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Avatar Shirley
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E che dovrei fare?
Cercare un protettore potente,
di un padrone farmi servente,
e come un'edera scura che s'avvince ad un tronco
e lo corteggia leccandogli la corteccia,
arrampicarmi con l'astuzia invece di elevarmi con la forza?
No, grazie.
[...]
No, grazie! No, grazie! No, grazie! Ma… cantare,
sognare, ridere, muoversi, esser solo, esser libero,
aver vista cristallina e voce argentina,
quando va, mettersi il cappello di traverso,
per un sì, per un no, battersi - o scriver un verso!
Lavorare senza preoccuparsi di gloria e fortuna,
per quel viaggio tanto pensato sulla luna!
Non scrivere mai nulla che non giunga dal profondo,
e sempre modesto dirsi: in fondo,
caro, sii pago dei fiori, dei frutti, financo delle foglie!
se è nel tuo giardino che le si coglie!
Se deciderai di affrontare quest'opera, diventato un classico dell'epoca moderna, devi sapere alcune cose: è stata scritta nel 1897, ma è ambientata nel 1640... di conseguenza all'inizio potrà sembrarti lontana;  non si tratta di un romanzo e neanche di poesia, ma è un testo di teatro, e molto famoso; vedrai scorrere tanti personaggi, ma concentrati sui tre più importanti: Cyrano de Bergerac, cadetto di Guascogna, fiero di essere libero ma costretto a rimanere solo a causa di un naso così spropositato che potrebbe fare ombra alla luna; sua cugina Rossana, bellissima, ricca e innamorata del bel Cristiano; e Cristiano appunto, che in silenzio l'ama e che finalmente decide di conquistarla. Farlo diventa però una bella impresa, visto che Rossana apprezza le belle parole, ma a lui l'imbarazzo invece toglie la voce, mettendolo in crisi con balbettii continui.
In aiuto arriva Cyrano, che decide di mettersi in ombra prestando la voce all'amico. Insieme, notte dopo notte, nascosti nel buio, corteggiano Rossana, che ignara di tutto, sempre più si innamora.
Ahimè, però, il cuore di Cyrano si strugge perché in fondo sa che mai potrà avere un amore come quello; e che proprio lei, Rossana, di cui segretamente è innamorato, mai potrà amarlo.
Tutto cambia quando i due cadetti partiranno per la battaglia, e Cristiano decide di raccontare la verità: perché in fondo lui vuole essere amato per quello che è.

Commenti

Avatar Ravanello_09
16/03/2024 07:53
1I - Liceo Galvani, Bologna
Fino a che punto l'aspetto fisico può influenzare la vita di una persona? “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand rappresenta un grande classico del mondo teatrale. Nel primo dei cinque atti assistiamo all'arrivo del pubblico in un teatro e qui faremo conoscenza con alcuni personaggi, ma Cyrano entrerà in scena solamente a metà dell'atto. Cyrano può essere analizzato con tre aggettivi: colto, sfacciato e, all'apparenza, sicuro di sé. Troviamo diversi esempi in cui queste caratteristiche si manifestano chiaramente: i suoi bellissimi versi d'amore improvvisati per Rossana o la brutalità dei suoi comportamenti anche con gli amici più stretti. Il protagonista presenta però una grande insicurezza derivata dalle dimensioni del suo naso, che gli impedirà di dichiararsi alla sua amata. Una frase che mi ha fatto riflettere su questo punto la troviamo alla fine dell'ultimo atto: “Mi pare che la morte guardi…che osi guardare il mio naso!”; in questo momento lo spadaccino non è spaventato dalla morte, ma è infastidito dal fatto che questa osi guardargli il naso. Al posto di Cyrano, come fidanzato di Rossana, troviamo però Cristiano, un ragazzo giovane, di bell'aspetto ma un po' superficiale, incompatibile quindi con la protagonista, la quale è una grande amante delle dimostrazioni orali d'amore. Perciò Cristiano, in principio, viene aiutato da Cyrano per conquistarla, ma più avanti Cristiano stesso capirà di non amarla veramente. Di quest'opera ho apprezzato la profondità dei protagonisti, data dalla particolare presentazione dei personaggi che vengono analizzati da altri personaggi. Ho trovato, tuttavia, poco collegate le varie scene tra loro, a causa forse del continuo cambiamento del luogo e dei personaggi e delle molteplici comparse che appaiono un'unica volta. Ritengo che quest'opera sia un classico non solo per la sua qualità letteraria, ma anche per l'attualità dell'argomento, visto che anche oggi spesso l'immagine condiziona la vita delle persone. Il voto che darei a quest'opera è 9. Se cerco una canzone o un'opera musicale a cui collegare questo libro, mi viene in mente subito la canzone “Cirano” di Francesco Guccini.

