La legge di Bone
Einaudi, 2021
Traduzione di Massimo Birattari
360 pagine
Voi probabilmente penserete che sto inventando la maggior parte delle cose che vi racconto solo per sembrare migliore di quello che sono o più sveglio o più fortunato, ma non è vero. Per di più, molte delle cose che mi sono capitate finora nella vita, e ci arrivo subito, mi faranno sembrare cattivo o semplicemente scemo o vittima tragica delle circostanze. Lo so
che questo non basta a provare che dico la verità, ma se volevo apparire migliore o più sveglio o, tanto per dire, padrone del mio destino, potevo benissimo farlo. Il fatto è che la verità è molto più interessante di qualunque cosa avrei potuto inventare ed è per questo che ho intenzione di raccontarla.
Chapman viene scoperto a vendere la preziosa collezione di monete della madre per comprarsi l'erba, collezione che lei conservava proprio per darla a lui una volta cresciuto in modo che potesse venderla per pagarsi il college. La cosa lo fa sentire stupido e vigliacco e, assieme ai fallimenti scolastici e ai continui soprusi del patrigno, lo spinge ad andarsene di casa a soli 14 anni. Per un po' si stabilisce dall'amico sedicenne Russ in un piccolo appartamento che condivide con gli Adirondack Iron, un gruppo di biker criminali che sopportano i due solo perché sono capaci di rifornirli di droga a basso prezzo.
Chapman inizia a passare le sue giornate tra lo squallido supermercato di Au Sable e il divano dell'appartamento, sognando a volte di tornare a casa e rimettere tutto a posto. Finché un giorno i biker non scoprono che Russ sta rubando loro della merce e Chapman ci finisce in mezzo. Riescono a fuggire, ma nel farlo appiccano un incendio che brucia l'appartamento. I due capiscono che devono scomparire, e cambiano identità. Chapman si fa tatuare due ossa incrociate sull'avambraccio e diventa Bone.
Chapman inizia a passare le sue giornate tra lo squallido supermercato di Au Sable e il divano dell'appartamento, sognando a volte di tornare a casa e rimettere tutto a posto. Finché un giorno i biker non scoprono che Russ sta rubando loro della merce e Chapman ci finisce in mezzo. Riescono a fuggire, ma nel farlo appiccano un incendio che brucia l'appartamento. I due capiscono che devono scomparire, e cambiano identità. Chapman si fa tatuare due ossa incrociate sull'avambraccio e diventa Bone.
Inizia così un lungo viaggio all'insegna della libertà criminale. Tra la morale personale di Bone, l'egoismo necessario a sopravvivere, incontri con pedofili, tossici e il saggio rastafariano I-Man, Bone solcherà il tortuoso cammino necessario e stabilire una legge tutta sua, la legge di Bone, che ha come primo principio quello di cercare se stessi oltre ciò che gli altri provano a convincerci sia la verità.
Commenti
18/05/2024 23:52
1ASA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
“Si potrebbe dire che la mia vita ha cominciato a diventare interessante l'estate in cui ho compiuto quattordici anni e mi facevo di erba ma non avevo i soldi per comprarmela, e cosí passavo il tempo a cercare per la casa cose da vendere ma non ce n'erano molte…”
Questo è un passaggio che riassume bene la vita del protagonista, Chapman, prima di essere buttato fuori di casa da sua mamma e il patrigno. Infatti le tematiche trattate non sono solo quelle della droga e delle cattive amicizie, ma anche di problemi famigliari e del rapporto con i genitori. Quello di Chapman è perlopiù assente, anzi il patrigno addirittura arriva ad odiarlo e picchiarlo, prima di cacciarlo di casa. Non mi sono immedesimato in lui perché non vivo una situazione del genere, ma le emozioni di rabbia e frustrazione, sono riuscito ad immaginarmele mi hanno comunque emozionato durante la lettura. Credo che il fatto che sia scritto in prima persona e con un registro gergale abbia aiutato. Per questo mi è piaciuto molto e mi è risultato scorrevole leggerlo.
