La guerra di Millie
Mondadori, 2024
Traduzione di Angela Ragusa
256 pagine
Tirai di nuovo fuori il Libro delle Cose Morte. Accanto al groviglio polposo disegnai le altre cose che avevo trovato quella mattina - sei ricci di mare incollati nel catrame, un gamberetto fantasma vagamente arancione e un granchiolino non più grande del mio pollice -, sforzandomi di capire da che cosa si intuisse che erano morti. Dalle chele flosce del gamberetto? Dagli occhi vacui del granchiolino? Dov'erano, adesso? Perché erano morti loro, e non un altro gamberetto o granchiolino? Perché era morta mia nonna?
1941, California. I venti del secondo conflitto non sono più così lontani dal suolo americano e Millie ne avverte l'odore. Dalla baia di San Diego lei osserva, guarda e raccoglie indizi. Animaletti morti, che hanno cambiato forma, che non sono più e che ora sono dell'altro, e si fa tante, forse troppe domande sulla morte. Si interroga, e intanto prende appunti e disegna, fino a quando il 7 dicembre i giapponesi attaccano la base di Pearl Harbor e allora tutto cambia. La guerra altera il mondo, e anche il modo di Millie di guardarlo; insieme alla zia Edna, che è sempre più smemorata, e a una nuova amica, Rosie, si accorge che si può amare e sognare il primo bacio anche quando tutto sembra andare a rotoli e che "Tutto quel che è perduto resta vivo se lo ricordiamo".
Commenti
01/01/2025 12:55
3F - Scuola secondaria F. Sassi (SO)
Questo libro non mi è piaciuto tanto perché secondo me è troppo descrittivo e poco avventuroso rispetto a quello che mi aspettavo dal titolo e dalla copertina.
06/01/2025 12:07
3F - Scuola secondaria F. Sassi (SO)
Questo libro non mi è tanto piaciuto perché pensavo che fosse più avventuroso e più emozionante dal titolo.
30/12/2024 11:34
2H - Scuola media Pertini, Reggio Emilia
Il libro mi è piaciuto molto, è un diario scritto secondo me benissimo.
Ho provato tutte le emozioni della protagonista e la storia mi ha appassionato molto.
02/01/2025 12:21
3F - Scuola secondaria F. Sassi (SO)
Questo libro non mi è piaciuto tanto perché troppo descrittivo e poco avventuroso rispetto a come me l'ho aspettavo dal titolo e dalla copertina