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Ci sono cose che vorrei dire a mia sorella prima del suo arrivo. Per esempio che puoi amare gli Stati Uniti e averne paura ugualmente. Il giorno dopo le ultime elezioni alcuni ragazzi sono entrati in classe saltellando come se stessero festeggiando la vittoria di una guerra. Le battute sulla cocaina e i consueti insulti da corridoio del tipo Tornatevene nel vostro paese non erano di certo una novità per me e per Nando, ma nel loro modo di fare c'era una sfrontatezza nuova, come una mano guantata che cercava di stringerci la gola, ricordandoci che non eravamo i benvenuti.
Talia è finita in un riformatorio in mezzo alle montagne della Colombia a causa di un inaspettato atto violento. La ragazza non può aspettare di scontare la pena fino alla fine: a casa di suo padre la aspetta un biglietto di sola andata per gli Stati Uniti, dove finalmente dopo quindici anni rivedrà la madre, la sorella Karina e il fratello Nando. Talia, infatti, è nata negli Stati Uniti, ma dopo pochi mesi è ritornata con il padre a Bogotá, dove è stata affidata alle cure della nonna materna. Paese infinito è la storia di una famiglia divisa tra Stati Uniti e Colombia; è il racconto di due giovani innamorati che, sognando una vita più giusta e meno violenta, lasciarono la loro terra per un nuovo paese, del quale non conoscevano lingua, storia e tradizioni. Mauro ed Elena, i genitori di Talia, non trovarono negli Usa quello che avevano immaginato, ma si trovarono a fare i conti con una realtà altrettanto difficile, violenta e discriminante. La storia di Talia e della sua famiglia si presenta come l'inizio pieno di speranze di una saga famigliare a cavallo di due mondi. Un racconto di migrazione denso di nostalgia, di lotta e di tenerezza.

Commenti

Avatar PORTOS08
03/07/2023 20:17
1A - IIS Serpieri, Bologna
“Paese infinito” di Patricia Engel è la storia di una famiglia divisa tra Colombia e Stati Uniti raccontata dalla figlia più grande Karina. Mauro ed Elena sono due giovani colombiani che vivono in povertà a Bogotà. Quando si conoscono il loro Paese è nel pieno della guerriglia (sono gli anni dell'uccisione di Escobar). I due giovani vivono dalla mamma di Elena, Perla sopra la lavanderia in cui lavora e nel duemila nasce la loro prima figlia che Mauro decide di chiamare Karina come sua mamma. Dato che la loro vita è molto dura e per giunta anche la situazione politica è responsabile di molti morti anche tra la popolazione civile, Mauro ed Elena partono per gli Stati Uniti con la figlia grazie ad un visto turistico. Appena arrivati capiscono che “avrebbero dovuto comportarsi molto meglio di qualunque cittadino statunitense e che comunque la loro pelle avrebbe fatto nascere sempre qualche sospetto. A Houston nasce il loro secondo figlio Nando nell'anno dell'attacco alle torri gemelli. Si trasferiscono poi nel Delaweare. La loro vita non è certo più facile che in Colombia e scaduto il visto devono stare ancora più attenti per non essere rimpatriati. Mauro si mette a bere per non pensare ai problemi. Hanno anche una terza figlia Talia. Un giorno Mauro è stato derubato da un amico che gli dava ospitalità e la loro lite causa l'arresto, la detenzione e il rimpatrio. Per Elena è molto faticoso con tre figli piccoli e così i due genitori decidono che la piccola Talia sarebbe stata mandata in Colombia per stare con la nonna e con il papà. Elena fa qualche lavoretto, soprattutto pulizie e viene aiutata da alti immigrati che le tengono i figli mentre lavora. Mauro in Colombia inizialmente vive per strada, beve ma poi si trova un lavoro per poter tornare a vivere a casa di Perla e vivere con la figlia. Talia è una ragazza in