06/12/2023 03:34
1CL - Liceo Luigi Stefanini, Venezia Mestre
Il libro é fluido nella lettura e il linguaggio é molto comprensibile. Ho apprezzato molto l'utilizzo di alcune espressioni inglesi nel racconto che hanno reso il tutto più realistico e colloquiale.
I temi sono (e credo saranno sempre)contemporanei.
(Abusi,droga,criminalità,liberta,abbandono,ricerca di sé...).
Anche se alla premessa sembra il solito libro che idolatra in maniera anche un po tossica la vita criminale,l'autore riesce a ricaverne un viaggio alla ricerca della propria identità e alla libertà di se stessi.
Tutto quello trattato nel libro può essere compreso da tutti dagli adolescenti fino ai più adulti, certo leggerlo da adolescente ti dà un punto di vista diverso e magari un impatto di maggiore importanza ma ciò non toglie che il libro possa essere apprezzto anche da insegnati e studenti universitari e forse anche un po' da pensionati nostalgici(ovviamente solo e solamente secondo la mia opinione). consiglio con molto piacere la lettura di questo libro :D
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
15/06/2023 12:59
1C - IIS Serpieri, Bologna
Io penso che cercare di non cadere nella dipendenza da alcol, droghe e amicizie che ti portano ad esso non è facile. Bisogna cercare di essere più forti e di usare la propria testa, sicuramente anche avere una base da parte dei genitori che siano sempre stati presenti è un buon inizio poi dopo dipenderà da te cosa fare della tua vita.
Secondo te c'è una colonna sonora perfetta?
06/06/2023 14:42
1BL - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Russel Banks ha scritto il libro “La legge di Bone” nel 2021.
Questo libro mi ha presa subito sin dall'inizio: narra di temi che possono essere molto interessanti, ma soprattutto di oggi come l'avventura ( il viaggio), la droga, l'identità, le relazioni con gli altri.
Il testo è molto scorrevole perché ci sono molte descrizioni.
Anche i dialoghi sono intriganti e per questo non annoia, il linguaggio è po' forte ma nel contesto ci sta.
Esso mi ha fatto riflettere molto sul tema della vita perché come ci mostra Bone creando la sua legge, devi credere in te stesso e cercarti prima di ogni cosa.
Detto questo, consiglio questo libro a chi piace la suspence, e a chi piace scoprire di più sul tema dei “giovani” (droga, rubare, criminalità).
15/05/2023 10:45
2E - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
La legge di Bone é un libro scorrevole e anche abbastanza piacevole, nonostante il linguaggio crudo ed esplicito.
Tratta diversi argomenti come dipendenze e abusi e credo che l'autore sia stato piuttosto bravo a raccontare in modo dettagliato tutte le vicende del protagonista.
Mi è piaciuto molto il fatte che nonostante tutto Chappie ha sempre voluto trovare la propria identità e proseguire per la sua strada.
Consiglio molto questo libro
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?
13/05/2023 17:54
2GT - Liceo Galvani, Bologna
Chappie, il giovane narratore e protagonista del romanzo di Russell Banks, si presenta con schiettezza all'inizio del libro, dicendo: “"Probabilmente penserete che mi stia inventando la maggior parte delle cose che racconto solo per sembrare migliore di quello che sono o più intelligente o più fortunato, ma non è vero.”
Banks racconta infatti con brio la vicenda, facendoci accompagnare dalla voce sghemba di Chappie, ricca di termini giovanili ed espressioni rozze alternata ad alcuni momenti di profondo pensiero angosciante. Questo oscillamento di linguaggio rispecchia bene l'animo adolescenziale, solito ad alternare momenti di spavalderia e voglia di mettersi in mostra a momenti di riflessione, non per forza tristi, ma fondamentali per capire meglio la realtà. Per quanto ci siano alcune sequenze riflessive, quelle più dominanti sono certamente quelle narrative e descrittive; i dialoghi sono riportati da Chappie in discorsi indiretti e i periodi sono semplici e di media lunghezza. L'obbiettivo dello scrittore, infatti, è quello di raccontare in modo semplice e denotativo la storia avvincente di questo ragazzo ribelle e tormentato, lasciando da parte l'aspetto più romantico.
