Il manuale dell'immigrazione
Edizioni dell'Asino, 2020
Traduzione di Paola Splendore
127 pagine
Aveva paura.
Era come se dopo tutti questi
anni di clandestinità, alla fine
lo portassero fuori con
altri uomini e ragazzi,
attraverso frange di luce
dal buio della pineta
le mani intrecciate dietro la testa.
Era come se dopo tutti questi
anni di clandestinità, alla fine
lo portassero fuori con
altri uomini e ragazzi,
attraverso frange di luce
dal buio della pineta
le mani intrecciate dietro la testa.
Smith traduce la sua esperienza di lavoro in uno sportello di ascolto per l'immigrazione a Wembley, sobborgo londinese multietnico e densamente popolato, in una raccolta di poesia civile di grande lirismo, ma in grado di trasmettere la difficile quotidianità delle persone migranti attraverso un linguaggio concreto, schietto, a tratti squallido e tagliente. Quest'opera vuole essere un'esperienza corale: alle voci dei richiedenti asilo si intreccia la prospettiva di funzionari statali, assistenti sociali e altri intermediari dell'accoglienza, senza scadere in uno sterile dualismo tra forti e indifesi.
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