gamba, si occupa della nonna. Sente la mamma e i fratelli solo al telefono e grazie a qualche video chiamata, ma dopo la morte di Perla la famiglia decide di farla tornare negli USA. Poco prima della partenza però ustiona un uomo dopo averlo visto uccidere con crudeltà un gattino e viene così mandata in un istituto di correzione per ragazze da cui però organizza una fuga. Il suo rientro a Bogotà è pieno di pericoli ma riesce a tornare dal padre e poi a prendere il volo. Anche Mauro torna illegalmente negli USA e raggiunge la sua famiglia. Quello che mi ha colpito di più di questo libro e che la famiglia è rimasta unita nonostante tutte le difficoltà. I due genitori hanno continuato a volersi bene anche se per tanto tempo hanno vissuto lontanissimi sentendosi molto poco e sapendo quasi niente l'uno dell'altra. Tutti i componenti della famiglia però hanno avuto lo stesso desiderio, cioè riuscire a vivere insieme. Questo desiderio è stato anche la forza che ha permesso loro di superare tutto quello che gli è capitato. Ho pensato a Talia che nel libro ha la mia età e mi ha colpito il modo in cui è riuscita a scappare dall'istituto e non farsi prendere. Una ragazza sveglia, intraprendente e coraggiosa che non ha voluto perdere il volo per gli USA perché aveva paura che non avrebbe avuto altre occasioni. Talia è molto legata al suo papà e alla Colombia di cui conosce tutti i miti, ma ha una gran voglia di abbracciare la mamma e i fratelli che non ha mai conosciuto. Questo è un libro pieno di amore e di coraggio che aiuta a capire che chi lascia il proprio Paese soffre molto perché deve separarsi dalle sue abitudini, dalla sua terra e dai suoi amici e parenti e andarsene può comportare perdere tutto compresa la vita. Inoltre il prezzo da pagare anche quando si riesce è alto (non essere quasi mai accettati, subire violenze fisiche e psicologiche, adattarsi a lavori umili, accettare molti compromessi, avere spesso paura). Sono d'accordo con la conclusione a cui giunge Karina alla fine del libro e che si lega al titolo: “ Forse non esistono nazioni o cittadinanze; sono solo territori disegnati su una mappa, lì dove dovrebbe esserci l'amore, il paese infinito”
Avatar mariapasquini
15/05/2023 09:51
2GT - Liceo Galvani, Bologna
La storia di “Paese Infinito” di Patricia Engel si svolge in un piccolo villaggio di pescatori sulla costa colombiana, dove la protagonista, Talia, cresce in una famiglia di origini miste e affronta sfide dell'identità, della memoria e dell'amore. Engel dipinge un ritratto di un luogo ricco di cultura e tradizioni, ma anche caratterizzato dalla violenza e dalle divisioni sociali. Attraverso il personaggio di Talia, l'autrice pone in evidenza la lotta per la sopravvivenza e la ricerca della propria identità in un mondo sempre più ostile e diviso. Ciò che rende "Paese Infinito" così coinvolgente è la capacità dell'autrice nel creare personaggi realistici e complessi. Talia è una giovane donna coraggiosa e intelligente, con una profonda connessione con la sua terra natale e una grande passione per la scrittura. Attraverso le sue esperienze e le sue relazioni, ci viene offerto uno sguardo sulle dinamiche familiari complesse, sui segreti del passato e sulle speranze per un futuro migliore. La prosa dell'autrice è poetica e ricca di descrizioni che provocano un' immedesimazione inevitabile. La scrittura aggraziata e intensa crea un'atmosfera che avvolge il lettore. In conclusione, consiglio di leggere "Paese Infinito" a chi sia alla ricerca di una lettura avvincente, emozionante e riflessiva. Inoltre l'opera ci invita a riflettere sulle nostre storie personali e sulle complessità delle nostre identità, rendendoci più partecipi.