Chappie durante il corso del racconto sviluppa man mano un cinismo sempre più sentito nei confronti della società, probabilmente perché è in cerca di una propria identità e posto nel mondo. Nell'estate dei suoi 14 anni viene cacciato di casa dalla madre e dal patrigno, poiché hanno scoperto il furto di una serie di monete vecchie della madre che il ragazzo ha usato per comprarsi dell'erba. Questo da inizio al suo vagabondaggio per i quartieri di New York, finché ad un certo punto nell'appartamento dove è sistemato scoppia un incendio e lo danno per morto. Ciò apre la possibilità di una nuova vita con il nome “Bone”, soprannome dovuto al disegno di due teschi incrociati che il ragazzo si è fatto tatuare. Per Bone questo tatuaggio ha un'alta valenza simbolica, ovvero il lasciarsi alle spalle ciò che gli era successo, soprattutto le violenze sessuali che subiva da parte del patrigno quando era piccolo.
La sua personalità poi cambia totalmente quando incontra un rastafariano sessant'enne che diventa presto il suo riferimento di vita. Si chiama I-man e con il suo bene e i suoi insegnamenti, accompagnati da momenti di svago dove fumano insieme, riesce ad affascinare Bone e a dargli una vera direzione nella vita. Il momento più intenso della loro amicizia è quando decidono di fare un viaggio in Giamaica insieme per trovare il tanto sognato padre naturale di Bone che si era trasferito lì alla sua nascita. In questo percorso Bone cresce molto e riesce a trovare un'appartenenza in questa comunità, dove lo aiutano anche la scoperta delle spiritualità e della religione legata alla natura.
Consiglio questo libro perché ha una trama intrigante e facile da seguire ma affronta allo stesso tempo tematiche importanti in modo crudo e con una punta di amarezza. Chappie usa il suo ruolo di narratore come una valvola di sfogo della sua rabbia e sembra buttarci in faccia i limiti della società odierna. Il peregrinaggio di Bone è un viaggio improbabile, un'esplorazione non solo dentro sé stesso ma nel marcio della società, con bambini comprati per fare gli attori di filmini porno, patrigni svitati che scivolano nella camera da letto del proprio figlio e il continuo giudizio e maltrattamento delle persone nel vedere un ragazzo così esuberante anche nell'aspetto esteriore. Oltre a queste tematiche molto cupe, il romanzo da ampio spazio anche a episodi divertenti, racconti adolescenziali e momenti di suspense. Raccomanderei perciò la lettura di questo romanzo a ragazzi di età dai 15 ai 18 anni che non hanno ancora una propria identità e si sentono persi, perché questo romanzo insegna che chiunque, anche un quattordicenne sbattuto fuori di casa e non voluto bene, mettendosi in gioco può trovare il proprio felice posto nel mondo.
13/05/2023 14:49
2ASC - Liceo Rosmini, Rovereto
Il libro “La legge di Bone” è stato scritto da Russell Banks, e racconta le vicende di Chappie, un ragazzino che a 14 anni si trova coinvolto in situazioni pesanti come contrabbando di droga, pornografia minorile e molti altri reati. Quando il ragazzo viene cacciato di casa, trova alloggio presso un gruppo di bikers e, assieme al suo amico Russ, li segue e viene trascinato in disavventure che lo porteranno a diventare crudele e brutale. Un giorno, però, a cambiare il decorso della sua vita, divampa un incendio nella dimora dei bikers e lui, in compagnia di Russ, viene dato per disperso e con nuove identità ha la possibilità di iniziare una nuova vita (purtroppo sempre intrisa di azioni illegali, ma almeno con l'indipendenza e la capacità di ragionare individualmente).