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Avatar Adri30aboLRM
10/03/2024 20:53
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Mi è piaciuto molto questo libro di Edmond Rostand: mi piace la sua storia di un amore ma soprattutto quella di una forte amicizia tra uomini che, pur avendo interessi contrastanti, si aiutano vicendevolmente e non mancano di rispetto l'uno all'altro. Mi piacciono molto i pezzi teatrali e il loro linguaggio, un po' difficile, ma nei quali in ogni battuta c'è sempre un significato profondo, che non capiremo a fondo fino a che non l'avremo investigata come palombari nel mare. Consiglio fortemente questo libro a ragazzi appassionati (o solamente interessati) alle opere teatrali.
Avatar andreaboschi
01/03/2024 16:37
3BSA - Liceo Rosmini, Rovereto
Non avevo mai letto prima d'ora il testo integrale di una commedia o tragedia teatrale, nonostante io gradisca questa tipologia di intrattenimento. Ovviamente, proprio perché insolito come libro, è necessario che il lettore dell'opera si abitui a immaginare le scene senza l'ausilio di sequenze descrittive e impari a interpretare al meglio le didascalie. Queste ultime, a mio parere, sono le uniche difficoltà presenti nella lettura: le battute, i dialoghi e in generale il lessico utilizzato sono facilmente comprensibili e adeguati. Inoltre la trama è avvincente ed è raccontata in modo simpatico, con rime ogni tanto e sottile ironia. Gli intrecci amorosi, tipici dei componimenti teatrali, fra Cirano (il protagonista), Rossana (l'amata di Cirano, a sua volta innamorata di Cristiano) e Cristiano (il cadetto affascinante amato da Rossana) creano un intreccio capace di catturarti e divertirti. Mi è piaciuta anche l'idea che Cirano e Cristiano siano due personaggi costruiti appositamente per completarsi così da esaltare le loro qualità (per Cirano la poetica e per Cristiano la bellezza). La fine dell'opera mi ha colpito molto e ha fatto sì che io la apprezzassi ancora di più; consiglio vivamente a tutti di leggere “Cirano di Bergerac” e non vedo l'ora di poter assistere a una sua riproduzione dal vivo. Andrea
Avatar giuliafelice
19/02/2024 18:03
2FS - Liceo Torricelli Ballardini, Faenza
L'opera "Cyrano de Bergerac" di Edmond Rostand è sicuramente un grande classico all'interno del mondo del teatro, ma credo comunque che ad oggi non sia abbastanza popolare tra i giovani. I cinque atti in cui è divisa sono uno più avvincente dell'altro e, seppure a mio parere quelli finali siano più malinconici, mi hanno appassionata tanto da farmi leggere il libro tutto d'un fiato (impresa facilitata notevolmente dalla scorrevolezza dei dialoghi, brevi e fluidi); Il protagonista, Cyrano, è davvero un personaggio molto interessante: lo spadaccino e scrittore sembra un uomo molto disinvolto, principalmente per l'atteggiamento di sfida che assume in varie situazioni, ma tale caratteristica nasconde un animo gentile e (azzarderei) un po' insicuro, come dimostrato dalla sua paura di esprimere i propri sentimenti nei confronti della sua amata, la cugina Rossana, a causa del suo aspetto e, più nello specifico, del suo naso. Per ovvie ragioni, non menzionerò ciò che accade nell'ultimo atto, ma confesso di aver versato qualche lacrima, fatto che mi ha legata ancora di più a questa splendida opera teatrale. Consiglio la lettura a chiunque ami la poesia, i duelli e l'amore.
Avatar VjosaRedis
18/02/2024 18:02
1E - Liceo Tassoni, Modena
La celebre commedia "Cyrano de Bergerac" di Edmond Rostand garantisce un coinvolgimento senza precedenti grazie alla straordinaria capacità descrittiva dell'autore che, all'inizio di ogni atto, sviluppa scenari ed ambientazioni vivide in grado di avvicinare il lettore alla remota Parigi del '600. Ogni aspetto dell'opera, dai profondi dialoghi alle azioni avvincenti, riportano ad una tematica molto importante: l'amore. I personaggi sono molto originali ed il carattere di ognuno è ben distinto: dalla figura del cadetto Cristiano, affascinante ma ingenuo, alla bellissima Rossana fino a Cyrano "del ciel viaggiatore", il protagonista, che in vita sua "fu tutto e non fu niente” secondo Rostand. La commedia è piuttosto movimentata in quanto, tra una sequenza e l'altra, possono passare decenni, tuttavia, questi ellissi sono attenuati dalla composizione in rima della commedia, utili per la comprensione e per conferire scorrevolezza alle scena. Ogni pagina, dalla più alla meno intensa, presenta uno sfondo ironico grazie alla frequente alternanza tra l'utilizzo di termini aulici e popolari. Devo riconoscere che, nonostante lo stile peculiare, la comprensione della lettura è piuttosto immediata e perciò consiglio questo libro a coloro che cercano un'esperienza letteraria coinvolgente e appassionante.