Avatar Lori
14/05/2023 18:34
1B - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Il libro racconta la storia di 2 giovani inammorati che hanno lasciato proprio paese per costruìre una vita migliore .racconta come famiglia è divisa in due.Racconta come la figlia più piccola di unisce alla sua famiglia .Consiglio questo libro perché è bellissimo e realistico.
Avatar Giga_Giando_Gengis
14/05/2023 10:09
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Il narratore è interno e si tratta della sorella della protagonista : Karina. Il romanzo narra di una ragazza, Talia, che a seguito di un suo atto violento, quasi ingiustificato, viene mandata in un riformatorio per ragazze sulle montagne del dipartimento di Santander. Il suo obbiettivo è ricongiungersi con suo padre a Bogotà dove l'aspetta suo padre (deportato dall'America a seguito di una lite con il proprietario di casa) con un biglietto per l'America per ricongiungersi con la famiglia! Il viaggio e le peripezie che compie sono molto coinvolgenti e scorrevoli e coprono quasi la metà del libro. Nella restante metà circa, l'autrice narra sotto i diversi punti di vista della famiglia come vivono la situazione riguardante la separazione della famiglia e il ricongiungimento alla fine del libro da parte del padre che dopo numerosi viaggi riesce a tornare dai suoi cari!

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Avatar Ludovicap
13/05/2023 19:56
2B - Liceo Morandi, Finale Emilia (MO)
“Paese infinito” è un libro che parla della storia di Talia una ragazza proveniente da Bogotà che si ritrova in un riformatorio in Colombia, dopo aver compiuto un' azione violenta. Il suo obiettivo è quello di riuscire a tutti i costi a scappare da lì, per tornare a casa, dove l' aspettano suo padre e un biglietto aereo per gli Stati Uniti. Se perde il volo, potrebbe anche perdere l' occasione di riunirsi finalmente con i suoi familiari. Questo romanzo mi ha veramente distrutta è doloroso, nostalgico e spietato che mette in luce le contraddizioni e le ipocrisie della nostra società. È un racconto duro sull' emigrazione, sulle leggi americane, sulle condizioni precarie che gli emigrati, senza documenti, devono affrontare. Sono presenti temi attuali come l' emigrazione, la separazione familiare, il ruolo di chi vive ai margini della società di cui non fa parte. Emergono molte realtà purtroppo negative riguardo alla situazione in Colombia, dove le famiglie sono costrette a lasciare i luoghi a loro più cari e i parenti. Anche in questo caso, i protagonisti del romanzo scappano da un Paese che non dà prospettive per il futuro. Talia difatti lo descrive come “una nazione di amnesici, dove i narcotrafficanti, gli assassini diventano presidenti e i presidenti assassini”, ma pur sempre casa. Una frase che mi ha colpita particolarmente riguarda la triste sensazione che un emigrato è obbligato a dover provare: “Quando l' entusiasmo iniziale della vita in un nuovo Paese inizia a scemare, subentra un dolore peculiare. Emigrare era come staccarsi di dosso la pelle. Come disfarsi. Ti svegli ogni mattina e ti dimentichi dove sei, chi sei, e quando il mondo di fuori ti mostra il tuo riflesso, è brutto e distorto; sei diventato una creatura disprezzata, indesiderata“. È evidente come d'altra parte l'accoglienza degli Stati Uniti non sia delle migliori, Talia e la sua famiglia che rincorrono il sogno americano vengono ostacolati da persone aventi pregiudizi su di loro. Consiglio molto questo libro perché penso aiuti a vedere tutti i punti di vista riguardanti l'abbandono della propria casa, del dolore provato intraprendendo un viaggio che si è costretti a fare e soprattutto l'essere lontani dalle persone che si ama.