In questo libro, a mio parere, vanno evidenziati alcuni punti di debolezza che hanno reso la lettura piuttosto difficile e macchinosa: periodi troppo lunghi, la mancanza di virgolette per evidenziare i discorsi diretti, e la descrizione troppo particolareggiata delle vicende. Non ho apprezzato l'uso esagerato di un linguaggio scurrile (per sottolineare la brutalità del mondo di strada), perchè sfruttato troppe volte; questo ha reso il libro da un lato scontato e dall'altro faticoso da leggere. In conclusione, avrei apprezzato che il racconto fosse stato più profondo, perchè ho avuto modo di conoscere i personaggi in maniera superficiale e poco nella sfera emotiva.
12/05/2023 00:22
2GT - Liceo Galvani, Bologna
Chappie, il giovane narratore e protagonista del romanzo di Russell Banks, si presenta con schiettezza all'inizio del libro, dicendo: “"Probabilmente penserete che mi stia inventando la maggior parte delle cose che racconto solo per sembrare migliore di quello che sono o più intelligente o più fortunato, ma non è vero.”
Banks racconta infatti con brio la vicenda, facendoci accompagnare dalla voce sghemba di Chappie, ricca di termini giovanili ed espressioni rozze alternata ad alcuni momenti di profondo pensiero angosciante. Questo oscillamento di linguaggio rispecchia bene l'animo adolescenziale, solito ad alternare momenti di spavalderia e voglia di mettersi in mostra a momenti di riflessione, non per forza tristi, ma fondamentali per capire meglio la realtà. Per quanto ci siano alcune sequenze riflessive, quelle più dominanti sono certamente quelle narrative e descrittive; i dialoghi sono riportati da Chappie in discorsi indiretti e i periodi sono semplici e di media lunghezza. L'obbiettivo dello scrittore, infatti, è quello di raccontare in modo semplice e denotativo la storia avvincente di questo ragazzo ribelle e tormentato, lasciando da parte l'aspetto più romantico.
Chappie durante il corso del racconto sviluppa man mano un cinismo sempre più sentito nei confronti della società, probabilmente perché è in cerca di una propria identità e posto nel mondo. Nell'estate dei suoi 14 anni viene cacciato di casa dalla madre e dal patrigno, poiché hanno scoperto il furto di una serie di monete vecchie della madre che il ragazzo ha usato per comprarsi dell'erba. Questo da inizio al suo vagabondaggio per i quartieri di New York, finché ad un certo punto nell'appartamento dove è sistemato scoppia un incendio e lo danno per morto. Ciò apre la possibilità di una nuova vita con il nome “Bone”, soprannome dovuto al disegno di due teschi incrociati che il ragazzo si è fatto tatuare. Per Bone questo tatuaggio ha un'alta valenza simbolica, ovvero il lasciarsi alle spalle ciò che gli era successo [...]
Consiglio questo libro perché ha una trama intrigante e facile da seguire ma affronta allo stesso tempo tematiche importanti in modo crudo e con una punta di amarezza. Chappie usa il suo ruolo di narratore come una valvola di sfogo della sua rabbia e sembra buttarci in faccia i limiti della società odierna. Il peregrinaggio di Bone è un viaggio improbabile, un'esplorazione non solo dentro sé stesso ma nel marcio della società, con bambini comprati [...], patrigni svitati [...] e il continuo giudizio e maltrattamento delle persone nel vedere un ragazzo così esuberante anche nell'aspetto esteriore. Oltre a queste tematiche molto cupe, il romanzo da ampio spazio anche a episodi divertenti, racconti adolescenziali e momenti di suspense. Raccomanderai perciò la lettura di questo romanzo a ragazzi di età dai 15 ai 18 anni che non hanno ancora una propria identità e si sentono persi, perché questo romanzo insegna che chiunque, anche un quattordicenne sbattuto fuori di casa e non voluto bene, mettendosi in gioco può trovare il proprio felice posto nel mondo.
