L'acciaieria dove avrei dovuto lavorare è stata distrutta dalle bombe, e anche la scuola è bruciata. Non saprei dove andare.
Giappone, Seconda guerra mondiale. È l'estate del 1945 quando inizia il bombardamento americano nella zona di Kōbe, città a ovest di Osaka. Gli Alleati non sganciano bombe ordinarie, ma ordigni che radono al suolo l'intera area, anche perché le case lì sono prevalentemente di legno. Seita si trova così da solo con la sorellina Setsuko: la madre è stata gravemente ferita nell'attacco aereo e del padre, ufficiale della marina imperiale, non si hanno più notizie da tempo. Per il ragazzo e la bambina è solo l'inizio di un percorso difficile: prima si fermano da una lontana parente che non sopporta di averli per casa, poi vivono come dei senzatetto; la povertà, il cibo che diminuisce, i saccheggi e i furti per sopravvivere… Ma non basta mai: Setsuko è malnutrita e a un certo punto si ammala, sente la mancanza della madre. I due fratelli, seppure nella loro situazione durissima, cercano di tornare alla normalità, di giocare e ridere e rimanere positivi, di trovare un nuovo posto da poter chiamare casa e di guardare le lucciole che si alzano la notte. Ma la guerra ha portato via tutto, e tornare alla propria vita è ormai impossibile. Occhio: è impossibile non piangere. 

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