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Avatar Saretta_08
10/05/2023 18:34
1I - Liceo Laura Bassi, Bologna
"Paese infinito" è la storia di Talia, una ragazza che si trova in un riformatorio sulle montagne del dipartimento di Santander. Talia deve riuscire a raggiungere suo padre a Bogotà, dove li attende il volo per gli Stati Uniti, nei quali vive il resto della famiglia. Il racconto è caratterizzato da molti flaskback, che raccontano di come i genitori di Talia si sono dovuti dividere e non vi sono particolari descrizioni dei personaggi; usando questa tecnica di narrazione, l'autrice è comunque capace di intrattenere i lettori e di farli immedesimare nei personaggi. Ho trovato la lettura avvincente e toccante, in particolare quando vengono messi in evidenza i trattamenti negativi subiti dalla protagonista e dai suoi genitori, i quali fanno riflettere sulle condizioni di vita degli immigrati di ieri e di oggi. Consiglio questo libro a chi è interessato alla tematica dell'immigrazione e della violenza.
Avatar Paperella
05/05/2023 23:45
1BL - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Una storia vera che ha colpito come una freccia, il mio cuoricino a tal punto da farmi scendere una lacrimuccia di gioia, cosa che non mi era mai capitata. Il dolore dell'allontanamento lo senti, anzi, lo vivi. I pregiudizi, le occhiatacce le ingiustizie hanno lo stesso peso di un'incudine. I continui traslochi per guadagnare ti fanno allontanare a poco a poco dal luogo a te caro. Casa. Più vai avanti nel tuo cammino più ti rendi conto che una parte di te ti sta aspettando dalla sponda opposta del fiume. Ma la tua motivazione è valida: costruire un futuro migliore. Non sai mai a cosa andrai di fronte, eppure continui, non ti arrendi. Con queste frasi tento di riassumere, sebbene ci sarebbe molto da scrivere, la vita di un clandestino, argomento coprotagonista ai legami. Riguardo a quest'ultimi… Nel libro i personaggi li possiamo associare a dei fili rossi e ognuno dei componenti a un certo numero di nodi, in aumento o meno, vale a dire che più il legame è forte più grossi saranno i nodi sul pezzo di filo della persona. Per esempio, Perla e Talia dal momento che si sono incontrate hanno iniziato un legame, che le ha rafforzate rendendo così il loro nodo un gomitolo. Ho adorato e odiato la scelta di narrare gli avvenimenti. Da una prima persona ad una terza, lasciandoti con quella suspense odiosa, ma che ti tiene attaccato tra un capitolo e l'altro. Consiglio vivamente questo romanzo a chi è curioso, a partire dal titolo “Paese infinito", garantisco, tutto ha una logica dietro.
Avatar STAAA_04
05/05/2023 18:05
1BL - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Questo libro mi è piaciuto molto sia per il modo in cui è scritto sia per le tematiche affrontate, tematiche molto attuali, come l'immigrazione per la ricerca di una vita migliore. Le pagine sono scorrevoli da leggere nonostante l'argomento, cioè le leggi Americane e ciò che devono passare gli immigrati senza documenti. Questo racconto ti fa riflettere e ti immerge nelle varie situazioni per le descrizioni ben fatte e molto dettagliate.
Avatar fabio_
13/04/2023 16:44
2C - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
“Paese Infinito” è un romanzo che narra la storia di una famiglia colombiana che si trasferisce al nord, negli Stati Uniti d'America. La lettura di questo libro è stata molto piacevole e soprattutto è stata molto interessante. L'autrice riesce a parlare con molta chiarezza di un argomento molto intenso, molto importante che colpisce molte persone residenti in stati dove di problemi c'è ne sono molti, uno di questi è la povertà. La parte che mi ha colpito maggiormente è quella dove si capisce realmente come come queste famiglie vengano accolte con poca gentilezza negli stati in cui si trasferiscono, negli stati di cui vorrebbero sentirsi cittadini che secondo alcune persone non saranno mai. Consiglio la lettura di questo libro perché è molto chiaro, la lettura è semplice e l'insegnamento è importante.