02/05/2023 20:06
2 Bs - Liceo Torricelli Ballardini, Faenza
Questo libro parla di un ragazzino quattordicenne di nome Chappie che, dopo essere stato cacciato di casa per aver venduto, in segreto, delle monete antiche, appartenenti alla sua famiglia, parte insieme a degli amici. Con questi amici, più grandi di lui, Chappie, intraprende un viaggio alla scoperta di se stesso e di ciò che vuole diventare. Ho trovato il racconto molto dettagliato, anche se molto crudo e a tratti volgare. Questo linguaggio tuttavia non mi ha dato particolarmente fastidio perché penso che per raccontare tematiche pesanti, come quelle della droga e della dipendenza, bisogna usare un linguaggio vero e talvolta ricco di parole forti che attirino l'attenzione del lettore sulle difficoltà del protagonista. Trovo però che questa storia non raggiunga un fine nel raccontare il dramma di questo ragazzo perché non mi ha portato nulla di più di una bella storia, scritta bene ma senza il desiderio di dare un significato a questo viaggio, duro e, purtroppo, vicino a molti.
31/03/2023 18:55
1ASA - Liceo Andrea Maffei, Riva del Garda
Questo libro parla di un ragazzo che ha vissuto con la matrigna e il patrigno, conducendo una vita difficile: andava male a scuola, si deprimeva per via della solitudine e era dipendente dal fumare erba. Un giorno in soffitta trova dei dobloni d'oro che decide di rubare e di spendere in fumo, quando il suo patrigno lo scopre Chappie viene cacciato di casa. Entra in una banda di motociclisti con la fedina penale sporca, ospitato da il suo amico Russ. Un incendio colpisce il loro rifugio e muore un membro del gruppo, il ragazzo allora decide di fingere di essere morto per cambiare vita e ricominciare da capo. Il suo nuovo nome è Bone e va a vivere ai caraibi, in particolare in Giamaica alla ricerca del suo padre biologico che lo ha abbandonato in mezzo alla strada quando aveva solo 5 anni...
L' autore di questo libro vuole raccontare l'imprevidibilità del destino e ci tiene a far capire che personaggi come Chappie sono molto frequenti nella vita di tutti i giorni e non bisognerebbe mai trattarli male o escluderli perché potrebbero compiere gesti estremi o cambiare la loro vita in modo drastico.
Il libro mi è piaciuto tanto perché presenta un equilibrio quasi perfetto fra la descrizione accurata di ogni dettaglio e la narrazione dei fatti che avvengono, i dialoghi non mancano e non sono eccesive, il che renderebbe il testo poco scorrevole e noioso.
L'utilizzo di un registro medio basso nelle parti riflessive e dialogate azzecca alla perfezione il carattere dei personaggi nel racconto, il libro non risulta noioso, anzi ti invita a leggerlo, grazie alla sua struttura.
Questo libro lo consiglio vivamente a tutti, in particolare ai non lettori, per via della sua fluidità.
31/03/2023 09:23
2E - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
Questo libro parla di un ragazzo di 13 anni di nome Chappie che è stato costretto ad andarsene di casa perché cacciato dalla madre e dal patrigno dopo aver scoperto il furto di una collezione di monete antiche che il ragazzo ha venduto per comprarsi dell'erba. Viene poi ospitato dall'amico Russ, che divide l'appartamento con un gruppo di motociclisti . Dopo un incendio che è scoppiato all'improvviso gli si apre l'opportunità di una nuova vita, e di un nuovo nome:Bone. Il suo cambiamento lo ha portato non solo a fare la conoscenza di personaggi molto particolari e incredibili , ma viaggiò anche verso i Carabi, in Giamaica, fino all'incontro da lui sognato da sempre con il padre naturale, che all' età di cinque anni lo aveva abbandonato. In realtà le sue difficoltà hanno iniziato proprio con il suo abbandono e con l'arrivo di un patrigno bugiardo e con la madre che non era capace di capire le necessità del ragazzo. Non è dunque un piccolo delinquente Bone ma piuttosto un ragazzo ribelle pieno di fantasia. Questo libro mi è piaciuto molto e sono sorpresa perché non pensavo potesse interessarmi così tanto. Ci sono alcune citazioni che mi sono piaciute e una che ho particolarmente apprezzato è “Da ciascuno secondo le sue possibilità “ perché personalmente condivido molto questo pensiero. Consiglio questo libro alle persone a cui piacciono le avventure e personaggi particolari.
