Nelle terre selvagge
Rizzoli, 2021
Traduzione di Paolo Antonio Livorati
182 pagine
La fame aveva scavato il suo stomaco. E il sole, dopo averlo scottato, gli aveva dato un'abbronzatura color cuoio. Ma forse, più che nel corpo, era cambiato dentro. Nella testa. Non sono più lo stesso, pensò.
Brian è solo nella foresta, a centinaia di chilometri di distanza da qualsiasi forma di civiltà, e deve trovare il modo per sopravvivere. Tutti lo cercano, ma nessuno sa che è lì: stava sorvolando le foreste del Nord America su un piccolo aeroplano, con il triste pensiero fisso al divorzio dei genitori, quando d'improvviso il pilota ha avuto un malore.
Dopo un miracoloso atterraggio su un lago sperduto, sbalzato via dall'abitacolo, rinviene ferito e dolorante sulla riva, consapevole della situazione disperata: l'aereo con il pilota e i suoi beni sono sul fondo del lago, irraggiungibili, ed è molto difficile che qualcuno riesca a trovarlo lì. Non gli resta che concentrarsi, mantenere il sangue freddo, e usare tutta l'intelligenza, il coraggio e la forza fisica che ha per fare meno errori possibili e capire come rimanere vivo.
Ora deve cercarsi un riparo, proteggersi dagli animali selvatici, trovare da mangiare, imparare ad accendere un fuoco per scaldarsi, cuocere cibi, segnalare col fumo la sua presenza lì, forse costruirsi trappole e armi per la caccia. Brian si organizza, e può costatare quanta sia la distanza tra ciò che si crede di sapere e quello che la realtà richiede. Un incubo al limite delle forze umane, ma anche una strepitosa avventura per capire se stesso nel profondo, immerso nelle meraviglie della natura.
Su youtube si trovano centinaia di booktrailer amatoriali in inglese. Se vuoi, cercalo col titolo originale “Hatchet”.
Dopo un miracoloso atterraggio su un lago sperduto, sbalzato via dall'abitacolo, rinviene ferito e dolorante sulla riva, consapevole della situazione disperata: l'aereo con il pilota e i suoi beni sono sul fondo del lago, irraggiungibili, ed è molto difficile che qualcuno riesca a trovarlo lì. Non gli resta che concentrarsi, mantenere il sangue freddo, e usare tutta l'intelligenza, il coraggio e la forza fisica che ha per fare meno errori possibili e capire come rimanere vivo.
Ora deve cercarsi un riparo, proteggersi dagli animali selvatici, trovare da mangiare, imparare ad accendere un fuoco per scaldarsi, cuocere cibi, segnalare col fumo la sua presenza lì, forse costruirsi trappole e armi per la caccia. Brian si organizza, e può costatare quanta sia la distanza tra ciò che si crede di sapere e quello che la realtà richiede. Un incubo al limite delle forze umane, ma anche una strepitosa avventura per capire se stesso nel profondo, immerso nelle meraviglie della natura.
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