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Mi voltai, non volevo vedere né lei né le sue foto. Nel contempo, però, temevo che non avrebbe mai smesso di avere ragione. Aveva ragione anche quando sbagliava. Mi conosceva meglio di qualsiasi altra persona e sapeva cose di questo mondo che tutti gli altri ignoravano.
La nonna di Max non è come le nonne degli altri. Margarita “Margo” Ivanova, infatti non è solo un ex ballerina di discreta fama, ma una donna testarda e tutta d'un pezzo che ha lasciato la madrepatria Russia per trasferirsi in Germania assieme a marito e nipote. Qui ha trasformato la loro casa in un rifugio per esiliati e migranti, che lei comanda in prima persona inveendo contro ciò che non le va a genio della Germania (dalla scuola ai dolci), delle usanze e delle religioni che non conosce e da cui cerca di proteggere l'amato nipote. 
Tutto questo la impegna così tanto da non accorgersi che suo marito Cingiz si è innamorato di Nina, una vicina di casa, immigrata dalla Russia come loro. Max vorrebbe avere una nonna più permissiva e una maggiore autonomia, ma Margo è inflessibile e sempre più “chioccia” in una modalità di amore e controllo sempre più soffocante. Ma forse una via di fuga esiste: Nina offre lezioni di piano, e il nonno si offre di accompagnarlo. Naturalmente, essendo a conoscenza dell'amore segreto, sarebbe “alto tradimento” non dire nulla alla nonna, ma forse omettere delle informazioni è l'unica via di fuga.

Commenti

Avatar margherita_
24/03/2025 23:45
1I - Liceo Galvani, Bologna
Mi ha colpito il tono del racconto: diretto ma mai pesante. Il rapporto tra i due protagonisti è raccontato con una leggerezza che non toglie profondità. I pensieri del ragazzo, anche se non sempre espliciti, arrivano chiari. Si prova empatia per lui, perché molti ci si possono ritrovare ad affrontare qualcuno che ci ama ma non sa dimostrarlo nel modo giusto. Una frase che mi ha colpito è stata "Le famiglie sono fatte di parole non dette più che di quelle dette.", perché mi ha fatto riflettere su quanto spesso, nelle relazioni familiari, ci si capisca senza parlare. A volte bastano gli sguardi o i silenzi per dire molto di più di mille parole.

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Avatar Riva_luca
21/03/2025 18:52
1A - IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono
Questo libro mi ha particolarmente affascinato. I personaggi sono ben descritti, e la trama è intrigante. Il libro narra la storia di una famiglia russa, composta dalla nonna, dal nonno e dal nipote, che si trasferisce in Germania per trovare condizioni di vita migliore. Le difficoltà per la famiglia non sono poche, l'integrazione sarà un processo particolarmente lungo. La nonna crede che suo nipote abbia molti problemi, soprattutto di apprendimento, ma andando avanti nella storia si capisce che non è così. L'autrice ha descritto molto bene e mi ha trasmesso la difficoltà e il disagio che la famiglia affronta. Nel complesso un ottima lettura consigliata a tutti.
Avatar Nora88
21/03/2025 23:15
1E - Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II", Cagliari
La treccia della nonna di Alina Bronsky mi è piaciuto particolarmente. È un libro che parla di una famiglia, che si allargherà nel corso della storia, di cui ne fanno parte la nonna il nonno e il piccolo Max. Il personaggio della nonna è sicuramente il più iconico grazie al suo carattere molto forte, e parecchie volte anche troppo severo, ma che comunque dimostra affetto verso la famiglia. A parere mio è anche il personaggio migliore del libro. La trama di questo libro è scorrevole e certe volte comica, caratterizzata da dialoghi e battute. Consiglierò questo libro a chi gradisce i libri non molto impegnativi.
Avatar Kartik_patel09
21/03/2025 11:20
2C - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Ho iniziato a leggere “La treccia della nonna” di Alina Bronsky con una certa curiosità, visto che me l'aveva consigliato un amico. Devo ammettere che mi ha sorpreso al inizio, per come é rappresentato il personaggio della nonna al inizio. La storia si concentra su tre generazioni di donne, ognuna con la propria personalità e le proprie difficolta. Da queste tre donne viene descritto il titolo del libro come una treccia, un legame forte e resistente. La nonna, figura centrale del romanzo, rappresenta la forza, ma anche la rigidità e l'incapacità di esprimere i propri sentimenti. Le nipoti, invece, rappresentano la modernità e la voglia di libertà, ma anche la fragilità e l'insicurezza. L'autrice è stata bravissima a tratteggiare i personaggi in modo realistico e credibile, facendoci sentire vicini alle loro emozioni e ai loro conflitti interiori. Ho apprezzato molto la capacità di Bronsky di affrontare temi complessi come i rapporti familiari, i segreti del passato e il periodo di guerra . “La treccia della nonna” è un libro che consiglio a chi vuole sia ridere che riflettere per i vari temi argomentati.
Avatar andree
21/03/2025 11:25
2C - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
La treccia della nonna mi ha sorpreso per la sua capacità di raccontare una storia familiare complessa con leggerezza e momenti di ironia. Margarita è un personaggio ingombrante e spesso insopportabile, ma impossibile da ignorare. Il suo rapporto con il suo nipotino Max è fatto di regole soffocanti, ma anche di amore. Quello che ho apprezzato di più è lo stile del libro che è diretto, veloce e ricco di dialoghi brillanti. Il libro si legge con piacere, alternando momenti divertenti ad altri più toccanti. Non è troppo lungo come libro e neanche noioso da leggere, lo consiglio a chi cerca un libro che sappia far sorridere ma allo stesso tempo riflettere.
Avatar mirixx
29/01/2025 16:50
2A SAS - IIS Capirola, Ghedi (BS)
Il libro mi è piaciuto molto perchè tratta di una signora che vorrebbe "adattarsi"alla vita di oggi giorno,con un uomo che non riesce a controllarsi e un bambino che vive la vita degli adulti. Questo libro parla un pò dei giorni nostri perchè ci fa capire che non tutti voglio seguire gli stessi stili di vita e che i bambini vorrebbero già essere degli adulti cosi che possano fare quello che vogliono.
Avatar christelleepote
24/01/2025 18:02
2S - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
"La treccia della nonna" di Alina Bronsky è un libro che mi ha colpito profondamente, anche se all'inizio non pensavo che mi avrebbe coinvolta così tanto. La storia racconta di una famiglia, e soprattutto di tre donne molto forti, ognuna con le proprie sfide e difficoltà. Ci sono la nonna, una figura che rappresenta una sorta di saggezza ma anche durezza, e poi le sue due nipoti, che raccontano le loro esperienze e la loro lotta per trovare un equilibrio tra la tradizione familiare e la loro voglia di indipendenza. Ci sono dei momenti davvero emozionanti, dove ti senti come se fossi lì con i personaggi, a vivere le loro difficoltà, ma anche le loro gioie. Le relazioni familiari, i segreti che emergono e la crescita personale delle protagoniste sono trattati in modo molto realistico. "La treccia della nonna" è un libro che consiglio a chi ama le storie familiari, che parlano delle complicate relazioni tra le persone e di come, alla fine, l'amore familiare possa superare anche le difficoltà più grandi. È una lettura che fa riflettere e ti fa capire ancora meglio quanto sia importante la famiglia, anche nei momenti più difficili.
Avatar Cioricialexandru
23/01/2025 22:07
2C - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
La treccia della nonna è un romanzo che consiglio a chi ama le storie familiari, i personaggi complessi. È un libro che mi ha fatto ridere e rifletere molto.