Questa storia ti ha fatto venire in mente un luogo?
29/03/2023 10:17
2S - I.I.S. Cesare Battisti, Bolzano
“La legge di Bone” parla di Chappie, un ragazzino quattordicenne che soffre di una dipendenza da sostanze stupefacenti, vive con la madre alcolizzata e il patrigno violento. Dopo essere stato sorpreso vendere pezzo dopo pezzo la loro collezione di monete per potersi comprare dell'erba, viene sbattuto per strada. Si rifugia da Russ, un amico che vive con una banda di bikers, dai quali viene accettato solo per, appunto, il fatto che gli procurasse erba. Purtroppo Chappie, dopo questo tragico inizio, va incontro ad esperienze non altrettanto piacevoli, ma fortunatamente, nonostante tutto, riesce a trovare la sua strada.
Questo romanzo non mi è particolarmente piaciuto, sia per il contenuto sia che per lo stile di Russell Banks, infatti è estremamente descrittivo, e di conseguenza la lettura risulta molto lenta e pesante, cosa che viene sottolineata dalla storia vera e propria che oltre ad essere molto cruda ed esplicita è anche una delle numerose realtà di oggi.
27/03/2023 15:59
2H - IIS Alessandro Volta, Sassuolo
Libro magnifico!
Spiega molto bene le dinamiche sociali di molti giovani in difficoltà nella nostra era attuale ma non solo. Parla anche di dinamiche generali dell'adolescenza come ad esempio l'amore o le avventure e le bravate che si compiono in età adolescenziale. E' stata una lettura molto intrigante e fluida e che ha certamente attirato il mio interesse. I personaggi sono ben narrati come anche i luoghi e gli eventi.
Consiglio assolutamente.
26/03/2023 16:22
2A - IIS Serpieri, Bologna
la legge di bone è un libro molto interessante da leggere, un libro a parer mio molto scorrevole, molto piacere nel leggerlo. tratta di temi interessanti quali la droga, i criminali e molto altro; anche se sembrano argomenti un pó accattivanti, il libro ti dà comunque voglia di sapere cosa c'è dietro la vita criminale, la droga e i comportamenti dei ragazzi entrati in questo giro.
è un libro un pó volgare ma secondo me alla portata di tutti, perchè utilizza questo parlato volgare in modo ironico, del resto lo consiglio a tutti.
24/03/2023 22:06
1AE - IIS Belluzzi Fioravanti, Bologna
Questo romanzo parla della storia di Chappie, un ragazzino di 14 anni che fuma erba, e di come passerà la vita perché è stato cacciato di casa da sua madre e dal patrigno; questo è successo perché i genitori hanno scoperto che rivendeva le monete antiche del patrigno per comprare la droga.
Appena esser stato cacciato di casa si è fatto una nuova vita e un nuovo nome: Bone; andò a vivere con un suo amico che divide la casa con una gang di biker. Qui inizierà la vera e propria storia dove Chappie girerà il mondo e conoscerà molte persone, soprattutto criminali.
Il libro è molto attraente perché tratta degli argomenti, per esempio la droga, che tutt'ora molti giovani ne fanno uso; ma anche perché è pieno di colpi di scena ed utilizza un linguaggio giovanile che molti libri non usano.