrificio. La storia diventa gradualmente più coinvolgente, soprattutto quando i personaggi iniziano a confrontarsi con la realtà delle proprie scelte e dei propri doni, che non sono mai solo benedizioni, ma anche maledizioni.
In definitiva, sebbene Gifts inizi con un'andatura che può sembrare pesante, la capacità della Le Guin di costruire una narrativa ricca di emozioni, riflessioni e sorprendenti svolte fa sì che, alla fine, il libro diventi un'esperienza affascinante e memorabile. Un romanzo che, sebbene lento inizialmente, vale assolutamente la pena di essere letto.
17/03/2025 15:45
2A - Scuola secondaria di primo grado, San Pietro in Campiano, Ravenna
Il libro che ho letto, Gifts, parla di un ragazzo di nome Orrec, della tribù di Caspromant, figlio di Canoc, il capo tribù e di Melle. Il giovane, dopo aver distrutto una collina con il dono del disfacimento (in grado di disintegrare con il solo sguardo, parola e volontà) viene bendato dal padre affinché non faccia più alcun danno. Successivamente Orrec e la sua amica Gry, della tribù dei Roddomant, decidono che a 15 anni si sarebbero sposati. Nel frattempo prosegue la guerra delle tribù dei giovani contro i Drummant.
Ho trovato il libro è poco scorrevole, quindi non lo consiglio ai lettori deboli.
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11/03/2025 15:55
1I - Liceo Galvani, Bologna
il libro parla di un mondo fantastico nel quale due amici eredi di due importanti famiglie vivono avventure e disgrazie con l'aiuto dei loro doni. Il titolo, gifts, si riferisce alle specialità che ogni membro nelle Lande possiede, si tramandano per famiglie: sono dei poteri forti ma pericolosi. Un aspetto che mi è piaciuto molto è il legame profondo che c'è tra Orrec e Gry, i quali condividono ogni momento l'uno con l'altra e non si farebbero mai del male.
Un aspetto del libro che non mi è piaciuto è stata la morte della madre, che viene descritta come fonte di immenso dolore per Orrec e il padre, i quali cadono in depressione per molto tempo.
Orrec lo descriverei come una persona: coraggiosa, perché ha fatto un gesto di grande coraggio rinunciando al suo dono; riflessiva, perché pensa molto prima di prendere le sue decisioni; introversa, perché è una persona che preferisce stare da sola e piuttosto che stare in mezzo agli altri.
Gry la descriverei come una persona: empatica, perché riesce a capire e sentire ciò che gli altri provano; intelligente perché capisce le cose con facilità e aiuta spesso Orrec a uscire dai guai; leale, perchè è sempre fedele e sincera con le persone che ama, e mantiene sempre le sue promesse.
Una frase che mi ha colpito è una frase che dice Orrec a Gry: "Sapere chi sei è una maledizione, perché è così difficile cambiare." Questa frase fa riflettere sul peso di conoscere la propria natura e la difficoltà di cambiare come succede al protagonista.
Questo libro mi ha fatto riflettere su come non tutto ciò che sembra cattivo e maligno lo sia e come non tutto ciò che sembra bello Lo sia: non tutto è come sembra.
il mio voto per questo libro è 7.
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28/02/2025 10:54
2F - Liceo Laura Bassi, Bologna
È una storia ambientata in questo paese sulle montagne, abitato da un popolo di persone con poteri straordinari ma anche pericolosi, come il potere del nostro protagonista che decide di bendarsi quando lo scopre. In sè la storia è ben scritta e strutturata, mi ha fatto immergere abbastanza. Magari non è il mio genere, ma per gli amanti di dramma e fantastico può essere una nuova scoperta.
13/02/2025 17:32
2A LSA - IIS Capirola, Ghedi (BS)
Libro adatto soprattutto a chi piace veramente il genere fantasy anche perché a tratti è lento e noioso dato le numerose riflessioni filosofiche, però è un libro ricco di significati ad esempio l'amore per i cari o la solitudine etc. Il fatto che più colpisce è come l' autrice utilizza la magia non come strumento che porta dei benefici ma come maledizione. Comunque consiglio il libro anche se molto complesso.
11/02/2025 14:22
2D - Scuola Media Torelli, Sondrio
Il libro a me non è piaciuto. Non sono un' amante del genere fantasy in più questo è un pessimo fantasy.
28/01/2025 18:20
1E - IIS Venturi, Modena
Secondo me un fantasy vale come un'altro ma questo è di un'altro livello
27/01/2025 14:04
1B LSA - IIS Fantini, Vergato (BO)
Consiglio questo libro a chi è un amante del fantasy, però non lo trovo un libro molto adatto per approcciarsi al genere, perchè in alcuni tratti diventa lento e noioso. Tutto sommato un buon libro.
22/01/2025 12:01
2C - Scuola media Gozzadini, Castenaso
Questo libro non è male per le persone che amano leggere, ma per le persone che non amano leggere è molto noioso e lento;
il libro ha un messaggio molto bello e parla dei poteri