Avatar its-Roan
12/04/2023 18:53
1H - Liceo Galvani, Bologna
L'autrice affronta un tema delicato, ovvero quello degli immigrati colombiani che arrivano negli USA alla rincorsa di sogni e di speranze. Questa è una realtà che avviene ancora oggi, che conosciamo raccontata dai telegiornali. Patricia Engels tratta questo tema con passione e obbiettività, trasmettendo al lettore i sentimenti provati dai protagonisti. Uomini e donne che arrivano nello stato simbolo della libertà, ma che di quella stessa libertà sanno di non poterne godere a fondo, che devono aver paura anche quando passeggiano per strada, perché il colore della loro pelle è in grado di farli denunciare e determinare la deportazione. Le argomentazioni e la trama sono ricche di significato e l'autrice è stata molto coraggiosa per aver evidenziato i peccati della comunità civile. “Si dice che le droghe e l'alcol siano i narcotici più potenti e persuasivi – i fattori che hanno più probabilità di mandare in rovina una vita. Chi lo dice sbaglia. Quel fattore è l'amore” Personalmente il libro mi è piaciuto molto. L'ho trovata molto avvincente e in alcuni punti mi ha fatto anche commuovere. Le tematiche che vengono affrontate sono presenti anche nei giorni nostri, per esempio la guerra, la dipendenza dall'alcol e l'immigrazione. È un libro che ti prende subito e credo che tutti lo debbano leggere.

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Avatar michelle25
11/04/2023 11:48
3B - ITIS Galilei, San Secondo Parmense
Questo libro mi ha coinvolto fin dalla prima pagina con la sua storia avvincente, le descrizioni dettagliate e i colpi di scena. Il romanzo apre gli occhi sulla realtà di molte famiglie in difficoltà, come quella di Mauro e Elena che abbandonano il loro paese d'origine (la Colombia) per cercare una vita migliore negli Stati Uniti. La ricerca continua di nuovi posti in cui stare, l' arresto di Mauro perché clandestino, la paura costante di essere spediti in Colombia dalle autorità ti fa immergere completamente nella storia. Contemporaneamente viene raccontata la storia di Talia, la figlia minore rimasta in Colombia con il padre, che riesce a sfuggire da quella vita e ricongiungersi con il resto della famiglia negli Stati Uniti. Il finale ci fa capire quanti sacrifici devono compiere certe famiglie per riuscire a sopravvivere in un mondo pieno di ingiustizie.
Avatar violamanfredini
10/04/2023 12:45
1H - Liceo Galvani, Bologna
"Mi ricordo di essermi chiesto che cosa si debba provare a essere un bianco americano e a sapere che puoi fare tutto quello che vuoi perché nessuno di quelli a cui vuoi bene può essere deportato” Un romanzo che circonda il tema delle migrazioni, di come le persone che cercano di compiere questo grande viaggio debbano vivere sempre nel terrore e nella paura di poter essere scoperti. Una storia che narra di una ragazza, che dopo aver commesso un crimine, viene mandata in una struttura di correzione per adolescenti nelle montagne della Colombia. Talia ha bisogno di tornare a casa dal padre a Bogotà per poi prendere un volo e raggiungere la madre negli Stati Uniti dopo che i genitori 20 anni prima erano stati separati dalla legge con la deportazione del padre nel suo paese d' origine. Un viaggio per niente facile da compiere per una ragazza ed essendo lei evasa dall' istituto di correzione, potrebbe non rivedere mai più il padre e rischiare di non arrivare in tempo per prendere l' aereo. "Non era più sicura di dove fosse iniziato il suo viaggio o dove dovesse finire". Ho apprezzato molto questo romanzo ma soprattutto il modo in cui la scrittrice fa riferimento a fatti reali , a come le famiglie possano essere divise da un momento all' altro e di cosa debbano poi affrontare per potersi riunire.

