
The Number
Logos, 2016
Basta mezz'ora per questa storia, disegnata, anzi scavata, in bianco su pagine nerissime, mezz'ora per leggerla dall'inizio alla fine (peraltro non ci sono parole, nemmeno una, ma numeri). E tanto basta perché resti in testa per dei giorni. Una storia, sul destino di vite che si intrecciano e si replicano, tra loro diverse ma ugualmente ineluttabili. Il protagonista, un boia che ha appena eseguito una condanna a morte, ritrova un biglietto con una serie di numeri caduto da una tasca del detenuto da poco ucciso. Questi numeri casualmente tornano, uno dopo l'altro, qua e là nella sua vita quotidiana. Il boia li vede dappertutto: inizialmente lo accompagnano in una serie di vicende fortunate e sorprendenti, ma lo portano in seguito a vivere una serie di situazioni sempre più allucinanti e terribili. Un fumetto sorprendente e unico, in cui gli incastri del caso, o forse della sorte, ci suggeriscono che le nostre vite sono tutte profondamente legate tra di loro. Un horror claustrofobico e profondamente inquietante, un viaggio visionario sulla circolarità del tempo.





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