Il volo delle rondini

Giunti, 2023
Traduzione di Elisabetta Gnecchi Ruscone
288 pagine
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Un'estate, quando aveva dieci anni, Erik diventò famoso perché comprava mosche morte. “Ma dai!” disse Hans, un suo compagno di classe che si era appena trasferito nell'appartamento del piano di sotto. “Ti fai sempre notare per cose imbarazzanti!”. Lo so ammise Erik, perché in effetti sembrava proprio così. Era caduto dal ponte durante la gita scolastica e si era sparsa la voce che avesse un ospedale per le bambole: ne aveva aggiustata una per una bambina e adesso si trovava la camera piena di teste di porcellana.
Hans ed Erik vivono a Berlino, sono vicini di casa e iniziano a diventare amici quando Erik sparge la voce di essere interessato ad acquistare mosche morte, e proprio Hans sarà uno dei suoi fornitori. All'inizio il loro rapporto è focalizzato sulla caccia alle mosche, cibo che Hans sta procurando per tre rondini cadute dal nido e che custodisce sulla mensola della finestra in un cappello di lana. Scoprono, poi, di avere anche una grande passione per gli animali dello zoo, ma di non avere il denaro per entrarvi, e allora i due si presentano ai cancelli con una scopa fingendo di essere gli addetti alle pulizie del parco, ma vengono scoperti e se non fosse per l'intervento del loro insegnante le cose si metterebbero male. 
Un'altra però è l'amicizia che in questo libro diventa importante, ed è quella tra Kate e Ruby, che dall'altro lato dell'oceano, assistono come Hans ed Erik, alla follia dell'avvento nazista. Kate è timida e introversa, di salute cagionevole e molto protetta dalla famiglia, e Ruby ha un carattere molto deciso, un difetto fisico che la fa sentire inadeguata e una lingua rapida e tagliente.
Sarà proprio il loro sguardo, sugli eventi storici che stanno precipitando, a mostrarci che gli anticorpi alla barbarie sono già presenti e saranno la salvezza dal disastro. 

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