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Avatar federica_
04/04/2023 16:26
4BA - Istituto Tecnico Economico Einaudi, Padova
“Paese infinito”, un romanzo che narra di una famiglia divisa che spera di ritrovarsi. Il libro mi è piaciuto abbastanza, è scritto bene, con un lessico chiaro e semplice. La narrazione è scorrevole, in grado di farti immedesimare nei personaggi. La vicenda narrata è verosimile e contemporanea, in quanto tratta temi significativi come il sentirsi stranieri, la clandestinità, i problemi familiari e la nostalgia di casa; sono temi attuali poiché vi sono tuttora famiglie costrette per vari motivi a rimanere separate. Ho apprezzato in particolare il personaggio di Perla, la nonna della protagonista Talia, che ha accudito e amato sua nipote proprio come se fosse sua madre. Lo stile dell'autrice a mio avviso è coinvolgente e capace di interessare il lettore, inoltre, le descrizioni dell'ambientazione e dei paesaggi permettono di immergersi meglio nella storia. Secondo me sarebbe stato meglio che il romanzo fosse scritto in prima persona dalla protagonista, tuttavia il lessico e i vocaboli sono quelli quotidiani, di conseguenza fa parte dei libri di cui consiglierei a chiunque la lettura. Infine, un'altra cosa positiva del romanzo è che la scrittrice, pur affrontando temi da un certo punto di vista "complessi", è riuscita a non far sembrare pesante o noiosa la lettura.
Avatar nicky08
26/03/2023 20:23
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Il libro “Paese infinito”, di Patricia Engel, narra di una famiglia colombiana emigrata negli Stati Uniti in cerca di migliori condizioni di vita. Qui nasceranno la protagonista Talia e il fratello Nando. La famiglia però vive clandestinamente. Il padre, Mauro, un giorno, viene arrestato e rimandato a Bogotà, in Colombia, insieme alla figlia Talia. La figlia compie un crimine e viene costretta ad andare in un riformatorio di suore sulle montagne della Colombia lontano da suo padre. Talia cerca in tutti i modi di scappare per ritornare a Bogotà da dove poi, insieme al padre, partirà per gli Stati Uniti per ricongiungersi con il resto della famiglia. Il libro mi è piaciuto e mi ha colpito molto il carattere determinato della protagonista Talia, che non si lascia scoraggiare e che cerca in tutti i modi di tornare insieme a sua madre e gli altri suoi fratelli. Mi è piaciuto molto anche lo stile della scrittrice, per l' utilizzo di flashback per narrare il passato della famiglia colombiana, alternati poi ai racconti del presente. L' unica cosa che mi è piaciuta di meno del libro è che in certi punti la storia mi è sembrata un po' lenta con un po' troppe descrizioni e il fatto che racconti un argomento un po' complesso e delicato.

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Avatar blancadifiore123
26/03/2023 13:12
1E - Liceo Laura Bassi, Bologna
Questo libro mi è piaciuto molto. Mi sono rivista in alcuni comportamenti o stati d'animo della protagonista: l'essere ambiziosa e molto determinata a raggiungere uno scopo, ovvero quello di andare dalla madre, oppure il coraggio dimostrato per essere riuscita ad affrontare ardue situazioni. Mi è piaciuto molto lo stile diretto che presenta la scrittrice in tutti i capitoli e in particolare modo nelle descrizioni. Un'altra cosa che mi é piaciuta molto é che l'autrice ha alternato i capitoli parlando in uno della storia della protagonista, Talia, e nel capitolo seguente ha parlato invece della storia dei genitori della ragazza. Inoltre la storia tratta molto spesso le differenze e gli stereotipi che c'erano e ci sono ancora contro le perone che vengono da altri paesi, argomento che mi affascina molto: difatti, durante la lettura, ho trovato molto presenti episodi del genere, soprattutto per quanto riguarda i capitoli in cui si parla dei genitori di Talia. Penso che sia un libro consigliato per chi ha piacere di affrontare argomenti del genere ma anche per chi ama leggere libri destinati a infondere emozioni positive che fanno riflettere.