Avatar Gabr13l3
19/01/2024 18:49
2B - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
Essendo un testo teatrale, ricco di dialoghi e povero di descrizioni, ha un ritmo molto rapido e incalzante. La trama è semplice e facilmente comprensibile e i personaggi ben caratterizzati senza per questo essere completamente piatti. La storia tratta una grande varietà di temi, quali guerra, amore e amicizia, e alterna ironia, suspense e momenti romantici. Non ci sono grandi colpi di scena ma non si sente la loro mancanza. Essendo stato scritto più o meno 130 anni fa e ambientato nel 1600 il libro presenta valori e situazioni molto diversi da quelli attuali ed è lontano dai clichè moderni, cosa che che lo rende ulteriormente interessante. Consiglio il libro perchè gradevole e avvincente.
Avatar FP09
14/01/2024 14:16
1I - Liceo Galvani, Bologna
“Sì… perché… morire non è terribile, ma… non rivederla più, mai più… ecco, questo è orribile! […]” Con queste parole, estratte dal libro, il protagonista, Cyrano de Bergerac, spiega cosa prova per Rossana, simbolo dell'amore impossibile fra i due. Il libro non è scritto in prosa, infatti, abbondano rime e poesie. Ciò che ho apprezzato maggiormente, in quanto io sono attore dilettante, è il modo in cui è scritto il testo: l'opera, infatti, ha le caratteristiche di un vero e proprio canovaccio, con tutte le scene, i dialoghi fra i personaggi e le varie azioni compiute da questi. I cinque atti sono caratterizzati da molti colpi di scena che rendono la narrazione veloce, efficace e di immediata comprensione per il lettore. Il libro non parla solo dell'amore fra due persone, ma di come questo può nascere e sbocciare, anche se alla fine di tutto. La storia segue la fabula, anche poiché sarebbe molto difficile riuscire a rendere flashback o flashforward in un'opera teatrale. Secondo me, questo testo è adatto a tutti coloro che sono appassionati di teatro e che vogliono immedesimarsi all'interno di una qualunque storia. Il libro, inoltre, riesce a trovare un giusto equilibrio fra amore, avventura e, a volte, momenti di comicità. La storia mi ha fatto venire in mente un luogo che può rappresentarne tanti: il teatro, ricco di opere che vengono messe in scena ogni giorno, ciascuna delle quali narra un aspetto diverso della stessa realtà. La musica che penso sia più adatta per questo libro è quella del concerto per violino opera 3 numero 9. In questo brano, infatti, sono presenti tre tempi, che possono narrare a grandi linee la storia di Cyrano: il primo tempo è veloce e ricco di avventure; il secondo è più lento e a tratti malinconico; l'ultimo, invece, torna ad essere veloce, ma si conclude con un decrescendo ed un rallentando, che non rappresentano solamente la fine dell'opera…

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Avatar Σ
Σ
06/01/2024 19:33
2AC - Liceo Rosmini, Rovereto
Letta tutta, la storia appare semplice e lontana dallo stile dei nostri libri, quindi non sarebbe giusto metterla a confronto con questi, corposi, pieni di avventura e colpi di scena, anche perché si tratta di un testo teatrale (intriso, però, di tanto sentimentalismo). Ciò nonostante, anche in questo racconto c'è una sorpresa, che ritengo sia doveroso non rivelare, perché dà una nota alla storia indispensabile, inaspettata e piacevole, che spero percepiscano coloro che intraprenderanno questa lettura. Detto questo sulla storia, la tecnica di scrittura in rime è di una raffinatezza incredibile, studiata dall'autore con grande e ammirevole cura, abilità e consapevolezza, e caratterizza il racconto con molta ironia, che, grazie anche al carattere del personaggio Cyrano de Bergerac, ne diventa la protagonista preponderante. Per la colonna sonora, che purtroppo non riesco a caricare, ho pensato a "La Carmen", che non posso definirla perfetta, ma si avvicina molto alla convivialità e al concitato scambio di battute dei vari personaggi, alle note di ironia che regna per gran parte della storia e al protagonismo imponente, sentito e simpatico di Cyrano.

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